Perdite di sangue dopo una settimana dal ciclo

Un sanguinamento vaginale anomalo è un qualsiasi sanguinamento che si verifichi dalla vagina

  • prima della pubertà

  • fra due cicli mestruali

  • durante la gravidanza

  • dopo la menopausa (12 mesi o più dopo l’ultima mestruazione)

Durante gli anni di fertilità, il sanguinamento vaginale si verifica normalmente come mestruazioni, che, tuttavia, sono considerate anomale se

  • comportano perdite eccessive (impregnano più di 1 o 2 tamponi all’ora)

  • durano troppo (oltre 7 giorni)

  • sono troppo frequenti (di solito a distanza di meno di 21 giorni)

  • sono troppo poco frequenti (di solito a distanza di oltre 90 giorni)

Generalmente, le mestruazioni durano dai 3 ai 7 giorni e accadono ogni 21-35 giorni. Nelle adolescenti, l’intervallo fra i cicli varia di più e può raggiungere i 45 giorni.

Il sanguinamento vaginale può derivare da

  • Un disturbo della vagina, dell’utero, della cervice o di un altro organo riproduttivo, come fibromi, infezioni o tumori

  • Disturbi che causano sanguinamento eccessivo (non comuni)

Le cause probabili del sanguinamento vaginale dipendono dall’età della donna.

Le bambine appena nate possono avere piccole perdite di sangue vaginali. Prima della nascita, assorbono estrogeni dalla madre attraverso la placenta. Dopo la nascita, questi alti livelli di estrogeno diminuiscono rapidamente, provocando talvolta piccoli sanguinamenti nelle prime 1-2 settimane di vita.

Nel corso dell’infanzia, il sanguinamento vaginale è anomalo e piuttosto raro. Quando si verifica, può essere dovuto a

  • Un oggetto (corpo) estraneo, ad esempio carta igienica o un giocattolo che penetra nella vagina

  • Una lesione o un possibile abuso sessuale

Negli anni in cui la donna è potenzialmente fertile la causa più comune è

Altre cause frequenti i sanguinamento vaginale durante l’età fertile includono

  • Complicanze della gravidanza (a volte, se la donna non sa di essere incinta)

  • Sanguinamento durante il rilascio dell’ovulo (ovulazione) nel corso del ciclo mestruale

  • Assottigliamento della mucosa vaginale correlato all’età (precedentemente detto vaginite atrofica) o dell’utero (parte della sindrome genitourinaria della menopausa)

Raramente, il sanguinamento è dovuto a un tumore o a una lesione derivante da un abuso di minore non sospetta.

I medici verificano la presenza di una gravidanza in tutte le donne in età fertile.

Nelle donne che presentano sanguinamento vaginale, alcune caratteristiche sono causa di preoccupazione:

  • Sanguinamento eccessivo

  • Sanguinamento prima dell’esordio delle mestruazioni (prima della pubertà) o dopo la loro fine (postmenopausa)

  • Sanguinamento durante la gravidanza

  • Nei bambini, difficoltà a camminare o stare seduti, lividi o lacerazioni attorno ai genitali o l’ano o la bocca e/o secrezioni o prurito vaginale (possibili segni di abuso sessuale)

Il sanguinamento è ritenuto eccessivo nei seguenti casi:

  • La donna perde più di una tazza di sangue.

  • Più di un assorbente o tampone saturo in un’ora per qualche ora.

  • Il sangue contiene grossi coaguli.

Le donne che accusano segnali d’allarme devono rivolgersi al medico immediatamente, come pure quelle che riscontrano grossi coaguli o pezzi di tessuto nel sangue o con sintomi che indicano disturbi emorragici. I sintomi di un disturbo emorragico comprendono facilità alla formazione di lividi, sanguinamento eccessivo nel lavare i denti o in seguito a piccoli tagli ed eruzioni di piccoli punti rosso-violacei o chiazze più ampie (che indicano sanguinamento sottocutaneo). Tuttavia, se l’unico segnale d’allarme è il sanguinamento vaginale prima della pubertà o dopo la menopausa, le donne possono aspettare una settimana circa prima di consultare il medico.

Le donne che non presentano segnali d’allarme dovrebbero programmare una visita, quando possibile, ma un rinvio anche di parecchi giorni non è pericoloso.

Se il sanguinamento vaginale nelle neonate si protrae per più di alcuni giorni oppure è abbondante o ha un cattivo odore, è opportuno consultare un medico.

Il medico si informa sul sanguinamento in termini di:

  • Quanti assorbenti o tamponi vengono utilizzati al giorno o in un’ora

  • Quanto dura il sanguinamento

  • Quando è cominciato

  • Quando si verifica in relazione ai cicli mestruali e all’attività sessuale

Inoltre chiede l’anamnesi delle mestruazioni:

  • a che età hanno avuto la prima mestruazione

  • la loro durata

  • quanto abbondante è il flusso

  • qual è l’intervallo fra due cicli

  • se sono regolari

Viene chiesto alla donna se ha già avuto in passato episodi di sanguinamento anomalo, se ha accusato disturbi che possono causare sanguinamento (ad esempio un aborto recente) o se assume la pillola anticoncezionale, altri ormoni o altri farmaci che provocano eccessivo sanguinamento (come gli anticoagulanti e i farmaci antinfiammatori non steroidei [FANS]).

Le si chiedono, inoltre, informazioni sui sintomi, ad esempio se accusa capogiri, dolore addominale e sanguinamento eccessivo dopo essersi lavata i denti o essersi fatta un piccolo taglio.

Se non è presente sangue nella vagina, può essere condotto un esame rettale per stabilire se il sanguinamento provenga dal tratto digerente.

Perdite di sangue dopo una settimana dal ciclo

Nelle donne in età fertile, i medici procedono sempre a

  • Un test di gravidanza sulle urine o sul sangue

Se il test di gravidanza sulle urine è negativo ma i medici sospettano una gravidanza, si procede con un test di gravidanza sul sangue, che misura i livelli di un ormone prodotto dalla placenta chiamato gonadotropina corionica umana (hCG) All’inizio della gravidanza (prima delle 5 settimane), il test sul sangue è più preciso di quello sulle urine.

Gli esami condotti comunemente includono

  • Analisi del sangue per misurare i livelli di ormone tiroideo

  • Se il sanguinamento è stato abbondante o di lunga durata, un emocromo completo per verificare la presenza di anemia

L’ecografia viene spesso utilizzata per ricercare anomalie degli organi riproduttivi se le donne presentano fattori di rischio per il tumore dell’endometrio o se il medico sospetta problemi come fibromi, polipi o un tumore. Per l’ecografia si utilizza un dispositivo a ultrasuoni manuale che viene inserito in vagina, ma che può anche essere posizionato sull’addome.

Se i risultati di tali esami sono anomali o inconcludenti, i medici possono prelevare un campione di tessuto dall’epitelio uterino da analizzare nelle seguenti circostanze:

  • Donne di età superiore ai 45 anni.

  • Donne con fattori di rischio per tumori dell’apparato riproduttivo, fra cui quelli dell’epitelio dell’utero (tumore dell’endometrio) e dell’ovaio.

  • Nelle donne in post-menopausa, la mucosa dell’utero (endometrio) è ispessita (osservata con un’ecografia).

A seconda del disturbo che appare più probabile, si procede a ulteriori esami. Ad esempio, una biopsia della cervice per un sospetto tumore della cervice.

Se il sanguinamento anomalo non deriva da nessuna delle cause abituali, potrebbe essere correlato al controllo ormonale del ciclo mestruale.

Se le donne presentano un sanguinamento estremamente abbondante e una pressione arteriosa molto bassa, ricevono immediatamente liquidi per via endovenosa e trasfusioni di sangue, secondo necessità, per ripristinare la pressione arteriosa. In caso di emergenza, spesso è necessaria una laparoscopia o una laparotomia. Per la laparoscopia, i medici praticano una piccola incisione immediatamente sotto l’ombelico e inseriscono una sonda di esplorazione (laparoscopio). La laparotomia richiede un’ampia incisione nell’addome. Entrambe le procedure consentono ai medici di osservare direttamente gli organi e di ricercare eventuali anomalie.

Se il sanguinamento vaginale deriva da un disturbo diverso, è opportuno intervenire, se possibile, trattando quest’ultimo. Se il sanguinamento causa carenza di ferro, la donna deve assumere integratori a base di ferro.

Per trattare il sanguinamento uterino anomalo correlato a cambiamenti nel controllo ormonale del ciclo mestruale possono essere usati pillole anticoncezionali Farmaci

Perdite di sangue dopo una settimana dal ciclo
o altri ormoni.

Polipi, fibromi, neoplasie e altri tumori benigni possono essere asportati chirurgicamente dall’utero.

Il sanguinamento post-menopausa (che si verifica più di 12 mesi dopo l’ultima mestruazione) è relativamente comune, ma è sempre considerato anomalo. Questo tipo di sanguinamento può essere indice di lesioni precancerose (come l’ispessimento dell’epitelio uterino) o di tumore. Pertanto, se si verifica, le donne meno giovani devono rivolgersi tempestivamente al medico in modo da escludere o trattare immediatamente un tumore.

Le donne anziane devono rivolgersi tempestivamente al medico nei seguenti casi:

  • sanguinamento vaginale

  • secrezione rosa o bruna, con possibile presenza di piccole quantità di sangue

Tuttavia, il sanguinamento post-menopausa è conseguenza di numerosi altri fattori.

La causa più frequente è:

  • Assottigliamento della mucosa uterina o vaginale (sindrome genitourinaria della menopausa)

Le altre cause includono:

  • Assunzione di estrogeni o altra terapia ormonale, in particolare dopo la sospensione

  • Polipi nella cervice o nell’utero

  • Fibromi

  • Infezioni

A causa della sottigliezza e della secchezza dei tessuti della vagina, l’esame può risultare fastidioso. I medici di solito intervengono con uno strumento di dimensioni ridotte (speculum) per alleviare il fastidio.

  • Nel periodo fertile, la causa più comune del sanguinamento vaginale anomalo è la gravidanza.

  • Nelle donne che non sono in gravidanza, la causa più comune è lo squilibrio ormonale (disfunzione ovulatoria), che può causare sanguinamento uterino anomalo.

  • Il sanguinamento uterino anomalo dipende da cambiamenti nel controllo ormonale del ciclo mestruale che impediscono alle ovaie di rilasciare un ovulo.

  • Nelle bambine, di solito la causa è la presenza di un corpo estraneo o di una lesione, ma talvolta anche l’abuso sessuale.

  • Nelle donne in età fertile si procede con il test di gravidanza, anche se la donna non pensa di essere incinta.

  • Se il sanguinamento vaginale si verifica dopo la menopausa, è necessaria una valutazione per escludere un tumore.

Quali sono le perdite di sangue dopo il ciclo di norma?

Le perdite di sangue dopo la fase mestruale del ciclo di norma sono semplici episodi di spotting (dall’inglese “to spot”, ovvero “macchiare”). Si tratta di piccole perdite scure che compaiono tra una mestruazione e l’altra, di solito durante l’ovulazione. Perdite di sangue dopo il ciclo, le cause

Quali sono le perdite di sangue dopo la mestruazione?

Le perdite di sangue dopo la fase mestruale del ciclo di norma sono semplici episodi di spotting (dall’inglese “to spot”, ovvero “macchiare”). Si tratta di piccole perdite scure che compaiono tra una mestruazione e l’altra, di solito durante l’ovulazione.

Quali sono le cause delle perdite dopo il ciclo?

Le cause delle perdite dopo il ciclo. Le cause delle perdite rosse dopo il ciclo possono essere di natura organica o disfunzionale. Quelle di natura organica sono dovute a diversi fattori, come la presenza di fibromi, polipi, tumori, cisti, vaginiti, neoplasie, disordini endocrini, menopausa precoce o endometriosi;

Quali sono le perdite di sangue dopo un rapporto sessuale?

1.5 Perdite di sangue dopo il ciclo e dolore dopo un rapporto sessuale. Le perdite di sangue dopo la fase mestruale del ciclo di norma sono semplici episodi di spotting (dall’inglese “to spot”, ovvero “macchiare”). Si tratta di piccole perdite scure che compaiono tra una mestruazione e l’altra, di solito durante l’ovulazione.

Quando si hanno perdite di sangue dopo il ciclo?

Definizione. La metrorragia è una perdita di sangue uterino che esula dalle normali perdite ematiche legate al ciclo mestruale; in genere, infatti, si presenta nel periodo intermestruale.

Quando hai perdite di sangue ma non è ciclo?

Le false mestruazioni sono indicative dell'annidamento dell'embrione nella parete uterina (endometrio). La loro manifestazione non segnala nulla di preoccupante, in quanto la perdita di alcune gocce di sangue è assolutamente normale e fisiologica all'inizio della gravidanza.

Quando preoccuparsi per le perdite di sangue?

Se il sanguinamento vaginale è più abbondante rispetto ad una normale mestruazione, di colore rosso acceso o nero ed è accompagnato da nausea, tachicardia o dolori all'addome, è necessario ricorrere al consulto Ginecologico.

Perché dopo 10 giorni dal ciclo perdite marroni?

Dopo le mestruazioni, a volte, alcune tracce di sangue restano all'interno della vagina e vengono poi espulse sotto forma di perdite. Preoccuparsi è normale, quando non si sa di che si tratta, ma le perdite (o spotting) marroni dopo il ciclo sono semplice muco vaginale saturato nel sangue vecchio.