Ultima modifica: 19 Aprile 2019
Il colesterolo LDL, comunemente definito “cattivo”, è notoriamente pericoloso perché causa grumi nelle arterie che possono portare a una serie di problemi importanti per la salute. Per questo le linee guida raccomandano di tenere i suoi valori sotto controllo: i livelli non dovrebbero superare i 100 milligrammi per decilitro. Tuttavia, il colesterolo LDL diventa più cattivo quando scende di molto rispetto alla soglia massima raccomandata. Almeno secondo uno studio condotto da Pamela Rist, ricercatrice del Brigham and Women’s Hospital di Boston, e pubblicato sulla rivista Neurology. La ricerca ha coinvolto solo donne ma, secondo i ricercatori, i risultati sarebbero validi anche per gli uomini.
Nello studio i ricercatori hanno analizzato i dati riguardanti quasi 28mila donne dai 44 anni d’età in su, tutte tenute sotto osservazione per 19 anni nell’ambito del Women’s Health Study, che studia gli effetti della vitamina E dell’assunzione dell’aspirina nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di tumore. All’inizio della ricerca tutte le donne coinvolte hanno fatto un test del sangue per misurare il colesterolo e i trigliceridi. Dopo vent’anni, circa 140 donne avevano avuto un’emorragia cerebrale. L’emorragia cerebrale avviene quando un vaso sanguigno nel cervello si rompe e il sangue fuoriesce. Rappresenta circa il 13% dei casi di ictus.
L'ictus emorragico è quello meno comune ma è anche il più pericoloso perché meno curabile. Ebbene, dai risultati dello studio è emerso che le donne che hanno il colesterolo LDL sotto i 70 milligrammi per decilitro raddoppiano il rischio di emorragia cerebrale. Un discorso simile vale anche per i trigliceridi. Le donne con valori di trigliceridi inferiori a 75, quando la normalità è considerata 150, sono risultate avere il doppio del rischio di ictus rispetto a quelle con livelli superiori a 156. Non è emersa invece alcuna associazione fra ictus e colesterolo HDL, quello definito “buono”, o colesterolo totale. “Le donne con colesterolo e trigliceridi molto bassi dovrebbero essere monitorate per altri fattori di rischio ictus modificabili, quali la pressione del sangue e il fumo, al fine di ridurre il loro rischio complessivo di ictus emorragico”, dice Rist. “Altra ricerca è necessaria per capire come diminuire il rischio di ictus nelle donne con colesterolo e trigliceridi molto bassi”, conclude.
- Valori di riferimento
- Descrizione
- Interpretazione
- Valori bassi
- Valori alti
- Fattori che influenzano
- Quando viene richiesto
- Preparazione
- Altro
I valori normali (oppure quelli obiettivo della terapia, quando presente) vengono valutati in base al calcolo del profilo di rischio cardiovascolare:
- Soggetti a basso rischio: LDL inferiore a 116 mg/dL
- Soggetti a rischio moderato: inferiore a 100 mg/dL
- Soggetti ad alto rischio: inferiore a 70 mg/dL
- Soggetti ad altissimo rischio: inferiore a 55 mg/dL
Fonte: Linee guida europee 2019
(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)
Descrizione
Senza il colesterolo non esisterebbe la vita così come la conosciamo, perché questa molecola è un mattone indispensabile per la costruzione della parete delle cellule e per la sintesi di numerose altre sostanze, come gli ormoni.
Per essere trasportato dove serve viene legato a specifiche proteine di trasporto presenti nel sangue e, tramite queste, distribuito in tutto l’organismo: ci sono diversi tipi di proteine di trasporto, ma dal nostro punto di vista le più importanti sono le
- HDL (colesterolo buono)
- LDL (colesterolo cattivo).
La nomea di cattivo deriva dal fatto che se le quantità circolanti sono eccessive tende ad accumularsi nelle pareti delle arterie, fino ad ostacolare o addirittura impedire la normale circolazione sanguigna per formazione di una placca aterosclerotica. Nei casi peggiori la placca può staccarsi e causare un infarto o un ictus.
Questi sono i motivi per cui livelli di LDL sono così importanti nella valutazione dei fattori di rischio cardiovascolare.
Da un punto di vista tecnico spesso i valori vengono calcolati secondo la formula di Friedewald
LDL = Colesterolo totale − HDL − ( Trigliceridi / 5 )
ma in realtà, soprattutto per valori elevati di trigliceridi, la misurazione diretta nel sangue è preferibile perché più accurata.
iStock.com/jarun011
Interpretazione
L’interpretazione del risultato andrebbe sempre condotta prendendo in considerazione tutti i fattori di rischio cardiovascolare:
- età: il rischio aumenta con l’età e, nei pazienti anziani, diventa il fattore di rischio dominante;
- sesso: gli uomini hanno un rischio maggiore rispetto alle donne in pre-menopausa. Dopo la menopausa tuttavia, il rischio cardiovascolare nelle donne tende ad aumentare rapidamente. L’effetto protettivo è esercitato, almeno in parte, dagli estrogeni che favoriscono livelli più elevati di colesterolo HDL rispetto agli uomini;
- familiarità per eventi cardiovascolari;
- iperlipidemia (colesterolo totale elevato);
- pressione alta;
- diabete;
- obesità;
- fumo;
- sedentarietà.
Per esempio individui con diabete e/o un pregresso infarto dovrebbero avere come obiettivo valori molto bassi, inferiori a 50 mg/dL (le precedenti linee guida fornivano un obiettivo terapeutico pari a 70 mg/dL).
Per avere una stima del proprio obiettivo possiamo usare la tabella di stima del rischio cardiovascolare fornita dall’Istituto Superiore di Sanità, che prende in esame i diversi fattori di rischio.
Ovviamente per chiunque, anche per i soggetti a rischio basso, valori inferiori sono sempre preferibili.
Valori Bassi
- Malassorbimento
- Malattie mieloproliferative
- Malnutrizione
- Tumore
Valori Alti
- Colestasi
- Diabete
- Dieta (eccesso di colesterolo)
- Epatite
- Gravidanza
- Insufficienza renale
- Iperlipidemia famigliare
- Ipotiroidismo
- Mieloma multiplo
- Porfiria
- Sindrome nefrosica
(Attenzione, elenco non esaustivo. Si sottolinea inoltre che spesso piccole variazioni dagli intervalli di riferimento possono non avere significato clinico.)
Fattori che influenzano l'esame
La dieta delle tre settimane precedenti può influire alterando i valori, così come anche:
- un infarto recente può essere causa di valori più bassi, che si normalizzeranno in 12 settimane,
- malattie acute (per cui si consiglia un’attesa di sei settimane per regolarizzare i valori),
- forti stress (incidenti, operazioni, …),
- gravidanza (fino a sei settimane dopo il parto).
Fonte: MedScape e LabTestOnLine
Quando viene richiesto l'esame
L’esame dovrebbe essere effettuato almeno una volta ogni 5 anni superati i 20 anni di età come screening di routine, ma può essere richiesto più spesso nel caso di presenza di fattori di rischi cardiovascolari.
Preparazione richiesta
Tradizionalmente il prelievo di sangue volto all’analisi di colesterolo totale e parametri derivati è sempre stato raccomandato che venisse svolto a digiuno, ma recenti studi sistematici hanno permesso di dimostrare che in realtà la differenza è trascurabile o quasi. Si raccomanda quindi di attenersi alle indicazioni ricevute dal proprio medico.
Gli alcolici dovrebbero essere evitati nelle 24 ore precedenti.
Altre informazioni
Come abbassare il colesterolo LDL?
Al di là del ricorso ai farmaci, la classe di medicinali più usata corrisponde alle statine, non si può prescindere da un corretto stile di vita, le cui scelte possono avere un impatto molto profondo sui livelli di colesterolo circolanti e sulla loro qualità:
- Ridurre il consumo di alimenti contenenti grassi saturi, tipicamente di provenienza animale (con l’eccezione dei pesci)
- Carne
- Latte e latticini
- Alimenti industriali
- Olio di palma, di cocco e derivati
- Aumentare il consumo di alimenti contenenti grassi mono e polinsaturi (tipicamente di origine vegetale)
- Salmone e pesce azzurro in genere, preferibilmente di piccola taglia
- Frutta secca a guscio
- Semi
- Privilegiare il consumo di cibi ricchi di fibra
- Cereali integrali e derivati (pane, pasta, riso, …)
- Legumi
- Frutta e verdura
- Ridurre il consumo di alcolici
- Praticare regolare attività fisica
- Dimagrire se necessario
- Smettere di fumare
Articoli ed approfondimenti
- Esami del Sangue
- Scheda presente nelle categorie: Cuore, Profilo lipidico