Fino a quanto può arrivare la miopia

Terapia

Mentre nell'occhio normale il tragitto dei raggi luminosi è modificato dalla membrana trasparente che si trova nella parte anteriore dell'occhio (cornea) e dal cristallino, lente naturale situata all’interno dell'occhio, in modo tale da farli convergere sulla retina, nell'occhio miope i raggi luminosi convergono davanti ad essa causando una visione sfocata degli oggetti.

Per correggere questo difetto visivo sono disponibili diversi strumenti:

  • occhiali
  • lenti a contatto
  • intervento chirurgico

Occhiali e lenti a contatto rappresentano i mezzi più utilizzati per la correzione della miopia. In particolare, per i bambini e gli adolescenti è preferibile l'uso di occhiali, soprattutto perché sono più gestibili delle lenti a contatto, sia dal punto di vista della pulizia che per la loro manutenzione; nell'età infantile, inoltre, si ha un rischio maggiore di sensibilizzazione al materiale delle lenti stesse.

Anche la scelta del modello degli occhiali è importante:

  • il margine superiore della montatura deve arrivare al sopracciglio, in modo da evitare che il bambino veda fuori dalla lente quando rivolge lo sguardo verso l'alto
  • le lenti devono essere infrangibili

Non sempre è possibile prescrivere lenti tanto potenti da eliminare totalmente il difetto poiché non tutte le persone sono in grado di adattarsi ad esse: è possibile correggere in modo pressoché totale le miopie di grado lieve o moderato, ma non quelle di grado più elevato. Solitamente la capacità di adattamento diminuisce con l'aumentare dell'età.

Se il difetto è troppo elevato gli occhiali possono non essere il mezzo di correzione ideale. Poiché l'immagine percepita risulta rimpicciolita e la sua nitidezza è perfetta solo nella parte centrale della lente, mentre si hanno delle distorsioni nella zona intorno a quella centrale e in quella periferica del campo visivo, possono insorgere inconvenienti come un'errata valutazione delle distanze e della profondità.

Nel caso di forti miopie si è costretti alla scelta di montature piuttosto spesse e pesanti che possono creare diversi disagi; anche se negli ultimi anni sono stati fatti diversi progressi in questo senso, ancora si è lontani da soluzioni ottimali.

Le lenti a contatto permettono una qualità visiva migliore rispetto agli occhiali, non provocano il rimpicciolimento dell'immagine né la distorsione periferica e risolvono vari problemi estetici e funzionali. Tuttavia, non sono tollerate da tutte le persone e presentano anche l'inconveniente di subire l'influsso di determinate condizioni atmosferiche e ambientali (ad esempio, il vento, la polvere, i pollini ecc.) che rendono il loro utilizzo più complicato.

È importante mantenere una buona manutenzione delle lenti, che sono sicuramente più delicate rispetto agli occhiali, per evitare che si verifichino problemi anche piuttosto fastidiosi come infezioni, congiuntivite, secchezza oculare e scarsa ossigenazione della cornea (ipossia corneale). In alcuni casi l'uso delle lenti a contatto può risultare difficile o richiedere un po' di tempo per abituarsi.

In alternativa all'utilizzo di occhiali e lenti a contatto è possibile ricorrere a diverse tecniche di chirurgia cosiddetta refrattiva. Con l'introduzione del laser sono stati fatti molti progressi per il trattamento di vari difetti visivi, permettendo interventi meno invasivi e tempi di recupero più brevi. Le tecniche laser sono efficaci nei difetti lievi e medi, meno in quelli di grado più elevato, agiscono modificando la curvatura della cornea e, di conseguenza, il suo potere refrattivo, consentendo la messa a fuoco delle immagini.

Per la correzione della miopia si utilizza il laser ad eccimeri, le tecniche praticate sono:

  • PRK (Photo Refractive Keratectomy)
  • LASEK (Laser Epitelio Keratomileusi)
  • LASIK (Laser in Situ Keratomileusi)
  • SMILE (Small Incision Lenticule Extraction)

La PRK è l'intervento per la correzione della miopia più eseguito in Europa. Consiste nell'impiego di un laser “a freddo”, che non brucia i tessuti ma li vaporizza (attraverso un processo detto di fotoablazione). L'intervento permette di rimuovere un sottile strato di tessuto superficiale della cornea (epitelio) ottenendone un appiattimento. Tramite l'utilizzo del laser è possibile rimodellare la curvatura della cornea con estrema precisione.

La LASEK, a differenza della PRK, prevede che l'epitelio della cornea non sia asportato ma sollevato e riposizionato dopo il trattamento con il laser.

La LASIK prevede l'incisione dello strato superficiale della cornea e il rimodellamento e la spianatura con il laser della parte centrale della cornea stessa.

Una variante della tecnica LASIK è la iLASIK, conosciuta anche come IntraLASIK o FemtoLASIK, nella quale, al posto della lama chirurgica, viene utilizzato un laser ultrarapido e ad alta precisione (laser a femtosecondi) che permette di creare un lembo di tessuto corneale (flap corneale) più sottile. Si procede, poi, al trattamento con il laser ad eccimeri per correggere il difetto visivo e, infine, al riposizionamento del lembo.

La SMILE (Small Incision Lenticule Extraction), è attualmente la tecnica più all'avanguardia. Permette, attraverso l'utilizzo del laser a femtosecondi, di operare con ottimi risultati miopie elevate, anche in persone con una cornea più sottile. Questa tecnica è assolutamente indolore, salvaguarda le strutture corneali nel loro complesso e permette un recupero visivo immediato.

L'impianto di lenti intraoculari (IOL), infine, permette una definitiva correzione del difetto visivo. In genere si ricorre a questa tecnica quando non è possibile sottoporsi a interventi di altro tipo. Consiste nell'impianto all'interno dell'occhio di lenti da vista di dimensioni molto piccole in grado di ripristinare la capacità di messa a fuoco. Questo tipo di intervento è reversibile.

Le tecniche descritte sono effettuate solitamente in ambulatorio, in anestesia locale e, di norma, non durano più di trenta minuti.

L'età migliore per sottoporsi all'intervento di chirurgia refrattiva è compresa tra i 25 e i 40 anni, periodo nel quale, in genere, il difetto di vista si stabilizza; dopo i 40 anni aumenta il rischio di comparsa della difficoltà a vedere bene da vicino (presbiopia) e di altri disturbi, come la secchezza oculare che può provocare una sensazione di fastidio successiva all'operazione.

Qual è il massimo grado di miopia?

A quante diottrie può arrivare una miopia? Non esiste un limite preciso, ma in alcuni casi si superano le 20 diottrie e ci si avvicina alle 30 che solo eccezionalmente vengono oltrepassate. Ovviamente miopie così elevate portano con sé una serie di conseguenze negative che compromettono la funzionalità oculare.

Quando miopia è grave?

Se la miopia va da 0 a -6 è definita scolare o leggera, mentre se supera le -6 diottrie è considerata grave o patologica e può peggiorare fino a raggiungere il valore di -30 diottrie.

Come vede un miope 5 gradi?

Un miope vede sfocato da lontano e a media distanza, con una specie di offuscamento che avvolge la visione: per questo motivo le persone che soffrono di miopia tendono a strizzare gli occhi, per aumentare la messa a fuoco.

Chi è miope può diventare cieco?

In circostanze estreme, la miopia può portare a complicazioni gravi e pericolose per la vista, tra cui la cecità. Tuttavia, questo è raro e si verifica nei casi in cui una miopia elevata raggiunge uno stadio avanzato chiamato miopia degenerativa (o miopia patologica).