Si può fare da garante per due persone

Chi fa da garante può togliersi o chiedere un mutuo a sua volta? E cosa succede se questa figura viene a mancare? Ecco le risposte ai dubbi più frequenti sul garante del mutuo

Fare da garante mutuo è un impegno serio e gravoso. Spesso, però, chi dà la propria disponibilità a firmare per garantire il finanziamento sull'immobile di qualcun altro non ha ben chiaro in mente a cosa va incontro. Non bisogna mai dimenticare infatti che si tratta infatti di un impegno vincolante, che può diventare anche piuttosto gravoso dal punto di vista economico. Nel caso in cui il debitore non riuscisse più a pagare le rate, spetterebbe infatti al garante subentrare al suo posto nel rimborso.

Sulla figura del garante sul mutuo, però, c’è molta confusione anche tra chi ne ha bisogno per poter accedere a un finanziamento per l’acquisto della propria casa. Il garante deve essere un parente? Mio nonno pensionato può farmi da garante? Ecco la risposta a queste e altre domande per sciogliere i 5 dubbi più frequenti sulla figura del garante di un mutuo.

1) IL GARANTE DI UN MUTUO DEVE ESSERE PER FORZA UN PARENTE?

Si può fare da garante per due persone
No, il garante non deve essere per forza un parente, ma può essere anche un amico o una persona fidata. Per la banca, l’importante è che il soggetto possieda un reddito regolare e dimostrabile che lo renda dunque idoneo all’assunzione di tale impegno, oltre che una buona storia creditizia e un’età non superiore ai 75 anni.

Tuttavia, trattandosi di un impegno molto gravoso, nella stragrande maggioranza dei casi sono proprio i familiari ad assumersi questo ruolo e tutti i rischi che comporta.

2) UN PENSIONATO PUÓ FARE DA GARANTE PER UN MUTUO?

Di norma, il garante non deve superare i 75 anni a scadenza del finanziamento. Tuttavia, molte banche alzano il limite anche a 80/85. In ogni caso, si tratta per lo più di valutazioni che l’istituto di credito farà caso per caso. Se il pensionato ha comunque delle entrate mensili stabili e consistenti e magari un immobile di proprietà, con ogni probabilità potrà comunque fare da garante.

3) IL GARANTE DI UN MUTUO PUÓ CHIEDERE UN MUTUO?

Fare da garante per il mutuo di qualcun altro non implica di per sé l’impossibilità a chiedere un finanziamento per conto proprio. Tuttavia, occorre avere una posiziona reddituale decisamente buona per poterlo ottenere, poiché la banca potrebbe considerare parte delle proprie entrate mensili come già “impegnate” dalla rata del mutuo per cui si è firmato da garanti.

4) IL GARANTE DEL MUTUO PUÓ TOGLIERSI?

In linea di massima la risposta a questa domanda è no. Se la ragione per cui si desidera essere sollevati dall’obbligo è che il titolare del mutuo è ormai dotato di una posizione finanziaria sufficientemente solida, per poter procedere alla rimozione del garante è necessario sostituire o surrogare il mutuo, questa volta evitando di includere tale figura. In alcuni casi, la banca potrebbe accettare anche la sostituzione del garante, purché chi subentra offra garanzie reddituali altrettanto solide o migliori.

5) COSA SUCCEDE SE IL GARANTE DEL MUTUO MUORE?

Nel momento in cui una persona si assume l’impegno di fare da fideiussore per il finanziamento di qualcun altro, tale vincolo si considererà sciolto solo nel momento in cui il debito sarà estinto. Quindi, se al momento del decesso del garante il debito non è ancora stato saldato, i suoi obblighi saranno trasmessi agli eredi, ovviamente a patto che questi accettino l’eredità. Nel caso in cui lo facessero con beneficio di inventario, poi, la banca potrà richiedere loro il pagamento di eventuali rate non pagate per un importo complessivo non superiore al valore dell’eredità, senza andare a intaccare il patrimonio personale dell’erede.

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Garante mutuo: cos’è, chi può farlo e cosa comporta

Il garante del mutuo è una persona che firma la richiesta di prestito insieme al richiedente dello stesso, impegnandosi a intervenire nel pagamento di una o più rate nel caso in cui il richiedente non possa pagarle o, per qualsiasi motivo (economico o personale) sospendesse totalmente i pagamenti.

Non è sempre necessario che ci sia un garante. Spesso le garanzie che il richiedente può offrire, come il suo reddito e l’accensione di un’ipoteca, vengono ritenute più che sufficienti dalla banca.

In altri casi è invece necessario che ci sia una tutela in più. Questa tutela, che tecnicamente viene detta garanzia, può essere di due tipi:

  • Garanzia reale: da res (“cosa”, in latino), significa offrire qualcosa di materiale come garanzia. L’esempio più tipico è un immobile: se il richiedente ha un patrimonio immobiliare dal valore superiore all’importo richiesto, è facile che la banca non richieda l’intervento di un garante;
  • Garanzia personale: in questo caso è un’altra persona, diversa dal richiedente, che si impegna a rispondere con il proprio patrimonio nel caso in cui il richiedente non dovesse riuscire a far fronte alle rate del mutuo.

Vediamo più nel dettaglio chi possa fare da garante e quali siano le implicazioni di questo ruolo.

Chi può fare da garante del mutuo?

Molto spesso i garanti di un mutuo sono familiari o amici, cioè coloro che avendo un legame affettivo con il richiedente possono aiutarlo nell’ottenimento del mutuo.

Anche se questo è ciò che accade nella maggior parte dei casi, non è necessario che ci sia qualche tipo di legame tra il richiedente ed il garante. I due potrebbero essere, virtualmente, anche dei perfetti sconosciuti.

Quando la banca deve valutare la posizione del garante non lo fa sulla base del vincolo con il richiedente, ma relativamente alla sua età ed al suo patrimonio:

  • Tipicamente viene richiesto che, alla scadenza del mutuo, il garante non abbia superato i 75 anni di età;
  • Il garante deve avere un reddito e/o un patrimonio tali da renderlo in grado di saldare le rate in caso di insolvenza del richiedente.

Non solo, ma è anche possibile nominare più di una figura che funga da garante. Si potrebbero nominare, ad esempio, entrambi i propri genitori e renderli ambedue garanti.

La fideiussione: formalizzare la posizione del garante del mutuo

L’atto che formalizza la posizione del garante è la fideiussione. Con questo documento il garante accetta il vincolo che lo lega al richiedente del mutuo.

Ci sono due tipi di fideiussione che vengono utilizzati nel mondo dei mutui immobiliari:

  • Fideiussione in solido – In questo caso il garante verrà interpellato subito nel caso in cui il mutuante non stia onorando il pagamento delle rate;
  • Fideiussione con beneficio d’escussione – In questo caso, la banca dovrà prima richiedere l’adempimento al mutuante; nel caso in cui non riesca ad ottenere il pagamento delle rate, provvederà con il pignoramento delle eventuali garanzie reali; infine, se ancora fosse necessario, potrà chiedere al garante di rispondere della somma restante.

Nella tradizione bancaria italiana, in ogni caso, si è affermata la prassi della fideiussione in solido che rappresenta di gran lunga la formula più comune.

In ogni caso, parliamo sempre di fideiussioni specifiche, ovvero che vincolano il garante solo per quanto riguarda il mutuo in questione. Molto raramente vengono concesse, invece, fideiussioni omnibus: in questo caso il garante non garantisce solo per il singolo mutuo, ma per tutti gli impegni che il titolare del mutuo contrae con la banca.

Cosa comporta l’essere garanti del mutuo

Il garante del mutuo, normalmente, non viene chiamato in causa nel pagamento delle rate. Solo nel caso in cui il richiedente non riuscisse a saldare il proprio debito dovrà intervenire con il proprio patrimonio.

Nel caso in cui questa situazione dovesse verificarsi, il garante interverrà nel pagamento delle rate ma senza ottenere diritti sull’immobile acquistato con il mutuo; non ne ottiene, dunque, né la proprietà né il possesso o l’usufrutto.

La posizione del garante, inoltre, si considera sciolta una volta che il pagamento delle rate del mutuo è terminato. Di norma non è concesso che questo si possa tirare indietro prima della scadenza; nel caso in cui dovesse mancare prematuramente, il vincolo sarà trasmesso agli eredi nel caso in cui questi accettino l’eredità.

In alcuni casi, tuttavia, è possibile che il richiedente riesca nel corso degli anni a migliorare la propria situazione economica e patrimoniale e desideri sciogliere dal vincolo il garante.

In questo caso la banca valuterà nuovamente le garanzie offerte dal suo cliente, e se queste saranno sufficienti si potrà poi procedere con la surroga del mutuo. La surroga, tuttavia, non è una modifica del mutuo in corso. Si tratta di un nuovo vincolo contrattuale che tiene conto degli importi già versati, e che formalmente estingue il mutuo precedente.

Un’altra implicazione di cui tenere conto, nel momento in cui si diventa garanti di un mutuo, è la possibilità di ottenere un prestito per sé stessi. Anche se non è un debito contratto in prima persona, il fatto di offrire una garanzia personale sul mutuo di un’altra persona può rendere più difficile ottenere un prestito o un finanziamento.

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L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.

Quali sono i requisiti per fare da garante?

Tipicamente viene richiesto che, alla scadenza del mutuo, il garante non abbia superato i 75 anni di età; Il garante deve avere un reddito e/o un patrimonio tali da renderlo in grado di saldare le rate in caso di insolvenza del richiedente.

Chi ha già un mutuo può fare da garante?

Sì, il garante può avere un prestito in corso e richiederne un altro. La Legge dello Stato Italiano non lo vieta, ma è comunque necessario rispettare alcune condizioni. La situazione patrimoniale del richiedente dev'essere soddisfacente.

Chi non può fare da garante?

Il reddito del garante deve essere, dunque, tale da poter assicurare all'istituto di credito di poter rimborsare le rate residue del prestito qualora il richiedente non ne fosse più in grado. Un soggetto, che in passato è stato indicato come cattivo pagatore, non può fungere da garante.

Quanti anni deve avere un garante per il mutuo?

Il garante deve vantare una stabilità economica per far fronte al suo impegno di pagare le rate qualora il debitore non riuscisse ad onorarle e deve avere un'età massima di 75 anni alla scadenza del mutuo. Negli ultimi anni, molte banche hanno innalzato il tetto a 80-85 anni.