Produttori dal 1963 di Olio Extravergine di Oliva del SalentoQui da noi in Puglia l’Olio di Frantoio per la tua Famiglia Show
Siamo produttori di olio extravergine di oliva per tradizione e passione sin dal 1963 in Puglia nel cuore del Salento, in particolare il nostro stabilimento è a Carmiano (Le). GUARDA LA PRODUZIONE I PIU’ RICHIESTI SUL NOSTRO SHOP
Olio Santa Lucia – equilibrato ORDINA Lo stile di vita che rappresenta l’olio extravergine di oliva nel Salento Il nostro olio extravergine di oliva prodotto nella
nuova campagna olearia 2021/2022 non è reperibile nel commercio tradizionale, ne tanto meno è reperibile nella grande distribuzione, lo puoi acquistare direttamente: Per la vendita del pregiato olio evo salentino ci rivolgiamo direttamente ad un consumatore esigente ed attento alla qualità della vita che ha scelto come regola, oltre al piacere, qualità e genuinità
del prodotto, prevenzione salutistica e benessere. SCOPRI TUTTI GLI OLI La Puglia costituisce nella nostra penisola il territorio d’eccellenza dell'olivicoltura, con grandi distese di olivi che ne caratterizzano profondamente i paesaggi dal Gargano alle Murge, dal Tavoliere al Salento, dalle coste adriatiche a quelle ioniche. In Puglia l’olivo ha una storia antichissima e il suo territorio accoglie la più alta concentrazione al mondo di piante millenarie, veri e propri monumenti viventi, immenso patrimonio naturalistico, storico e culturale. Varietà di olive pugliesiTra le cultivar autoctone più rappresentative dell'olio pugliese ci sono Ogliarola, Peranzana, Cellina di Nardò, ma soprattutto Coratina; varietà di olive che danno un olio dal gusto intenso, con note decise di amaro e piccante, spesso accompagnato dal sentore di mandorla e carciofo. Attualmente la Puglia vanta cinque riconoscimenti DOP: Dauno (con sottozone Alto e Basso Tavoliere, Gargano e Sub Appennino), Terra di Bari (con tre sottozone: Bitonto, Castel del Monte, Murgia dei Trulli e delle Grotte), Collina di Brindisi, Terra d’Otranto e Terre Tarentine. Olio pugliese: cos’è, che caratteristiche ha, di quali marchi si fregia, come gustarlo e molto altroNon appena si entra in Puglia ci si rende immediatamente conto del fatto che si tratta di una regione capace di produrre grandi quantità di olio di oliva. Le distese di alberi di olivo, perfettamente curati e perfettamente ordinati, sfilano davanti ai nostri occhi una dopo l’altra, creando un piacevole contrasto visivo tra il cielo blu e le loro tondeggianti chiome verde scuro. L’aria, e con essa la terra, in queste zone hanno un profumo inconfondibile, dato proprio da queste immense distese d’alberi di ulivo…è il profumo della Puglia. Il profumo dell’olio pugliese. L’albero di olivo in Puglia: dove cresce, in che misuraIn generale, gli ulivi sono spesso presenti su terreni di tipo collinare con clima mite non eccessivamente umido. L’albero di ulivo cresce bene anche in contesti particolarmente aridi, argillosi oppure calcarei. La Puglia è particolarmente ricca di terreni argillosi e calcarei ed il suo clima è spesso secco e arido. L’ambiente ideale, nel cuore del Mediterraneo, per la crescita dell’albero di ulivo! Ecco insomma spiegato il primo piccolo grande segreto dell’olio pugliese…. terra e clima davvero perfetti!
Altri approfondimenti sull’olio puglieseGli alberi di ulivo in Puglia: diamo un po’ i numeriMa veniamo ai numeri: oggi in Puglia vi sono oltre 50 milioni di alberi di ulivo, che conferiscono alla regione il primato in fatto di produzione di olive ed olio d’oliva in Italia. Quando parliamo di olio di oliva ovviamente ci riferiamo all’olio extra vergine di oliva, un olio la cui acidità non supera mai la quota di un grammo su cento. Vi sono ad ogni modo differenti tipi di olii extravergini di oliva. Solitamente si usa indicare e distinguere tra il delicato, il medio e l’intenso. L’olio più delicato è ottimo se usato a crudo; il medio è buono per condire piatti al vapore o al sale, mentre l’aroma più intenso, fruttato e leggermente piccante, è ideale per accompagnare piatti di carne. Ma avremo modo più avanti di approfondire le informazioni relative ad acidità dell’olio pugliese ed agli usi dell’olio pugliese. Insomma, dire olio extravergine di oliva spesso non basta, in quanto ciascun olio presenta caratteristiche peculiari che lo identificano e lo distinguono dagli altri olii. Ecco perchè l’Unione Europea ha identificato alcuni termini base da utilizzarsi per identificare, definire e classificare l’olio di oliva. Ma andiamo con ordine. CURIOSITA’: Sino a metà Ottocento Gallipoli era un porto importante da dove partiva l’olio lampante (per illuminare Londra), in particolare da questo porto dipendeva il prezzo alla Borsa d’Inghilterra e la stessa regina Vittoria lo preferiva.
Cultivar e metodi di raccolta delle oliveIn principio, come detto, c’è l’albero di olivo. L’albero di olivo cresce molto bene in tutto il bacino del Mediterraneo. Vi sono diverse varietà, chiamate cultivar, che danno vita a olii di oliva in purezza oppure in blend. Avremo dunque oli di oliva prodotti a partire da un solo cultivar oppure da più cultivar. I cultivar AUTOCTONI della Puglia da OLIO o da MENSA sono:
Per ulteriori approfondimenti sulle olive pugliesi abbiamo realizzato una pagina apposita. I cultivar NON AUTOCTONI della Puglia sono:
Come avviene la raccolta delle oliveI metodi possono essere tre:
In generale, in Puglia si evita che le olive tocchino in suolo per non andare in contro a fermentazioni o sviluppo di muffe di sorta, per non danneggiarsi e per non vedere alterata la loro acidità naturale. Come avviene l’estrazione dell’olio pugliese?Un tempo c’erano gli antichi frantoi ipogei, scavati sottoterra. Perché sottoterra?
I frantoi ipogei sono luoghi dotati di un grande fascino. Potete trovarvi veri e propri pezzi di storia pugliese, non solo relativamente agli stili di vita ed alle tecniche di estrazione dell’olio, ma anche resti di chiese bizantine, utensili di vario genere, fossili marini e molto altro. Oggi l’estrazione dell’olio non avviene più nei frantoi ipogei, ma in moderni frantoi dove ciascuno può conferire le sue olive. Le fasi dell’estrazione dell’olio puglieseDopo la raccolta e la frangitura (o molitura) l’estrazione può avvenire in diversi modi:
Tipi di olio puglieseA determinare l’acidità di un olio è il cosiddetto acido oleico. Meno l’olio è acido e più è buono, sano e di pregio.La distinzione non avviene a monte, ma dopo la frangitura. Che cos’è la frangitura delle olive?Dopo la raccolta, le olive vengono lavate e poi pesate. Poi ha luogo la frangitura, chiamata anche molitura. Si tratta di una procedura meccanica, che consente alle olive di rompersi grossolanamente e di iniziare a liberare il primo olio, che poi sarà successivamente lavorato. A questo punto si otterrà un olio già identificabile come poco acido (extravergine o vergine) o molto acido e non commestibile (da raffinare). La molitura fà si che si venga a creare una pasta d’olio contenente al suo interno di tutto, bucce, polpa, noccioli, olio e acqua. Una volta la frangitura avveniva nei frantoi per mezzo di enormi macine in pietra, le molazze. Oggi invece avviene tramite appositi strumenti meccanici. Segue poi la pressatura della pasta d’olio, ed infine la vera e propria estrazione dell’olio pugliese. Volendo elencare i tipi di olio pugliese, si distingue tra:
Alcune domande comuni sul lessico relativo ai tipi di olio pugliese1 – Che cos’è la sansa?La sansa è un residuo solido che rimane dopo la lavorazione delle olive e l’estrazione dell’olio. Chi è pugliese o ha viaggiato in Puglia, conosce perfettamente l’odore caratteristico della sansa! Anche dalla sansa è possibile estrarre dell’olio, anche se poco. Le metodiche prevedono pressatura o centrifuga. Eseguendo una spremitura, non si otterrebbe mai un olio. Per estrarre olio dalla sansa non solo si ricorre a pressatura o centrifuga, ma si aggiunge anche un componente chimico, chiamato esano. Dopo l’estrazione, l’esano viene inoltre riutilizzato per successive estrazioni. L’acidità di dell’olio di sansa greggio è intorno all’1%. L’olio di sansa di oliva greggio non è un olio per il mercato alimentare e non è commestibile. Ha bisogno di essere raffinato. Per questo solitamente lo si mescola con oli di oliva vergini. Di qui il nome olio di sansa di oliva. 2 – Cosa sono gli oli rettificati?Solitamente gli oli rettificati si usano per l’industria alimentare e sono tutti quegli oli che potreste trovare nei prodotti in conserva (verdure sott’olio, tonno in scatola, eccecc). Per rettifica si intende un insieme di operazioni effettuate per rendere un olio utilizzabile dal punto di vista alimentare e quindi commestibile. Si interviene per correggerne colore, odore, sapore e proprietà organolettiche al fine di poterlo immettere sul mercato. Le procedure di rettifica dell’olio includono:
3 – Cosa si intende per lampante?E’ un olio di qualità molto bassa la cui acidità è superiore al 2%. Lampante si riferisce al fatto che un tempo, prima che le nostre strade fossero illuminate elettricamente, questo olio si usava per l’illuminazione urbana e casalinga, attraverso apposite lucerne. Olio pugliese: attenzione all’etichetta ed al prezzoQuando vi apprestate ad acquistare un olio pugliese o di altra provenienza, spendete qualche minuto nella lettura dell’etichetta. Controllate bene il tipo di olio che state acquistando, se extravergine, vergine o biologico, per esempio. E affidatevi a negozianti dei quali vi fidate davvero. Le frodi alimentari purtroppo possono capitare, pertanto se il prezzo vi sembra molto accattivante ed incredibilmente basso, fatevi qualche domanda. Talvolta per ottenere una buona competitività sul mercato, alcune aziende operanti in modo non del tutto limpido hanno “tagliato” l’olio di oliva con olio di semi o hanno messo in atto altri stratagemmi. Un buon olio pugliese (e non solo) non è mai regalato, ha un colore verde brillante e un delizioso profumo fruttato. Imparate ad osservare tutti i dettagli, così da non cadere in spiacevoli frodi alimentari. Olio pugliese: caratteristichePer quanto riguarda l’olio pugliese, le caratteristiche possono riferirsi al colore, all’odore, alle caratteristiche organolettiche, alla composizione chimica. L’Unione Europea ha selezionato una serie di termini ben precisi per indicare le caratteristiche dell’olio pugliese, cosicchè tutti i produttori e gli intenditori si esprimano nello stesso modo. Una convenzione che non lascia spazio all’immaginazione. Avremo dunque un olio cotto, dolce, fruttato, mandorlato, cetriolo e via dicendo…. tutti termini che si usano per esprimere il tipo di sapore dell’olio, un pò come accade con i vini. Elenchiamo comunque, in linea generale, le caratteristiche dell’olio pugliese, tenendo presente 3 fattori:
Ad ogni modo, l’olio pugliese si caratterizza per:
Olio pugliese IGP: cosa significa?L’olio pugliese IGP è un olio che l’Unione Europea ha indicato come avente una Indicazione Geografica Protetta. L’Indicazione Geografica Protetta è una vera e propria garanzia che viene offerta al consumatore e che ha, tra gli altri, l’obiettivo di metterlo al riparo dalle frodi alimentari. Si indica come olio pugliese IGP tutto quell’olio prodotto in Puglia da cultivar autoctone (tutte quelle sopracitate). La provenienza regionale è dunque certa e garantita. Oggi in Puglia (scriviamo nel 2020), si fregiano del marchio IGP quasi 400 produttori, capaci di produrre circa 324mila tonnellate l’anno di olio pugliese. L‘olio pugliese IGP è regolamentato da uno specifico Disciplinare, secondo il quale:
Le annate dell’Olio pugliese: 2019, 2020 e via dicendoCiascuna annata darà vita ad un olio differente, tenendo conto che l’albero di olivo ha annate molto produttive alternate ad annate poco produttive. Avremo olio pugliese 2019, olio pugliese 2020 e così via. In generale, l’olio pugliese IGP è caratterizzato da un legame fortissimo con il territorio. Il sapore lievemente amaro e piccantino, oltre a rendere l’olio pugliese buonissimo, è segno inconfondibile di un apporto nutrizionale d’eccellenza e della presenza di altissimi livelli di polifenoli preziosi per il benessere e la salute di tutti noi. Quanto costa l'olio pugliese?Bari - Olio d'oliva. Qual è il miglior olio pugliese?Qual è il miglior olio pugliese? In base alle classifica ufficiale 2021/2022 pubblicata dall'Associazione Sommelier Puglia il miglior olio extravergine pugliese fruttato medio è l'olio Formula Raguso Classico del Frantoio Raguso.
Quanto costa l'olio pugliese al litro?Prezzo medio dell'olio extravergine pugliese
Considerando tutti questi fattori possiamo affermare che per produrre un olio extravergine di qualità il costo medio di produzione è di 6 euro al litro.
Qual è il miglior olio d'oliva in commercio?Al primo posto della classifica di Altroconsumo c'è Monini Bios, seguito da Clemente e Carapelli Bio. Fuori dal podio Podere del Conte (Eurospin) che precede Carapelli il frantoio, Desantis 100% italiano, Desantis Classico, Conad Verso Natura Bio e De Cecco Classico. A chiudere la top ten troviamo Caparelli Oro Verde.
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