Rinnovo contratto sanità pubblica 2022 ultime notizie

Rinnovo contratto sanità pubblica 2022 ultime notizie

11/05/2022    7217

Report incontro trattativa rinnovo CCNL della Sanità Pubblica

Come preannunciato nella giornata di oggi è proseguito il confronto in presenza in ARAN per il
rinnovo del contratto della sanità pubblica. Nella serata di ieri abbiamo ricevuto il testo relativo alle Relazioni sindacali e all’ordinamento professionale nel quale, pur riscontrando alcuni accoglimenti rispetto alle nostre proposte già avanzate nei precedenti incontri, permangono comunque ancora importanti criticità.
In particolare, relativamente alle relazioni sindacali, il mancato accoglimento della nostra richiesta di spostamento dal confronto alla contrattazione integrativa aziendale dei criteri relativi alla graduazione, al conferimento e alla revoca degli incarichi, non ci appare comprensibile e, pertanto, abbiamo riproposto le nostre posizioni.
Anche rispetto all’ordinamento professionale non abbiamo riscontrato significativi passi avanti rispetto alla nostra richiesta di valorizzazione dei professionisti oggi collocati nella categoria BS –in particolare gli Operatori Socio-Sanitari - e rispetto alla istituzione dei nuovi profili. Su questo specifico punto le parti hanno convenuto sulla necessità di una ulteriore valutazione. Il confronto è poi proseguito affrontando il tema della revisione del sistema degli incarichi, che prevede:
1. l’istituzione delle seguenti tipologie di incarichi:
- Incarico di posizione, per il solo personale inquadrato nell’area di elevata qualificazione;
- Incarico di funzione organizzativa (incarico di complessità media o elevata in base al livello di complessità), per il solo personale inquadrato nell’area dei professionisti della salute e dei funzionari;
- Incarico di funzione professionale (incarico di complessità base, media o elevata in base al livello di complessità), per il personale inquadrato nell’area dei professionisti della salute e dei funzionari, nell’area degli assistenti e nell’area degli operatori.
L’indennità relativa agli incarichi di funzione organizzativa e professionale di media ed elevata complessità è graduabile da un minimo (che costituisce la parte fissa) fino ad un massimo (che costituisce la parte variabile) mentre l’indennità relativa all’incarico di professionale di base è attualmente proposta dall’ARAN in cifra fissa.
2. l’obbligo di assegnazione degli incarichi:
- di posizione – la cui indennità è suddivisa in parte fissa e parte variabile - a tutto il personale dell’Area del personale di elevata qualificazione;
- professionali di base a tutto il personale dell’Area dei professionisti della salute e dei funzionari (personale ex categorie D e livello economico DS), con possibilità di accesso anche a quelli di media o elevata complessità.
- La norma transitoria che prevede, per il personale oggi titolare di un incarico di funzione o di ex posizione organizzativa, la collocazione nella fascia media o elevata a seconda dell’attuale valore dell’incarico
3. La possibilità di assegnazione degli incarichi professionali (di base di media o elevata complessità) anche al personale appartenente all’Area degli Assistenti (personale dell’ex cat. C) e al personale appartenente all’Area degli operatori (personale dell’ex ctg. BS).
Su questa parte dell’articolato, che rappresenta un nodo centrale per il rinnovo del contratto, abbiamo segnalato le criticità più evidenti, tra le quali:
- la proposta di prevedere, in cifra fissa, una indennità relativa all’incarico professionale di base per l’Area dei professionisti della salute e dei funzionari, rispetto alla quale abbiamo nuovamente ribadito la richiesta di individuare invece un importo minimo e uno massimo dentro il quale collocare gli incarichi di base – come per le altre fattispecie – oppure, in alternativa, l’individuazione di diversi valori fissi in grado di differenziare e dare
prospettive di valorizzazione fin dall’incarico di base;
- La previsione, tra gli altri criteri, del possesso di un quinquennio di esperienza professionale per poter accedere ad un incarico di funzione organizzativa o professionale di media o elevata complessità, termine troppo ampio per il quale abbiamo chiesto una riduzione.
Su questo punto Aran si è riservata di presentare una ulteriore controproposta dopo le necessarie
valutazioni.
Il confronto proseguirà il 17 maggio p.v., presumibilmente sulla parte relativa al rapporto di lavoro.

"La firma definitiva all’Aran sul rinnovo del contratto per il comparto sanità mi rende particolarmente orgoglioso, perché è il coronamento di un percorso virtuoso cominciato il 10 marzo di un anno fa con il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale - siglato con i sindacati a Palazzo Chigi – e, soprattutto, rappresenta il doveroso riconoscimento per oltre 545mila dipendenti del Servizio sanitario nazionale, tra cui 277mila infermieri, ogni giorno in prima fila nelle strutture del Paese per garantire l’assistenza e i servizi di cura ai cittadini, a partire da quelli più fragili. Dipendenti pubblici che, nei mesi più duri dell’emergenza e per tutto il periodo della pandemia, con il loro lavoro hanno rappresentato ‘i volti della Repubblica’ per eccellenza, come li ha definiti il presidente Mattarella".

"La firma segna un punto d’arrivo importante, a pochi giorni dall’intesa sull’atto di indirizzo integrativo da parte del Comitato di settore Regioni-Sanità che ha permesso la chiusura della trattativa. Dopo il via libera da parte della Ragioneria e la registrazione della Corte dei Conti, il nuovo contratto porterà negli stipendi dei lavoratori aumenti, arretrati, l’indennità Covid prevista per gli infermieri e gli scatti di anzianità legati alle nuove progressioni orizzontali.  Una boccata d’ossigeno fondamentale per i lavoratori, tanto più importante in questo periodo di generalizzato aumento dei prezzi. L’intesa, oltre alla rilevantissima parte economica, contiene importanti innovazioni, perché opera una revisione del sistema di classificazione del personale prevedendo cinque aree di inquadramento, accogliendo così, anche per il comparto sanitario, la recente novità legislativa di un’area di elevata qualificazione già prevista per le funzioni centrali. Nel nuovo contratto si definisce, inoltre, un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali con differenziali economici di professionalità, ossia  incrementi stabili del trattamento economico per remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti. Anche questo è un punto che accoglie le riforme già introdotte a livello generale per la Pa, per valorizzare i percorsi di formazione e il potenziamento e l’acquisizione di nuove competenze da parte dei dipendenti pubblici". 

"Ringrazio il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, e i sindacati che, responsabilmente, sono arrivati all’accordo finale, a tutto vantaggio dei lavoratori e della sanità pubblica del nostro Paese. Adesso avanti con le trattative per chiudere anche i contratti degli enti locali e della scuola".

Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, commenta così l’accordo sul rinnovo del Ccnl del comparto sanità 2019-21, siglato nella notte al tavolo del negoziato tra l’Aran e i sindacati. Ora il contratto sarà trasmesso dall'Aran al Comitato di Settore per il parere, al Governo per eventuali osservazioni e alla Corte dei conti per la certificazione dei costi.

Le novità economiche

Gli operatori sanitari troveranno nelle buste paga - a decorrere dal 1° gennaio 2021 - un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi e una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità. Per l’applicazione del nuovo sistema di classificazione professionale è previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro al mese per 13 mensilità.

In attuazione di quanto previsto dalle ultime due leggi di bilancio, con l’obiettivo di valorizzare il ruolo di alcuni specifici profili sanitari e socio-sanitari, nel contratto si istituisce l’indennità di specificità infermieristica per i profili di infermiere, l’indennità di tutela del malato e promozione della salute per altri profili del ruolo sanitario e socio-sanitario e una specifica indennità destinata al personale operante nei servizi di pronto soccorso.

L’accordo, includendo anche le indennità, permette di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mensili, corrispondenti a una percentuale di rivalutazione del 7,22%.