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Ora tutto cambia e se su questo punto continua, per ora, a far fede la normativa in vigore che fissa al 31 dicembre 2021 il limite massimo entro cui poter richiedere lo sconto in fattura o proporre la cessione del credito per le spese sostenute, la recente approvazione del Pnrr e il via libera alla prima tranche di finanziamenti permetterà al governo di inserire la proroga delle due formule fiscali in un nuovo decreto. L’ammontare complessivo delle risorse previste per il rifinanziamento completo della misura, infatti, tra Pnrr e Fondo complementare, prevedeva uno stanziamento di oltre 18 miliardi di euro. L’agevolazione studiata dal governo era considerata strategica per rispettare gli obiettivi indicati in sede europea e il superbonus rappresenta una delle principali proposte progettuali all’interno del Pnrr, per questo la risposta del Consiglio dell’Unione Europea era quantomai attesa e il governo non tarderà ad aggiustare i termini per il trattamento della moneta fiscale in caso di proroghe. Per quanto concerne il nuovo calendario relativo ai lavori, invece, il Dl 6 maggio 2021, numero 59, stabilisce che la proroga del superbonus viene confermata per i condomini e gli edifici plurifamiliari al 31 dicembre 2022 ma, per questi ultimi, con l’obbligo di arrivare a un SAL (Stato di Avanzamento Lavori) di almeno il 60% entro il 30 giugno.
Potranno quindi allungare i tempi dei lavori fino al 31 dicembre 2022 i condomini e gli enti, ma anche i privati proprietari di immobili da due a quattro unità abitative, ma solo se, in quest’ultimo caso, al 30 giugno 2022 avranno
realizzato almeno il 60% del progetto edilizio. Proroga di sei mesi, invece, per le sole unità abitative unifamiliari, al 30 giugno 2022. Più tempo viene dato anche agli Istituti autonomi di case popolari ed enti simili, che avranno a disposizione in generale ulteriori 6
mesi. Per loro, infatti, la scadenza della misura inizialmente fissata al 31 dicembre 2022 è prorogata al 30 giugno 2023 e, se entro questa data raggiungo un SAL di almeno il 60% allora la misura si estende ulteriormente al 31 dicembre 2023. La Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2021 (NADEF) presentata alle Camere ed esaminata dal Consiglio dei Ministri propone la PROROGA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIE EDILIZIE dei benefici fiscali di cui al c.d. “Superbonus 110%”. Ecco nel dettaglio tutte le nuove scadenze del SUPERBONUS al 110% per interventi edilizi di riqualificazione energetica, miglioramento tecnologico ed incremento di classe di sicurezza sismica sugli edifici residenziali esistenti come previsto dal disegno di Legge di Bilancio 2022:
Il SUPERBONUS 110% sarà prorogato fino al 31 dicembre 2025 ma con aliquote decrescenti:
Il SUPERBONUS 110% sarà prorogato con condizioni e requisiti diversi:
Il SUPERBONUS 110% sarà prorogato fino al 31 dicembre 2023 per gli interventi edilizi su gli edifici ex-IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) altri enti analoghi, e cooperative di abitazione a proprietà indivisa che alla data del 30 giugno 2023 abbiano realizzato almeno il 60% dell’intervento complessivo.
Il SUPERBONUS 110% sarà prorogato fino al 31 dicembre 2022 per gli interventi edilizi su gli edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari diversamente accatastate anche se di un unico proprietario o in comproprietà di più persone fisiche, che alla data del 30 giugno 2022 abbiano realizzato almeno il 60% dell’intervento complessivo. Caso Particolare Lo stesso disegno di legge espresso nella NADEF prevede che gli interventi di realizzazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica sugli edifici (o sulle loro pertinenze) sarà prorogato al 30 giugno 2022. Al fine di rendere maggiormente chiari i contenuti della Legge di Bilancio 2022 si riporta il seguente Scadenziario:
Quando finisce il bonus 110 per case singole?Superbonus 110 villette unifamiliari, dopo la proroga della scadenza al 30 settembre 2022 per eseguire i lavori (SAL almeno il 30%) del Decreto Aiuti ora arriva la proroga, ma con modifiche al 2023, la novità è contenuta nel Decreto Aiuti quater.
Quali sono i rischi del proprietario di casa quando fa il 110 %?Il rischio è una sanzione del 30% del credito utilizzato, con conseguente perdita parziale del beneficio, nelle ipotesi di utilizzo di un'eccedenza o di un credito di imposta esistente in misura superiore a quella spettante o in violazione delle modalità di utilizzo previste dalle leggi vigente.
Perché non conviene il Bonus 110?C'è un ulteriore rischio che si cela dietro il superbonus 110% ed è quello di non trovare un'impresa disposta a fare gli interventi legati a questo beneficio. Qualche imprenditore edile ha già fatto presente che, per lui, il gioco non vale la candela.
Quando scade il Superbonus 110 per le unifamiliari?Il nodo da sciogliere riguarda sempre le possibilità per gli interventi sugli edifici unifamiliari e le unità immobiliari autonome di utilizzare il bonus 110% fino al 31 dicembre 2022.
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