Il prezzo del pellet cambia a seconda di diversi fattori. Analizziamoli uno a uno. Show
Esistono poi variazioni di prezzo legate alla stagionalità del prodotto e al fatto che in commercio si trovano pellet di diversi livelli di qualità, che si distinguono per diverse tipologie di piante e alberi di provenienza, per la quantità idrica, e per il fatto di essere dotati di diverse certificazioni. I pellet inoltre sono da scegliere anche a seconda che siano usati per alimentare stufe a pellet o caldaie a pellet. Si sottolinea inoltre che l’Italia, specialmente del Nord trova il maggior numero di aziende produttrici di pellet, nate a partire dagli anni Novanta, ma che dal 2011, a causa della crisi economica del settore della falegnameria, trovando meno materia prima di scarti disponibile per la lavorazione del pellet, si è iniziato a delocalizzare gli impianti in paesi terzi, prevalentemente dell’Est Europa. Fattori che influenzano il costo al Kg e al sacco del pelletNella seguente tabella riassumiamo alcuni dei principali fattori che influenzano il prezzo del pellet al chilogrammo, a tonnellata, o al sacco.
NOTA BENE: Si stima che un sacco da 15kg di pellet impieghi mediamente 15 ore a bruciare e quindi serva a scaldare per 15 ore. Se la stufa non viene sempre tenuta accesa si può stimare che un sacco di pellet da 15Kg, pur costando di più che negli anni passati, possa fornire calore per circa due giorni. Il costo giornaliero medio di consumo pellet sarà intorno ai 3 euro. Pellet: risparmio rispetto ad altri tipi di riscaldamentoSi stima che si possa risparmiare qualche centinaia di euro (da un minimo di 100 a un massimo di 1.000 -1.200 euro) nelle spese di riscaldamento, quando si utilizza il pellet a integrare con una stufa un impianto di una abitazione, anche se il prezzo del pellet dal 2012 è andato sempre aumentando. Il grafico sottostante (da dati aggiornati rilevati e studiati dall’Associazione Italiana Energie Agroforestali – AIEL) evidenziano che è ancora
conveniente il costo del pellet per produrre calore rispetto ad altre fonti tradizionali. Esempio pratico di calcolo del risparmio con stufa a pelletIl risparmio economico che si ha per riscaldare un’abitazione media con una stufa a pellet che integri un impianto di riscaldamento dipende molto dal fatto che il
riscaldamento principale sia a metano, a gasolio o a GPL. Comunque il pellet risulta ancora economico rispetto al metano e al gasolio anche se aumentato di prezzo. Nella seguente tabella riassumiamo il costo equivalente in euro al chilowattora di pellet, gasolio e metano. Quanto dura un sacco di 15 kg di pellet?Mediamente, se consideriamo (a titolo esemplificativo) un appartamento di circa 80/90 mq e una stufa di 8 kWh accesa per circa 12 ore al giorno su un monte annuo di circa 120/130 giornate fredde, serviranno circa 150 sacchi da 15 kg l'uno.
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Quanti kg sono un sacco di pellet?Il pellet è venduto in sacchi da 15 kg, quindi mediamente una stufa brucerà un sacco di pellet al giorno.
Quanti kw produce 1 kg di pellet?Dunque, 1 chilogrammo di pellet fornisce, nella realtà, circa 4,2 kWh termici. Quindi il costo di 1 kWh termico è dato, semplicemente, dal rapporto fra il prezzo a chilogrammo del pellet ed il numero di kWh termici prodotti con 1 chilogrammo di pellet, e risulta essere pari ad appena 0,071-0,078 €/kWh.
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