La frutta secca a guscio è lo spuntino ideale per chi ha colesterolo alto, diabete o ridotta tolleranza ai carboidrati. In particolare noci e mandorle hanno incredibili proprietà benefiche.
Noci, mandorle, nocciole e frutta secca a guscio in generale, indipendentemente dalla varietà consumata, si confermano tra gli alimenti fondamentali per abbassare i valori di colesterolo cattivo (totale e LDL). A dirlo è una recente analisi di 61 diversi studi sull’argomento, pubblicata dall’American Journal of Clinical Nutrition.
In passato si è erroneamente creduto che per migliorare i principali parametri lipidici plasmatici fossero necessarie diete a basso contenuto di grassi. Ma grazie alle ricerche in campo medico negli ultimi anni, si è scoperto che per ridurre il rischio cardiovascolare è importante non tanto la quantità del grasso alimentare consumato, quanto la qualità. I grassi, infatti, non sono tutti uguali.
Grassi saturi e insaturi
Tutti i grassi, in quanto tali, sono molto calorici. Il grasso è la principale riserva di energia del corpo e la fonte calorica più concentrata: fornisce il doppio delle calorie a parità di peso rispetto alle proteine e ai carboidrati. Solo una tipologia però è dannosa per la salute quando assunta in eccesso: i grassi saturi (presenti soprattutto negli alimenti di origine animale come burro, strutto, carni rosse, carni trasformate, nei prodotti dolciari e in alcuni grassi vegetali come olio di palma).
I grassi insaturi (uno dei più conosciuti è sicuramente l’omega3 del pesce, ma sono presenti in altissimi livelli in molti prodotti vegetali, come l’olio extravergine di oliva, la frutta secca a guscio, i semi) al contrario svolgono un’azione protettiva nei confronti del nostro cuore e dei nostri vasi sanguigni innalzando i livelli del colesterolo HDL (il cosiddetto “colesterolo buono”) e riducendo i livelli sanguigni di trigliceridi e colesterolo LDL (abbassando di conseguenza il colesterolo totale).
Non solo grassi
La frutta secca a guscio è un prezioso alleato non solo per il suo contenuto di acidi grassi insaturi, ma anche per quello di vitamine, fibre e sali minerali. Possiede un elevato potere saziante, energetico e anti-infiammatorio. Non contiene zuccheri e per questo rappresenta un’ottima alternativa di spuntino per chi soffre di diabete o ridotta tolleranza ai carboidrati.
Esistono numerose tipologie di frutta secca oleosa, ognuna con le sue caratteristiche e proprietà. Sicuramente nella dieta mediterranea non possono mancare le noci e le mandorle, due prodotti dalle incredibili proprietà benefiche legate soprattutto al contenuto di acidi grassi insaturi, ma anche di specifici sali minerali.
Noci e mandorle
Le noci sono particolarmente ricche di zinco e rame, sono inoltre un importante fonte di vitamina E, un potente antiossidante liposolubile.
Le mandorle contengono un’ottima quantità di ferro e calcio e diversi studi confermano le loro proprietà anti-infiammatorie, specialmente nei confronti di reni e intestino.
La frutta secca a guscio contiene comunque un buon quantitativo calorico e per questo è importante non abusarne. In tutti gli studi, il consumo quotidiano di frutta secca, standardizzato alla porzione di circa 28 grammi al giorno, determina una riduzione della colesterolemia totale, delle LDL e dei trigliceridi. Il consiglio è di attenersi a questa quantità per non aumentare troppo la quota energetica giornaliera e ottenere i benefici di questo incredibile alimento.
Le mandorle offrono grassi insaturi che aiutano il colesterolo. Sono ricche di magnesio che rilassa e fa dormire meglio. Il magnesio aiuta anche a tenere sotto controllo la glicemia.
Cosa mangiare per abbassare il colesterolo?
Mangiando avena si assumono i beta-glucani che contrastano il colesterolo LDL. Tre grammi al giorno di beta-glucani di avena riducono il livello di colesterolo Ldl in media del 12% dopo quattro settimane e fino al 15% dopo otto settimane. Lo ha scoperto uno studio condotto dai ricercatori dell’Ospedale Universitario Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. Assumere avena aiuta a combattere la fame nervosa, la stipsi e la celiachia. I cicchi di avena sono il cereale più ricco di proteine (12,6-14,9%) e di acidi grassi essenziali, come l’acido linoleico. Si può consumare liberamente la carne, sia rossa che bianca. Vanno preferiti, però, i tagli magri.
Cosa mangiare per abbassare la glicemia?
Con al glicemia alta bisogna stare attenti al pane che si mangia. Il pane integrale aiuta a tenere sotto controllo la glicemia. Non indicato è quello realizzato con le farine a basso indice glicemico. La farina tipo 0 è quella in assoluto meno indicata per i diabetici. E’ composta soprattutto da carboidrati semplici. Al posto del tradizionale pane bianco alcuni siti intenet consigliano il pane di segale che è ricco di fibre e sali minerali. Ha un indice glicemico basso pari a 65 e tiene sotto controllo la glicemia.
Quali sono i benefici delle mandorle?
Offrono la vitamina E che protegge le cellule. Riduce i rischi di sviluppare il morbo di Alzheimer, il cancro e le malattie cardiache. Le mandorle hanno un contenuto proteico elevato con livelli bassi di carboidrati che frenano l’appetito. In questo modo si regolare il proprio peso. Le mandorle contengono L-carnitina, riboflavina e fenilalanina che aiutano nella crescita delle cellule cerebrali. Le mandorle contengono rame, ferro e vitamine che aiutano a produrre più emoglobina e, di conseguenza, le possono essere utilizzate per prevenire l’anemia. Le mandorle sono considerate il miglior rimedio per acne, punti neri e brufoli.
Cosa contengono le mandorle?
Le mandorle vantano un impressionante profilo nutrizionale. Sono ad alto contenuto di proteine e fibre. Queste aumentano la sensazione di pienezza. Una porzione giornaliera di mandorle di 43 grammi riduce significativamente la fame e il desiderio di mangiare. Ecco in sintesi cosa contengoo le mandorle.
- Acqua 5%.
- Kcal 603.
- Proteine 22%.
- Carboidrati 5%.
- Fibre 12%.
- Grassi 55%.
- Colesterolo 0%.
- Indice glicemico 15.