Come capire se si ha il cancro ai testicoli

  • Introduzione
  • Cause
    • Classificazione
    • Fattori di rischio
  • Sintomi
  • Complicazioni
  • Quando contattare il medico
  • Diagnosi
  • Cura
  • Prevenzione
  • Fonti e bibliografia

Introduzione

I testicoli sono organi propri dell’apparato genitale maschile ed hanno la funzione di produzione degli spermatozoi, con l’obiettivo di garantire la fecondazione. Sono due e sono contenuti nella sacca scrotale.

È un tumore relativamente raro e associato ad una buona prognosi: con una diagnosi precoce viene curato in modo efficace e questo garantisce statistiche di sopravvivenza molto elevate.

Le neoplasie possono caratterizzare un solo testicolo (nella maggior parte dei casi il sinistro) o anche entrambi, come conseguenza di un’alterazione cellulare nelle gonadi (gli organi deputati alla produzione dei gameti per la riproduzione) o di una o più mutazioni genetiche del DNA.

I segni più caratteristici di un tumore ai testicoli comprendono:

  • Presenza di un nodulo indolore nel testicolo (il segno più comune)
  • Gonfiore del testicolo (con o senza dolore) o sensazione di peso nello scroto
  • Dolore sordo al testicolo, allo scroto o all’inguine

La terapia, pianificata sulla base della tipologia e dello stadio raggiunto dal tumore testicolare. si basa in genere su una combinazione variabile di:

  • vigile attesa (nei stadi più precoci)
  • chirurgia
  • radioterapia
  • chemioterapia.

L’’incidenza è di 1.5% tra le forme tumorali dell’uomo ed è molto diffuso nei soggetti nella fascia d’età compresa tra i 15 ed i 40 anni.

Le cause specifiche alla base della formazione del tumore al testicolo non sono ancora state del tutto chiarite, ma da un punto di vista generale si ritiene che siano il risultato di mutazioni al codice genetico, che hanno come conseguenza un’eccessiva ed incontrollata proliferazione cellulare.

In alcuni pazienti è possibile riconoscere una componente genetica, è infatti più probabile l’insorgenza di un tumore in soggetti che presentino una familiarità (parenti anch’essi affetti da neoplasie del testicolo), ma l’insorgenza può essere favorita anche da fattori ambientali, come l’esposizione prolungata ad agenti cancerogeni di origine chimica, fisica o virale.

Classificazione

I tumori ai testicoli possono essere così classificati:

  • Seminomi: tumori maligni tra i più frequenti (il 95% dei casi di tumore ai testicoli) che riguardano le cellule germinali (cellule precursori dei gameti)
  • Non seminomi: derivano dalle cellule del Sertoli o dalle cellule interstiziali di Leydig e possono essere:
    • carcinomi embrionali
    • coriocarcinomi
    • teratomi
    • tumori del sacco vitellino

Basandoci invece sullo stadio di evoluzione raggiunto dal tumore, ovvero la gravità di presentazione, è invece possibile distinguere:

  • Stadio 0: assenza di tumore
  • Stadio I: tumore confinato all’interno del testicolo
  • Stadio IS: nonostante il tumore sia localizzato all’interno del testicolo, vi sono dei marcatori di tessuto canceroso che restano in circolo anche dopo l’asportazione chirurgica
  • Stadio IIA: presenza di ghiandole linfatiche ingrossate del diametro non superiore ai 2 centimetri
  • Stadio IIB: il diametro dei linfonodi è compreso tra i 2 e i 5 centimetri
  • Stadio IIC: il diametro dei linfonodi è superiore ai 5 centimetri

Fattori di rischio

Nonostante non siano note le cause del tumore al testicolo, sono stati individuati fattori di rischio associati ad un aumento della probabilità di sviluppo:

  • Criptorchidismo: condizione che comporta l’assenza del testicolo nella sacca scrotale a causa della sua mancata discesa dall’addome o dall’inguine;
  • Sviluppo anomalo del testicolo (tipico di alcune sindromi, come quella di Klinefelter);
  • Familiarità;
  • Età compresa tra i 15 e i 40 anni
  • Essere fumatori.

Inoltre, sembrano essere soggetti più a rischio coloro che presentano:

  • Testicoli con un volume inferiore ai 12 ml
  • Ridotta conta spermatica

Sintomi

I tumori ai testicoli sono tipicamente scoperti a causa di un rigonfiamento che provocano nello scroto, rilevabile anche alla palpazione, mentre solo raramente è presente dolore, soprattutto nelle prime fasi.

Tra gli altri sintomi eventualmente associati si annoverano:

  • Dolore acuto (se presenti emorragie)
  • Rigonfiamento di uno o di entrambi i testicoli e presenza di un nodulo
  • Riduzione del volume del testicolo (segno che si presenta solitamente all’esordio iniziale)
  • Senso di pesantezza scrotale
  • Idrocele
  • Tumefazione

Complicazioni

Il tumore dei testicoli, così come le altre neoplasie, se non asportato può formare metastasi in grado di pervadere diverse parti del corpo; tra le sedi più spesso interessate sono compresi i linfonodi addominali ed i polmoni, meno comunemente fegato, cervello e ossa.

In caso di diffusione metastatica è possibile rilevare la comparsa di ulteriori disturbi, variabili a seconda dell’organo interessato:

  • tosse secca e stizzosa, eventualmente con tracce di sangue
  • fiato corto ed affanno
  • gonfiore e ingrossamento del seno maschile
  • nodulo o gonfiore anomalo al collo
  • mal di schiena lombare.

A seguito dell’intervento di asportazione tramite chirurgia, se i testicoli vengono entrambi rimossi e nonostante possano essere sostituiti da delle protesi per riempire le sacche scrotali e renderle simili a come si presentavano prima dell’intervento, il paziente non avrà possibilità di produrre spermatozoi, rimanendo sterile.

Soffrire di un tumore testicolare può infine avere gravi ripercussioni sulla qualità della vita dei soggetti affetti, compromettendone la salute mentale a causa non solo dei numerosi scompensi psicologici che una patologia del genere può comportare e delle paure legate alla propria sfera sessuale, ma anche della possibilità di non poter più avere figli.

Quando contattare il medico

È importante che tutti i soggetti di sesso maschile effettuino periodicamente delle autopalpazioni della zona testicolare, per tenere costantemente sotto controllo l’eventuale formazione di masse sospette e le possibili deformazioni delle sacche scrotali, al fine di contattare tempestivamente il proprio medico alla prima manifestazione sintomatologica.

Si raccomanda di segnalare al medico qualsiasi sintomo anomalo a livello testicolare ed in particolare lo sviluppo di un nodulo od una massa solida sul testicolo o nello scroto. Si ricorda che il dolore nella maggior parte dei pazienti NON fa parte dei sintomi d’esordio.

Diagnosi

Il segno più caratteristico e già presente all’esordio è il rigonfiamento del testicolo e la presenza di una massa al suo interno; il medico, specificatamente un urologo, può facilmente individuare i segni tramite la palpazione.

Tra gli esami strumentali più utili in corso di diagnosi è possibile ricorrere a

  • Ecocolordoppler testicolare
  • TC (tomografia computerizzata)
  • PET (tomografia a emissione di positroni)
  • Esami ematici per individuare i marcatori tumorali:
    • alfafetoproteina
    • gonadotropina corionica
    • lattato deidrogenasi

La conferma avviene tramite biopsia, successivamente all’asportazione chirurgica.

La diagnosi differenziale viene condotta con:

  • Idrocele
  • Varicocele
  • Orchite
  • Epididimite

Cura

La prognosi dipende dalla stadiazione e dall’estensione del tumore stesso: i pazienti con seminoma hanno possibilità di guarigione maggiori del 95% dei casi. Nei pazienti con metastasi, invece, la sopravvivenza dipende dalla localizzazione e dall’estensione di quest’ultime, variando tra il 40 e l’80% dei casi.

Il primo trattamento per il tumore al testicolo prevede l’orchiectomia, ossia l’asportazione chirurgica di uno o di entrambi i testicoli eseguita in anestesia generale.

Successivamente possono essere adottate più tipologie di intervento in base alla stadiazione del tumore:

  • Radioterapia o chemioterapia, cui si ricorre se il tumore ha colpito zone limitrofe rispetto ai testicoli e nel caso di recidive;
  • Chirurgia retroperitoneale: se la neoplasia si è diffusa ai linfonodi, consiste nella rimozione dei linfonodi addominali affetti;
  • Terapia ormonale: da effettuare in ogni caso al fine di mantenere intatta la libido e la capacità di erezione del pene. La cura consiste nell’assunzione di testosterone sintetico.

Prevenzione

Non esistono cure preventive per il tumore ai testicoli, ma è utile soprattutto per i soggetti a rischio (ad esempio in caso di familiarità) evitare l’associazione di ulteriori fattori predisponenti, come l’utilizzo di tabacco.

Oltre che prestare attenzione ai segni e ai sintomi precedentemente descritti, è sempre utile effettuare controlli periodici delle zone genitali tramite il proprio medico o dallo specialista in urologia; questo non deve escludere un’attenta e periodica autopalpazione dello scroto per identificare anomalie e masse sospette.

Affinché la diagnosi avvenga il più precocemente possibile, è altresì importante che gli uomini imparino a conoscere la grandezza fisiologica dei propri testicoli a sacco scrotale rilassato (ad esempio dopo un bagno in acqua calda), per individuare meglio eventuali alterazioni della grandezza degli stessi.

Fonti e bibliografia

  • MSD
  • Cheng, L., Albers, P., Berney, D. M., Feldman, D. R., Daugaard, G., Gilligan, T., & Looijenga, L. H. (2018). Testicular cancer. Nature Reviews Disease Primers, 4(1), 1-24.

Articoli ed approfondimenti

  • Malattie
  • Scheda presente nelle categorie: Tumori

Link sponsorizzati

Come ci si accorge del tumore ai testicoli?

Come si manifesta Di solito il tumore esordisce con un nodulo, un aumento di volume, un gonfiore o un senso di pesantezza del testicolo.

Quando preoccuparsi per i testicoli?

Quando Preoccuparsi Qualsiasi dolore improvviso e grave (coerente con una torsione testicolare), associato a trauma o alla percezione di un nodulo all'interno del testicolo dovrebbe richiedere una valutazione medica immediata.

Come si presenta al tatto un tumore ai testicoli?

Nella maggior parte dei casi, il tumore esordisce con la comparsa di un nodulo duro e non dolente, rilevabile al tatto, su uno dei testicoli. Tale rigonfiamento può avere dimensioni variabili (anche come un limone), ma spesso non supera quelle di un pisello.

Come escludere tumore al testicolo?

I segni più caratteristici di un tumore ai testicoli comprendono: Presenza di un nodulo indolore nel testicolo (il segno più comune) Gonfiore del testicolo (con o senza dolore) o sensazione di peso nello scroto. Dolore sordo al testicolo, allo scroto o all'inguine.