Incentivi a fondo perduto per piccole imprese

Comprendendo le gravi difficoltà economiche e finanziarie cui sono soggette le micro e piccole imprese, la Commissione Europea decide di estendere la possibilità di usufruire delle misure di sostegno previste per la crisi economica conseguente all’emergenza Covid-19 alle micro e piccole imprese “in difficoltà”: anche queste aziende potranno usufruire del Contributo a fondo perduto e degli abbuoni Irap previsti dal DL Rilancio.

1) L’esclusione per le imprese “in difficoltà”

Molto ha fatto discutere quando, il 13 giugno 2020, con la pubblicazione della Circolare 15/E da parte dell’Agenzia delle Entrate, è stato chiaro che la normativa europea in tema di aiuti di stato impediva l’accesso, alle imprese cosiddette “in difficoltà” alla data del 31.12.2019, a due delle misure di sostegno più importanti del DL Rilancio, tra quelle previste in favore delle imprese: il contributo a fondo perduto e gli abbuoni del saldo Irap 2019 e del primo acconto Irap 2020.

Risultava immediatamente evidente come una normativa così restrittiva, applicata in un contesto congiunturale così negativo come quello del 2020, avrebbe potuto anche sterilizzare molti interventi di sostegno all’economia, specialmente per le imprese di minore dimensione.

2) L’intervento della Commissione Europea

Fortunatamente non ha tardato l’intervento della Commissione UE, la quale, evidentemente convenendo che la normativa di settore, per come era stata strutturata fino a quel momento, in un frangente economico così negativo, avrebbe di fatto condannato  moltissime imprese di piccola dimensione, con la Comunicazione della Commissione C(2020) 4509 final chiamata “Terza modifica del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza della Covid-19 ”, prende atto che

“durante la crisi attuale, le microimprese e le piccole imprese sono state particolarmente colpite dalla carenza di liquidità causata dalle ripercussioni economiche della pandemia di Covid19. Lo shock senza precedenti sul versante dell'offerta e della domanda dovuto alla crisi ha anche esacerbato le difficoltà che tali imprese generalmente incontrano per accedere ai finanziamenti sul mercato, rispetto alle medie e grandi imprese. Se non affrontate, tali difficoltà potrebbero costringere al fallimento un gran numero di microimprese e di piccole imprese, causando gravi perturbazioni per l'intera economia dell'Unione”, e stabilisce che “in deroga a quanto precede, gli aiuti possono essere concessi alle microimprese o alle piccole imprese (ai sensi dell'allegato I del regolamento generale di esenzione per categoria) che risultavano già in difficoltà al 31 dicembre 2019, purché non siano soggette a procedure concorsuali per insolvenza ai sensi del diritto nazionale e non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione”.

Motivo per cui, grazie alla modifica sopra riportata, il Contributo a fondo perduto e gli abbuoni (del saldo 2019 e del primo acconto 2020) dell’Irap, potranno essere usufruiti anche dalle Microimprese e dalle Piccole imprese “in difficoltà” alla data del 31 dicembre 2019, purché non siano soggette a procedure concorsuali per insolvenza e non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o la ristrutturazione.

3) Come qualificare una Piccola impresa e una Microimpresa

L’intervento della Commissione Europea è, come si è detto, limitato alle imprese di minor dimensione, le microimprese e le piccole imprese, come definite dall’Allegato I al Regolamento UE n.651/2014, il quale con l’articolo 2 definisce:

- al comma 2 Piccola impresa: “si definisce piccola impresa una impresa che occupa meno di 50 persone e che realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di EUR”;

- al comma 3 Microimpresa: “si definisce microimpresa un’impresa che occupa meno di 10 persone e che realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di EUR”.

Cos'è

"ON - Oltre Nuove imprese a tasso zero" è l’incentivo per i giovani e le donne che vogliono diventare imprenditori. Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili.

AVVISO
In merito allo sportello aperto il 24 marzo 2022 con una dotazione pari a complessivi 150 milioni di euro a valere sui fondi nazionali, al 15 aprile 2022 sono pervenuti complessivamente 599 progetti, per un importo richiesto complessivo superiore alla dotazione finanziaria. Lo sportello resta in ogni caso aperto ed è possibile continuare a presentare le domande fino a eventuali nuove comunicazioni. Tuttavia a partire dalla suddetta data, l’avvio alla valutazione degli ulteriori nuovi progetti presentati avverrà - nel rispetto dell’ordine cronologico di arrivo – considerando gli importi concessi a valle degli esiti istruttori delle domande valutate positivamente e le risorse liberate dalle domande valutate con esito negativo, a seguito delle istruttorie in corso.

Incentivi a fondo perduto per piccole imprese

Chi ha diritto al fondo perduto 2022?

Il Fondo per il rilancio delle attività economiche, con una dotazione di 200 milioni di euro per l'anno 2022, è finalizzato alla concessione di aiuti in forma di contributo a fondo perduto a favore delle imprese che svolgono in via prevalente attività di commercio al dettaglio.

Chi può ottenere i contributi a fondo perduto?

Le principali categorie a cui sono destinati i prestiti a fondo perduto sono costituite dai disoccupati, dai giovani, dalle donne e dalle nuove startup. In ogni caso, sono volti a favorire l'iniziativa economica e imprenditoriale privata che riscontra maggiori difficoltà ad accedere al mercato del lavoro.

Cosa finanzia imprenditoria femminile 2022?

FONDO REGIONALE IMPRENDITORIA FEMMINILE E WOMEN NEW DEAL La misura sostiene con contributi a fondo perduto fino a un massimo di 30.000 euro, le micro e piccole imprese, anche in forma associata e le singole partite IVA che operano sul territorio da non più di cinque anni e che siano formate principalmente da donne.

Quali incentivi ci sono per aprire un'attività?

Fondi e contributi per aprire un'attività nel 2022.
Transizione 4.0..
Fondo Impresa Donna..
Smart&Start Italia..
Legge Sabatini..
SELFIEmployment..
Fondi europei, regionali e locali..