La cervicale può far abbassare la pressione

Avrai sentito spesso parlare dell’ipertensione come il killer silenzioso, e il nome è davvero azzeccato: i sintomi della pressione alta sono quasi sempre assenti o appena percepibili, assimilabili a malesseri transitori ai quali non si presta troppa importanza.

Individuare un rialzo pressorio costante non è quindi cosa semplice, ma individuare quali sono i sintomi del'ipertensione può davvero salvare la vita in molte occasioni.

In questo articolo individueremo gli effetti della pressione alta sul corpo e i segnali che possono permettere di riconoscere un innalzamento della pressione.

La cervicale può far abbassare la pressione

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Ipertensione: sintomi comuni

La cervicale può far abbassare la pressione

Il mal di testa è uno dei sintomi più diffusi dell'ipertensione.

L’ipertensione è caratterizzata da un costante aumento della pressione arteriosa, con valori che superano i 140 mmHg per la pressione massima e i 90 mmHg per la pressione minima.

La maggior parte delle volte il rialzo pressorio non dà alcun sintomo. Si può avvertire un leggero stato di agitazione, ma nient’altro che possa fare pensare a una pressione più alta della norma.

Come fare allora a capire quando la pressione è alta, se si manifesta spesso con disturbi passeggeri? È proprio la ripetizione di questi disturbi, il loro presentarsi frequentemente, spesso agli stessi orari o alle stesse condizioni, che può far accender un campanello d’allarme nei riguardi della propria pressione.

Se i sintomi della pressione alta, seppur leggeri e apparentemente di poco conto, ritornano spesso è utile misurare la pressione in casa o rivolgersi al proprio medico per un controllo approfondito.

CareVox è la nostra piattaforma di Sanità Digitale che mette facilmente in comunicazione pazienti, medici e caregiver. Chi soffre di ipertensione può seguire attentamente la sua terapia e registrare le misurazioni della pressione in tempo reale, aggiornando continuamente il proprio medico.

Pressione alta e mal di testa

Emicrania e cefalea sono i sintomi più comuni associati all’aumento della pressione. 

Il mal di testa da pressione alta si manifesta soprattutto al mattino, quando la pressione torna a rialzarsi dopo la stasi notturna. Tuttavia, non è raro che un forte mal di testa arrivi durante la giornata, specie se l’innalzamento pressorio è associato a stress e ansia.

L’emicrania da pressione alta si manifesta in diversi modi: può essere un mal di testa pulsante che coinvolge le tempie o una cefalea che porta stanchezza e disturbo visivo per la luce, per cui si avverte la necessità di chiudere gli occhi. 

È difficile distinguere tra i vari tipi di mal di testa, specialmente quando si studia o si lavora intensamente. Se la cefalea è ricorrente e non hai altre patologie note, inizia misurando proprio la pressione. È possibile che lì risieda la causa della tua emicrania frequente.

Pressione alta e sangue dal naso

L’associazione tra epistassi (perdita di sangue dal naso) e ipertensione non è ancora stata del tutto chiarita, e incontra un dibattito scientifico tuttora aperto. 

Non bisogna quindi immediatamente allarmarsi per lo stato della pressione arteriosa in caso di epistassi: un controllo pressorio è sempre utile, ma non è scientificamente provato che la pressione alta, da sola, possa provocare la rottura dei capillari.

La quantità di sangue persa potrebbe però essere influenzata dalla pressione, ad esempio in caso di rottura delle arterie nasali a seguito di un trauma. 

Se, per una frattura nasale o per una contusione molto forte, le arterie nasali risultano compromesse, è probabile che se la pressione in quel momento è alta il flusso di sangue possa aumentare.

Pressione alta sintomi orecchie

La cervicale può far abbassare la pressione

L'acufene è frequente in caso di rialzo pressorio, per via dei numerosi vasi sanguigni che si trovano dietro l'orecchio.

Tra i sintomi dell’ipertensione più spesso citati da chi soffre di pressione alta rientra l’acufene, ossia un’alterazione dell’udito che frequentemente si manifesta come un ronzio o un suono attutito all’interno dell’orecchio. 

Questa associazione è, effettivamente, giustificata: la parte posteriore delle orecchie è molto vascolarizzata, ossia è ricca di vasi sanguigni che, in caso di pressione alta, potrebbero trovarsi sotto sforzo e influenzare la capacità uditiva. 

Non bisogna confondere questo acufene da pressione arteriosa con l’acufene da pressione atmosferica: se i sintomi dell’acufene si presentano in condizioni particolari, come in alta montagna, sull’aereo, sott’acqua o in presenza di tappi di cerume, il problema risiede nella pressione intera dell’orecchio e non nella pressione del sangue.

Vertigini e pressione alta

Passiamo a uno dei disturbi che più frequentemente si configurano come sintomi della pressione minima alta, ossia le vertigini

Anche per le vertigini è molto difficile identificare la vera causa: possono essere provocate da cervicalgia, da un problema interno all’orecchio, dallo spostamento degli otoliti o da problemi alla vista.

Raramente si collegano subito a un problema pressorio, eppure i capogiri sono davvero ricorrenti nelle persone che accusano un rialzo di pressione improvviso.

Le vertigini sono accompagnate talvolta da altri sintomi, come pallore in viso, sudorazione fredda, senso di pesantezza alle gambe che rende quasi difficile rimanere correttamente in piedi.

La nausea arriva spesso ad accompagnare le vertigini anche in caso di pressione alta. Ma perché le vertigini sono così preoccupanti, se associate all’ipertensione? 

La ragione risiede in una delle conseguenze più pericolose dell’ipertensione, ossia l’ischemia o l’ictus cerebrale. L’ictus è causato da una rottura di un vaso sanguigno che crea un ematoma nelle regioni vicine del cervello. 

Proprio perché viene intaccato il cervello e il centro stesso dell’equilibrio, le vertigini diventano un prezioso campanello d’allarme che dovrebbe portare alla misurazione immediata della pressione e, se risultasse alta, all’intervento medico.

Cosa fare in caso di pressione alta

Hai misurato la pressione dopo aver avvertito uno dei sintomi dell’ipertensione più comuni ed è risultata alta.

Non preoccuparti: se trattata in tempo, l’ipertensione può essere controllata farmacologicamente e consentire così una lunga vita senza particolari problemi. 

In caso di pressione alta, la prima cosa da fare è rassenerarsi ed entrare in uno stato di calma, allontanando l’agitazione che farebbe alzare ulteriormente la pressione.

Se la pressione supera i 180 mmHg per la massima o i 110 mmHg per la minima, è bene recarsi subito al Pronto Soccorso più vicino. Una crisi ipertensiva così forte può davvero porre in pericolo di vita e i medici ospedalieri hanno tutti gli strumenti per farti abbassare la pressione subito.

In caso di pressione alta, ma non pericolosa, contatta comunque il tuo medico e aggiornalo sulle tue condizioni. Probabilmente dovrai eseguire alcuni esami, una visita cardiologica e un elettrocardiogramma in primis, per valutare lo stato di salute del tuo cuore. 

In base ai risultati, il medico deciderà se darti una terapia con farmaci per la pressione e riflettere con te sul tuo stile di vita, per apportare quei cambiamenti che ti saranno utili a controllare la pressione. 

Qualunque sia la sua scelta, il tuo medico sarà il tuo migliore alleato nella gestione dell’ipertensione. CareVox può diventare il vostro mezzo di comunicazione efficace e veloce per restare entrambi aggiornati sulle terapie e sul tuo stato di salute.

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