SintomiIl primo indizio per distinguerli è quello di considerare il periodo dell’anno in cui si manifestano i sintomi: il raffreddore influenzale coincide con la stagione più fredda dell’anno, mentre quello allergico tende a manifestarsi principalmente in determinati periodi dell’anno (soprattutto nel caso di allergia ai pollini, il disturbo si concentra nel periodo della fioritura delle piante). Show Il raffreddore allergico, invece, si manifesta con congestione nasale più leggera, accompagnata da lacrimazione, occhi arrossati, secchezza della gola, starnuti frequenti, con poca secrezione nasale e muco più trasparente e liquido, e, in alcuni casi, anche un lieve dolore osseo. La durataLa durata del disturbo consente di differenziare il raffreddore stagionale da quello allergico: mentre il primo scompare nell’arco di una settimana, il secondo persiste più a lungo, (nel caso dell’allergia ai pollini anche per tutto il periodo di fioritura delle piante). Qualora si abbia il sospetto che il proprio raffreddore sia di origine allergica, è opportuno consultare il medico.
Prurito al naso, uno starnuto dietro l'altro, occhi che lacrimano, a volte difficoltà a respirare. Disturbi che non scompaiono nel giro di qualche settimana, ma che possono persistere anche tutto l'anno e peggiorare a seconda del luogo in cui ci si trova o delle stagioni: ritornano nello stesso periodo dell'anno, a volte sono più intensi all'aria aperta, altre volte quando si è in casa. Anche se i sintomi all'apparenza sono simili, non si tratta del comune raffreddore ma di
un disturbo noto comunemente come raffreddore da fieno, perché nella maggioranza dei casi è provocato dal polline delle piante e dei fiori. I medici lo definiscono rinite allergica per distinguerlo dalla rinite, che è il raffreddore comune. La rinite allergica consiste in un'infiammazione della mucosa del naso, non provocata però da virus e batteri, ma da sostanze inalate o ingerite, denominate allergeni. Queste sostanze, innocue per la maggior parte della popolazione, non lo sono invece per i
soggetti allergici. Si tratta per lo più di polveri, polline, muffe, pelo di animali, cibi particolari, vernici, che nelle persone allergiche e già predisposte geneticamente possono provocare reazioni di ipersensibilità. Verso queste sostanze, infatti, producono dei tipi particolari di anticorpi chiamati IgE (immunoglobuline E). Da qui la reazione allergica. Curare l'allergia non è facile, anche perché spesso la terapia dovrebbe essere tarata "su
misura". Evitare il contatto con i pollini è più difficile, ma alcuni accorgimenti possono essere utili:
Per quanto riguarda la prevenzione nel caso di allergia al pelo e forfora di animali domestici sarebbe opportuno:
Altri rimedi efficaci per prevenire la rinite sono:
l'ABC dell'allergiaSi stima che almeno 500 milioni di persone soffrono di rinite allergica nel mondo. Nella popolazione mondiale la prevalenza della rinite allergica è stimata tra il 15% ed il 25%, con un trend che sembra essere in crescita negli ultimi anni. In Europa la prevalenza della rinite allergica si attesta intorno al 23% della popolazione, ma almeno il 45% dei casi non è diagnosticato. In Italia la prevalenza stimata è, in accordo con il dato europeo, fra il 16 e il 25% della popolazione. La frequenza della malattia aumenta progressivamente a partire dall'infanzia, raggiungendo il culmine tra i 20 e i 30 anni. Dopo quest'età e soprattutto in età avanzata tende a regredire. Ma oggi sono sempre più frequenti i casi di persone che diventano allergiche dopo i trent'anni oppure che, con il passare degli anni, si sensibilizzano ad altre sostanze che fino a quel momento non provocavano manifestazioni allergiche, o ancora che presentano, man mano che il tempo passa, un aggravarsi dei sintomi. Se la malattia non viene curata, può provocare un'asma bronchiale: ne soffre un paziente su tre. Ecco perché si tratta di una malattia che va tenuta distinta dal raffreddore comune, anche se alcuni sintomi all'apparenza sono simili. Nella rinite allergica la tosse genera difficoltà di respirazione piuttosto che catarro, il muco è più liquido e acquoso, spesso si avverte prurito al palato. A volte sono presenti congiuntivite, arrossamenti della pelle e asma. Le sostanze responsabili I principali allergeni vengono distinti in stagionali e perenni. Quelli perenni comprendono:
Gli allergeni stagionali comprendono i pollini liberati da piante o erbe. I sintomi si scatenano durante l'impollinazione che dipende dal periodo di fioritura delle piante considerate, variabile nelle diverse regioni italiane. I pollini più frequenti sono quelli di:
Per maggiori dettagli sono a disposizione, anche sul web, calendari pollinici che mettono in evidenza quali sono i pollini più importanti nelle diverse regioni e l'esatto periodo d'impollinazione. Ci sono infatti degli apparecchi cattura-pollini dislocati in diverse aree geografiche che ci permettono, addirittura settimanalmente, di sapere esattamente il numero di pollini liberati dalle differenti piante. Come riconoscerloPer eseguire una corretta diagnosi sono necessari alcuni elementi: la presenza di soggetti allergici in famiglia, l'eventuale storia personale di allergia, per esempio alimentare; i tipi di sintomi accusati (in che periodo dell'anno e in che tipo di ambiente). I sintomi più frequenti di cui soffre un malato di rinite allergica sono il prurito al naso e gli starnuti a raffica (più frequenti al mattino e alla sera). E ancora:
L'anamnesi, ovvero la raccolta dettagliata di informazioni sulla vita e le malattie del paziente e i sintomi che avverte, può essere confermata da test di laboratorio. Test cutanei Per l'esecuzione del prick test (test della puntura), il primo ad essere fatto, viene posta sulla cute una goccia di un estratto allergenico diluito: la cute viene poi punteggiata o forata passando attraverso l'estratto, solitamente premendo su di essa con un ago o un altro strumento sottile e acuminato. Di solito è sufficiente per individuare una ipersensibilità nei confronti della maggior parte degli allergeni. Per
le allergie alimentari da solo è decisivo per la diagnosi. Il test intradermico (o intracutaneo), invece, viene eseguito iniettando con una siringa la quantità di estratto sterile diluito sufficiente per produrre una vescicola di 1-2 millimetri. Essendo più sensibile, questo tipo di test può essere adoperato per verificare allergeni inalatori sospetti che hanno prodotto un prick test negativo o di dubbia interpretazione. Altri esami A cosa fare attenzioneIl modo migliore per tenere sotto controllo l'allergia è quello di evitare l'allergene. Ma non sempre è possibile. Alcune precauzioni potrebbero essere utili. Chi è allergico al polline in una giornata calda, con aria secca, sole o vento, vedrà moltiplicati i suoi disturbi, soprattutto al mattino quando la gran parte dei pollini viene liberata dalle piante. Al contrario quasi non avvertirà nessun disturbo in una giornata fredda, senza vento o piovosa. Chi invece è maggiormente ricettivo all'umidità, vedrà aggravarsi l'allergia proprio nei giorni freddi e piovosi. Fattori di rischio Anche lo stress, gli sforzi fisici eccessivi e l'uso di bevande alcoliche possono aggravare i disturbi.
Quando rivolgersi al medico
TrattamentoL'allergia non può essere affrontata prescindendo dall'intero sistema di difesa dell'organismo. Sopprimere il sintomo non è sufficiente perché l'allergia potrebbe presentarsi sotto una forma diversa. Questo perché l'allergia è un processo infiammatorio e in presenza dell’allergene l’infiammazione permane anche in assenza di sintomi. Se non ci si cura in modo continuo, ma solo al bisogno, l’infiammazione persiste e i sintomi quando ricompaiono sono sempre più difficili da controllare e possono manifestarsi anche per esposizione a irritanti non allergenici. L’uso di diversi farmaci dipende dalla gravità dei sintomi e dal tipo di sintomatologia maggiormente accusata dal paziente. I farmaci antiallergici
Qualora le terapie non fossero efficaci bisogna pensare alla presenza di altre malattie concomitanti, per esempio la sinusite, che rappresenta una frequente complicanza delle forme di riniti allergiche causate dagli acari, la poliposi nasale, le deviazioni del setto nasale o altre malattie di pertinenza otorinolaringoiatrica. Gli spray a base di vasocostrittori nasali che vendono liberamente le farmacie vanno utilizzati nei casi di grave ostruzione nasale, solo per periodi di circa una settimana. Se usati più a lungo danneggiano la mucosa del naso. I prodotti sempre a base di vasocostrittori da utilizzare per bocca vanno impiegati con cautela negli anziani in quanto possono causare effetti collaterali quali ipertensione e disturbi cardiaci. È importante curare in modo corretto la rinite in quanto un buon controllo della malattia influisce anche sull'asma spesso presente: secondo alcuni studi, l'utilizzo degli antistaminici e degli steroidi topici, in soggetti affetti da rinite e asma, riduce la gravità della malattia asmatica. Il vaccino (o
immunoterapia) L'immunoterapia va praticata quando, non essendo possibile evitare l'allergene, si verificano queste condizioni:
Perché l'immunoterapia sia efficace è importante che la persona affetta da rinite allergica sia sensibile ad un solo allergene oppure che nei soggetti polisensibili uno o due diversi tipi di allergeni risultino clinicamente responsabili della patologia in causa. È importante anche il tipo di estratto utilizzato e la sua standardizzazione:
devono essere impiegati solo vaccini contenenti estratti di allergeni di documentata efficacia clinica. Articoli correlatiCome capire se si è raffreddore o allergia?Partiamo dalla congestione nasale, dal naso che cola e dagli starnuti: entrambi i disturbi ne sono causa ma, nel caso della rinite, si possono lamentare anche prurito, localizzato agli occhi, al naso e, in determinati casi, alle orecchie e alla gola , meno frequenti nel raffreddore.
Quanti giorni dura il raffreddore allergico?Introduzione. Come capire se è rinite allergica o no?“La rinite allergica si manifesta con sintomi simili a quelli di un comune raffreddore, ovvero:. starnuti;. prurito al naso;. lacrimazione e prurito agli occhi;. produzione di muco;. congestione delle mucose nasali.. Come si cura il raffreddore allergico?Uno dei decongestionanti più utilizzati è sicuramente la pseudoefedrina. Questo farmaco può essere utilizzato sia da solo, sia in associazione ad antistaminici, quali, ad esempio, desloratadina (Aerinaze ®) e cetirizina (Reactine ®, Naristar ®).
|