L hiv si vede dalle analisi delle urine

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L hiv si vede dalle analisi delle urine

Se hai avuto un rapporto sessuale senza aver usato il preservativo, vuol dire che potresti avere corso un rischio. Pertanto è opportuno fare i dovuti accertamenti in modo da verificare se hai contratto un'Infezione Sessualmente Trasmessa.

Molte infezioni non danno sintomi oppure i sintomi sono talmente generali da non potere permettere l'identificazione della patologia. Per questa ragione è necessario rivolgersi a un medico che possa dare indicazioni sugli screening da effettuare, sul periodo di tempo che deve trascorrere dal momento del rischio per una risposta attendibile del test e per le modalità da seguire.

I test di screening vengono eseguiti per diagnosticare la presenza o meno di determinate infezioni o malattie. Sono importanti in quanto permettono alle persone di essere consapevoli del proprio stato di salute, di consentire un trattamento precoce dell'eventuale infezione e di prevenire il diffondersi delle Infezioni o Malattie Sessualmente Trasmesse (IST/MST).

Per maggiori e più approfondite informazioni nonchè per un orientamento specifico all'effettuazione dei test ci si può rivolgere al proprio medico curante oppure ai Servizi di HIV/AIDS/IST Counselling telefonico, quali il Telefono Verde AIDS e IST dell'Istituto Superiore di Sanità (800861061), i Servizi della ReTe AIDS nonchè più in generale i Servizi informativi delle Strutture Pubbliche e delle Organizzazioni Non Governative.

Risorse sull’argomento

L’analisi delle urine prevede:

  • Esami chimici per rilevare e misurare il livello delle varie sostanze presenti nell’urina

  • Spesso, esaminando l’urina al microscopio

Gli esami chimici ricercano proteine, glucosio (zucchero), chetoni, sangue e altre sostanze. Per questi esami si utilizzano strisce sottili di plastica (strisce reattive) impregnate con sostanze chimiche che, reagendo con le sostanze presenti nelle urine, cambiano colore. Talvolta, i risultati dei test sono confermati da esami delle urine più sofisticati e accurati condotti in laboratorio.

Il campione di urina può essere analizzato al microscopio alla ricerca della presenza di globuli rossi e bianchi, cristalli e cilindri (così chiamati perché prendono la forma dei tubuli renali in cui si formano quando le cellule urinarie, le proteine o entrambe vengono precipitate nei tubuli e passate nelle urine).

Di solito, le proteine nelle urine (proteinuria), se presenti in grandi quantità, possono essere individuate con le strisce reattive. A seconda della causa, la proteinuria può essere continua o intermittente. La proteinuria può verificarsi dopo un’attività fisica intensa, come una maratona, ma è solitamente un segno di patologia renale. Piccole quantità di proteine nell’urina possono essere un primo segno di danno renale dovuto al diabete. Quantità così ridotte non possono essere individuate con le strisce reattive. In questi casi, l’urina dovrà essere raccolta nell’arco di 12-24 ore ed essere analizzata in laboratorio.

Con le strisce reattive possono essere rilevati nelle urine anche i chetoni (chetonuria). I chetoni si formano quando l’organismo consuma i grassi. Le urine possono contenere chetoni per denutrizione, diabete mellito non controllato e, occasionalmente, dopo un abuso di alcol.

Il sangue nelle urine (ematuria) è evidenziabile con le strisce reattive e confermato dall’esame al microscopio e da altri esami. A volte la quantità di sangue contenuta nelle urine è sufficiente per renderlo visibile e il colore diventa rosso o bruno.

L’esterasi leucocitaria (un enzima presente in alcuni globuli bianchi) nelle urine può essere misurata con le strisce reattive. L’esterasi leucocitaria è un segno di infiammazione, che si verifica più comunemente a causa di un’infezione delle vie urinarie.

L’acidità (pH) delle urine si misura con le strisce reattive. Alcuni cibi, gli squilibri chimici e i disturbi metabolici possono modificare l’acidità delle urine. Talvolta, un cambiamento di acidità può predisporre il soggetto ai calcoli renali.

La concentrazione urinaria (chiamata anche osmolalità o gravità specifica) può variare ampiamente in base allo stato di idratazione del soggetto, alla quantità di liquidi ingerita e ad altri fattori. Talvolta la concentrazione delle urine è importante anche per poter diagnosticare un’anomalia della funzionalità renale. I reni perdono la capacità di concentrare le urine nelle fasi iniziali di una patologia che induce insufficienza renale. Uno speciale esame prevede che il soggetto non beva acqua o liquidi per 12-14 ore. In un altro esame viene eseguita un’iniezione di vasopressina (detta anche ormone antidiuretico). In seguito viene misurata la concentrazione dell’urina. Di norma, entrambi gli esami devono produrre un’alta concentrazione di urina. Tuttavia, in alcune patologie renali (come nel diabete insipido nefrogenico Diabete insipido nefrogenico Nel diabete insipido nefrogenico, i reni producono una grande quantità di urina diluita, poiché i tubuli renali non sono in grado di rispondere alla vasopressina (ormone antidiuretico) e sono... maggiori informazioni ), l’urina non può essere concentrata anche se l’altro rene funziona normalmente.

Il sedimento nelle urine può essere esaminato al microscopio e fornire informazioni circa una possibile patologia dei reni e delle vie urinarie. Normalmente l’urina contiene una piccola quantità di cellule e di altri residui derivanti dall’interno delle vie urinarie. Di solito, in presenza di una patologia renale o delle vie urinarie, nel sedimento sono visibili molte cellule di sfaldamento dopo centrifugazione (utilizzando uno strumento di laboratorio che si avvale della forza centrifuga per separare i componenti di un liquido) o lasciando riposare l’urina.

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L hiv si vede dalle analisi delle urine

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Come capire dalle analisi se si ha HIV?

L'infezione da Hiv non può essere diagnosticata attraverso i sintomi né attraverso le comuni analisi del sangue. L'unico modo per accertare l'infezione è quello di sottoporsi al test per l'Hiv. L'esito del test è positivo se viene riscontrata l'infezione da Hiv (sieropositività all'Hiv).

Quali valori indicano HIV?

L'AIDS viene diagnosticato quando la conta dei CD4 si riduce a livelli inferiori a 200 cellule per microlitro di sangue, quando c'è un estremo deperimento o si manifestano infezioni opportunistiche o tumori.

Quando si manifestano i sintomi HIV?

Dopo quanto tempo compaiono i sintomi dell'HIV? Alcuni pazienti mostrano una serie di sintomi piuttosto generici a distanza di circa 2-4 settimane dal contagio, destinati a passare entro breve tempo; i sintomi più gravi, correlati all'AIDS, richiedono talvolta fino a 10 anni prima di fare la loro comparsa.

Come si fa il test HIV a casa?

L'autotest VIH® può essere utilizzato in tutta discrezione a casa propria. Con una goccia di sangue prelevata dal polpastrello del dito l'autotest VIH® è in grado di rilevare la presenza degli anticorpi anti-HIV-1 e/o anti-HIV-2. L'autotest VIH® è ottenibile in farmacia e può essere acquistato senza prescrizione.