Quali esami bisogna fare per il nervo trigemino

Terapia

Alcuni trattamenti sono in grado di offrire un po’ di sollievo dal dolore causato dalla nevralgia del trigemino. Identificare le cause scatenanti, allo scopo di evitarle, può essere di aiuto.

Alla maggior parte delle persone saranno prescritti dei farmaci per controllare il dolore, sebbene la chirurgia possa essere presa in considerazione nei casi in cui il farmaco risulti inefficace o provochi troppi effetti collaterali.

Evitare le cause scatenanti

Gli attacchi dolorosi di nevralgia del trigemino a volte possono essere provocati, o aggravati, da alcune cause scatenanti. Conoscerle aiuta a prevenirli.

Se il dolore è provocato dal vento, può essere utile indossare una sciarpa avvolta intorno al viso. Anche un ombrello a forma di cupola trasparente può proteggere il viso dalle intemperie.

Se il dolore è scatenato da correnti d'aria, si consiglia di evitare di sedersi vicino alle finestre aperte o alle fonti di aria condizionata.

L'utilizzo di una cannuccia per bere bevande calde o fredde può aiutare ad evitare che il liquido venga a contatto con le zone dolorose della bocca. Se si avverte difficoltà nel masticare, può essere utile frullare i cibi o preferire quelli di consistenza molle. È importante mangiare pasti nutrienti. Si ritiene che certi alimenti come la caffeina, gli agrumi e le banane possano scatenare attacchi in alcune persone, e quindi tali alimenti non dovrebbero essere consumati dalle persone sensibili.

Farmaci

Poiché gli antidolorifici comuni come il paracetamolo non sono efficaci nel trattamento della nevralgia del trigemino, per aiutare a alleviare il dolore potrà essere prescritto un farmaco alternativo come, ad esempio, un anticonvulsivante, medicinale usato, di solito, per curare l'epilessia.

Gli anticonvulsivanti, originariamente, non sono stati progettati per trattare il dolore, ma possono contribuire ad alleviarlo rallentando gli impulsi elettrici del nervo e riducendo la sua capacità di trasmettere il dolore.

Devono essere presi regolarmente, non solo quando si manifestano gli attacchi, e si può smettere di assumerli quando gli episodi di dolore cessano (fase di remissione).

Salvo diverse indicazioni del medico di base o dello specialista, quando si inizia a prendere i medicinali è importante arrivare per gradi al dosaggio prescritto cosi come è altrettanto importante non smettere repentinamente di assumerli ma ridurne gradualmente la dose nel corso di qualche settimana.

Inizialmente, il medico di base potrebbe prescrivere un tipo di anticonvulsivante chiamato carbamazepina, anche se sono disponibili un certo numero di alternative nel caso in cui risulti poco o per nulla efficace.

Carbamazepina

La carbamazepina è un anticonvulsivante ed è attualmente autorizzato come farmaco essenziale per il trattamento della nevralgia del trigemino. Inizialmente può essere molto efficace, ma può diventarlo meno nel tempo.

Generalmente, è necessario prendere la carbamazepina in dosi basse una o due volte al giorno. La dose è gradualmente aumentata fino a quattro volte al giorno finché non si ottenga sollievo dal dolore.

La carbamazepina può indurre effetti indesiderati (effetti collaterali) rendendo, in alcuni casi, problematica la sua assunzione. Essi includono:

  • stanchezza e sonnolenza
  • vertigini (capogiri)
  • problemi di memoria e difficoltà di concentrazione
  • confusione
  • senso di instabilità in piedi
  • nausea e vomito
  • visione doppia
  • riduzione del numero di globuli bianchi che combattono le infezioni (leucopenia)
  • reazioni cutanee allergiche, come l'orticaria

Si consiglia di parlare con il medico di base se si verificano effetti collaterali persistenti o fastidiosi durante la cura con carbamazepina. In particolare, se compaiono reazioni cutanee allergiche perché potrebbero essere pericolose.

La carbamazepina è stata collegata anche a una serie di effetti collaterali meno comuni, ma più gravi, tra cui pensieri di autolesionismo o suicidio. Qualora dovessero verificarsi, occorre segnalarli immediatamente al medico di famiglia. Se non fosse possibile, è consigliabile chiamare il 118.

Altri farmaci

La carbamazepina potrebbe risultare inefficace con il passare del tempo. In questo caso, oppure se dovessero manifestarsi effetti collaterali significativi durante la sua assunzione, è opportuno rivolgersi ad uno specialista per farsi consigliare altri farmaci o procedure alternative. È possibile consultare neurologi specializzati in mal di testa, neurochirurghi e specialisti di medicina del dolore.

Oltre alla carbamazepina, un certo numero di altri farmaci sono utilizzati per curare la nevralgia del trigemino, tra cui:

  • oxcarbazepina
  • lamotrigina
  • gabapentin
  • pregabalin
  • baclofen

A nessuno di questi farmaci è stata specificamente concessa la licenza per il trattamento della nevralgia del trigemino. Ciò significa che non sono stati sottoposti a rigorosi esami clinici per determinare se siano efficaci e sicuri per trattare questa condizione.

Tuttavia, molti specialisti prescrivono un farmaco senza licenza se pensano che possa essere efficace e i benefici della cura siano superiori agli eventuali rischi associati.

Se il medico al quale ci si rivolge intende prescrivere un farmaco senza autorizzazione all’immissione in commercio per il trattamento della nevralgia del trigemino, dovrebbe darne informazione e mettere a conoscenza dei possibili rischi e benefici. Gli effetti collaterali associati con la maggior parte di questi medicinali possono essere inizialmente molto difficili da affrontare. Non tutte le persone manifestano effetti indesiderati (effetti collaterali), ma quando ciò succede, si consiglia di insistere in quanto, spesso, diminuiscono con il tempo, o almeno fino al successivo aumento del dosaggio.

Bisogna comunque avvisare e chiedere consiglio al proprio medico di base se gli effetti collaterali sono intollerabili.

Chirurgia e altre procedure di cura

Se i farmaci non controllano adeguatamente i disturbi (sintomi) presenti o provocano fastidiosi effetti collaterali che durano nel tempo, si può fare riferimento a uno specialista per informarsi sulle diverse possibilità, chirurgiche e non chirurgiche, disponibili per alleviare il dolore. Prima di prendere una decisione è necessario accertarsi di aver compreso bene i potenziali benefici e i rischi di ognuna per poter scegliere il trattamento che si ritiene il più adeguato.

Se una cura non funziona, se ne può provare un’altra o continuare ad assumere temporaneamente, o permanentemente, i farmaci.

Procedure percutanee

Esiste un certo numero di trattamenti che possono alleviare, almeno temporaneamente, il dolore causato dalla nevralgia del trigemino. Consistono nell’inserimento di un ago, o di un tubo sottile, nel nervo trigemino passando attraverso la guancia. Sono conosciute come procedure percutanee e si effettuano utilizzando i raggi X per guidare l'ago, o il tubo, in posizione corretta. Si eseguono in anestesia generale o in sedazione profonda.

Le procedure percutanee che possono essere impiegate per curare le persone con nevralgia del trigemino includono:

  • iniezioni di glicerolo, consistono nell'iniezione di un farmaco, chiamato glicerolo, intorno al ganglio di Gasser, area in cui i tre rami principali del nervo trigemino si uniscono
  • radiofrequenza, prevede l'applicazione diretta di calore sul ganglio di Gasser attraverso l'utilizzo di un ago
  • compressione con un palloncino, tecnica che consiste nello schiacciamento del ganglio di Gasser tramite un palloncino, inserito in un tubo sottile, veicolato in corrispondenza del ganglio passando attraverso la guancia. Successivamente il palloncino è rimosso

Tali procedure funzionano danneggiando, volutamente, il nervo trigemino per interrompere i segnali di dolore che passano attraverso di esso. Di solito, dopo l’applicazione, si è in grado di tornare a casa il giorno stesso. Nel complesso, le procedure descritte sono ugualmente efficaci nell'alleviare il dolore anche se con ciascuna possono verificarsi delle complicazioni, variabili in base al tipo di procedura e alle caratteristiche delle singole persone che vi si sottopongono.

Il sollievo dal dolore, di solito, dura solo pochi anni o, in alcuni casi, un paio di mesi. Raramente non si ottengono risultati.

Il principale effetto indesiderato (effetto collaterale) consiste nell’intorpidimento di parte o di tutto il lato del viso trattato. La sua intensità può variare da un grave senso di intorpidimento fino al semplice formicolio. La sensazione, che può essere permanente, è spesso simile a quella che si prova dopo essersi sottoposti all’anestesia dal dentista. Molto raramente, è possibile sentire sia intorpidimento sia dolore continuo, una condizione chiamata anestesia dolorosa, praticamente incurabile.

Le procedure indicate comportano, inoltre, un rischio di altri effetti collaterali, a breve e lungo termine, e di complicazioni tra cui emorragie, lividi sul viso, problemi agli occhi e problemi di udito sul lato colpito. Molto raramente, possono causare ictus.

Radiochirurgia stereotassica

La radiochirurgia stereotassica è un nuovo trattamento che utilizza un fascio concentrato di radiazioni per danneggiare volutamente il nervo trigemino nel punto in cui entra nel tronco cerebrale (area di confine tra il midollo spinale e il cervello). Non richiede un anestetico generale né alcun taglio (incisione) sulla guancia.

Un telaio in metallo è fissato alla testa con quattro perni inseriti intorno al cuoio capelluto dopo aver applicato un anestetico locale per diminuire la sensibilità della zona. La testa, compresa di telaio, è posizionata in una grande macchina che emette radiazioni, per un'ora o due. Successivamente, il telaio e i perni sono rimossi e, dopo un breve riposo, è possibile tornare a casa.

La radiochirurgia stereotassica, affinché abbia effetto, può richiedere un paio di settimane o, a volte, molti mesi ma è in grado di offrire sollievo dal dolore, in alcuni malati, per diversi mesi o anni. Gli studi relativi alla chirurgia stereotassica hanno dimostrato risultati simili alle altre procedure sopracitate.

L’intorpidimento del viso e il formicolio al volto sono le complicazioni più comuni associate alla radiochirurgia stereotassica. Possono essere permanenti e, in alcuni casi, molto fastidiosi.

Decompressione microvascolare

La decompressione microvascolare (MVD) è un'operazione che può aiutare ad alleviare il dolore senza danneggiare intenzionalmente il nervo trigemino. Al contrario, la procedura prevede di ridurre la pressione esercitata sul nervo dai vasi sanguigni che lo toccano o sono avvolti attorno ad esso. Comporta l'apertura del cranio ed è effettuata in anestesia generale da un neurochirurgo.

Durante l’intervento il chirurgo esegue un'incisione nel cuoio capelluto, dietro l'orecchio, e rimuove un piccolo frammento circolare di osso del cranio. I vasi sanguigni sono eliminati, o spostati, separandoli dal nervo trigemino tramite un tampone artificiale o una impalcatura costruita utilizzando il tessuto adiacente. Per molti malati questo tipo di chirurgia è efficace e risolve, o blocca completamente, il dolore della nevralgia del trigemino. È in grado di dare sollievo più a lungo; alcuni studi suggeriscono che il dolore ritorni solo in circa il 30% dei casi, entro 10 o 20 anni.

Attualmente, la MVD è la cura più efficace per la nevralgia del trigemino. Tuttavia, si tratta di una procedura invasiva e comporta un rischio di complicazioni potenzialmente gravi come, ad esempio, l’intorpidimento del viso, la perdita dell'udito, l’ictus e persino la morte in circa 1 caso ogni 200.

Ulteriori informazioni e supporto

Vivere con una condizione dolorosa di lunga durata, come la nevralgia del trigemino, può essere molto difficile. Per ricevere consigli e condividere informazioni sulla malattia può essere utile entrare in contatto con altri malati che vivono la stessa esperienza.

In Italia e all'estero sono stati avviati un certo numero di progetti di ricerca per determinare la causa della nevralgia del trigemino e individuare nuovi trattamenti e nuovi farmaci per curarla; la speranza è che presto si possa combattere più efficacemente questa grave condizione dolorosa.

Come vedere se il nervo trigemino è infiammato?

Sintomi. Il disturbo (sintomo) principale causato dalla nevralgia del trigemino è un dolore intenso e improvviso al volto che dura da pochi secondi a diversi minuti. Spesso è descritto come lancinante, simile a una scossa elettrica. Gli attacchi possono essere così intensi da impedire qualsiasi tipo di occupazione.

Chi è lo specialista che si occupa della nevralgia del trigemino?

La nevralgia del trigemino va diagnosticata e risolta tempestivamente. Occorre pertanto sottoporsi a una visita specialistica presso un Neurologo esperto nel capitolo delle Cefalee per trovare, una cura adeguata, ed evitare esami/trattamenti costosi e talvolta inutili.

Che esame fare per il trigemino?

La maggior parte dei pazienti che soffrono di nevralgia del trigemino viene sottoposta a una risonanza magnetica, per escludere dalle possibili cause del dolore un tumore o la sclerosi multipla. Questo esame può, a volte, riuscire a mostrare con chiarezza la presenza di un vaso sanguigno che comprime il nervo.

Cosa provoca il trigemino infiammato?

Spesso il malfunzionamento del trigemino è dovuto a una vena o un'arteria che entra in contatto con il trigemino alla base del cervello, premendo su di esso. Fra le cause sono inclusi l'invecchiamento, la sclerosi multipla o altre malattie che portano alla perdita della guaina mielinica che avvolge i nervi.