Dove si può insegnare con la laurea in pedagogia

Dove si può insegnare con la laurea in pedagogia

inviata da Pina Vergara – sono una “giovane adulta”, laureata in Scienze dell’Educazione Sociale (L19), specializzata in Scienze Pedagogiche (LM85) Master in Evoluzioni e Sviluppo Pedagogico, Coach in Health and Culture, Somministratrice I livello Esami Cils, Teacher formata per un progetto Cospirom europeo, diplomata all’Accademia di Arte Drammatica acquisendo una formazione Pedagogica Teatrale, e su questo punto arrivo dopo.

Mi chiedo come sia possibile secondo le nuove normative che un Pedagogista non possa lavorare come insegnante nelle scuole dell’infanzia, così come alla primaria: siamo all’assurdo con tutto il rispetto per la parola assurdo che ha una sua validità Pedagogica quanto storica.

Come è possibile che un esperto (studioso dei bambini, dalla radice stessa della parola) non possa insegnare a queste fasce di età, dal momento che ne è uno degli esperti formati a questo compito e dovere, nonché responsabilità?

Come è possibile che non ci sia una normativa che sistematizzi ufficialmente la necessità per ogni scuola di avere un/una Pedagogista che affianchi la Preside e gli insegnanti, Dio sa quanto ce n’è bisogno, così come lo/la psicologa con cui effettuare un lavoro di Equipe.

Mi domando come sia possibile che un Pedagogista/Educatore non possa lavorare come insegnante di sostegno a pieno titolo e non tramite il buon cuore di una Mad, ma necessiti per forza di una specialistica, nonostante gli studi da educatore e da Pedagogista abbia già preparato a questo, siamo all’assurdo!

È vero come Pedagogista posso insegnare alle superiori per alcune materie di cui ho speso altri soldi per acquisire i famosi 24 CFU che abilitino all’insegnamento, come se non bastasse una formazione di anni teorica e sul campo. E anche qui entriamo in un mare magnum di assunzioni, porte chiuse, titoli mancanti da prendere (ogni volta nuovi).

Mi domando come sia possibile che una Pedagogista teatrale non venga assunta come insegnante a pieno titolo e come risorsa che possa trasmettere i fondamenti della Pedagogia Teatrale: il senso dell’azione, la responsabilità dell’azione, le dinamiche della relazione, per non parlare della stessa Scienza Empatica che educa alla grammatura emotiva quanto alla grammatica della comunicazione.

State sprecando delle risorse, ci state annullando come persone e come educatori del futuro.

Noi ci siamo preparati, ci stiamo preparando e aggiornando giorno per giorno per il nostro senso di responsabilità e voi ci state annientando.

Ps. Arrotondo come artista e mi occupo di un progetto europeo in Carcere, ma la scuola mi ha assunta come bidella. Ecco tutto e mi fermo qui.

Attendo risposte, attendiamo risposte: senza l’arte che mi salva forse non sarei ancora viva. Ecco la forza dell’arte che ci rende uomini e donne a dispetto di una burocratizzazione dell’essere.
L’italiano e la matematica insegnano a leggere, a scrivere e a ragionare
Le discipline artistiche insegnano a campare, a relazionarci, ad amare…

Buongiorno, ho una laurea quadriennale (vecchio ordinamento) conseguita nel 2004 in Scienze dell'Educazione indirizzo educatore professionale presso l'Università degli Studi di Verona. A che classe appartiene? Se volessi accedere all'insegnamento dovrei frequentare un corso d'abilitazione?

Grazie Luciana

Dove si può insegnare con la laurea in pedagogia
 

Buongiorno Luciana

Nel rispondere a Lei rispondo a decine di colleghi che, ultimamente, si stanno ponendo le stesse domande. Quindi per prima cosa la ringrazio per avermi dato questa possibilità.
Allora, pronta per un complicato tour?

Per prima cosa definiamo a quale classe di concorso appartiene: Lei appartiene alla Classe di Concorso A018 <<Filosofia e Scienze Umane>>. Ma anche A019 <<Filosofia e Storia>>, ma solo se il suo piano di studi comprende almeno due corsi di storia tra storia romana, storia medioevale, storia moderna e storia contemporanea, ed almeno due corsi di filosofia tra storia della filosofia, filosofia teoretica, filosofia morale.

Se lei avesse conseguito la laurea entro l’anno 2000/2001 sarebbe stata idonea per poter accedere al concorso. Lei però si è laureata nel 2004, quindi la sua laurea è idonea all’ammissione al concorso purché il suo piano di studi abbia compreso due corsi annuali (o quattro semestrali) delle discipline di ciascuna delle seguenti aree: filosofica, pedagogica, psicologica e sociologica. A tale riguardo la rimando alla tabella A/1 della Gazzetta Ufficiale.

A questo punto, per completezza, direi che sarebbe interessante dare una occhiata anche alle lauree Magistrali e Specialistiche. Così scopriamo che chi è in possesso di una laurea Magistrale LM85 in Scienze Pedagogiche può fare domanda per le classi di concorso A-18 Filosofia e Scienze umane, ma solo se in possesso di almeno 96 crediti nei settori scientifico disciplinari M-FIL, M STO; M-PED, M-PSI, e SPS di cui 24 tra: M-FIL/01, M-FIL/02, M-FIL/03 o 04 M-FIL/06 o 07 o 08, M-STO/05 24 tra: M-PED/01, M-PED/02, M-PED/04 24 tra: M-PSI/01, M-PSI/02, M-PSI/04, M-PSI/05 o 06 24 tra: SPS /07, SPS/08, SPS/09, SPS/11, SPS12, e A-19 Filosofia e Storia ma solo se in possesso di almeno 60 crediti nei settori scientifico disciplinari M-FIL, M-STO e L-ANT, di cui 12 M-STO/01, 12 M-STO/02 o 04, 12 L-ANT/02 o 03, 24 tra M-FIL /01, M-FIL /02 o 03 o 04 o 05, M-FIL/06. La rimando ai link sottostanti per approfondimenti.

E chi ha la laurea specialistica LS56 Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi? Vorresti fare domanda per fare domanda per le classi di concorso A-18 Filosofia e Scienze umane? Allora devi avere almeno 96 crediti nei settori scientifico disciplinari M-FIL, M STO; M-PED, M-PSI, e SPS di cui 24 tra: M-FIL/01, M-FIL/02, M-FIL/03 o 04 M-FIL/06 o 07 o 08, M-STO/05 24 tra: M-PED/01, M-PED/02, M-PED/04 24 tra: M-PSI/01, M-PSI/02, M-PSI/04, M-PSI/05 o 06 24 tra: SPS /07, SPS/08, SPS/09, SPS/11, SPS/12. E per A-19 Filosofia e Storia? Si può fare, ma a patto che abbia almeno 60 crediti nei settori scientifico disciplinari M-FIL, M-STO e L-ANT, di cui 12 M-STO/01, 12 M-STO/02 o 04, 12 L-ANT/02 o 03, 24 tra M- FIL /01, M - FIL /02 o 03 o 04 o 05, M - FIL/06.

Attenzione, però, perché occorre tenere presente che non esiste uniformità sull’interpretazione dei crediti. Ossia, i crediti di un’area devono essere distribuiti su tutti i codici o valgono anche concentrati su alcuni? Il decreto, per l’area filosofica, ad esempio dice: “..di cui 24 tra: M-FIL/01, M-FIL/02, M-FIL/03 o 04 M-FIL/06 o 07 o 08, M-STO/05 .” L’interpretazione è ambigua e discrezionale. Quindi rimessa agli Uffici Scolastici Regionali.

Un’ultima specifica prima di dedicarci alla domanda sul corso di abilitazione: come si accede alla classe di concorso specifica degli educatori L030 Pedagogia e didattiche speciali dell’insegnamento, ordine scuola PPPP definita dall’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1988 n. 399 nell’area funzione docente e finalizzata alla formazione ed educazione degli alunni convittori e semiconvittori”

In questo caso vi rimando ad una guida fatta benissimo dalla CGIL che trovate qui: http://www.flcgil.it/files/pdf/20170608/scheda-flc-cgil-graduatorie-di-circolo-e-istituto-docenti-educatori-modello-a2-con-commenti.pdf

E direi di passare alla domandona sul corso di abilitazione. E la risposta è no. Previo possesso dei requisiti sopra indicati, dovrà attendere il famigerato concorsone. Il concorso è bandito a livello nazionale dal MIUR e negli ultimi anni sempre sottoposto a continue modifiche.

Per quanto riguarda il concorso 2020 non si sa ancora nulla di certo se non che si tratta del concorso 2019 paurosamente slittato in avanti. Quello del “2019” prevedeva le seguenti specifiche:

1.       Ogni singolo candidato potrà partecipare a un massimo di quattro procedure. Nello specifico quindi significa che si potrà concorrere per un’unica classe di concorso per ogni grado di scuola. Dunque gli aspiranti docenti dovranno scegliere solo una per la scuola secondaria di primo grado e una per quella di secondo grado. Seppure in possesso di requisiti per più classi di concorso non sarà possibile candidarsi per tutte. Le altre due procedure ammesse riguardano il sostegno nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

2.       Sarà inoltre possibile presentarsi in un’unica regione.

3.       I partecipanti dovranno superare tre prove, due scritte e una orale. La prima prova scritta avrà come oggetto le materie della classe di concorso per la quale ci si propone. La seconda invece sarà basata sulle discipline antro-psico-pedagogiche e sulle metodologie e tecnologie didattiche.

4.       L’ultima prova sarà quella orale. All’orale saranno ulteriormente approfondite le conoscenze relative alle discipline della propria classe di concorso. Inoltre saranno accertate le competenze d’ inglese (livello B2 del QCER) e quelle informatiche. Non è esclusa dall’orale una prova pratica qualora richiesta.

5.       Non sarà riservato agli abilitati ma sarà la vittoria allo stesso abilitante. Potranno parteciparvi sia i neolaureati che i precari storici.

6.       Il possesso di 24 cfu nelle discipline antro-psico-pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche rimane indispensabile. Gli unici ad essene esentati saranno coloro in possesso di almeno 36 mesi di servizio, anche non continuativo.

Le indico gli ultimi documenti disponibili sul MIUR riguardo al concorso 2018: https://www.miur.gov.it/web/guest/concorso

Spero di averle chiarito, almeno un pochino, le idee in questo mondo tumultuoso e tutt’altro che definito.
Le auguro in bocca al lupo nel suo tentativo di accesso e la saluto cordialmente.

Pier Paolo

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Dove si può insegnare con la laurea in pedagogia

Dove si può insegnare con la laurea in pedagogia

Risorse:

Decreto di revisione e aggiornamento delle classi di concorso n° 259/17

https://www.miur.gov.it/web/guest/-/d-m-n-259-del-9-maggio-2017

Omogeneità degli esami previsti nei piani di studio dei titoli di vecchio ordinamento per l’accesso alle   classi   di   concorso limitatamente ai titoli previsti dalla tabella “A” nella colonna dei titoli previsti dal D.M. 39/1998).

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=3&art.versione=1&art.codiceRedazionale=16G00026&art.dataPubblicazioneGazzetta=2016-02-22&art.idGruppo=0&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=1&art.flagTipoArticolo=1

LM 85-Scienze pedagogiche

http://classiconcorso.flcgil.it/scheda_titolo_sudio?id=LM-08500

LS 56-Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi

http://classiconcorso.flcgil.it/scheda_titolo_sudio?id=LS-05600

D.P.R. 23 agosto 1988

http://www.flcgil.it/leggi-normative/documenti/decreti-presidente-della-repubblica/decreto-presidente-della-repubblica-399-del-23-agosto-1988-contratto-scuola-1988-1990.flc 

Cosa si può insegnare con laurea in pedagogia?

Classi di concorso accessibili.

Come diventare insegnante di sostegno con laurea in Scienze pedagogiche?

Tale decreto prevede che per diventare insegnante di sostegno si debba superare un concorso. I requisiti di accesso sono la laurea e gli ormai famosi 24 CFU in materie socio-psico-pedagogiche. Una volta superato il concorso, si è ammessi al FIT, ovvero il percorso di Formazione Iniziale e Tirocinio.

Che laurea ci vuole per insegnare alla primaria?

Per la scuola primaria e dell'infanzia, infatti, l'abilitazione si consegue al termine di un corso di laurea magistrale quinquennale (Scienze della Formazione primaria), comprensivo di tirocinio.

Dove lavorano i pedagogisti?

Parlando di dove lavora il pedagogista, esso può operare come dipendente in scuole, Enti locali, Servizi del Ministero della Giustizia, Università, ASL, Aziende, Imprese, Enti del privato sociale. Inoltre, il pedagogista può svolgere attività professionale presso studi privati.