Che differenza c è tra saldo contabile e saldo disponibile

Possiedi un conto corrente Bancoposta, una carta prepagata Postepay, un conto corrente Unicredit, BNL oppure Fineco? Qualunque sia la banca dove tu hai il conto corrente, sicuramente ti sei accorto che, il saldo del conto, presenta due nomenclature: saldo contabile e saldo disponibile.

Qual è la differenza tra queste due diciture? Gli importi infatti, hai notato che a volte sono diversi, a volte sono completamente identici. Quale delle due indica esattamente l’importo che hai sul conto corrente e che, quindi, puoi utilizzare?

Che differenza c è tra saldo contabile e saldo disponibile

Il saldo disponibile è quello che effettivamente c’è sul tuo conto corrente. Si tratta quindi della somma che puoi realmente utilizzare. Viene chiamato anche saldo liquido, proprio perchè rappresenta la liquidità reale che c’è sul conto corrente.

Il saldo contabile, è invece quello che ancora c’è “teoricamente” sul conto corrente. Spesso questo importo può essere maggiore rispetto al saldo disponibile, ti spiego perchè. Quando tu fai un acquisto (in negozio fisico ma anche online, per esempio con la carta di credito, il bancomat o la Postepay, il denaro non viene immediatamente scalato dal tuo conto corrente. Alla tua banca arriva solo una “richiesta” di pagamento e quindi il denaro viene scalato solo dal saldo disponibile. Entro qualche giorno, viene aggiornato anche il saldo contabile

Esempio

Supponiamo che tu oggi sul tuo conto corrente abbia 3.000 euro. Saldo contabile e saldo disponibile coincidono, sono entrambi pari a 3.000 euro. In serata fai un acquisto online del costo di 50 euro.

A questo punto, il saldo disponibile diventa 2.950 euro (rappresentano la liquidità, i soldi che effettivamente hai e sono disponibili sul tuo conto), mentre quello contabile rimane a 3.000 euro. Entro qualche giorno, anche quello contabile passerà a 2.950 euro.

Negativo

Cosa significa se il saldo disponibile è in negativo? Significa che hai speso più denaro di quanto c’era realmente sul tuo conto. Praticamente, come si dice in gergo, sei andato “in rosso”.

Entro qualche giorno, se non provvedi a colmare il debito (un saldo negativo è a tutti gli effetti un debito con la banca), anche il saldo disponibile andrà in negativo e la banca ti richiamerà affinchè tu saldi il debito.

Saldo contabile negativo e saldo disponibile positivo

Appena tu provvederai a fare un deposito in banca, il saldo disponibile tornerà positivo (perchè effettivamente i soldi ci sono), mentre quello contabile potrebbe essere negativo per qualche giorno.

Stai tranquillo: entro qualche giorno anche il saldo contabile tornerà positivo, ovviamente se nel frattempo non effettui ulteriori acquisti tali da farti andare nuovamente in rosso!

Passaggi successivi:

Spesso non prestiamo attenzione ad alcuni dettagli legati all’operatività del nostro conto corrente. Poco male, perché nella maggior parte dei casi, se il conto è capiente, questi dettagli non impattano sull’operatività quotidiana. Non è questo il caso tuttavia del saldo contabile e del saldo disponibile, due voci legate al conto corrente che è importante conoscere e monitorare.

Innanzitutto approfondiamo la differenza tra le voci di saldo.
Secondo la terminologia bancaria, le espressioni che indicano il saldo di conto corrente sono tre: il saldo contabile, il saldo liquido e il saldo disponibile.

Il saldo contabile è la rilevazione, ad un momento puntuale, della differenza tra le operazioni registrate a credito e quelle registrate a debito. Solitamente viene fornito in ordine di data e coincide, a fine mese, con quanto riportato dall’estratto conto. Rientrano nel saldo contabile anche le partite postergate o “a scadere”, cioè le scritture contabili relative ad operazioni con valuta successiva alla chiusura del c/c.

Diverso il concetto di saldo liquido che viene determinato sulla base della cosiddetta "staffa", ovvero l’estratto conto scalare. Il saldo liquido si determina calcolando la differenza tra le operazioni a debito e quelle a credito. Tali operazione appaiono in ordine di valuta, che deve essere anteriore o eventualmente coincidente con la data di determinazione del saldo stesso.

Infine troviamo il saldo disponibile che è riferito ai conti correnti attivi ed è costituito dal fido utilizzabile dal correntista (come da saldo contabile); a questo importo vengono aggiunte eventuali rettifiche (in termini di partite dare e avere entranti, versamenti di assegni con valuta a maturare, ecc.) e sommato il margine disponibile sul fido per cassa concesso dall’istituto di credito.

In parole povere e volendo sintetizzare: il saldo contabile comprende tutte le operazioni registrate sul conto corrente visualizzabili all’interno della lista movimenti. Il saldo disponibile ci dice quanti soldi ci sono effettivamente sul conto, includendo anche quelli relativi a spese recenti e non ancora registrate nella lista movimenti.

Fatta questa distinzione, perché è importante per i consumatori ricordarsene al momento della consultazione del proprio conto? Semplice: perché per evitare di incappare in spiacevoli scoperti occorre monitorare il saldo disponibile che, a differenza di quello contabile, indica esattamente quanto soldi possono essere utilizzati al momento della consultazione.

Un altro dato da tener presente è la data disponibile, che indica il giorno dal quale si possono utilizzare somme per pagamenti e prelievi, mentre la data contabile è semplicemente il giorno in cui viene eseguita la registrazione di una operazione.

Si tratta probabilmente di particolari noti ai più, ma ricordiamoci che spesso proprio a causa di piccole disattenzioni si finisce con il conto in rosso, accollandosi interessi piuttosto salati sullo scoperto.

E’ eventualmente possibile attivare forme particolari di finanziamento, quali gli scoperti di conto concordati con la banca, a fronte di un limite di importo definito dalla banca e da interessi extra da corrispondere.

In linea di massima, è comunque preferibile, attraverso semplici accorgimenti, monitorare la salute del proprio conto. E, per ridurre ulteriormente le spese extra, non dimentichiamoci di verificare le migliori soluzioni disponibili sul mercato. Con una semplice comparazione delle offerte di conto corrente disponibili al momento, ad esempio su ConfrontaConti.it, è possibile capire qual è il conto più adatto e conveniente, in maniera gratuita e veloce.

Perché il saldo contabile è diverso dal saldo disponibile?

In parole più semplici, mentre il saldo contabile comprende tutte le operazioni registrate sul conto corrente e visualizzabili nella lista movimenti, il saldo disponibile mostra quanti soldi ci sono effettivamente sul conto ed include anche le spese recenti non ancora inserite nella lista movimenti.

Quando da saldo contabile diventa disponibile?

Solitamente l'aggiornamento del saldo contabile avviene entro 48 ore quando - a meno nel frattempo non abbiate effettuato altre operazioni in entrata o in uscita - questo coinciderà con il saldo disponibile.

Quando il saldo disponibile e con segno negativo Cosa significa?

Indica la differenza tra l'importo degli accrediti e quello degli addebiti a una certa data e quindi la somma disponibile sul conto corrente. Se il saldo è negativo, vuol dire che sono state utilizzate somme non disponibili. In questo caso si parla di sconfinamento, cioè si va "in rosso".

Che differenza c'è tra saldo liquido e disponibilità?

Il saldo disponibile è quello che effettivamente c'è sul proprio conto corrente. Si tratta quindi della somma che si può realmente utilizzare. Viene chiamato anche saldo liquido, proprio perchè rappresenta la liquidità reale che c'è sul conto corrente.