Dolore e bruciore al centro del petto

Dolore e bruciore al centro del petto

Redazione 01 febbraio 2022 10:00

Il dolore toracico è un disturbo molto comune, che si manifesta con una sensazione dolorosa di diversa intensità e che interessa prevalentemente la regione anteriore del torace, ma che può diffondersi anche al collo, all’addome o alla schiena.

Essendo la regione toracica ricca di strutture anatomiche, tra cui polmoni, cuore, esofago, grandi vasi sanguigni, muscoli, ossa e cartilagini, il dolore al petto può esser causato da numerose patologie, anche molto differenti tra loro.

Scopriamo insieme quindi le caratteristiche del dolore toracico, le cause più comuni e cosa fare quando ne soffriamo.

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Dolore toracico: le caratteristiche

Il dolore toracico, noto anche come dolore al petto o dolore al torace, è un sintomo caratteristico di numerose problematiche e patologie, alcune più gravi di altre.

Si presenta come un senso di malessere percepito a livello del petto, può avere intensità diverse e può manifestarsi sia come un dolore sordo e continuo dietro lo sterno, simile a un senso di oppressione, che come una fitta acuta.

A seconda delle cause scatenanti, insieme al dolore toracico è possibile percepire altri sintomi, come nausea, tosse, gas, bruciore, dolore a schiena, collo, mascella, parte superiore dell’addome o braccia e sensazioni di fastidio generalizzato. Inoltre, sempre in base ai fattori causali, il dolore al petto può concentrarsi maggiormente nella zona sinistra, destra o centrale e può essere acuto, sordo, a fitte, bruciante o pressante

Come si manifesta il dolore toracico

Come già accennato, a seconda delle cause scatenanti il dolore al petto può presentarsi secondo modalità e intensità diverse.

  • Quando è dovuto a cause correlate all’apparato cardiaco il dolore al petto può essere pulsante e/o opprimente, con una sensazione di pressione al centro del torace che aumenta con la respirazione o che si irradia al braccio sinistro e al collo, e può essere accompagnato da sintomi quali malessere, nausea e vomito, sudorazione e mancanza di respiro.
  • Il dolore toracico provocato da problemi polmonari o respiratori è solitamente localizzato ai lati del torace e si intensifica quando si respira o si tossisce.
  • Nel caso problemi digestivi o esofagei si avrà una sensazione di dolore pulsante nell’area dello sterno che può irradiarsi fino alla gola, spesso accompagnato da tosse, sensazione di acidità e bruciore. 
  • Infine, se il dolore toracico ha un’origine nervosa o psicologica potrà essere caratterizzato da dolore pulsante, come punture di spillo al centro del torace, e senso di oppressione. 

Le cause del dolore al petto

Dato che la zona interessata da questo tipo di dolore – il torace – è molto ampia e comprende numerosi organi e strutture anatomiche, le cause del dolore toracico possono essere diverse e numerose. Tra queste possiamo trovare: patologie cardiache e sindromi coronariche acute, disturbi dell'apparato digerente, patologie respiratorie e/o infettive, malattie nervose, lesioni osteo-articolari o muscolari e neoplasie.

Tra i fattori scatenanti più noti e comuni del dolore al petto rientrano: l’ischemia cardiaca, le malattie cardiovascolari e alcune patologie gastroesofagee, come il reflusso gastroesofageo e l’ernia iatale.

  • Ischemia cardiaca

L’ischemia cardiaca è una patologia causata dal restringimento progressivo delle coronarie, che non riescono più ad apportare sangue e ossigeno al cuore in modo appropriato. Tra i fattori di rischio che possono portare allo sviluppo dell’ischemia cardiaca troviamo: aterosclerosi delle coronarie, spasmi coronarici, stress, livelli alti di colesterolo nel sangue, ipertensione arteriosa, diabete mellito, obesità, fumo, sedentarietà, stile di vita scorretto, predisposizione genetica e patologie di natura infiammatoria (come il lupus eritematoso sistemico).

L’ischemia cardiaca provoca il 35% dei decessi legati a patologie cardiovascolari, soprattutto nei paesi occidentali, e si presenta con sintomi quali angina pectoris, ovvero dolore e pressione al petto, che in alcuni casi si espande fino a collo e mascella o coinvolge anche il braccio sinistro e la bocca dello stomaco; mancanza di fiato; nausea e vomito; sudorazione; svenimento; ansia e sensazione di morte imminente.

  • Malattie cardiovascolari

I disturbi che interessano il cuore e/o i vasi sanguigni sono detti malattie cardiovascolari. Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Europa, costituendo il 45% della mortalità generale (dati Istituto Superiore Sanità).  Le più frequenti sono quelle di origine aterosclerotica, come le malattie ischemiche del cuore, tra cui l’infarto acuto del miocardio, l’angina pectoris, le cardiomiopatie, l’insufficienza cardiaca, le aritmie e le malattie cerebrovascolari, fra cui l’ictus ischemico ed emorragico.

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I sintomi più frequenti in caso di disturbo cardiaco sono: dolore toracico, respiro affannoso, affaticamento, palpitazioni - battiti cardiaci lenti, veloci o irregolari - vertigini, sudorazione, nausea e/o vomito, svenimenti, improvvisa perdita di conoscenza (sincope), gonfiore alle gambe, alle caviglie e ai piedi. 

  • Reflusso acido

La malattia da reflusso gastroesofageo è una condizione cronica caratterizzata dalla risalita nell’esofago del contenuto acido dello stomaco, che con la sua azione lesiva nei confronti della mucosa esofagea provoca l'infiammazione della parete interna dell'esofago.

A lungo andare e senza l’intervento di terapie mirate, il reflusso gastroesofageo può sfociare in diverse complicanze, come l'ulcera esofagea, la stenosi esofagea e/o l'esofago di Barrett, e può aumentare il rischio di sviluppare il carcinoma dell'esofago.

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Le cause della malattia da reflusso gastroesofageo possono essere diverse. Tra le più comuni troviamo: fattori anatomici, funzionali, ormonali o farmacologici, il fumo, l'obesità, un’alimentazione scorretta, l'ernia iatale e l'abuso di sostanze alcoliche.

I sintomi che caratterizzano la malattia da reflusso esofageo comprendono dolore al petto di tipo bruciante, rigurgito acido in bocca, disfagia, faringite, laringite, laringospasmo, irritazione e bruciore dietro le scapole.

  • Ernia Iatale

L'ernia iatale è la protrusione dello stomaco attraverso il cosiddetto iato diaframmatico esofageo, cioè il foro del diaframma in cui s'inserisce di norma l'esofago. Anche se non sono state ancora individuate le cause scatenanti, l’ernia iatale si presenta soprattutto nei soggetti che hanno subìto un forte trauma addominale o che presentano un'anomalia dello iato esofageo, nelle persone obese o in sovrappeso e negli individui affetti da tosse cronica.

In genere, il dolore al petto indotto dall'ernia iatale si presenta come una sensazione di tipo bruciante, e può essere accompagnato da altri sintomi come aerofagia, anoressia, bocca amara, nausea ed eruttazione.

La prevenzione

Per evitare di incorrere in problemi cardiovascolari, la prevenzione è indubbiamente l’arma migliore. Le malattie cardiovascolari, infatti, rappresentano la prima causa di morte in Italia (44% del totale), con quasi 250.000 decessi all’anno, ma numerosi studi e ricerche hanno dimostrato che l’assenza o l’eliminazione dei fattori di rischio cardiovascolare nella fascia di età compresa tra i 35 e i 50 anni, previene in modo significativo l’insorgenza di malattie cardiovascolari, come infarto e ictus, anche in età adulta.

Eseguire regolarmente un check-up cardiaco, eliminare i fattori di rischio e mettere a conoscenza della propria anamnesi (personale e familiare) il medico curante sono i 3 passi fondamentali per prevenire i problemi cardiovascolari.

Come trattare il dolore toracico

In presenza di dolore toracico, è opportuno rivolgersi al medico. 

Per quanto riguarda la gravità del dolore toracico, un importante campanello d’allarme è rappresentato dalla presenza di dolore di tipo schiacciante od opprimente accompagnato da altri sintomi, come respiro affannoso, sudorazione, nausea o vomito, stordimento o svenimento e sensazione di battito cardiaco rapido e irregolare.

Nei casi di una manifestazione acuta di dolore al petto è quindi bene procedere d’urgenza recandosi al pronto soccorso; se invece il dolore toracico si presente ciclicamente e in maniera meno intensiva è consigliato rivolgersi a uno specialista per individuare e affrontare le cause del problema. 

Quando fa male al centro del petto?

Dolore al Petto Centrale Un dolore al petto con sede perlopiù centrale può essere il sintomo di una cardiopatia, una patologia polmonare, l'ernia iatale, la malattia da reflusso gastroesofageo, l'ulcera peptica, la costocondrite e la sindrome di Tietze.

Cosa fare in caso di bruciore al petto?

Cosa fare se si avverte dolore al petto? È bene recarsi in pronto soccorso qualora si avvertano un dolore al petto improvviso e opprimente, aumentata sudorazione, pallore e debolezza. È sufficiente consultare il proprio medico di fronte a un fastidio al petto che tende a migliorare o a scomparire stando a riposo.

Perché ho bruciore al petto?

Il bruciore al petto può essere causato anche da una forte indigestione, da una forte gastrite, dalla presenza di gas intestinali che aumentano la pressione addominale , dal reflusso biliare, da un abuso prolungato di farmaci (soprattutto FANS) o da altro ancora.

Come capire se è reflusso o cuore?

Dolore al torace Questo è di sicuro il primo sintomo di infarto al miocardio, la cui sensazione è quella di una morsa che opprime il petto. Solitamente il dolore ha inizio nella zona dietro dello sterno, nella parte sinistra del torace, oppure alla bocca dello stomaco, reflusso gastrico o difficoltà alla digestione.