Come si fa a capire se si soffre di ritenzione idrica

Come si fa a capire se si soffre di ritenzione idrica

Redazione 17 maggio 2021 11:54

Molte persone soffrono di ritenzione idrica, una tendenza dell'organismo a trattenere ed accumulare i liquidi negli spazi interstiziali. Tale ristagno avviene soprattutto in quelle zone del corpo maggiormente predisposte all'accumulo dei grassi, come, ad esempio, addome, cosce e glutei. La ritenzione idrica, tuttavia, può interessare anche gli arti superiori e la cavità addominale.

Le cause della ritenzione idrica

La ritenzione idrica può essere provocata da molteplici cause, di cui queste sono le più frequenti:

  • alimentazione: una dieta troppo ricca di sale, proteine e alcolici, soprattutto se accompagnata da una scarsa idratazione quotidiana, rallenta il processo diuretico e favorisce l'accumulo di liquidi;
  • stile di vita: uno stile di vita particolarmente sedentario può influire negativamente sulla circolazione linfatica, responsabile della rimozione di liquidi e tossine in eccesso;
  • sovrappeso: la ritenzione idrica non causa un aumento di peso; il sovrappeso e l'obesità, tuttavia, sono condizioni che rallentano la diuresi, influendo quindi sul ristagno dei liquidi e favorendo l'insorgenza della ritenzione idrica;
  • fumo;
  • consumo frequente o eccessivo di bevande alcoliche e/o zuccherate (cocktail, birra, tè, caffè zuccherato, succhi di frutta, etc.);
  • gravidanza;
  • indossare frequentemente abiti stretti e tacchi alti, soprattutto se costretti a stare in piedi per tanto tempo;
  • assunzione della pillola anticoncezionale;
  • assunzione di alcuni tipi di farmaci, come quelli contro la pressione alta o il cortisone;
  • malattie, patologie e infiammazioni: alcune malattie e patologie possono portare alla formazione di un edema, cioè ad un accumulo di acqua. In questi casi è importantissimo consultare un medico specialista, poiché questo edema può avere rischi e implicazioni diverse dalla fisiologica e normale ritenzione idrica.

Le principali cause, in ogni caso, sono rappresentate da un'alimentazione sbilanciata e da uno stile di vita sedentario. Per questo motivo è necessario seguire una dieta varia ed equilibrata e fare movimento, in modo da migliorare la circolazione riducendo allo stesso tempo il ristagno dei liquidi.

Stanchezza primaverile, cause e rimedi

Il principale sintomo della ritenzione idrica è la presenza di gambe gonfie, accompagnato spesso da una sensazione di pesantezza e stanchezza. Per capire se si soffre di tale patologia si può fare un piccolo test direttamente in casa: premete con forza un dito sulla parte anteriore della coscia per un paio di secondi; se dopo aver tolto il dito rimane ben visibile l'impronta, con tutta probabilità soffrite di ritenzione idrica.

La differenza tra cellulite e ritenzione idrica

Ritenzione idrica e cellulite non sono la stessa cosa. Quest'ultima è infatti un deposito di adipe localizzato che dà vita ad un effetto estetico disomogeneo, in particolare su cosce e glutei, mentre la ritenzione idrica è un accumulo di liquidi che non sono stati assorbiti.

Come combattere la ritenzione idrica

La ritenzione idrica va combattuta innanzitutto attraverso l'alimentazione e lo stile di vita. Fondamentale è assumere almeno due litri al giorno di acqua, prediligendo poi alimenti drenanti e poveri di sodio, che favoriscono l'eliminazione dei liquidi in eccesso evitandone il ristagno.

Gli alimenti consigliati sono frutta e verdura ricchi di acqua, capaci di trattenere i liquidi e ridurre il gonfiore, come cicoria, radicchio, cetrioli e finocchi, ma anche frutta ricca di vitamina C come albicocche, fragole e melone. È inoltre necessario assumere con regolarità legumi e cereali integrali, in modo da favorire la regolarità intestinale, e sostituire le bevande zuccherate con tè verde e infusi. Sono invece da evitare il sale, gli zuccheri raffinati, le bevande alcoliche, i formaggi e i salumi, poiché contengono sia molti grassi che sale.

Per stimolare la circolazione si consiglia di effettuare attività fisica, così da evitare il ristagno dei liquidi nei punti critici. Ecco alcuni consigli:

  • sfrutta ogni occasione per muoverti un po' ed evita posizioni statiche prolungate, sia in piedi che seduta;
  • prediligi l'attività con i pesi, lavorando tra le 8 e le 12 ripetizioni e limitando i lavori troppo lattacidi;
  • allena gli arti inferiori del corpo e i glutei, prediligendo esercizi che siano utili ai fini dello stimolo e crescita muscolare, come i Bulgarian squat, gli stacchi a gambe semitese e gli hip thrust;
  • allena anche la parte alta del corpo, per stimolare completamente la circolazione sanguigna. Ideali sono i push up a terra o in ginocchio, spinte per le spalle, il rematore o l'Australian pull up; 
  • a fine allenamento fai sempre dello stretching con e senza foam roller e rimani qualche minuto in posizione di stretching globale;
  • un'ottima posizione, utile da eseguire anche alla sera dopo un'intensa giornata di lavoro, è lo scarico delle gambe al muro, che favorisce il ritorno venoso dalla periferia al centro.

Per non peggiore lo stato di gonfiore o di infiammazione bisogna invece evitare di commettere questi errori:

  • allenare esclusivamente gli arti inferiori: in questo modo, infatti, si creerebbe un deposito di metaboliti nella zona senza migliorare la circolazione sanguigna. Per questo, è molto importante allenare anche la parte superiore del corpo, così da migliorare la muscolatura, la circolazione sanguigna e linfatica e bilanciare l'armonia della propria figura;
  • allenare gli arti inferiori ad altissime ripetizioni come 30, 50, 100, producendo grandi quantità di acido lattico e di metaboliti che vengono smaltiti più lentamente;
  • allenarsi troppo o troppo intensamente rispetto al proprio livello di attività fisica;
  • fare sempre e solo cardio: soprattutto se combinata ad una dieta molto restrittiva, l'attività cardio può comportare l'aumento dei livelli di cortisolo, l'ormone dello stress.

Come capire se è grasso o ritenzione idrica?

«Se l'alterazione è evidente soprattutto a livello di glutei o parte alta delle cosce in genere si tratta di un accumulo adiposo, mentre se c'è un gonfiore delle gambe, soprattutto a livello della parte inferiore degli arti, è più verosimile si tratti di ritenzione idrica.

Dove si accumula la ritenzione idrica?

Dove si accumula? La ritenzione idrica è la tendenza dell'organismo ad accumulare liquidi negli spazi tra le cellule, provocando così gonfiori più o meno evidenti detti edemi. Questi sono spesso diffusi nelle zone del corpo predisposte all'accumulo di tessuto adiposo: addome, glutei e gambe.

Come ci si accorge della ritenzione idrica?

I sintomi più frequenti della ritenzione idrica sono la sensazione di pesantezza e il gonfiore alle gambe, causati da edemi che generalmente sono indolori e morbidi al tatto. Stanchezza, formicolii e dolori agli arti sono altri segni che possono indicare la presenza di questo disturbo.

Chi soffre di ritenzione idrica deve bere?

Acqua, la nostra alleata La prima azione da compiere per contrastare l'effetto della ritenzione idrica è bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno.