L’impastatrice planetaria è un robot da cucina molto quotato e utilizzato in cucina sia da chef professionisti che da cuochi amatoriali. Ma vediamo prima di tutto di cosa si tratta: la planetaria è un’impastatrice in grado di impastare composti sia liquidi che solidi, quindi idonea a preparare dolci e salati, lievitati e non lievitati. Show
Benché sia molto utilizzata in ambito professionale, ad esempio nelle pasticcerie, esistono in circolazione anche modelli che possiamo considerare più casalinghi, adatti a quelle persone che non sono di mestiere chef o pasticceri. Video consigli di altrocosumo per la scelta della planetariaPlanetarie in offerta
Planetarie più vendutePer soddisfare qualche curiosità vediamo perché la planetaria ha questo nome?Il termine deriva dal movimento che fa la macchina che ricorda in effetti la rotazione dei pianeti, questo movimento inoltre consente al gancio che impasta di raggiungere ogni parte della ciotola. La planetaria ha degli accessori specifici per i vari tipi di impasti: frusta per montare, paletta per i composti con densità media, ad esempio le creme o le farce, e il gancio per gli impasti più duri come pizze e pane. Il braccio permette, appunto, di impastare il composto facendolo ruotare, infatti è proprio la rotazione che dà come risultato di un impasto uniforme e omogeneo. L’impastatrice, in pochi minuti, elabora un impasto che a mano faremmo con molta più fatica e in molto più tempo. L’impastatrice planetaria può avere il motore a presa diretta o motore ad ingranaggi, nel primo tipo rientrano quelle con un look più vintage, in questi modelli la frusta è agganciata al motore, avrà maggiore efficienza con un minore numero di watt, tuttavia se si dovesse rompere il motore sarà da buttare. La planetaria con ingranaggi ha appunto delle cinghie e degli ingranaggi che partono dal motore e danno il movimento alle fruste. Si tratta di un modello non molto efficiente, necessita di un maggiore numero di Watt per dare lo stesso risultato. Però ha il vantaggio di poter sostituire facilmente i pezzi che dovessero rompersi. Infine c’è l’impastatrice a spirale, è utilizzata principalmente a livello industriale, funziona dando un unico movimento di rotazione alla frusta, però, avendo la frusta una forma a spirale si crea lo stesso movimento delle planetarie classiche. Ma come possiamo scegliere l’impastatrice planetaria più adatta alle nostre esigenze?Il mercato è molto vasto, ci sono moltissimi modelli che variano per prezzo, caratteristiche e prestazioni; pertanto non è molto semplice fare una classifica univoca, piuttosto bisogna capire, per scegliere il modello più idoneo, quali sono le esigenze dell’acquirente. Primo criterio di valutazione nella scelta è sicuramente il prezzo, in questa categoria di elettrodomestici il prezzo può variare da poche centinaia di euro fino a oltre mille euro. Quindi quanto volete spendere?Questa è la prima domanda a cui rispondere per fare una prima cernita. Un’altra discriminante per la scelta può essere la qualità e il rapporto qualità prezzo. Esistono nomi più blasonati e famosi come Bosch o la famosissima Kenwood che si colloca in una fascia più alta, l’importante è scegliere il modello in base alle caratteristiche. Bisogna poi valutare le prestazioni: quanto impasto deve lavorare per rispondere alle nostre esigenze? Sono importanti anche le dotazioni, molte planetarie sono vendute senza accessori optional oltre alle fruste, quindi è utile valutare quali sono gli accessori in dotazione. Visto che si tratta di una macchina abbastanza ingombrante sarebbe utile che avesse ulteriori accessori che possono sostituire altri piccoli elettrodomestici come frullatori, tritatutto o spremiagrumi. Ovviamente anche la dotazione influenza il prezzo. Per l’uso domestico è meglio scegliere l’impastatrice planetaria classica, non quella a spirale, infatti è un modello più versatile che può essere usato per diversi impasti come pizza, pane, dolci vari. Di contro l’impastatrice a spirale, specializzata negli impasti di pizza e pane, è più veloce e non surriscalda l’impasto. Tuttavia non esistono impastatrici a spirale con capacità inferiore a cinque chili in commercio. Vediamo ora nel dettaglio le caratteristiche da tenere a mente per la scelta.La scelta va fatta in base all’impiego e alla frequenza con cui si utilizzerà l’impastatrice. È consigliabile scegliere macchine che abbiano un motore a presa diretta, performante e realizzate con materie di buona qualità come acciaio e plastica pressurizzata, creata in modo che sia stabile sul piano di lavoro durante il funzionamento, ad esempio con dei piedini a ventosa. Bisogna fare attenzione alla presenza di un meccanismo di
anti-surriscaldamento, per evitare che il motore si surriscaldi in caso di uso prolungato. Per quanto riguarda gli accessori in dotazione di base, quasi tutti i modelli, sono venduti con tre modelli di fruste: frusta a filo, frusta a K o a foglia, e frusta a S o gancio impastatore. La frusta a foglia è piatta e larga, proprio come una foglia, è utilizzata per gli impasti poco compatti e burrosi, ad esempio la frolla. Il gancio impastatore ha una forma ad uncino, è indicato per impastare pizza, pane e lavorati di consistenza più dura. I materiali di costruzione sono molto importanti, come accennato i migliori sono l’acciaio inox e la plastica pressurizzata che resistono maggiormente all’usura e sono idonei al contatto con alimenti. È molto importante nella valutazione del modello da scegliere il tipo di motore. Quasi tutte le impastatrici hanno il motore a presa diretta, altri modelli hanno il motore a trasmissione; questo tipo è dotato di cinghie interne che si muovono e azionano le fruste; invece nei modelli col motore a presa diretta l’energia passa dal braccio meccanico alle fruste, in questo modo la potenza è maggiore. Per un acquisto di un modello che deve durare nel tempo e che deve essere versatile nella realizzazione di impasti sia morbidi che compatti è meglio orientarsi su
un’impastatrice planetaria col motore a presa diretta. Nella scelta dell’impastatrice è importante anche il design, si tratta di un elettrodomestico che rimane a vista, quindi è importante che sia bello da vedere e soprattutto da esporre. Alcuni modelli sono dotati di ulteriori funzionalità, come la cottura; grazie a questa funzione si possono realizzare creme, glasse, spume oppure si possono fare risotti all’onda, vellutate od omogeneizzati in caso ci siano bambini in casa. Questo genere di impastatrici ovviamente ha un costo più alto, si tratta di macchine idonee per le cucine professionali. Quindi possiamo dire che la planetaria è non è solo un’impastatrice, perché consente di scegliere un modello per ogni esigenza specifica. Per un acquisto sicuro è meglio valutare l’impiego che si farà, non ci sono particolari svantaggi nel suo uso, unica cosa degna di nota è che se si sceglie un motore poco potente si rischia di non avere un impasto ben incordato. É importante tenere conto anche dei consumi delle impastatrici planetarie, la potenza del motore non influisce per forza sul consumo energetico benché potenza e consumi siano espressi in Watt. Si deve fare attenzione alla scheda tecnica per capire la sottile differenza: l’impastatrice consuma a seconda dell’energia elettrica assorbita e la quantità di energia si calcola anche tenendo conto del modo e del tempo per cui si usa l’elettrodomestico. Nella scheda tecnica viene indicato il consumo di Watt per ora, ossia il kWh, che equivale a circa 19 centesimi all’ora. Cioè quanto deve riposare un’impastatrice planetaria tra la realizzazione di un impasto e l’altro?Se abbiamo un impastatrice economica da 1000 Watt è meglio farla riposare dopo cinque minuti di lavoro continuo, una macchina di livello superiore può lavorare anche quindici minuti di seguito. L’energia cambia anche a seconda del tipo di motore: i motori a trazione diretta non hanno dispersione di energia, mentre i motori a cinghia hanno parecchia dispersione, pertanto è meglio che abbiano un wattaggio superiore. Un altro punto da non trascurare nella scelta dell’impastatrice è il peso, infatti la macchina non dovrebbe pesare più di sette chilogrammi perché altrimenti sarebbe difficile da muovere e usare, d’altro canto non dovrebbero pesare meno di quattro chili, in tal caso sarebbero troppo leggere e poco stabili durante il lavoro. Per la sicurezza la planetaria dovrebbe avere un meccanismo di blocco nel momento in cui si solleva il braccio anche in funzione. La dimensione invece è irrilevante, dipende sostanzialmente dallo spazio che si ha in cucina. Cosa sapere prima di comprare una planetaria?L'aspetto più importante da considerare per scegliere la planetaria giusta è l'uso che ne vuoi fare. Infatti, se cerchi un elettrodomestico che ti aiuti e ti faccia risparmiare tempo in cucina, ma non prevedi di utilizzarlo per preparazioni troppo elaborate, ti basta un modello base, senza troppe funzioni e accessori.
Quale è la planetaria migliore?Le migliori impastatrici planetarie 2022. Kenwood kMix KMX750WH.. G3 Ferrari G2P018.. KitchenAid 5K45SSEWH.. Planetaria KitchenAid Artisan 5KSM150PS.. KitchenAid Artisan 5KSM175PS.. Planetaria SMEG SMF01.. Cosa è importante in una planetaria?Cos'è la planetaria
È dotata di base di tre accessori principali: la frusta per montare. la paletta per mescolare farce e composti di media densità il gancio per impastare composti pesanti.
Quanta farina impasta una planetaria da 10 litri?Migliori Planetarie per fare la pizza!
Il contenitore da 10 litri è abbastanza grande da miscelare per un impasto al massimo 1kg in una volta sola. Accessori Sostituibili: sono disponibili tre accessori sostituibili.
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