Tariffe fasce orarie enel f1 f2 f3

Il mercato dell’energia elettrica sembra complesso e a volte è difficile orientarsi tra le proposte dei diversi fornitori. Conoscere le fasce orarie di consumo e le relative tariffe è utile per valutare le diverse offerte e per spostare i consumi negli orari in cui l’elettricità costa meno.

Caratteristiche importanti

  • Mercato tutelato e mercato libero
  • Costo dell'energia elettrica
  • Contatori Smart Meter
  • Fasce orarie di consumo
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In Italia, prima dell’istituzione dell’ENEL nel 1962, la gran parte della produzione di energia elettrica proveniva dallo sfruttamento delle risorse idrogeologiche del territorio da parte di circa 1200 piccole aziende private locali.

Per rispondere alle esigenze della crescente industrializzazione e ai problemi creati dalla frammentazione del settore elettrico è stata creata l’Enel che nel trentennio successivo ha proceduto all’ammodernamento e allo sviluppo della rete esistente.

Con il decreto sulle liberalizzazioni del settore dell’energia del 1999 si è chiusa l’era del monopolio Enel e il mercato è stato aperto alla concorrenza.

Il progresso tecnologico ha conosciuto un notevole sviluppo e nel 2006 l'Italia è stata la prima nazione al mondo a dotarsi su scala nazionale di una smart grid, una rete elettrica evoluta dove, grazie alle tecnologie digitali che tengono costantemente sotto controllo immissioni e prelievi, il flusso dell'energia può essere trasmesso in entrambe le direzioni e dove occorre al momento.

Il sistema elettrico nazionale è articolato in quattro settori:

  • Produzione
  • Trasmissione
  • Distribuzione
  • Fornitura all'utenza

Produzione

L’energia elettrica viene prodotta trasformando in elettricità l’energia ricavata da fonti non rinnovabili (gas, carbone e petrolio) e da fonti rinnovabili (energia solare, eolica, geotermica e idroelettrica).

L’energia prodotta in Italia non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico e parte di questo fabbisogno viene coperto dall’energia acquistata dai paesi confinanti (soprattutto Francia e Svizzera).

Trasmissione

La trasmissione, chiamata anche con il termine tecnico di dispacciamento è il servizio che gestisce e monitora i flussi di elettricità sulla rete di trasporto, garantendo in ogni istante l'equilibrio tra domanda e offerta.

In Italia questa attività è affidata a TERNA, una società privata quotata in borsa il cui azionista principale è la Cassa Depositi e Prestiti. Terna è inoltre proprietaria e gestisce la rete di trasmissione nazionale (tralicci, cavi, stazioni elettriche, in pratica l’alta tensione) collegata poi alle reti locali gestite dai distributori di zona.

Distribuzione

Attraverso le cabine di trasformazione primaria (da alta a media tensione), le cabine di trasformazione secondaria (da media a bassa tensione) e i trasformatori, l’energia elettrica viene trasportata fino all’utente finale. Le reti locali, smart grid, che distribuiscono l’energia elettrica a bassa tensione sono gestite dalle società di distribuzione che si occupano anche della loro manutenzione.

Il distributore è univoco per ciascuna zona. Ad esempio, a Roma il distributore è AReti, a Milano Unareti e a Napoli E-distribuzione.

Fornitura all’utenza

L’utenza acquista l’energia elettrica stipulando un contratto con il fornitore (o società di vendita). Il fornitore si occupa della vendita al dettaglio dell'energia al cliente finale, dopo averla acquistata dal produttore o alla borsa elettrica. È il fornitore che gestisce gli aspetti commerciali e amministrativi legati alla fornitura di energia (contratti e bollette). Mentre non è possibile cambiare il distributore, dal 2007 è invece possibile scegliere il proprio fornitore.

Con l'avvio della liberalizzazione del mercato dell'energia è stato istituito il servizio a maggior tutela che è andato ad affiancare il mercato libero. Questi due sistemi di gestione del mercato coesisteranno, se non ci saranno proroge, fino a gennaio 2023 quando il mercato tutelato cesserà le sue funzioni.

Le differenze principali tra i due sistemi sono nel prezzo e nell'ente di controllo. Il prezzo dell'energia viene, nel mercato tutelato, stabilito trimestralmente dall'ente di controllo che è ARERA, mentre nel mercato libero sono le aziende private a stabilire il prezzo e i servizi da offrire all'utente. In quest'ultimo caso l'ente di controllo è l'Antitrust che vigila affinché vi siano procedure trasparenti che rispettino le regole della concorrenza. I costi di gestione e le imposte sono comunque fissi in entrambi i sistemi.

Il prezzo dell’energia elettrica è definito in €/kWh (euro per chilowattora) ed è composto da diverse voci che possono essere raggruppate in 4 grandi categorie:

  • Materia energia, è il costo dell'energia elettrica (di produzione o di acquisto).
  • Trasporto e gestione del contatore, sono le spese per i soggetti che si occupano della gestione delle infrastrutture di trasporto (TERNA) e di distribuzione e misura, come i distributori locali.
  • Oneri di sistema, è la somma di diverse componenti come per esempio la spesa per bonus, incentivi ecc.
  • Imposte che comprendono sia l'IVA che le accise.

Il prezzo contrattabile (che può variare da un fornitore all'altro) nel caso del mercato libero è solo la quota materia energia perché le altre voci di spesa sono fisse.

Composizione della spesa energia elettrica per un utente domestico tipo

La progressiva sostituzione, a partire dal 2001, dei vecchi contatori meccanici con quelli elettronici di prima e poi di seconda generazione ha reso possibile l’applicazione della tariffe per fasce orarie. I contatori meccanici, infatti, misuravano solo il consumo totale mediante un disco che ruotava, ma non erano in grado di dare informazioni su quando era stata consumata l'energia.

Gli smart meter invece, oltre a permettere la gestione di molte operazioni a distanza, la telegestione, forniscono un modo per misurare i consumi in tempo reale, consentendo alle società di distribuzione di addebitare prezzi diversi in base all'ora del giorno e al giorno della settimana.

Il display di un contatore smart meter visualizza:

  • Il codice POD (ossia Point Of Delivery) è un codice unico alfanumerico che rappresenta le coordinate geografiche del punto di prelievo dell’energia elettrica.
  • La potenza istantanea prelevata.
  • La fascia oraria del momento.
  • I consumi che verranno addebitati nella fattura del momento (quantità di energia in chilowattora),
  • Le eventuali anomalie.

Inoltre, gli smart meter sono bidirezionali, cioè possono monitorare i flussi di energia sia in entrata (l’energia prelevata dalla rete elettrica) che in uscita (quella immessa dall’utente) e sono quindi indispensabili agli utenti che hanno un impianto di produzione di energia rinnovabile (fotovoltaico, eolico) per misurare quanta di questa energia viene immessa nella rete di distribuzione.

Il costo di produzione dell’energia non è omogeneo ma varia in funzione della variabilità della domanda: quanto più è alta la domanda, maggiore è l’impegno economico per la produzione di energia.

Per adeguarsi a questa situazione, il costo dell’energia elettrica è articolato per fasce orarie con il relativo prezzo.

Le fasce orarie sono state istituite da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), l’autorità amministrativa indipendente che svolge funzioni di controllo nei settori dell'energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del telecalore.

Le fasce orarie principali sono 3:

  • F1 è la fascia delle ore di punta, quindi la più costosa. Si applica nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 19.00.
  • F2 riguarda i giorni feriali dal lunedì al venerdì, dalle7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00, e il sabato, dalle 7.00 alle 23.00.
  • F3 è la fascia oraria attiva dal lunedì al sabato dalle 23.00 alle 7.00 e la domenica e i festivi per l’intera giornata.

A queste, a seconda del contratto stipulato con il proprio fornitore, si aggiungono altre 2 fasce:

  • F0 è la fascia delle tariffe monorarie. In questo caso la tariffa è indipendente dall’ora del giorno e dal giorno della settimana, è sempre la stessa.
  • F23 comprende tutte le ore incluse nelle fasce F2 e F3. Insieme alla fascia F1 si applica alle tariffe per uso domestico cosiddette biorarie, dove i consumi vengono distinti solo tra fascia F1 e fascia F23.

Queste fasce orarie, che corrispondono a diversi prezzi dell’energia, dovrebbero incentivare l’utente a spostare i consumi che possono essere differiti in fasce orarie più economiche. In questo modo diventa ad esempio più vantaggioso accendere alcuni elettrodomestici (lavatrice, lavastoviglie, scaldabagno ecc.) nelle ore non di punta.

I diversi tipi di abbonamento proposti dai fornitori

Nel mercato libero i contratti variano da un fornitore all'altro. Possono ad esempio essere di tipo:

  • flat, cioè prevedere una rata costante fissata nel contratto indipendente dai consumi effettivi;
  • a prezzo fisso unitario, monorario o a fasce, in cui, oltre alle spese fisse, vengono conteggiati i consumi moltiplicandoli per la tariffa unitaria al chilowattora;
  • a prezzo unitario variabile, in cui i consumi vengono moltiplicati per un prezzo unitario variabile secondo un indice fissato dal contratto, come ad esempio il PUN, prezzo unico nazionale.

La valutazione deve basarsi su diversi criteri.

  • Gli apparecchi e gli elettrodomestici da alimentare: i contratti sono suddivisi per fasce di potenza, la potenza di un'utenza domestica è di solito di 3 kW che potrebbero non essere sufficienti se si dispone di diversi elettrodomestici energivori.
  • I propri consumi: un nucleo composto da molte persone consuma sicuramente di più di una sola persona.
  • Le abitudini e lo stile di vita: chi passa gran parte della giornata fuori casa potrebbe avere esigenze diverse di chi, ad esempio, lavora in casa.

Sul Portale delle Offerte di ARERA, previsto dalla Legge sulla concorrenza del 4 agosto 2017 n. 124, è disponibile un comparatore interattivo che permette di confrontarle facilmente le diverse offerte presenti del mercato.

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Guida scritta da:

Patrizio, Ingegnere elettronico, Chioggia, 37 guide

Professionista della manutenzione e ingegnere elettronico di formazione, i miei strumenti e i miei utensili non trovano sosta neanche il fine settimana: l’auto, la barca, la casa con tutti i suoi elettrodomestici, il giardino e la piscina, sono lì per ricordarmi che anche loro hanno bisogno della mia attenzione. E poiché le mie disponibilità economiche hanno un limite, metto in gioco le mie competenze che cerco di ampliare giorno per giorno e progetto dopo progetto. Ho un gruppo di amici con i quali, nel fine settimana, condivido l’interesse per il fai-da-te: ci scambiamo esperienze, consigli e idee, ci aiutiamo a vicenda a realizzare i nostri progetti in un’atmosfera allegra e amichevole. È anche questo il fascino del fai-da-te e se potrò aiutare anche voi, per me sarà un vero piacere.

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Quali sono gli orari delle fasce F1 F2 F3?

Le fasce orarie nella bolletta luce.
La fascia F1 è quella delle cosiddette "ore di punta", per cui va dalle 08:00 alle 18:00;.
La fascia F2 va dalle 07:00 - 08:00 e poi dalle 19 alle 22;.
Per quanto riguarda la fascia F3, invece va dalle 20 alle 06:00 del mattino..

In quale fascia oraria costa meno la corrente?

L'energia elettrica costa meno nella fascia intermedia, chiamata F2. Questa fascia va dal lunedì al venerdì, dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00, e il sabato dalle 7:00 alle 23:00. La terza fascia, quella coi prezzi più bassi, è chiamata fuori punta.

Qual è la fascia oraria F3?

Fascia F3: da lunedì a sabato, dalle 00.00 alle 7.00 e dalle 23.00 alle 24.00; domenica e festivi, tutte le ore della giornata.