Le nostre razze e le nostre uova Show
Le razze di galline ovaiole allevate nella tenuta dell’azienda agricola sono Australorp, Araucana, Olive Egger, Marans, New Hampshire, Livornese bianca e Livornese rossa. La gallina Australorp proviene dall’ Australia. Le uova sono di un bel colore marrone chiaro. L’Araucana è originaria delle Ande cilene. Le uova sono di una colorazione verde acqua tenue tendente al celeste. La gallina di razza Olive Egger, ibrida tra una Marans e una Araucana, depone uova dal colore “verde oliva” in varie tonalità. La Marans è caratterizzata dal colore “brunastro” delle sue uova. La New Hampshire è di razza statunitense, le sue uova sono di colore rossiccio. La Livornese, sia bianca dalle uova bianche, che rossa, dalle uova rosse, è originaria della campagna toscana. Valori nutrizionali per 100 ml di prodotto: -Valore energetico 128 kcal -Grassi 8.7 g di cui saturi 3.2 g -Carboidrati 0 g di cui zuccheri 0g -Fibre 0 g -Proteine 12.4 g -Sale 0,34 g La storia è quella del montanaro che non si arrende e che, in difficoltà col lavoro, ha trovato l’alternativa giusta. Peraltro senza guardare molto lontano, anzi,
vicinissimo, nella stalla e nel pollaio che da sempre avevano mamma e papà. L’allevamento di galline rosse ovaiole, nella parte alta di Corna Imagna, è quello di Dario Carminati, 47 anni, muratore (ma forse ancora per pochi mesi). Qui, su un’area in pendenza di circa 1.800 metri quadrati, razzolano 250 galline. Poco a valle il pollaio con le casette dove depongono le uova: 5.300 al mese, vendute a 50 centesimi l’una. Un prezzo che si giustifica perché le uova sono biologiche.
Dario Carminati fa il muratore, forse il primo mestiere di Corna Imagna. Qui si parte la mattina per i cantieri della bassa e si torna la sera. Tantissimi si sono costruiti la casa da sé, nei fine settimana. Ma l’edilizia è in crisi. Così Dario s’inventa «un’integrazione». «I miei genitori hanno ancora una stalla - racconta - dove tenevano vacche, conigli e galline. Da qui l’idea: realizzare un allevamento di galline, provare a vendere uova totalmente biologiche, come una volta».È il 2016
e il muratore si costruisce il pollaio, il ricovero per gli animali: inizia con un centinaio di galline. «Sono tutte rosse ovaiole - racconta Dario - ora sono arrivato a 250. Oltre non vado perché la mia azienda diventerebbe industriale e dovrei dotarmi, soprattutto per l’imballaggio, di attrezzature più costose». Le galline sono sempre libere, niente a che fare con gli allevamenti intensivi della pianura dove gli animali sono tenuti alla luce artificiale per 24 ore in modo che continuino
a produrre, e vengono alimentate solo a mangimi. Nel terreno di Carminati, invece, escono e si alimentano di quanto trovano nel prato. Galline ruspanti, quindi. Che producono uova dalle qualità nutrizionali decisamente superiori a quelle delle «colleghe» costrette nelle gabbie. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ovviamente il costo di un uovo dipende da tanti fattori, e bisogna distinguere i costi fissi di impianto del pollaio dai costi di gestione. Vediamo nel dettaglio con alcuni esempi, poi ognuno adatterà i conti alla propria situazione. N.B. Questo articolo e’ del 4 Aprile 2020, i costi da allora sono cambiati, in fondo abbiamo aggiunto un paragrafo di aggiornamento. Costo delle gallineQuesta è la prima spesa da valutare e cambia a secondo che le galline in questione siano ovaiole commerciali o galline di razza. Le ovaiole costano circa 7 euro, mentre quelle di razza possono arrivare anche a 50 o oltre. Però oltre al prezzo, cambia anche la quantità di uova che produrranno. Le ovaiole, lo dice il nome, produrranno più uova. Per chi invece ha solo ovaiole e considerando che dopo un paio di anni le uccide per farci il brodo, i costi sono diversi: le ammortizzerà più velocemente, quindi nel costo dell’uovo il costo della gallina inciderà di più. In compenso però avrà una produzione maggiore, quindi questo costo verrà ripartito su più uova. Dunque a noi le galline sono costate 32 euro, da dividere per diciamo 8 anni, e dunque ci costano 4 euro l’anno, circa 1 centesimo al giorno. Costi variabiliSe dovessimo fare un discorso rigoroso di contabilità industriale, per capire quanto costa un uovo dovremmo considerare tanti fattori. Limitiamoci perciò ai costi variabili più immediati, e cioè mangime e perdite di animali. Ogni gallina consuma circa 120 grammi di mangime al giorno. Noi compriamo sacchi da 29 chili di mangime (direttamente dal produttore, un’azienda agricola della zona) e ci costano 10 euro. Quindi ogni gallina ci costa circa 4 centesimi al giorno di mangime. (Ne abbiamo 8, quindi sono 32 centesimi al giorno). Inoltre perdiamo più o meno un capo l’anno, tra volpi, faine, e malattie (una gallina ci è morta di peritonite, poverina). Poi mettiamo una visita di veterinario all’anno, vuoi per verificare che tutto vada bene, vuoi perchè magari una gallina sta male. Sono altri 20 euro (almeno per noi), 20 all’anno diviso i 365 giorni di un anno, fanno circa 5 centesimi al giorno di veteriniario. Diciamo perciò che in totale otto galline ci costano 32 centesimi al giorno di mangime, 2 centesimi al giorno di ammortamento (1 le perdite e 1 il costo animali), e 5 centesimi al giorno di veterinario. Sono in tutto 39 centesimi, facciamo 40 e stiamo larghi. Il centesimo al giorno di più, pari a circa 4 euro l’anno, va per le piccole manutenzioni del pollaio: un lucchetto da ricomprare, un buco nella rete da rattoppare, cose così. Inoltre c’è da considerare la paglia che, se non la autoproducete come noi, ha un costo. Abbiamo così risposto alla domanda quanto costa un uovo di gallina? No, perché mancano ancora i costi fissi! Costi fissiNella contabilità industriale si tratta di quei costi che non dipendono direttamente dalla produzione, ma vanno comunque affrontati per predisporsi alla produzione. Quindi diciamo i costi di impianto del pollaio, della recinzione, e così via. Questi dipendono fortemente dalla situazione: uno il pollaio può comprarlo come abbiamo fatto noi, ma può anche arrangiarsi con materiale di recupero. Noi appunto abbiamo comprato un pollaio in legno, spendendo circa 200 euro, più altri 50 euro per un gabbione per conigli che usiamo come run. Dobbiamo poi aggiungere le migliorie che abbiamo apportato al pollaio, alcune indispensabili come le tegole canadesi sul tetto e sono almeno altri 40 euro. Stiamo a 265 euro. (Se vi interessa, ecco una lista più dettagliata per regolarvi: 20 pali, a 3,5 euro l’uno, 70 euro; rete da pollaio, 40 metri a 1 euro al metro, 40 euro; tendirete 10 euro; un giorno di lavoro di un manovale per mettere i pali e tendere la rete 80 euro; ferramenta per il cancello (cardini e chiusura) 25 euro. Totale 225 euro.) Ammortamento pluriennale dei costi fissiIl pollaio dovrebbe durarci almeno 10 anni, con una ventina d’euro di manutenzione all’anno sotto forma di olio impregnante per il pollaio. Quindi altri 200 euro. Si, lo so, la manutenzione sarebbe un costo variabile, ma non è che se un anno non hai le galline per un qualche motivo -magari perché la volpe se le mangia tutte- mandi il pollaio in malora e non fai manutenzione no? Insomma, stiamo a circa 700 euro per 10 anni, e sono più o meno 70 euro l’anno, diciamo più o meno 19 centesimi al giorno, per la nostra particolare situazione. Voi dovete adattare questi conti alla vostra situazione.Certo qualcuno potrebbe costruirsi il pollaio da solo e sicuramente non molti prevedono 350 metri quadri di pascolo da recintare. Comunque avrete i costi del materiale di costruzione, della manutenzione, della recinzione ecc. Forse invece che 20 centesimi al giorno ne spenderete 10, ma qualcosa comunque spenderete. Se invece opterete per un pollaio tecnologico, con apertura e chiusura automatica della porta, abbeveratoi e mangiatoie automatici, ecc. ecc. spenderete sicuramente di più. Ogni situazione è diversa, ognuno deve farsi i conti parametrandoli al proprio allevamento. Inoltre questo costi ci sono indipendentemente dal numero di galline; quindi più galline avrete, meno queste cifre influiranno sul conto finale. Somma dei costiPer noi in definitiva, tra costi fissi e variabili, 8 galline ci costano 40 centesimi di costi variabili + 19 (facciamo 20 dai) centesimi di costi fissi al giorno, cioè 60 centesimi al giorno. Voi, fatti i vostri conti, adesso sapete quanto vi costa al giorno il pollaio. Ora bisogna calcolare quante uova si producono con questi costi. Ma quanto costa un uovo?Facciamo l’ipotesi che su 8 galline 2 abbiano 1 anno di età, 2 abbiano 2 anni, 2 abbiano 3 anni, 1 abbia 4 anni e una 5 anni. Abbiamo implicitamente assunto che le galline più invecchiano più hanno probabilità di morire anche solo di cause naturali. 2 galline di un anno: 300 uova l’anno, 600 uova. In totale in un anno avremo 1860 uova, cioè in media 5 uova al giorno. Siccome abbiamo visto che spendiamo 60 centesimi al giorno, il costo finale è di 12 centesimi a uovo. Noi non abbiamo tutte ovaiole e quindi la produzione è inferiore, senza contare che ogni anno almeno una gallina si mette a covare che vuol dire produzione bloccata anche per 6 mesi! Considerando anche queste variabili, siamo in realtà sulle 3 uova al giorno di media e i nostri costi reali per uovo si aggirano sui 20 centesimi. Per chi ha galline ovaiole, al massimo di due anni, la produzione sarà diversa e quindi i costi leggermente minori. Comunque sembra un affarone allevare galline, piuttosto che comprare le uova al supermercato, vero? Si, se non considerate il lavoro umano. Il costo del lavoroAndare ad aprire e chiudere le galline, mettere l’acqua, fornire il mangime, sono 10 minuti al giorno minimo. Poi una volta ogni 2 o 3 giorni bisogna dare un pulita al pollaio, e poi una volta ogni tanto bisogna prendere la macchina e andare a comprare il mangime, spendendo tempo e benzina. Per noi possiamo tranquillamente calcolare almeno 20-25 minuti al giorno di lavoro. A 8 euro l’ora, sono altri 3 euro al giorno circa. Certo, bisogna dire che questo tempo è lo stesso sia che si allevino 2 galline, sia che se ne allevino 20. Comunque finalmente possiamo rispondere alla domanda “quanto costa un uovo di gallina autoprodotto?”. Le nostre 3 uova di media al giorno ci vengono a costare, in definitiva, almeno un’euro l’una, considerando il lavoro umano! Senza considerare il lavoro sarebbero invece circa 20 centesimi. Per qualcuno che ha più galline, che le uccide dopo due anni, che le tiene in un pollaio autocostruito con un’area di razzolamento di 8 metri quadri, e pulisce il pollaio solo una volta l’anno il costo è ancora inferiore, circa la metà. Ma se le galline non hanno un grande spazio per razzolare, erba e insetti da mangiare, ritmi di vita non stressati, ambienti sani e puliti, allora le uova che producono sono così diverse da quelle bio del supermercato? Farsi due contiQualunque sia la vostra situazione specifica, se vi fate due conti capirete che un uovo di un piccolo pollaio vi costa tra 10 e 20 centesimi ma questo senza contare il lavoro. Capito adesso perchè negli allevamenti industriali ci sono centinaia di migliaia di capi? Perchè così il costo del lavoro viene ripartito su molte più galline, e questo ci permette di trovare le uova al supermercato a 30 o 40 centesimi l’una, pagando il produttore, il trasportatore, il distributore, il rivenditore, la certificazione biologica, la pubblicità, gli scarti di lavorazione, i resi, ecc. ecc. ecc. Un ultima cosa: un’ovetto nostro ci costerà anche un’euro o giù di lì, considerando tutto, ma il piacere di raccoglierlo fresco ogni mattina, beh, quello proprio non ha prezzo!!! E voi, vi siete mai fatti due conti??? Aggiornamento: abbiamo pubblicato questo articolo il 4 aprile del 2020, e già occorre rivederlo, alla luce degli aumenti nel comparto agricolo. Ieri, 20 Novembre 2021, siamo andati a prendere il becchime presso la solita azienda agricola da cui ci riforniamo. Il sacco da 29 chili è passato da 10 a 12 euro, un aumento del 20% secco! Il titolare, un agronomo molto simpatico, gentile, e sempre disponibile a condividere le sue competenze, ci spiegava che all’ingrosso il grano è passato da 22 euro/quintale a 31 euro quintale! Secondo lui non c’e’ un vero motivo climatico, di stagione avversa, o chissà che cosa, pensa sia solo speculazione. Ma intanto i costi aumentano. E sempre ieri, passando al supermercato, abbiamo visto che le uova bio costano 3 auro la confezione da 6; io ricordo, non so se sbaglio ma così mi pare, che lo scorso anno fossero sui 2,40 euro la confezione. Anche qui oltre il 20% di aumento. Insomma, come scrivevamo in un altro post, è davvero arrivato il momento di farsi l’orto. Riguardo a questo articolo, direi che la struttura rimane corretta, ma probabilmente tutti i costi citati vanno rivisti al rialzo di almeno un 20%. Quanto costa un uovo da un contadino?Qualunque sia la vostra situazione specifica, se vi fate due conti capirete che un uovo di un piccolo pollaio vi costa tra 10 e 20 centesimi ma questo senza contare il lavoro.
Quanto costa un uovo di gallina all'ingrosso?Avicoli e uova - Prezzi all'ingrosso. Quanto viene pagato un uovo al produttore?Un chilo di uova viene pagato 70-75 centesimi a fronte di un costo di produzione di 90-95 centesimi, con perdite consistenti per i produttori.
Quanto si guadagna con le uova di gallina?Per circa 30 centesimi a uovo sono 90 euro l'anno. Da sola. E considera anche che una gallina allevata all'aperto può durarti una decina di anni. Nella sua breve vita, dunque, avrà prodotto 3.000 uova per un totale di 900 euro.
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