Cosa non mangiare per la colite nervosa

” Soffri di colite e non sai più cosa fare, o cosa mangiare?

Magari il tuo medico ti ha già spiegato che non si tratta di un problema grave e che ha origine nervosa. Per cui si tratterebbe solo di un disturbo, o meglio a un insieme di disturbi, legati più allo stress e alla vita frenetica di tutti i giorni, che a ciò che metti nello stomaco quotidianamente.

Lascia che ti dica che questa non è altro che una balla!

Attenzione, non sto dicendo che lo stress non possa influenzare negativamente i sintomi, ma semplicemente che con una corretta e sana alimentazione, la colite si può curare definitivamente, senza imbottirsi di farmaci o spendere cifre assurde per ingaggiare uno psicologo.

Infatti la colite, conosciuta anche come colite spastica, o sindrome dell’intestino irritabile, è un infiammazione del colon dovuta al consumo pressoché quotidiano di alimenti non idonei alle tue caratteristiche digestive e immunitarie. Detto questo per guarire ti basterà sapere cosa mangiare e come abbinare correttamente gli alimenti.

Esistono inoltre tutta una serie di rimedi naturali che possono contribuire ad alleviare i sintomi e a velocizzare il processo di guarigione.

Tuttavia questi “rimedi” sono secondari rispetto alla dieta. Senza una corretta alimentazione, anche utilizzando i rimedi che ti spiegherò in questo articolo, i risultati saranno scarsi e pressoché nulli.

Il tipo di alimentazione di cui ti parlerò in questo articolo è la dieta dei gruppi sanguigni del Dr. Piero Mozzi, medico che da oltre quarant’anni cura i propri pazienti con quella che è la medicina naturale per antonomasia: l’alimentazione.

Sono sicuro che mettendo in pratica i consigli elencati, riuscirai in breve tempo ad ottenere ottimi risultati e a guarire definitivamente dalla tua colite, così come è stato per tante persone prima di te.

Tieni però conto che questi consigli, per quanto semplici nella teoria, sono difficili da mettere in pratica.

Per quale motivo?

Questo tipo di dieta non prevede delle restrizioni caloriche, per cui non si tratta di mangiare di meno. Ma per ottenere dei miglioramenti, dovrai rinunciare a quelli che sono i piatti base della cucina Mediterranea.

Molti dei cibi dannosi per la tua salute e soprattutto per il tuo colon, appartengono infatti alla tradizione culinaria Italica.

Continuando a leggere scoprirai presto di cosa sto parlando, ma sappi in anticipo che dovrai fare delle rinuncie.

Tutto sommato potrai però sostituire i cibi tradizionali con molti altri che magari non conosci nemmeno, ma che sono molto buoni, oltre che salutari e il tuo colon sono sicuro che ringrazierà.

Al limite potrai fare un test. Prova per almeno 2-3 settimane questo tipo di dieta e scopri da solo i risultati…poi starà a te scegliere se proseguire su questa strada, o se tornare alla “dieta tradizionale”.

Qui trovi l’indice dell’articolo:

  1. Sintomi del colon irritabile;
  2. Cause della colite;
  3. La dieta per curare la colite;
  4. Rimedi naturali per la colite
  5. Un video per te.
  6. Testimonianze di guarigione

Quali sono i sintomi della colite?

La colite non è classificata come una vera e propria patologia, ma come una sindrome (infatti è anche definita come sindrome del colon irritabile) ovvero un insieme di sintomi, che oggi giorno colpisce oltre il 30% della popolazione adulta, per lo più di sesso femminile.

I sintomi più comuni sono i seguenti:

  • Stipsi (stitichezza): è in assoluto il sintomo più comune;
  • Dolori e crampi addominali, talvolta alleviati dopo la defecazione;
  • Stipsi alternata a diarrea;
  • Gonfiore addominale e flatulenza;
  • Feci avvolte da muco.

In base ai sintomi e in seguito ad esami medici accurati, se non vengono riscontrate patologie più gravi, per esclusione il medico vi dirà che soffrite di colite.

In se e per se non si tratta di una patologia grave, ma può essere particolarmente debilitante per la vita di una persona. Inoltre, come ci insegna il Dottor Mozzi, ogni sintomo del nostro corpo è un campanello di allarme che ci avverte che qualcosa non va e non sta funzionando nel modo giusto. Continuando ad ignorare questi sintomi i problemi a cui puoi andare incontro possono essere assai più gravi.

Anche se oggi non c’è un collegamento scientifico tra colite e altre patologie, la cosa più saggia che puoi fare per la tua salute è rimediare in tempo migliorando da subito la tua alimentazione, senza aspettare che la colite cronicizzi portando in futuro a problemi ben più seri.

Le cause della colite

In Medicina non sono ancora ben note le cause della colite. Si parla spesso di colite nervosa, perché in molti credono che questo problema derivi da cause di natura psichica, come lo stress, i problemi famigliari, o problemi al lavoro.

Che lo stress possa peggiorare i sintomi è vero, ma la causa principale, assicura il Dott. Mozzi, non è lo stress, bensì l’alimentazione. Curando e migliorando la tua dieta, in base alle tue caratteristiche genetiche (si perché non siamo tutti uguali), potrai tenere a bada i sintomi fino a farli sparire completamente.

I sintomi spariranno fintanto che la causa verrà rimossa, ma ricominciando a mangiare male, i sintomi torneranno. E’ importante sapere ciò, perché molte persone credono che si tratti di una “dieta disintossicante” da seguire solo per un breve periodo, per poi ricominciare come, o peggio di prima.

Non è così, si tratta di uno stile di vita salutare da adottare per sempre (salvo alcuni sgarri che ogni tanto sono concessi), uno stile di vita che ti permetterà non solo di guarire dalla colite, ma anche di migliorare tanti altri piccoli e grandi problemi di salute che forse non avevi collegato all’alimentazione.

Infatti una scorretta alimentazione può essere anche causa di:

  • Emicranie frequenti;
  • Valore del sangue sballati (colesterolo, trigliceridi, glicemia, ferritina, ecc..).
  • Dolori muscolari e o articolari, anche cronici.
  • Stanchezza cronica
  • Disfunzioni della tiroide
  • Patologie della pelle
  • Intossicazione del fegato

E tanto altro ancora….. Per avere un idea di alcune problematiche è possibile risolvere con la dieta del Dott. Mozzi ti invito a visitare la pagina sulle patologie.

La dieta per curare la colite

Il concetto di “cura”, quando si parla di alimentazione – e in generale quando di parla di “medicina naturale” – è un po’ diverso da quanto siamo abituati a pensare.

Il punto è: alimentarsi in maniera corretta, per permettere al nostro corpo di disintossicarsi e di auto-rigenerarsi.

Infatti, in condizioni favorevoli, l’organismo umano è in grado di curare se stesso.

E la dieta del dott. Piero Mozzi si pone proprio l’obiettivo di raggiungere questa condizione favorevole.

In che modo?

Per curare la colite (ma lo stesso vale per moltissime altre malattie), sarà necessario necessario seguire un regime alimentare quanto più possibile naturale (il che significa senza cibi industriali strapieni di coloranti, zuccheri, edulcoranti, conservanti, addensanti, e schifezze di altro tipo) e soprattutto in linea con le proprie caratteristiche genetiche.

Cosa vuol dire?

La dieta non può e non dev’essere uguale per tutti. Ognuno di noi è diverso e ha delle proprie esigenze personali, per cui un cibo che per te può essere benefico, per qualcun’altro potrebbe essere molto dannoso.

Cosa non mangiare per la colite nervosa

Un “assaggio” di ciò che dovrai eliminare

Dato che i test per le intolleranze sono tutto fuorché attendibili, è importante comprendere cosa non tolleriamo in base alle reazioni del nostro organismo. Ad esempio, se dopo qualche minuto che hai bevuto un bicchiere di latte hai un attacco di diarrea, o crampi addominali, è molto probabile che tu sia intollerante al lattosio. Questo è un chiaro esempio di intolleranza ad un determinato alimento e l’unica soluzione è l’eliminazione dell’alimento stesso.

Le reazioni purtroppo non sono sempre così chiare e semplici da individuare, a volte sono molto subdole e si nascondo dietro a sintomi che non sempre vengono collegati all’alimentazione (per esempio un mal di testa, o dolori muscolari).

Esiste però un fattore molto importante che ci può aiutare ad impostare fin da subito una dieta salutare, abbastanza in linea con quelle che sono le nostre esigenze. Questo fattore è il gruppo sanguigno (0, A, B ed AB). Se è vero che ognuno di noi è diverso, è anche vero che ci sono alcune caratteristiche che ci accomunano, o ci differenziano l’uno dall’altro. Il gruppo sanguigno è uno di questi.

La dieta del gruppo sanguigno si basa appunto sulla scelta di determinati alimenti in base al proprio gruppo del sangue. Per esempio una persona di gruppo A o di gruppo AB, non ha succhi gastrici sufficientemente acidi per digerire correttamente le proteine della carne rossa. Per cui il consumo di carne rossa, per queste persone, alla lunga, può essere deleterio e portare gravi danni al sistema digerente.

Questo è solo un esempio, ma l’importante è capire che dietro ad ogni alimento può nascondersi un’intolleranza. Se questa intolleranza non viene capita, con il passare del tempo il consumo di quel determinato alimento può portare alla comparsa di sintomi e poi di vere e proprie patologie. Ogni persona ha reazioni diverse alle intolleranze, la sindrome del colon irritabile è forse una delle più comuni.

Il gruppo sanguigno ci aiuta a scoprire fin da subito quali sono le nostre intolleranze.

Il primo a scoprire la relazione tra gruppi sanguigni, alimentazione e malattie fu il naturopata americano James D’Adamo, in seguito il figlio Peter D’Adamo, completò l’opera del padre, scrivendo anche diversi libri sull’argomento, che spiegano quale sia la relazione scientifica tra cibo e gruppo del sangue.

In Italia il Dott. Piero Mozzi, dopo aver studiato e constatato nella pratica la validità di questo regime alimentare, portò importanti modifiche in base a quella che era la sua esperienza personale (igienismo, macrobiotica, fitoterapia ecc.). Da oltre quarant’anni il Dott. Mozzi usa questo tipo di alimentazione come vera e propria terapia per moltissime patologie, compresa la colite, con grandissimi risultati.

Va detto che per la colite bisogna però apportare alcune modifiche a quella che è la dieta “di base” impostata per ogni gruppo sanguigno. In ogni caso il requisito fondamentale per poter seguire correttamente la dieta è l’acquisto del libro del Dott. Piero Mozzi.

Vediamo ora quali sono i cibi, che indipendentemente dal gruppo sanguigno, tutti dovrebbero evitare in caso di colite.

Cosa non mangiare

Al di là di quella che è la dieta impostata per i diversi gruppi sanguigni, ci sono determinati alimenti che è fondamentale eliminare quando si ha a che fare con la colite, indipendemente da quale sia il tuo gruppo del sangue.

Ecco l’elenco dei cibi che devi assolutamente evitare:

1 Cibi spazzatura

Cosa non mangiare per la colite nervosa

le bibite energizzanti nascondono molte insidie

Come già detto in precedenza, gli alimenti devono essere il più naturale possibili, o meglio non devono aver subito lunghi processi di lavorazione e non devono contenere una lista infinita di ingredienti.

Se proprio vuoi comprare cibi inscatolati, o impacchettati, guarda sempre attentamente le etichette e leggi gli ingredienti. Se ci sono più di 3-4 ingredienti lascia stare quel prodotto.

Alcuni ingredienti come edulcoranti, conservanti, aromi e addensanti vengono comunemente impiegati dall’industria alimentare per l’aspetto, il sapore e i tempi di conservazione del prodotto finale, con l’unico scopo di aumentare le vendite e quindi i profitti, a scapito della qualità. Queste sostanze meriterebbero un approfondimento e un articolo a parte, ma per ora ti basti sapere che sono tutti ingredienti molto tossici per l’organismo.

Se vuoi saperne di più, nel libro della dieta del Dottor Mozzi troverai  anche dei chiarimenti in merito alla pericolosità di queste e altre sostanze. Per cui acquista il libro e abbi cura di leggere attentamente anche questo capitolo, è molto importante.

Il Dott. Mozzi accosta alcune di queste sostanze, come le maltodestrine, a patologie gravissime come la Sclerosi Multipla e la SLA. Le maltodestrine sono zuccheri semplici che si trovano comunemente in molti integratori e cibi per sportivi e prodotti dietetici, nonché nei latti vegetali (tipo il latte di mandorle, o di cereali) e in altri prodotti preconfezionati. Per cui abbi cura di guardare sempre e scrupolosamente le etichette e gli ingredienti ivi riportati.

2 Latte e derivati del latte

Cosa non mangiare per la colite nervosa

i latticini sono da bandire

La maggior parte delle persone che soffrono di colite sanno già che il latte vaccino va eliminato, di solito fin qui i Medici ci arrivano e questo consiglio lo danno ai loro pazienti.

Il latte contiene infatti uno zucchero, il lattosio, che la maggior parte delle persone, in età adulta, non riesce più a digerire, in quanto il loro sistema digerente è sprovvisto dell’enzima lattasi, adibito appunto alla digestione di questo zucchero. La mancata digestione del lattosio provoca disturbi come diarrea e dolori addominali, per cui è abbastanza semplice capire se ne siamo intolleranti.

Tuttavia molti continuano erroneamente a consumare il latte senza lattosio, oltre a tutti gli altri derivati del latte, come yogurt, burro, formaggi, gelati, ecc. Alcuni di questi sono poveri di lattosio, per cui apparentemente non danno gli stessi problemi del latte. Tuttavia il latte (e tutti i suoi derivati) contiene anche una proteina infida e molto pericolosa per l’organismo. Sto parlando della caseina.

Questa proteina fa spesso più danni del lattosio e può causare problemi davvero gravi all’organismo. La colite è soltanto uno dei tanti disturbi causati da latte e derivati. Infatti, secondo il Dott. Mozzi, continuando a consumare ogni giorno latte e derivati, c’è il rischio di andare incontro a patologie assai più gravi. Tra queste il Dottor Mozzi menziona il Cancro al seno, alle ovaie, alla prostata e al cervello, tutte le problematiche dell’apparato genitale maschile e femminile (compresa l’infertilità), l’Alzheimer e la demenza senile e molti altri ancora.

Detto questo è importante capire che per curare definitivamente la colite non basta ridurre i latticini, ma è assolutamente necessario bandirli dalla propria dieta. Tutti i latticini (latte, yogurt, ricotta, feta, mozzarella, burro, formaggi, gelati, ecc.) compresi quelli che nel libro sono segnalati come neutri o benefici e questo vale anche per le persone di gruppo sanguigno B (che in genere sono quelle che tollerano meglio i latticini).

3 Frumento e cereali con il glutine

Cosa non mangiare per la colite nervosa

tanti saluti anche alla pasta

Il glutine, purtroppo, è una brutta bestia e insieme ai latticini è in assoluto la sostanza che può fare più danni all’organismo, specialmente nelle persone di gruppo sanguigno 0 e di gruppo B (non che gli altri ne siano immuni).

Quando parlo di glutine parlo in primis del frumento, o grano che dir si voglia e quindi dei diversi tipi di farine ottenute dalla macinazione dei chicchi di grano (sia farine raffinate, che integrali) da cui si ottengono pasta, pane, pizza, biscotti, fette biscottate, cracker e tutti quei prodotti da forno che a noi Italiani piacciono tanto.

Ma il frumento non è l’unico cereale che contiene glutine. Anche orzo, farro, avena, kamut e segale ne contengono, anche se in quantità inferiori.

In caso di colite tutti i prodotti a base di farina di frumento, o di uno qualsiasi dei cereali che ho appena elencato, vanno eliminati del tutto. In seguito, quando il problema colite sarà del tutto rientrato, qualche piccolo sgarro ogni tanto si potrà anche fare, ma in fase di “terapia” non si può sgarrare e questi cibi vanno aboliti completamente.

Ora starai pensando: “Ma se non sono celiaco, perché dovrei eliminare il glutine?

Perché la celiachia non è l’unico disturbo correlato al consumo di cereali con il glutine. Esiste anche quella che viene definita come “sensibilità al glutine“, ovvero un’intolleranza al glutine che presenta sintomi meno evidenti  e che non è diagnosticabile in alcun modo con i classici strumenti clinici, così come avviene per la celiachia.

L’unico metodo realmente efficace per capire da soli se si è meno “sensibili al glutine” è l’eliminazione dalla dieta, per un determinato periodo (almeno 2 settimane), di tutti i prodotti che contengono glutine, costatando nel frattempo se ci sono dei miglioramenti dei sintomi. Passato questo lasso di tempo si reintroduce il glutine e si osservano le reazioni dell’organismo.

In ogni caso posso riferirti in anticipo che secondo la dieta del gruppo sanguigno tutti i gruppi del sangue, nessuno escluso, risultano intolleranti al frumento. Molto probabilmente l’intolleranza deriva anche dal fatto che il frumento, almeno in Italia, durante gli anni ’70, al fine di migliorare la resistenza e la produttività delle spighe, è stato modificato geneticamente. Si di fatto è più di trent’anni che in Italia mangiamo prodotti OGM senza saperlo… ma questa è un’altra storia (che puoi leggere qui).

Tornando al cuore del discorso, una persona sensibile al glutine, che continua a consumare prodotti farinacei contenenti questa proteina, nel tempo può essere incline a sviluppare disturbi di diversa natura. La colite è una di queste, ma possono anche manifestarsi dermatiti, allergie e problemi respiratori, disfunzioni della tiroide, stanchezza cronica, emicranie e anche patologie autoimmuni piuttosto gravi.

Le cose da dire sul glutine sono davvero tante e ci vorrebbe un altro articolo a parte (che presto o tardi conto di realizzare). Nel frattempo, se vuoi approfondire questo discorso, ti lascio qui di seguito un video del Dott. Mozzi dove spiega tutti i motivi per cui dovresti eliminare pane, pizza, pasta e compagnia bella.

In ogni caso, se vuoi davvero guarire dalla colite questo sacrificio sarai costretto a farlo. Continuando la lettura ti spiegherò come sostituire questi alimenti.

4 Altri cibi da evitare

Mi rendo conto che l’articolo sta diventando abbastanza lungo e noioso, per cui concludiamo questo capitolo sui “cibi da non mangiare” con un breve elenco . Tralascerò le spiegazioni, ma ti chiedo di avere fede e di testare quanto ti dirò…. i risultati arriveranno.

  • [PER TUTTI] Carne di maiale: salumi (prosciutto, salame, salsiccia, lonza, mortadella, ecc.), bistecche, spiedini di maiale e qualsiasi altro prodotto dove il maiale è presente. Occhio alle salsicce di tacchino e ai prodotti preconfezionati e presentati esclusivamente come carne di un determinato animale. Guarda bene l’etichetta e leggi gli ingredienti, spesso è presente in una data percentuale anche della carne di maiale e spesso anche glutine e lattosio. Evita questi prodotti.
  • [PER IL GRUPPO 0] Caffè: il caffè è particolarmente irritante per le pareti intestinali delle persone di gruppo sanguigno 0, per cui il Dott. Mozzi ne sconsiglia l’utilizzo. Puoi però sostituirlo con il caffè di cicoria, anche se il sapore non è proprio lo stesso.
  • [PER IL GRUPPO 0, A ed AB] Tè nero e tè decaffeinato: il tè nero (o tè comune), al pari del caffè, è controindicato. Gli unici che lo tollerano bene sono le persone di gruppo sanguigno B. Anche il tè decaffeinato è sconsigliato.
  • [PER IL GRUPPO A e B] Pomodoro: nonostante venga ripetutamente sbandierato come ortaggio salutare per il suo contenuto di licopene, il pomodoro può recare molti dispiaceri alle persone di gruppo sanguigno A e di gruppo B. La colite è uno di questi, per cui il Dott. Mozzi consiglia caldamente di eliminarlo (compreso il sugo di pomodoro per condire il primo).
  • [PER IL GRUPPO A ed AB] Pepe e peperoncino: Il condimento sbagliato può fare la differenza tra un colon in salute e uno costantemente infiammato. Tra le spezie che con più probabilità possono causare un’infiammazione, il Dott. Mozzi cita proprio pepe e peperoncino.

NB: Oltre a quanto fin’ora detto ricordo che è importante seguire bene quanto riportato nel libro del Dott. Mozzi, evitando (oltre ai cibi fin’ora elencati) anche quelli riportati tra l’elenco dei nocivi per il tuo gruppo sanguigno.

5 Pochi dolci e poca frutta

Ultima nota dolente…. i dolci.

Il Dott. Mozzi, oltre a quanto fin’ora detto, consiglia anche di ridurre il consumo di zuccheri, dolci e di prodotti dolci in generale, compresa la frutta e il miele. Il motivo è che un alto impatto glicemico, provocato appunto dal consumo di zuccheri, può provocare un aumento dell’infiammazione del colon (o di qualsiasi altro punto o organo del corpo).

Per cui per mantenere bassi i livelli di infiammazione, è importante mantenere basso anche il consumo di zuccheri.

NB: ovviamente parlo di dolci senza glutine e senza latte. I dolci con glutine e/o con latte vanno eliminati totalmente e non soltanto ridotti.

Cosa mangiare

Fin’ora abbiamo discusso sugli alimenti da evitare, vediamo ora cosa mangiare in caso di colite.

1 Pesce

Cosa non mangiare per la colite nervosa

il pesce è fondamentale

Il consumo di pesce è caldamente consigliato dal Dott. Mozzi in quanto svolge un’importantissima azione antinfiammatoria nei confronti di tantissime patologie, compresa la colite. Infatti il pesce è ricchissimo di Omega-3, acidi grassi appartenenti al gruppo dei cosiddetti “grassi buoni”, molto utili per prevenire e curare le malattie cardiovascolari e numerose malattie a carattere infiammatorio.

Quali sono i migliori?

I pesci che più ne sono ricchi sono il salmone (specialmente il salmone selvaggio), il merluzzo e tutti quelli identificati come “pesce azzurro“, come le aringhe, le sardine, il tonno, lo sgombro, le acciunghe, e il pesce spada, giusto per citarne alcuni.

Ma attenzione alla cottura….

Si perché per approfittare delle proprietà benefiche del pesce, questo andrebbe consumato soprattutto crudo, o cotto solo brevemente. Il motivo è che le alte temperature degradano e snaturano i grassi buoni, riducendo le proprietà benefiche e rendendoli difficili da digerire. Per questo motivo il Dott. Mozzi consiglia soprattutto il consumo di pesce crudo, magari con l’aggiunta di un po’ di limone.

NB: prima di consumare il pesce crudo, per evitare il rischio parassiti, spiacevoli ospiti che a volte si annidano all’interno del pesce, si consiglia di tenere il pesce, per almeno 48 ore, in congelatore ad una temperatura uguale o inferiore a -20 C°. Il congelamento garantisce la morte di tutti i parassiti, compreso il tanto temuto Anisakis.

2 Carne

Se si esclude il maiale, la carne è un alimento consentito, ma la tipologia va scelta in base al proprio gruppo sanguigno. Se il tuo gruppo sanguigno è A o AB dovrai certamente evitare la carne rossa, in quanto i tuoi succhi gastrici non sono in grado di digerirla correttamente.

Al contrario le persone di gruppo 0 e gruppo B tollerano molto bene anche la carne rossa.

Scegli dunque il tipo di carne consultando il libro del Dott. Mozzi.

In ogni caso è sempre consigliabile scegliere carni poco grasse e, se è possibile, anche carne di animali allevati al pascolo, le cui caratteristiche nutrizionali sono nettamente superiori rispetto alla carne di animali rinchiusi in gabbie, imbottiti di antibiotici e nutriti a cereali.

3 Uova

Anche le uova sono ammesse, a patto che non vengano cotte con dell’olio. Va bene la cottura in camicia, o le uova strapazzate, o al tegamino con padella anti-aderente.

Se sei di gruppo 0 fai attenzione all’uovo sodo, potresti avere qualche problemino a digerirlo e in genere il Dott. Mozzi lo sconsiglia.

4 Legumi

Cosa non mangiare per la colite nervosa

i cannellini sono tra i legumi meglio tollerati

In genere, per i pazienti con problemi di colite, numerosi medici e nutrizionisti tendono a sconsigliare il consumo di legumi. Soprattutto per la loro tendenza a fermentare all’interno dell’intestino, producendo gas e dilatando le pareti intestinali, causando quindi gonfiore e dolore.

Al contrario il Dott. Mozzi consiglia caldamente i legumi, che andranno però scelti e combinati con criterio.

Non tutti i legumi sono uguali e non tutti li tollerano allo stesso modo. Per esempio se sei di gruppo sanguigno B molto probabilmente potresti ritrovarti con dei dolori addominali o gonfiore dopo aver mangiando ceci o lenticchie, ma non dovresti invece avere problemi nel consumare fagioli borlotti, o fagioli di Spagna. Al contrario una persona di gruppo 0 si troverà invece molto più a suo agio con un bel piatto di ceci.

Per cui, anche in questo caso, il gruppo sanguigno è un importante fattore da valutare nella scelta dei legumi tollerabili. Tra i legumi in genere ben tollerati da tutti troviamo i piselli, i cannellini, le fave e i lupini.

Per evitare sgradite fermentazioni, è inoltre molto importante imparare a combinare correttamente i legumi con gli altri cibi.

Basta un poco di parmigiano, di pane o un frutto a fine pasto per rovinare tutto. Infatti è vero che i legumi sono a rischio fermentazione, ma ciò è vero solo se vengono combinati con gli alimenti sbagliati.

Quali combinazioni evitare?

I legumi non andrebbero mai combinati con altri legumi (ad esempio la zuppa mista di legumi con ceci, fagioli, fave, piselli, ecc..), con i cereali (pasta, riso, mais, ecc.), con i latticini (formaggi, parmigiano, mozzarella, gelato a fine pasto, ecc.), con i dolci e con la frutta.

Quali abbinamenti sono consentiti?

  • Legumi e uova;
  • Legumi e carne;
  • Legumi e pesce;
  • Legumi e pseudocereali (quinoa, amaranto e grano saraceno);
  • Legumi e frutta secca (noci, nocciole, mandorle e semi vari).

Attenzione alla pellicina….

Alcune persone potrebbero avere problemi con la pellicina che riveste tutti i legumi. Questa pellicina contiene delle fibre insolubili che, in fase acuta della patologia, può creare disturbi, in quanto per azione meccanica (attrito) va ad irritare le pareti del colon. In tal caso è preferibile acquistare prodotti già decorticati. Oppure puoi decidere di decorticare da solo i legumi.

Come fare per decorticare i legumi?

È molto semplice. Basta tenerli a mollo dalle 12 alle 24 ore, in base ovviamente al tipo di legume. Le lenticchie sono quelle che richiedono meno tempo, i ceci invece richiedono 24 ore. È necessario cambiare l’acqua una o due volte nel corso delle ore. Passato questo lasso di tempo si scolano i legumi e si stacca la pellicina manualmente. Vedrai che viene via con grande facilità.

Se preferisci acquistare i legumi già decorticati, ma non sai dove trovarli, sappi che su internet c’è una vasta scelta di prodotti. Eccone alcuni:

  • Ceci decorticati
  • Cicerchie decorticate
  • Piselli decorticati
  • Lenticchie rosse decorticate
  • Soia decorticata

5 Verdure

Cosa non mangiare per la colite nervosa

le verdure NON vanno eliminate

Le verdure rappresentano spesso un tasto dolente per chi soffre di colite e molti nutrizionisti consigliano di mangiarne pochissima o di evitarla del tutto! Ma la verdura è fondamentale per preservare la tua salute e non puoi certo pensare di farne a meno.

Tuttavia in certi casi, in presenza di un colon molto irritato, il consumo di verdure va reintrodotto con una certa gradualità. In pratica dovrai rieducare pian piano l’intestino iniziando a consumarne un po’ per volta, un tipo di verdura sola per pasto, senza fare troppi abbinamenti.

Se sia meglio cruda o cotta sarà poi il tuo intestino a scegliere. Con il tempo e con la riduzione dei sintomi, potrai poi provare a fare dei tentativi, reintroducendo verdure che prima mal tolleravi.

Cerca comunque di scegliere le verdure in base alla stagionalità (la lattuga non si mangia in inverno!) e ovviamente anche in base alla qualità; verdure biologiche e a chilometri zero è sempre la scelta migliore.

Continuare ad evitare le verdure porterebbe solo ad esacerbare il problema. Il consumo di fibre vegetali aiunta infatti a rafforzare le pareti intestinali e consente uno svuotamento ottimale dell’intestino, ripulendo l’organismo da tossine. Inotre le verdure, soprattutto quando consumate crude, oltre a contenere fibre, sono ricche di antiossidanti e svolgono un’importante azione antiinfiammatoria.

Alcune verdure sono però da evitare..

…e ancora una volta, la scelta, andrà valutata in base al tuo gruppo sanguigno. Per esempio, se sei di gruppo sanguigno A, dovrai necessariamente fare a meno di patate, melanzane, peperoni e pomodori. Le patate sono precluse anche alle persone di gruppo 0… senza che sto qui ad elencartele tutte, nel libro del Dott. Mozzi c’è scritto tutto.

NB: Quando prepari le verdure bollite, come gli spinaci, o le cicorie, il Dott. Mozzi consiglia di bere l’acqua di cottura prima di iniziare il pasto. E’ un ottimo rimedio naturale per riequilibrare il colon e ridurre l’infiammazione.

6 Cos’altro?

Gli alimenti citati fin’ora rappresentano lo “zoccolo duro” di quella che dovrebbe rappresentare la tua nuova alimentazione anti-colite. Vediamo ora quali altri alimenti puoi mangiare.

    • Pseudocereali: Gli pseudocereali sono la quinoa, l’amaranto e il grano saraceno. Hanno valori nutrizionali simili ai cereali, ma non fanno parte delle Graminaceae, famiglia di piante a cui appartengono tutti i cereali. Il modo in cui si consumano è simile al riso e alla pasta (si fanno bollire e poi si condiscono con sugo di verdure, pesce, carne, ecc.). Hanno l’enorme vantaggio di non contenere glutine e di non fermentare se abbinati a zuccheri, frutta o legumi. Fai però attenzione alla tollerabilità in base al tuo gruppo sanguigno. Le persone di gruppo B non tollerano molto bene l’amaranto e il grano saraceno, e quest’ultimo è mal tollerato anche dalle persone di gruppo sanguigno AB.
    • Cereali senza glutine: I cereali senza glutine sono il riso, il mais, il miglio e il sorgo. Di quest’ultimo si sa veramente poco, per cui la tollerabilità è da valutare. Il mais è adatto solo alle persone di gruppo A, mentre il riso e il miglio in genere vanno bene per tutti. Tuttavia capita sempre più spesso di vedere anche persone intolleranti al riso, per cui abbi cura di valutare tu stesso la tollerabilità di questo cereale. Gli amidi contenuti nei cereali sono a forte rischio fermentazione se abbinati in modo scorretto. Il Dott. Mozzi consiglia di condire e/o accompagnare questi alimenti con della carne, delle uova, del pesce, delle verdure e della frutta secca. Da evitare l’abbinamento con i latticini, con altri tipi di cereali, con i legumi, con gli zuccheri e con la frutta. Per quanto riguarda il riso, è da evitare il condimento o l’accostamento con il pomodoro e con il vino, sia bianco che rosso.
    • Frutta secca: mandorle, noci, nocciole e semi vari. I migliori sono quelli con un alto contenuto di acidi grassi Omega-3, come i semi di lino, i semi di canapa e le noci.
    • Frutta fresca: la frutta fresca non è da eliminare, ma va comunque ridotta, perché contenendo fruttosio (uno zucchero) può influire negativamente sull’infiammazione del colon. Per questo motivo il Dott. Mozzi consiglia di consumare la frutta con moderazione e di farlo sempre nell’arco della prima parte della giornata, preferibilmente al mattino a colazione. La frutta andrebbe consumata da sola, fuori pasto, un tipo di frutta per volta (niente macedonie quindi). In alternativa può essere associata alla frutta secca, alle uova, al pesce, alla carne e agli pseudocereali (quinoa, amaranto e grano saraceno). Da evitare l’associazione frutta e cereali, o frutta e legumi.

Cosa mangio a colazione?

E’ la domanda più frequente per chi inizia la dieta del Dott. Mozzi e ancora di più lo è per chi soffre di colite (o altre patologie) e si ritrova con una dieta ancora più riestrittiva.

Va detto che al risveglio, almeno mezz’ora prima di fare colazione, sarebbe buona norma iniziare la giornata con un bicchiere di acqua tiepida (per il gruppo 0), o di acqua tiepida con l’aggiunta di una spremuta di un limone (per gli altri gruppi sanguigni). Si tratta di un’ottimo rimedio naturale per ristabilire la corretta funzionalità intestinale e per depurare l’organismo.

Detto questo, ecco dunque alcuni esempi di colazione dolce o salata da cui puoi prendere spunto:

  • Latte di mandorle (non zuccherato e senza maltodestrine), due gallette di riso con della crema di mandorle spalmata sopra (o di nocciole, o di arachidi…. anche queste senza zucchero) e un uovo al tegamino.
  • Un tè verde, un frutto di stagione, e 5-6 mandorle.
  • Un karkadè, crepes di farina di ceci ripiena di tonno e verdure.
  • Pan soffice di quinoa con marmellata di fichi e 3-4 noci (o altra frutta secca)
  • Torta di mandorle, un frutto di stagione e un caffè di cicoria.
  • Te’ verde bancha, merluzzo a vapore e cicorie bollite.

Altre colazioni da provare e da cui prendere spunto le trovi qui: La colazione dei gruppi sanguigni

Ecco i principali rimedi naturali per il trattamento della colite.

La camomilla romana

Cosa non mangiare per la colite nervosa

La camomilla romana gode di notevoli proprietà antinfiammatorie per tutto il tratto digestivo. Nel caso della sindrome del colon irritabile si può impiegare sia la tintura madre (con azione più marcata), che la tisana (azione più leggera). Entrambi questi prodotti sono acquistabili in erboristeria.

La tintura si utilizza a gocce, che andranno diulite in poca acqua. Il dosaggio e le modalità di assunzione dipendono dal tipo di prodotto e generalmente viene riportato nella confezione.

Per preparare la tisana di camomilla ti basterà lasciare un cucchiaino di fiori di camomilla, in una tazza d’acqua bollente, per circa 10 minuti. Dopo di che filtra la bevanda e bevila ancora calda.

Se non dovessi trovare la camomilla romana, va benissimo anche la comune camomilla matricaria, che tra l’altro è più semplice da trovare anche nelle campagne.

La camomilla è compatibile con tutti i gruppi sanguigni.

La malva

Cosa non mangiare per la colite nervosa

I fiori e le foglie di malva contengono mucillagini, delle sostanze gelatinose con proprietà emmolienti ed antiinfiammatorie. Le mucillagini della malva agiscono sull’intestino irritato con una duplice attività: sfiammano e nel contempo regolarizzano l’evacuazione.

Per godere delle proprietà della malva è necessario preparare un macerato freddo e non un classico infuso caldo. Ti basterà raccogliere due manciate di foglie e fiori freschi,  da lasciare poi in infusione in un litro d’acqua a temperatura ambiente, per almeno 7-8 ore. Dopo di che puoi filtrare e bere 2-3 tazze di questo infuso durante l’arco dell’intera giornata.

La malva è caratterizzata da fiori violacei e foglie lobate ed è abbastanza semplice da riconoscere. Al limite la si può confondere con una sua parente stretta, chiamata “Malvona“, il cui nome botanico è Althaea officinalis. Anche questa pianta vanta le stesse proprietà terapeutiche della malva. E’ comune in tutta Italia e cresce spontanea nei prati dei giardini, in campagna, in montagna e perfino in città.

E’ tuttavia sconsigliato raccogliere la malva, come qualsiasi altro tipo di pianta, in luoghi inquinati, o dove cani e gatti fanno quotidianamente i loro bisogni.

Se non ti senti sicuro nel riconoscere le piante, o se non hai la possibilità di raccogliere queste erbe in luoghi incontaminati, puoi comunque scegliere di acquistarli in erboristeria, oppure su internet.

La malva è compatibile con tutti i gruppi sanguigni.

Gel di Aloe Vera

Cosa non mangiare per la colite nervosa

Nella dieta dei gruppi sanguigni l’Aloe è un rimedio consigliato esclusivamente alle persone di gruppo sanguigno A.

L’Aloe Vera è una pianta succulenta con foglie sempreverdi, al cui interno risiede un gel trasparente e appiccicoso, ricco di proprietà medicamentose.

Grazie ai mucopolisaccaridi in esso contenuti, questo gel può vantare proprietà antiinfiammatorie nei confronti di tutto il tratto gastrointestinale, e viene dunque impiegata per il trattamento di numerose patologie che interessano, lo stomaco, l’intestino e il colon, compresa la colite e la colite ulcerosa.

Tuttavia è bene settolineare che in questi casi va utilizzato esclusivamente in gel di Aloe, dato che alcune sostanze presenti nella buccia, come l’aloina, possono avere un effetto irritante sulle pareti intestinali.

Fai molta attenzione a ciò che compri! Anche i prodotti a base di Aloe, comunemente venduti nei negozi bio, nelle erboristerie e nelle farmacie, possono contenere sostanze dannose, come conservanti, aromi, coloranti e molto spesso anche zucchero, o peggio ancora fruttosio.

Ti consiglio di scegliere sempre prodotti di elevata qualità, possibilmente prodotti in Italia e senza l’aggiunta di queste sostanze tossiche. Fai dunque attenzione e guarda con cura le etichette e gli ingredienti contenuti nel prodotto che intendi acquistare.

Se non hai alcuna idea su quale prodotto scegliere, posso consigliarti un prodotto 100% made in Italy, biologico e senza zuccheri, conservanti o altre schifezze aggiunte. L’azienda agricola di Mauro Vallesi produce questo gel partendo dalle proprie piante coltivante nelle colline Maceratesi, a Monte San Giusto. Come detto si tratta di puro gel di Aloe Vera, non è allungato con acqua o altre sostanze e non contiene conservanti.

Si acquista su internet.

Cosa non mangiare per la colite nervosa
Puro gel di Aloe Vera

Produttore: Azienda Agricola di Mauro Vallesi
Contenuto: 500 ml
Prezzo: 47 € (IVA compresa)

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Il video del Dottor Mozzi

Alcune delle informazioni riportate in questo articolo sono state estratte dal video del Dottor Mozzi dedicato alle patologie dell’apparato dirente (parte 2).

Guardando il video, oltre ad utili informazioni sulla colite, troverai anche altri preziosi consigli per prevenire e curare numerose patologie che interessano l’intero tratto gastrointestinale.

Buona visione :-)

Testimonianze di colite risolta

Cosa non mangiare per la colite nervosa

Qui di seguito riporto alcune delle storie che ho raccolto in questi anni e che testimoniano come è veramente possibile curare la colite attraverso una corretta alimentazione.

  • Graziella Giusti: Buongiorno io voglio portare una testimonianza per i benefici avuti dalla dieta del dott.Mozzi. La seguo da 3 anni circa, ho tutti i libri, agenda compresa. Ho utilizzato i fitofarmaci con ottimi risultati. Sono celiaca da 11 anni circa e ad ottobre compirò 60 anni. Con la dieta ho risolto l’esofagite, la gastrite, la colite e tutti i dolori che avevo sin da piccola. Il mio gruppo sanguigno è 0 Rh+ . Grazie mille dott.Mozzi
  • Giacomo: Salve, sono Giacomo ed ho 55 anni. Ho conosciuto il Dott Mozzi tramite un amico e poi direttamente a Mogliazze ormai più di 10 anni fa, non dico nella disperazione ma quasi. Venivo da anni di cure per problemi alla pelle, cortisone, pomate, crioterapia, medicinali per inforzare sistema immunitario etc ma nn ne venivo fuori, anche cambiando più dermatologi. Il mio gruppo sanguigno è A RH +, e la visita fatta a Bobbio, mi ha aperto un mondo fantastico: bastava cambiare alimentazione, no farmaci… prima pesavo circa 95 chili, pelle grassa, soffrivo anche di colite (secondo i medici dovevo conviverci) tra l’altro…, beh, nel giro di qualche mese, prima un paio di clisteri x pulizia intestino, seguendo la dieta del Dott Mozzi, ho ripreso il mio peso forma di 75 chili, spariti tutti i problemi dermatologici, eliminando latte e derivati, la colite non so più che cos’è, così come l’influenza, che la medicina continua a dire che viene x i cambi di stagione!!!! Devo solo ringraziare il Dott Mozzi… GRAZIE!!!!
  • Mara Cavion: Soffrivo di colite ulcerosa da 15 anni prendevo pastiglie tutti i giorni e dovevo prenderle a vita. Già dopo solo una settimana di dieta ho cominciato a vedere grossi risultati. Ho smesso di prendere anche le pastiglie e tuttora sto bene anche di altri piccoli disturbi non correlati alla colite: perdita di vista a giorni alterni dolore al fianco ecc. Un ringraziamento sincero al dott.Piero Mozzi. Io sto divulgando
  • Silvia: Buongiorno, vorrei condividere la mia testimonianza. Ho 44 anni ed é da 25 anni che ho eliminato il latte e derivati, da 12 anni ho tolto anche il glutine, le solanacee, caffé e la frutta (solo rari sgarri con la pizza!) I miei pasti principali si basavano su piatti a base di cereali senza glutine (riso, mais, g.saraceno e quinoa) tante verdure e in rare occasioni la carne e il pesce. Con questa alimentazione riuscivo a tenere a bada la mia colite, ma appena introducevo qualcosa di diverso ne risentivo subito, considerando che non ho mai preso farmaci tranne il primo anno della diagnosi all’età di 17anni!! Ma i veri benefici li ho avuti solo con la dieta del gruppo 0 protocollo autoimmune..quindi niente piú cereali senza glutine e pseudocereali..solo tanta carne, soprattutto rossa, pesce, legumi giusti, uova e verdure giuste.. Con questa dieta mi sento un’altra persona e spero di incontrare prima o poi il dott. Mozzi per ringraziarlo di persona..
  • Emilio D’Amico: Buongiorno, sono un 58enne peso 56 kg alto (!) 160 cm…da circa 20 mesi mi alimento in accordo con il mio gruppo, B…e ritengo molto valida questa scelta in quanto non ho più avvertito problemi di colite, non ho più assunto farmaci ( più volte a settimana!!) per una emicrania ricorrente, quasi regolarizzato la pressione sanguigna…facendo molta attenzione a non eccedere con alimenti esclusivamente benefici…( dopo i primi due mesi avevo perso 3 kg…ma non ne avevo nessuna necessità…) pertanto ho corretto il tiro e ho fatto molta pubblicità “convincendo” parecchie persone…sono molto soddisfatto e quindi…viva il Dr. D’Adamo ed il Dr. Mozzi…lunga e buona vita a tutti!
  • Fabio Fierli: buongiorno, la mia bambina di soli 3 anni ha da 1 anno a questa parte a volte incubi notturni con urli da spavento….!!!! scoperto il dott. Mozzi ho eliminato il mais….( soprattutto nelle patatine tipo Fonzii…..64% mais) eliminato quello gl’incubi SPARITI!
    Io sono del gruppo 0 positivo. POI visto che ha funzionato…. Volevo provare con me stesso. Infiammazione intestinale con gonfiore e mal digestione e poi diarrea con infiammazione del retto e colite cronica. Fatti tutti gli esami possibili e mi ero rassegnato che nessuno mi guariva. Tolto latte e derivati sono subito guarito dall’infiammazione del colon. Poi ho provato ha non mangiare più pane pasta e biscotti e nel giro di 10gg sono dimagrito di 4kg con pancia da atleta…..
    e oltre a sentirmi meglio più attivo il mio fisico sembra essere tornato come a vent’anni! Grazie dottore un caro ringraziamento!!
  • Elena Santoro: Casualmente ho letto del dott mozzi e mi sono incuriosita ho comprato i libri fatto ricerche .ho iniziato…..e mi sono trovata bene sono migliorati i miei dolori articolari la mia colite. ansiosa migliorata…perso peso…sono entusiasta e vi invito a provare. I latticini e glutine per me deleteri!!!
  • Selina Garlascelli (colite ulcerosa): Desidero ringraziare il Dottor Mozzi, anche se un solo ringraziamentio non è sufficiente quando si tratta di salute e guarigione, perchè seguendo tutte le sue indicazioni ho potuto rimettermi in piedi e tornare forte. Ora conduco una vita normale e le poche limitazioni alimentari rappresentano il mio vadmecum. Grazie dottore, mi ha aiutato a guarire! Con imemnsa stima e riconoscenza.
    Selina
  • Lidia Giardini: ciao a tutti, ho 59 anni, volevo raccontare la mia esperienza che mi stà accompagnando da circa 3 mesi….Casualmente, o forse no, ho visto in tv una vecchia puntata dove il Dott Mozzi spiegava la dieta del gruppo sanguigno. Da tempo mia sorella me ne parlava, ma quella sera sono rimasta impressionata e mi sono detta xchè non provare? Da anni soffro di colite e bronchite ricorrenti. Oltre ad una reflusso gastrico che non mi dava tregua…sono di gruppo A. Mi ci sono messa d’impegno, eliminato glutine, carni rosse, latte, frutta e verdura non consigliata e….ritornata l’energia, ho perso quasi 7kg..scomparsi i problemi intestinali….stò veramente meglio…grazie al Dott. Mozzi.

Se anche tu vuoi contribuire con la tua testimonianza, clicca qui e pubblica la tua storia di guarigione.

Cosa fa male per la colite?

Colite cibi da evitare Caffè, tè o cacao, che possono risultare piuttosto irritanti. Alimenti con condimenti molto grassi. Formaggi grassi, latte e latticini. Legumi con la buccia, che possono peggiorare l'infiammazione.

Quali alimenti infiammano la colite?

Nella dieta per la colite si sconsigliano i seguenti cibi e gruppi di alimenti:.
Alcolici e caffè.
Bevande acide e gassate..
Salse e spezie urticanti (pepe, paprica, curry ecc.).
Latte e latticini (in quanto contengono lattosio).
Legumi CON BUCCIA..
Frutta secca..
Frutta contenente piccoli semi o acheni..

Come bloccare la colite nervosa?

Colite nervosa, tutti i rimedi per affrontarla.
Bere più volte durante il giorno acqua di riso, ricavata dal riso che bolle in pentola, per bloccare la diarrea;.
Bere almeno 3 volte al giorno tisane a base di semi di finocchio, di anice e di cumino in parti uguali per combattere il gonfiore addominale;.

Quali verdure evitare con la colite?

Da limitare i broccoli, che possono causare gonfiore, mentre da evitare ci sono funghi, aglio, cipolla, asparagi, cavolfiore. Per la frutta, quella ricca di fruttosio, soprattutto se consumata dopo i pasti, può dare origine a problemi digestivi e a fastidiose fermentazioni che peggiorano i sintomi.