Quali sono i primi sintomi di demenza

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I 10 campanelli di allarme per rinoscere i sintomi dell’Alzheimer

I 10 campanelli di allarme per rinoscere i sintomi dell’Alzheimer

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    Quali sono i primi sintomi di demenza

La malattia di Alzheimer è una malattia neurologica progressiva che provoca il restringimento del cervello (atrofia) e la morte delle cellule cerebrali. La malattia di Alzheimer è la causa più comune della demenza, un continuo declino delle capacità di pensiero, comportamentali e sociali che influisce sulla possibilità di una persona di vivere in modo indipendente.

La demenza colpisce oltre 55 milioni di persone in tutto il mondo. In Italia si stima colpisca oltre 1,2 milioni di persone, che si prevede diventeranno 1,6 milioni nel 2030 (Ansa, 2021).

Le cause che possono portare alla demenza sono molteplici ma la più comune, nel 60%-80% dei casi (Alz.org Italia), è l’Alzheimer, malattia che interessa in genere le persone anziane, ma può avere anche un esordio giovanile.

Come riconoscere i sintomi dell’Alzheimer

I primi sintomi dell’Alzheimer sono molto variabili e soggettivi. Ciononostante è possibile individuare alcuni segnali comuni a cui occorre prestare attenzione per riconoscere i primissimi sintomi dell’Alzheimer in modo precoce.

1 – Perdita di memoria

Occasionali vuoti di memoria possono capitare ma la perdita di memoria associata al morbo di Alzheimer persiste e peggiora, compromettendo le capacità lavorative o di gestione della quotidianità. La dimenticanza frequente o un’inspiegabile confusione mentale può significare che c’è qualcosa che non va.

Le persone con sintomi di Alzheimer possono ripetere affermazioni e domande più e più volte, dimenticare conversazioni, appuntamenti o eventi importanti, avere una sempre maggiore necessità di contare su strumenti come note cartacee, dispositivi elettronici o su membri della famiglia per cose che erano soliti gestire in autonomia.

2 – Difficoltà nelle attività quotidiane

Le attività di routine che richiedono passaggi sequenziali, come pianificare e cucinare un pasto possono diventare estremamente difficoltose con il progredire della malattia. Alla fine, le persone con Alzheimer avanzato spesso dimenticano come eseguire compiti di base come vestirsi e lavarsi.

3 – Problemi di linguaggio

A tutti può capitare di avere una parola “sulla punta della lingua”, ma il malato di Alzheimer può dimenticare parole semplici o sostituirle con parole improprie.
Chi manifesta l’Alzheimer può avere difficoltà a seguire o a partecipare a una conversazione, interrompendosi e non avendo alcuna idea di come continuare.

4 – Disorientamento nel tempo e nello spazio

Il malato di Alzheimer può perdere la strada di casa, nonostante sia estremamente familiare. Il disorientamento può riguardare anche la sfera temporale: i malati possono perdere il senso delle date, delle stagioni e del passare del tempo.

5 – Diminuzione della capacità di giudizio

Il malato di Alzheimer può vestirsi in modo inappropriato, per esempio indossando un accappatoio per andare a fare la spesa o due giacche in una giornata calda. Potrebbe essere più difficile gestire efficacemente i problemi quotidiani, come il cibo che brucia sui fornelli o situazioni impreviste in automobile o in bicicletta.
I malati possono prestare meno attenzione alla cura della propria persona, oltre che avere difficoltà nel maneggiare il denaro, correndo il rischio di perdere ingenti somme di fronte a venditori telefonici o porta a porta.

6 – Difficoltà nel pensiero astratto

Per il malato di Alzheimer può essere impossibile riconoscere i numeri o compiere calcoli. Può diventare quindi complesso gestire le proprie finanze o pagare le bollette in tempo, oltre che avere difficoltà a concentrarsi.

7 – La cosa giusta al posto sbagliato

Un malato di Alzheimer può mettere gli oggetti in luoghi davvero singolari, come un ferro da stiro nel congelatore o un orologio da polso nel barattolo dello zucchero, e non ricordarsi come ci siano finiti. Può perdere oggetti e non essere in grado di tornare sui propri passi per ritrovarli. A volte, può persino accusare altre persone di averli rubati.

8 – Cambiamenti di umore o di comportamento

Nel malato di Alzheimer i cambiamenti di umore sono particolarmente repentini e senza alcuna ragione apparente. La perdita di inibizioni, la mancanza di socializzazione, la rinuncia a hobby, attività sociali, progetti di lavoro o attività sportive sono i principali cambiamenti di comportamento che si rilevano.

9 – Cambiamenti di personalità

Il malato di Alzheimer può cambiare drammaticamente la sua personalità: da tranquillo diventa irascibile, sospettoso o diffidente. Possono essere particolarmente suscettibili nei luoghi o nelle situazioni nelle quali si sentono al di fuori della loro zona di comfort.

10 – Mancanza di iniziativa

Il malato di Alzheimer perde progressivamente lo spirito di iniziativa: nel lavoro come negli hobby, nel leggere o in tutte le sue solite attività.

Quali sono i test per diagnosticare l’Alzheimer

Al momento attuale non esiste uno specifico test per determinare se un paziente soffra di Alzheimer.
La diagnosi è il frutto di un attento esame clinico della persona, raccogliendo test di laboratorio, informazioni anamnestiche, esami neurologici e analizzando i risultati di test cognitivi.  Non è possibile diagnosticare la malattia quando ancora nessun disturbo di memoria o cognitivo si sia manifestato.
Al termine delle analisi è possibile stabilire con una probabilità elevata che la persona soffra di demenza, ma rimane tuttavia complesso determinare l’esatta tipologia di demenza, in quanto sintomi di diverse forme possono sovrapporsi.

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Come comincia la demenza?

La demenza colpisce principalmente la memoria, mentre il delirio interessa principalmente l'attenzione. La demenza inizia solitamente gradualmente e non ha un punto di inizio definito. Il delirio compare improvvisamente e spesso ha un punto di inizio.

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Il Mini-Mental Test è un questionario composto da 30 domande, che permettono di analizzare le capacità di calcolo, memoria, ragionamento, linguaggio, attenzione ecc. della persona. Il Mini-Mental State Examination è utile alla diagnosi di tutte le demenze, non solo il morbo di Alzheimer.