Quando si è in malattia si può uscire di casa

Quando si è in malattia si può uscire di casa

Per il lavoratore dipendente che è assente dal lavoro per malattia non vi è l’obbligo di restare nella propria abitazione. Vediamo come fare.

Il problema principale di chi deve affrontare un periodo di malattia abbastanza lungo è rappresentato dalla visita fiscale e della reperibilità in caso di controllo. La legge non obbliga il dipendente a rimanere per tutto l’arco della malattia nella stessa abitazione. Vediamo cosa prevede la normativa di riferimento rispondendo alla domanda di una nostra lettrice che ci scrive:

Salve sono una collaboratrice scolastica volevo sapere visto che devo fare l’intervento di dito a scatto in poche ore me lo fanno, ma mi hanno già detto che avrò un tempo un po’ lunghetto per la ripresa lavorativa visto che io uso tanto le mani, il mio quesito è posso spostarmi fuori regione così sto con mia madre che è anziana che ha avuto un intervento anche lei?

Malattia, in quale casa la visita fiscale?

Quando un dipendente è in malattia deve rispettare precise fasce di reperibilità durante le quali può avvenire il controllo tramite visita fiscale. La visita fiscale permette al datore di lavoro di controllare, presso il domicilio del lavoratore, lo stato della malattia visto che il medico di controllo, al termine della visita è tenuto a redigere un verbale.

Ma il lavoratore non è obbligato a trascorrere la malattia presso il proprio domicilio. Immaginiamo, per esempio, un lavoratore che si è rotto una gamba ed ha bisogno di assistenza che si sposta a casa dei genitori.  Per rimanere in regola con i controlli il lavoratore è tenuto a comunicare all’INPS ed al datore di lavoro un indirizzo temporaneo presso cui , sempre nel rispetto delle fasce di reperibilità, effettuare i controlli.

Per non incorrere nell’assenza ingiustificata alla visita fiscale il lavoratore che non intende trascorrere la malattia presso il proprio domicilio è tenuto a comunicare la variazione dell’indirizzo. In caso contrario l’eventuale visita fiscale, infatti, sarà inviata presso la dimora indicata sul certificato medico, quella di residenza del dipendente.

Attenzione, le regole per comunicare la variazione dell’indirizzo per la visita fiscale sono diverse per dipendenti del settore pubblico e per quelli del settore privato.

Il dipendente del settore privato, infatti, deve avvisare del cambio sia l’INPS che il datore di lavoro attenendosi alle disposizioni previste dal contratto di lavoro per le assenze per malattia.

Per il dipendente del pubblico impiego la modifica dell’indirizzo di reperibilità dele essere comunicata direttamente all’INPS o contattando il contact center  (al numero 803164) , comunicandolo via fax o posta raccomandata qualche giorno prima del cambio oppure inviando una mail alla sede INPS di competenza.

Nel caso si comunichi al contact center il nuovo indirizzoo è sempre bene farsi comunicare il numero di protocollo della segnalazione (per avere una prova dell’avvenuta comunicazione).

Per rispondere alla sua domanda, quindi, certamente può trascorrere la malattia a casa di sua madre ma deve provvedere ad avvisare l’INPS della variazione di indirizzo qualche giorno prima che vi si rechi.

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In quali casi il lavoratore in malattia può uscire di casa senza essere sanzionato.

I dipendenti pubblici e privati che si assentano dal lavoro per malattia hanno l’obbligo di rendersi reperibile durante gli orari delle visite fiscali anche nei giorni di festa o di riposo. Non esistono sabati e domeniche o festività che liberino il lavoratore da quest’obbligo.

Il medico fiscale potrà, pertanto, bussare alla porta 7 giorni su 7 secondo gli orari delle visite fiscali stabiliti per l’anno 2020. L’orario in vigore per le visite fiscali per malattia dei dipendenti pubblici è al mattino dalle ore 09:00 alle ore 13:00 e al pomeriggio dalle ore 15:00 alle ore 18:00. Per i dipendenti del settore privato, invece, dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00.

  • In quali casi il lavoratore in malattia può uscire di casa senza essere sanzionato
  • Quali sono le cause di esonero dalle visite fiscali

Qualora il dipendente pubblico o privato abbia la necessita di assentarsi da casa durante gli orari di reperibilità per la visita da parte del medico dell’INPS, dovrà per non correre rischi:

  1. a) avvertire il proprio datore di lavoro o amministrazione che, a sua volta, provvederà ad avvisare l’INPS;
  2. b) motivare, sempre, l’allontanamento con idonea documentazione.

In caso contrario e senza una valida giustificazione, il lavoratore potrà essere sanzionato con provvedimenti disciplinari fino anche al licenziamento per giusta causa. Tuttavia, esistono dei casi in cui il lavoratore è esonerato dall’obbligo della visita. Potrà dunque uscire di casa senza essere sanzionato. Vediamo quando.

Quali sono le cause di esonero dalle visite fiscali

Il decreto Madia ha stabilito che i dipendenti sia pubblici che privati sono esonerati dall’obbligo di reperibilità quando sono affetti:

a) da patologie gravi che richiedono terapie salvavita;

b) da stati patologici connessi alla situazione di invalidità purchè l’invalidità riconosciuta sia pari o superiore al 67%;

c)oppure per causa di servizio per le patologie di cui alla tabella E del decreto Madia.

Tuttavia, gli Esperti di Proiezionidiborsa consigliano sempre la massima attenzione nel rispettare gli orari delle visite fiscali quando ci si assenta dal lavoro.

Inoltre, consigliano di comunicare tempestivamente al proprio datore di lavoro o all’amministrazione la necessità di allontanarsi anche nei casi di esonero qualora ciò fosse possibile.

Approfondimento:

Quali malattie autoimmuni danno diritto alla pensione di invalidità

Ricordiamo di leggere attentamente le avvertenze riguardo al presente articolo e alle responsabilità dell'autore, consultabili QUI»)

In che orari si può uscire quando si è in malattia?

Il personale medico incaricato dall'Inps può far visita al lavoratore, presso il domicilio indicato nel certificato di malattia, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 se si tratta di un dipendente pubblico, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 se si tratta di un lavoratore del settore privato.

Cosa succede se si esce durante la malattia?

Se il medico fiscale non ti trova a casa durante gli orari di reperibilità, incorrerai in una sanzione per assenza ingiustificata. La sanzione consiste nella decurtazione di una parte dello stipendio, pari al: 100% della retribuzione per i primi 10 giorni di malattia. 50% dall'undicesimo giorno di malattia in poi.

Cosa si può fare quando si è in malattia?

Cosa deve fare il dipendente in malattia Dunque, in malattia si possono fare tutte quelle attività che non risultano in contrasto con lo stato di salute. Non esiste, dunque, un elenco di cosa è vietato fare, visto che tutto dipende dalla condizione del lavoratore e dalla patologia da cui è affetto.

Come evitare la visita fiscale quando si è in malattia?

Il Medico curante mediante il certificato medico può notificare particolari condizioni che richiedono l'esonero dalla visita fiscale. Il medico dell'Inps può utilizzare il codice di esclusione “E”, per esonerare il lavoratore in malattia dalle visite fiscali richieste d'ufficio.