La cosiddetta “dieta per la diverticolite” non è un sistema per curare la mattia diverticolare, ma un metodo finalizzato a prevenirne l'evoluzione infammatoria. Anche se tramite una dieta corretta non possiamo eliminare i diverticoli intestinali, abbiamo dunque la possibilità
di prevenirne l'infiammazione. La diverticolite è una patologia gastroenterica che interessa la porzione crassa dell'intestino. I diverticoli sono delle vere e proprie alterazioni anatomiche del colon che, in base alla natura patologica ed al livello di gravità, possono essere di due tipologie differenti. La diverticolite si manifesta quando i diverticoli si infettano/infiammano e danno origine ad un disturbo in forma acuta. Tuttavia, se questi rimangono sani ed
asintomatici, la condizione viene definita semplicemente diverticolosi. Per evitare di distinguere continuamente le due fasi, soprattutto nei soggetti che si ammalano frequentemente, si parla di malattia diverticolare. Chi Colpisce e Perché?La diverticolosi può essere individuata con indagini specifiche, come l'ecografia addominale, la tomografia computerizzata e la retto-colonscopia. L'accertamento diagnostico può essere giustificato da una sintomatologia specifica della diverticolite o essere un reperto casuale, durante l'indagine di altri disturbi dell'intestino crasso. Con questi dati alla mano, la prima domanda che sorge spontanea è: “I diverticoli tendono a formarsi di più con l'avanzare del tempo, o semplicemente diventano più delicati?”. Probabilmente, entrambe le soluzioni possono essere considerate valide e significative. Fattori di RischioI diverticoli potrebbero essere la conseguenza di una debolezza intrinseca delle pareti muscolari dell'intestino crasso, ragion per cui l'indebolimento progressivo delle stesse con la vecchiaia spiegherebbe la maggior incidenza nell'anziano. Oltre all'età, l'altro fattore statisticamente rilevante è una dieta povera di fibre ed acqua tipica dei paesi occidentali, dove l'incidenza della diverticolite è maggiore rispetto all'oriente. Ciò avviene per una ragione ben precisa: la scarsa presenza di fibre ed acqua è associata ad un aumento della pressione intraluminale che, esercitando una spinta dall'interno verso l'esterno, forza le estroflessioni ad invaginarsi nei punti di maggior debolezza. Sintomi e TerapiaQuando presenti, i sintomi della malattia diverticolare non complicata o blandamente attivata sono abbastanza generici e talvolta sovrapponibili a quelli del colon irritabile. I più frequenti sono:
dolore spontaneo o provocato, soprattutto nella fossa iliaca di sinistra, meteorismo ed alvo alterno con prevalenza di stipsi. Al contrario, la diverticolite diventa esplicitamente sintomatica quando entra in fase di acuzie severa, ovvero nel caso in cui avvengono:
La diverticolite si presenta spesso con dolori localizzati, alvo chiuso, febbre e brividi, aumento degli
indici di infiammazione e rettorragia (espulsione di sangue che, se non associata ad altri sintomi, traduce quasi sempre per emorragia diverticolare). Prevenire la Diverticolite con la DietaCome anticipato, la diverticolite (soprattutto quella complicata) richiede il digiuno totale e un'alimentazione di tipo parenterale associata ad antibiotici; solo
in alcuni casi, si rende necessaria la chirurgia.
La dieta per prevenire la diverticolite non
si basa molto sull'intake calorico o sulla ripartizione nutrizionale, bensì sulla composizione in fibre, probiotici e prebiotici.
Entriamo più nel dettaglio. Oltre a proteggere i tessuti da eventuali aggressioni esterne, la flora batterica riduce il pH fecale e produce vitamine e molecole molto utili alla salute delle cellule
intestinali (acido butirrico e poliammine). L'utilizzo dei disinfettanti è, ancora oggi, una raccomandazione opinabile. Ciò significa che non tutti gli specialisti concordano sulla pertinenza o meno di questa pratica. L'aspetto positivo è senz'altro quello di ridurre la carica batterica totale, inclusa quella potenzialmente patologica; l'aspetto negativo consiste nella riduzione della popolazione microbica fisiologica. Come abbiamo già detto, quest'ultima è estremamente benefica per l'organismo, ma non sono rari i casi di infezione (acuzie) provocata dagli stessi; in genere, si tratta di casi nei quali i diverticoli sono molto profondi o concomitanti ad alterazioni significative del transito intestinale (stipsi grave). Anche l'esclusione dei cibi che possono lasciare scorie indigeste, rappresenta una raccomandazione che ha destato non poche controversie; si ritiene infatti che garantendo un funzionamento ottimale del colon non sia necessario escludere certi prodotti. Alcuni potrebbero chiedersi: “Perché rischiare?”. La risposta è abbastanza semplice. Molti dei cibi che dovrebbero essere eliminati dalla dieta contro la diverticolite appartengono al gruppo degli ortaggi e della frutta; oltre ad apportare ottime quantità di fibre (con una percentuale maggiore delle solubili rispetto ai cereali), necessarie alla salute del colon e della flora batterica, questi alimenti sono una fonte insostituibile di: vitamina C, vitamina A, acido folico, potassio, antiossidanti fenolici ecc. La loro esclusione dalla dieta non è semplice da compensare e l'utilizzo di strumenti che ne filtrano i semi e la buccia richiede necessariamente la riduzione a purea, con conseguente scarsa appetibilità. Al contrario, per quel che concerne i semi oleosi, è possibile eliminarli totalmente dalla consuetudine e compensarne la carenza utilizzando i relativi (o altri) oli di estrazione. Questo perché i nutrienti più importanti che caratterizzano i semi oleosi sono di natura lipidica (acidi grassi essenziali e vit E) e pertanto risultano facilmente isolabili tramite la spremitura e la filtrazione. Quali sono le verdure che si possono mangiare con i diverticoli?Verdura: con l'indicazione di apportare più fibra all'organismo. Vanno quindi privilegiati le specie più ricche: quindi agretti, asparagi, cavolfiore, carciofi, funghi, broccoli, melanzane, cicoria, patate. Ma c'è anche un altro elemento da curare: l'acqua che aiuta ad aumentare il volume delle feci.
Cosa mangiare per sfiammare diverticoli?Anche in presenza di infiammazione ai diverticoli sono permessi frutti come la banana e la mela. Tra le verdure puoi mangiare zucchine, carote e patate (le verdure vanno lessate). Anche i centrifugati possono far parte della dieta. Puoi anche assumere latticini a basso contenuto di lattosio come yogurt e grana.
Cosa mangiare a colazione per i diverticoli?Preferire cereali integrali, pane pasta riso fette biscottate sempre integrali. Bere almeno un litro e mezzo o due litri di acqua al giorno. Gli integratori alimentari a base di psillio o crusca possono essere molto utili per migliorare la motilità intestinale e prevenire le complicanze, ma vanno indicati dal medico.
Chi ha i diverticoli può mangiare l'insalata?Consumare due o tre porzioni di verdura al giorno e due porzioni di frutta per chi soffre di diverticolosi . I legumi, invece, vanno consumati non più di due volte a settimana. Tra verdura cotta: asparagi, cavolfiore, broccoli, bieta, spinaci. La verdura cruda, ad integrazione: lattuga, radicchio, sedano e carote.
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