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Il deltacortene per i cani, è un farmaco molto potente che appartiene alla classe dei corticosteroidi che sono una classe di farmaci relativi a cortisone. Quando parliamo di cortisone ci riferiamo ad un ormone naturale. I corticosteroidi non devono essere confusi con gli steroidi anabolizzanti. Gli steroidi anabolizzanti promuovono il corpo e la crescita muscolare. I corticosteroidi sono usati in animali domestici per trattare l’infiammazione, allergie, prurito, le irregolarità del sistema immunitario, il dolore, schiena o trauma spinale, e l’occhio, l’orecchio, o problemi di pelle. Il deltacortene per i cani e la sua importanzaIl deltacortene per cani, come gli altri corticosteroidi comunemente usati includono prednisone, prednisolone, desametasone, triamcinolone, e metilprednisolone. Tutti questi farmaci hanno usi simili e gli effetti collaterali. I corticosteroidi sono estremamente utili in medicina veterinaria. Tuttavia, essi sono farmaci potenti. Essi devono essere usati con cautela per evitare effetti collaterali. I corticosteroidi spesso sono date a dosi elevate durante l’inizio del trattamento. La dose va ridotta nel tempo al livello minimo efficace. Il deltacortene per i cani In che modo usarloIl deltacortene per cani, come gli altri corticosteroidi, è più frequentemente somministrato come pillole orali o sospensioni liquide. Ci sono varietà iniettabili che sono usate comunemente negli ospedali veterinari. I corticosteroidi possono essere aggravate in gel che vengono assorbiti attraverso la pelle. Il deltacortene per i cani effetti collateraliIl deltacortene per cani è molto difficile da somministrare. I gatti sono meno sensibili agli effetti collaterali dei corticosteroidi rispetto a come lo sono i cani. Tuttavia, in cani e gatti gli effetti collaterali dei corticosteroidi sono l’aumento della sete, aumento della minzione, possibilmente portando a casa sporco (gatti, cani), aumento dell’appetito, ansimando (soprattutto nei cani), l’aumento di peso, le modifiche del pelo, l’aumento della suscettibilità alle infezioni. Raramente, disturbi gastrointestinali (diarrea, vomito, o la mancanza di appetito), cambiamenti comportamentali come la letargia o aggressione. Gli esseri umani che prendono corticosteroidi spesso si lamentano di effetti collaterali psicologici. Queste non sono riportati in animali domestici. Tuttavia, cambiamenti comportamentali come quelli sopra elencati non sono infrequenti. Dogalize utilizza cookies tecnici e consente l'uso di cookies a "terze parti" solo a scopo tecnico. Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente..Okay Ho Capito Salta al contenuto
Iperadrenocorticismo (morbo di Cushing)Iperadrenocorticismo (morbo di Cushing)MARTA AVANZI2017-11-24T00:08:13+01:00 L’iperadrenocorticismo, detto anche morbo di Cushing o malattia di Cushing, è una patologia causata da un eccesso di cortisone (un tipo di ormone) in circolo nel corpo per lunghi periodi di tempo. Si tratta di una malattia cronica, che inizia in modo subdolo e con il tempo diventa debilitante. Inoltre può predisporre il cane a contrarre calcoli vescicali, diabete e tromboembolismo polmonare. Sintomi Un aumento del consumo di acqua rispetto al solito non è esclusivo dell’iperadrenocorticismo ma può accompagnare moltissime altre patologie, tra cui insufficienza renale, malattie epatiche e diabete. Il cane beve normalmente 50 ml di acqua per chilo di peso; in caso di iperadrenocorticismo il consumo aumenta in modo notevole. L’eccesso di cortisone causa importanti sintomi a livello della cute. A causa dell’atrofia dei follicoli si verifica una perdita di pelo a livello del tronco, mentre la testa e le zampe sono risparmiate. Se tosato, il pelo fatica a ricrescere. La cute si atrofizza e appare assottigliata, grinzosa, con scarsa capacità di guarigione dalle ferite. La pelle dell’addome si ricopre di comedoni (punti neri) e può pigmentarsi diventando più scura. Le vene appaiono evidenti. La cute è particolarmente soggetta ad infezioni ricorrenti che causano prurito. Addome di una cagna affetta da morbo di Cushing: si osserva l’addome ingrossato e privo di pelo. Particolare dell’addome: la cute è sottile e secca, le vene prominenti e vi sono abbondanti comedoni. Nei casi avanzati si possono formare nello spessore della pelle depositi di calcio, detti calcinosis cutis, che
appaiono come aree rilevate, infiammate e molto indurite che possono colpire qualunque parte del corpo. Cause L’iperadrenocorticismo si manifesta quando il corpo è esposto per lunghi periodi a livelli eccessivi dell’ormone cortisolo (detto anche idrocortisone). Il cortisolo viene normalmente prodotto dalle ghiandole surrenali (due ghiandole poste accanto ai
reni) dove viene immagazzinato per essere rilasciato quando si rende necessario. Questo ormone è essenziale per l’organismo e ha importanti funzioni. Entra in circolo in condizioni di stress, quando l’organismo deve prepararsi alla lotta o alla fuga, rilasciando grassi e zuccheri che devono essere rapidamente consumati dall’organismo e trattenendo acqua e sodio. Quando la presenza di cortisolo diventa cronica, si crea uno stato di consumo costante delle risorse che diventa debilitante. Rappresentazione di come funzionano le ghiandole surrenali Iperadrenocorticismo ipofisi-dipendente Iperadrenocorticismo surrene-dipendente Eccessiva somministrazione di cortisonici Diagnosi Nell’emocromo (l’esame delle cellule del sangue) si può osservare un cosiddetto leucogramma da stress, vale a dire una peculiare distribuzione delle cellule bianche: aumento dei neutrofili e dei monociti, diminuzione dei linfociti e degli eosinofili. Se questi elementi si osservano in un cane che non è stressato, possono suggerire la presenza del morbo di Cushing. L’esame biochimico può mostrare un aumento della fosfatasi alcalina (SAP o ALP), un enzima prodotto dal fegato in misura maggiore per opera del cortisolo, e del colesterolo, che aumenta però in molte altre condizioni patologiche. Si osserva a volte anche l’aumento di un altro enzima, l’ALT, e un aumento lieve o grave della glicemia. Tutte queste alterazioni non sono specifiche e non permettono di diagnosticare da sole il morbo di Cushing, ma possono indicare la necessità di eseguire esami più specifici se si osservano in cani con sintomi compatibili. Le urine sono in genere eccessivamente diluite a causa dell’aumento del consumo di acqua, vale a dire che presentano un peso specifico molto basso. I livelli di proteine possono essere aumentati per la perdita di albumine. Il 20% dei cani con iperadrenocorticismo presentano infezioni urinarie, spesso senza sintomi, rilevabili con un esame colturale dell’urina. Test specifici Se l’esame clinico e gli esami di laboratorio di base sono sospetti, per confermare la diagnosi sono necessari test specifici, che possono essere di vario tipo. Tuttavia, se il cane appare clinicamente normale, vale a dire non ha sintomi riferibili all’iperadrenocorticismo, non è necessario ricorrere ad approfondimenti diagnostici specifici solo perchè alcuni valori di laboratorio possono apparire alterati. Prima di procedere con i test è importante escludere che il cane abbia ricevuto farmaci a base di cortisone in una forma o l’altra (iniezioni, compresse, prodotti per le otiti, prodotti oftalmici) o che abbia potuto ingerire cortisonici accidentalmente (es. farmaci trovati in casa). Test di soppressione con desametasone a basse dosi Rapporto urinario cortisolo:creatinina Differenziazione del tipo di morbo di Cusghing Terapia La terapia chirurgica è molto difficile e rischiosa pertanto di norma si ricorre alla terapia medica. Non è necessario iniziare la terapia in ogni cane in cui si effettua la diagnosi di morbo di Cushing. La decisione dipende dalla gravità dei sintomi e da quanto questi disturbino il cane e il proprietario, ad esempio se il cane beve tanto da avere necessità di urinare in piena notte. Poiché si tratta di una patologia progressiva, è necessario monitorare costantemente lo stato di salute per decidere se e quando iniziare il trattamento. Il trattamento serve a combattere i sintomi, non la progressione del tumore, e va continuata per tutta la vita. Il farmaco usato più comunemente per la cura dell’iperadrenocorticismo del cane è il trilostano. Il trilostano è l’inibitore di un enzima chiamato deidrogenasi 3-beta – idrossisteroido, coinvolto nella produzione di vari steroidi tra cui il cortisolo, di cui ne blocca la produzione. Il trilostano va somministrato una o due volte al giorno con il cibo. Gli effetti collaterali più comuni sono lieve letargia e riduzione dell’appetito soprattutto all’inizio della terapia, quando l’organismo si deve adattare ai cambiamenti ormonali. La maggior parte delle reazioni sono lievi e reversibili con l’interruzione della terapia. Sono invece possibili reazioni avverse anche permanenti, dette addisoniane, che possono
verificarsi in modo imprevedibile e a qualsiasi dose. Per questo motivo è essenziale effettuare monitoraggi regolari tramite esami del sangue. Secondo alcuni studi, il rischio di una reazione di questo tipo permanente o pericolosa per la vita durante la terapia con trilostano è del 2-3%. Cosa provoca il cortisone al cane?Gli studi della Notari evidenziano che nel periodo di assunzione dei cortisonici i cani si presentano più nervosi e aggressivi, specie in presenza del cibo, più propensi ad abbaiare, più paurosi e tendenti ad evitare i contatti sociali o le situazioni inaspettate.
Perché il mio cane beve tanto e fa tanta pipì?Le cause più frequenti sono il diabete, sia del cane che del gatto, infezioni dell'utero, come la piometra, dei reni (pielonefriti) malattie metaboliche come la Sindrome di Cushing, l'insufficienza renale e molto altro ancora.
Perché il mio cane ha sempre sete?Esistono alcuni motivi legati a problemi di salute che portano il tuo cane a bere molta acqua. Malattie come il diabete, le malattie renali croniche o la sindrome di Cushing possono far sì che il cane beva più del solito.
Quanto può vivere un cane con la sindrome di Cushing?Purtroppo la malattia è irreversibile e il periodo di sopravvivenza, in diversi studi ha dimostrato non essere superiore ai due anni.
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