Quanto si paga di tasse sulla pensione

Se l’ora della pensione è arrivata, ci sono delle differenze tra quella netta e quella lorda? Vediamo insieme tutto quello che bisogna sapere.

Le variabili tra pensione netta e lorda

Ancora prima del giorno in cui si lascia il lavoro per andare in pensione è importante che tu faccia il calcolo della tua futura pensione. Sai bene che la quota pensionistica finale possa cambiare a seconda di tantissimi parametri che passano dai contributi sino al genere e tipo di professione.

Ma nel momento in cui si parla anche di quota netta e quota lorda, ci sono delle sorprese in merito? Le pensioni in generale sono considerate reddito da lavoro e per questo motivo sono gravate da tasse aggiuntive.

Il meccanismo per comprendere la differenza tra una quota lorda e una quota netta è abbastanza facile. Le variabili da tenere in considerazione in questo caso sono:

  • Detrazioni eventuali che possono emergere
  • Addizionali sia comunali e sia regionali
  • Irpef

Sono tre dei parametri che bisogna tenere a mente nel momento in cui si vuole conoscere la quota pensionistica, pura e finale. È l’Inps che avrà il compito di calcolare la pensione netta da quella lorda.

È bene evidenziare che le tasse sopra citate sono applicate sulle pensioni di tipo previdenziali, mentre non sono previste su quelle di tipologia assistenziale (salvo modifiche future).

Per avere una idea di come l’Irpef possa impattare sulla quota mensile della pensione, l’Inps farà un calcolo particolare:

  • Prendere la pensione lorda composta da Irpef – addizionali e detrazioni eventuali, per avere quella netta.

Salvo modifiche, i professionisti del settore indicano le seguenti percentuali di Irpef che sono calcolate in base al proprio reddito:

  • 23% per tutti i redditi che sono al di sotto dei 15,000 Euro
  • 27% per tutti i redditi che arrivano ai 28,000 Euro
  • 38% per tutti i redditi che arrivano ai 35,000 Euro
  • 41% per tutti i redditi che arrivano ai 75,000 Euro
  • 43% per tutti i redditi che superano i 75.000 Euro

Caratteristiche e dettagli

Percentuali e caratteristiche possono variare nel tempo e negli anni, secondo le disposizioni del Governo vigente. Per questo motivo bisogna sempre fare un calcolo preventivo, considerando anche che dal 2017 è stata variata la soglia NO TAX AREA.

Questo significa che tutte le persone che prendono una pensione al di sotto degli 8,000 Euro non vedrà alcuna tassa applicata sulla quota.

Un’altra caratteristica da tenere in evidenza, il fatto che il calcolo finale spetterà all’Inps cercando di capire se ci siano o meno delle incongruenze con quello che è stato fatto come simulazione.

Come anticipato, nella quota possono essere presenti anche le addizionali regionali e comunali che sono decise dal posto dove si è residente entro i limiti che vengono fissati per legge. È quindi corretto dire che sono le Regioni di residenza a decide in maniera periodica quale sia questo importo, sempre secondo la legge italiana.

Avvalersi sempre ad un professionista del settore che potrà guidarti attraverso questo complicato mondo pensionistico.

Ti sei mai chiesto come e quanto viene tassata la pensione? Sul cedolino pensionistico gravano alcune tasse come l'Irpef, le addizionali comunali e regionali; ma oltre alle tasse, per calcolare l'importo netto, si devono considerare anche le detrazioni. Pertanto, è bene sapere cosa sono queste voci, come funzionano e come gravano sulla pensione.

Tra le tante novità in ambito fiscale del 2022, anche sulle pensioni è necessario spendere qualche parola. Infatti, il nuovo anno ha comportato anche alcune novità sulla nuova tassazione delle pensioni.

Perché? Come sappiamo, in ambito fiscale, c’è stata la riforma dell’Irpef. Una riforma molto importante che ha rivoluzionato il sistema della tassazione dei redditi. In virtù di ciò, le nuove aliquote e gli scaglioni (da cinque precedenti sono passati a quattro) hanno portato cambiamenti importanti sia nelle buste paga dei lavoratori dipendenti pubblici e privati sia nei cedolini pensionistici dei percettori di questi redditi.

Quindi, anche i cittadini che percepiscono redditi da pensione sono stati investiti dai cambiamenti, sia in relazione alle aliquote e agli scaglioni Irfef, sia alle detrazioni (anche per i familiari fiscalmente a carico).

Di cosa parleremo in questo articolo? Faremo una breve guida su come viene tassata la pensione, andando ad analizzare, uno per uno tutti i casi e fornendo qualche esempio pratico. Naturalmente, ci riferiremo anche alla nuova Irpef e su come la riforma abbia determinando cambiamenti sulla tassazione. Infine, stileremo una breve rassegna delle pensioni esenti da tassazione.

Che cos'è l'Irpef sulla pensione?

In campo fiscale, il 2022 è iniziato con grandi riforme e non poche novità. Una delle più importanti riguarda quella che è stata ribattezzata con il nome di “nuova Irpef”. La riforma dell’Irpef è in vigore già dal 1° gennaio del 2022 e, dopo qualche mese, possiamo tirare le somme e analizzare, concretamente, quali sono stati i cambiamenti avvenuti

In particolar modo, come abbiamo già anticipato, analizzeremo come vengono tassate le pensioni e le nuove voci che interessano i cedolini pensionistici. Così come sulle buste paga dei lavoratori, anche i pensionati subiscono alcune trattenute sugli importi pensionistici, con qualche piccola eccezione su alcuni tipi di pensione. Ci sono, infatti, alcune pensioni che sono esenti da tassazioni, che analizzeremo successivamente. 

Come abbiamo appena detto, anche le pensioni sono soggette alla tassazione Irpef. Ma cos’è l’Irpef? La sua sigla sta per Imposta sul reddito delle persone fisiche, introdotta con il DPR n. 597/1973. Si tratta di un’imposta progressiva, così come il nome suggerisce, che deve essere pagata dalle persone fisiche, ma in alcune specifiche circostanze anche dalle società. Per completezza, ricordiamo che nel 1986, l’Irpef è stata ricompresa nel TUIR, approvato con il DPR n.917.

Tornando a tempi più recenti, l’Irpef ha subito una riforma molto importante: le aliquote e gli scaglioni passano dall’essere cinque a quattro.

Perché ci sono aliquote e scaglioni? L’Irpef si basa su un sistema di tassazione progressivo; proprio per questo, l’imposta è formata da un sistema di aliquote e scaglioni. Per capirci meglio, più è alto l'imponibile fiscale, più la pensione o lo stipendio viene tassato.

Ritornando al tema delle pensioni, anche queste vengono tassate e sapere come e quanto è molto importante per comprendere il calcolo dell’importo netto, che si va a percepire mensilmente.

Così come gli stipendi dei lavoratori dipendenti, anche la pensione ha un lordo, sul quale, appunto, grava la tassazione Irpef. Per calcolare il netto, ovvero quello che si riscuote ogni mese, è necessario considerare anche l’applicazione dell’Irpef, delle addizionali regionali e comunali - in questi ultimi due casi, le aliquote variano in base in base alla residenza del percettore - e delle detrazioni.

Irpef: come cambia per i pensionati nel 2022?

Il 2022 è iniziato all’insegna delle novità, in particolar modo, in ambito fiscale. Novità che hanno investito anche i pensionati che hanno trovato qualche cambiamento nel cedolino pensionistico

Con la riforma dell’Irpef e, quindi, la modifica delle aliquote, degli scaglioni e anche delle detrazioni, la tassazione sulle pensioni ha subito un importante cambiamento.

L'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, con la pubblicazione del messaggio n. 1494, il 4 aprile 2022, ha illustrato quali sono le novità relative al modello di pensione del 2022.

Nel modello ObisM, che l'Inps pubblica ogni anno, vengono illustrate dettagliamente le nuove misure per il calcolo della nuova tassazione Irpef e per le detrazioni per carichi di famiglia - già chiariti nella circolare n. 33, pubblicata a febbraio.

Naturalmente, in relazione alla riforma dell’Irpef cambia anche il calcolo che si deve effettuare per ottenere dalla pensione lorda, l’importo della pensione netta.

Irpef e calcolo della pensione netta 2022

Chiariti quali sono gli aspetti principali delle novità sulle pensioni, in relazione alla riforma e alla rimodulazione delle aliquote e scaglioni dell’Irpef, concentriamoci sul calcolo della pensione netta.

Cosa bisogna fare? Si deve partire dall’importo lordo, dal quale si devono sottrarre l’Irpef, le addizionali regionali e comunali.

Naturalmente, la trattenuta maggiore riguarda l’Irpef che, con il sistema modulato in aliquote e scaglioni, va ad incidere, in modo proporzionale, all’importo della pensione. 

Come abbiamo già detto, la riforma fiscale ha abbassato gli scaglioni e le aliquote a quattro, che sono i seguenti: 

  • Per redditi fino a 15.000 euro, l’aliquota applicata è del 23%;
  • Per redditi superiori a 15.000 euro e fino a 28.000 euro, l’aliquota applicata è del 25%,
  • Per redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro, l’aliquota applicata e del 35%;
  • Per redditi superiori a 50.000 euro, l’aliquota applicata è del 43%.

La tassazione Irpef viene applicata sui redditi da lavoro dipendente, ma anche sui redditi da pensione. Naturalmente, l’aliquota viene applicata sul reddito annuale del titolare della pensione.

Ma oltre alle aliquote Irpef, si devono considerare anche le addizionali comunali e regionali, che variano in base alla residenza del percettore. La trattenuta delle addizionali locali, così come l’Irpef, è proporzionale al reddito del pensionato. Che cosa vuol dire? Più il reddito è alto, più è alta l’aliquota applicata.

Cos’altro sapere sulle addizionali locali? Come già detto, variano di comune in comune, ma tra l’addizionale regionale e quella comunale c’è un’altra differenza. L’addizionale regionale viene trattenuta a saldo e l’addizionale comunale sia in acconto che a saldo.

Nello specifico, l’addizionale regionale a saldo è suddivisa in undici rate, da gennaio a novembre; mentre, l’addizionale comunale viene trattenuta in acconto e suddivisa in nove rate, e a saldo in undici rate. In entrambi i casi, gli importi variano da regione a regione e da comune a comune.

Infine, influiscono sul calcolo e sul valore del netto della pensione anche le detrazioni fiscali per familiari a carico, che dipendono dal reddito percepito annualmente. Per conoscere la formula che si applica per il calcolo delle detrazioni, si consiglia di leggere recente circolare n. 4/E, pubblicata dall’Agenzia delle entrate, il 18 febbraio del 2022.

In ogni caso, in maniera molto semplice e riassuntiva, viene fissato un massimo di 1955 euro e il minimo di 713. Detrazioni che, ovviamente, vengono rimodulate in base agli scaglioni.

Pensioni e nuove aliquote Irpef: da quando?

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha spiegato l’applicazione della nuova tassazione sulle pensioni, in base alle disposizioni contenute nella Legge n. 234/2021, oltre che le altre misure contenute dal Decreto Legislativo n. 230/2021 e l’applicazione del coefficiente di perequazione, con la pubblicazione della circolare n. 33, il 28 febbraio del 2022.

Naturalmente, quel che ci interessa riguarda la nuova tassazione sulle pensioni. Secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio del 2022, la nuova Irpef è in vigore dal mese di gennaio. A partire dal mese di marzo, con l'avvento dell'Assegno unico e universale e le nuove disposizioni riguardo le detrazioni fiscali per i figli fiscalmente a carico, l'applicazione della nuova tassazione Irpef sul cedolino di marzo è descritta nella circolare n. 33, pubblicata dall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, il 28 febbraio del 2022.

Pertanto, per conoscere tutte i chiarimenti forniti dall'Istituto, si rimanda alla lettura della circolare sopra indicata.

Irpef 2022: quali pensioni non sono tassate? Ecco le esenzioni!

All’inizio dell’articolo, abbiamo anticipato che ci sono alcune pensioni esenti dalla tassazione Irpef e dalle addizionali locali. Quali sono, quindi, i trattamenti previdenziali esenti? Vi rientrano la pensione di invalidità civile, l’assegno di accompagnamento e l’assegno sociale, ovvero quelli che sono definiti come “trattamenti di assistenza”.

Non sono tassate neppure le pensioni di guerra e quelle assimilate. Inoltre, come si legge sul sito laleggepertutti.it è esente:

“L’indennità integrativa speciale relativa alla pensione base e le pensioni estere per malattie professionali o incidenti sul lavoro”.

Infine, sono esenti le pensioni privilegiate - pensione di privilegio. Quali sono? Si tratta di un tipo di pensione che viene riconosciuta al personale delle forze armate, delle forze di polizia, dei carabinieri e dei vigili del fuoco che, durante il servizio svolto, hanno subito lesioni o infermità. Per accedere a questo trattamento pensionisto, non vi è nessun requisito contributivo da rispettare.

Oltre a questi casi particolari, anche le pensioni molto basse non vengono tassate. Quali sono? I pensionati con un reddito annuale fino a 8500 euro, sono esenti dalla tassazione. Si tratta di tutte quelle pensioni che rientrano nella cosiddetta no tax area. Perché non vengono tassate? Come si legge sul sito fiscomania.com:

“[…] non viene applicata alcuna tassazione poiché la detrazione supera l’imposta sul reddito”.

Quanto si toglie dal lordo per la pensione?

Pensione netta da lordo di 2200 euro al 23% per i primi 15.000 euro: 3450 euro di IRPEF; al 25% per i successivi 13.000 euro (fino a 28.000); 3.250 euro di IRPEF; al 35% per i redditi che eccedono, ovvero 600 euro: 210 euro di IRPEF.

Chi prende la pensione paga le tasse?

Dal 2022, il reddito da pensione fino a 8.500 euro è esentasse (prima la soglia era di 8.000), indipendentemente dall'età (fino a qualche anno fa c'era il limite dei 75 anni per usufruire delle agevolazioni), con aumento della detrazione fiscale da 1.880 euro a 1.955 euro.

Come si calcola la pensione al netto?

La formula da applicare per il calcolo della pensione netta è la seguente: pensione netta = pensione lorda – (Irpef + addizionali - detrazioni Irpef).

In che percentuale viene tassata la pensione?

Tassazione sulle pensioni: nuove aliquote IRPEF.