Il fantastico mondo di amelie colonna sonora

Il favoloso mondo di Amélie esce nelle sale il 25 Aprile 2001, da un idea del regista e sceneggiatore Jean-Pierre Jeunet, che con questo film firma la sua migliore opera cinematografica, caratterizzando il film con la sua forte componente estetica ed un chiaro gusto verso il barocco, elementi che comunque lo hanno sempre contraddistinto.
Il film si svolge a Parigi, dove la giovane sognatrice Amélie lavora come cameriera, trascorrendo le sue giornate tra una visita al padre vedovo e bizzarri, ma piacevoli, passatempi, come spezzare la crosta della Crème brûlée col cucchiaino, far rimbalzare i sassi sul Canal Saint-Martin, e immergere le dita nei legumi.
Un giorno Amélie trova dietro una piastrella di un muro del suo appartamento una scatoletta, con grande stupore la apre, trovando al suo interno dei piccoli ricordi e giocattoli. Così cerca di ottenere informazioni dalla portinaia per scoprire a chi fosse appartenuta la scatola, e dopo lunghe ricerche riesce a ottenere il nome che le serve: Dominique Bretodeau. Amélie rintraccia tutti gli abitanti di Parigi con questo nome, ma non riesce a trovare il vecchio possessore della scatoletta; quando decide di rinunciare, interviene in suo soccorso “l’uomo di vetro” un vicino di casa di Amélie che di professione fa il pittore. E da qui inizieranno una serie di stravaganti e improbabili avventure tutte da scoprire, tra strani personaggi ed eccentrici frequentatori del bar.
Le musiche sono interamente composte da Yann Tiersen, polistrumentista e compositore francese, che con le sue incantevoli note, riesce a far viaggiare lo spettatore, rendendo la visione di questo film un esperienza tutta da vivere.

Soundtrack

1 – J’y suis jamais allé
2 – Les jours tristes (instrumental)
3 – La valse d’Amélie
4 – Comptine d’un autre été: L’après-midi
5 – La noyée
6 – L’autre valse d’Amélie
7 – Guilty
8 – À quai
9 – Le moulin
10 – Pas si simple
11 – La valse d’Amélie (version orchestrale)
12 – La valse des vieux os
13 – La dispute
15 – Si tu n’étais pas là
16 – Soir de fête
16 – La redécouverte
17 – Sur le fil
18 – Le banquet
18 – La valse d’Amélie (version piano)
19 – La valse des monstres

Dove e quando ascoltare questa colonna sonora? Il mio consiglio è di ascoltarla, se si ha la possibilità, al tramonto in spiaggia, magari accompagnata da un buon libro…
 

Yann Tiersen: se questo nome non vi dice nulla, rispolverate dalla vostra memoria Il Favolo Mondo di Amélie, la commedia romantica francese che ha debuttato sul grande schermo nell’ormai lontano 2001 e ha conquistato il cuore di molte di noi. La colonna sonora del celebre film ci aveva portato tra le strade di Parigi, a spasso nel quartiere di Montmartre e in bici insieme alla sua stravagante protagonista. Ma se la pellicola ha lasciato in noi un ricordo sublime, sono di tutt’altro tipo le sensazioni che scaturiscono dalla memoria di Yann Tiersen: tornasse indietro, si rifiuterebbe di scriverne le musiche.

Come ha rivelato a The Independent, Yann Tiersen è profondamente dispiaciuto di come, pur passando gli anni, il suo nome e la sua carriera continuano a essere inesorabilmente legati a Il Favoloso Mondo di Amélie. “Ha avuto un impatto più negativo che positivo. Non volli andare alla première e quando il film ha debuttato al cinema – spiega il musicista oggi 48enne – provai una sensazione molto personale e strana. Se mi chiedessero di farlo di nuovo, oggi direi di no”. La colonna sonora di allora fu un vero e proprio concentrato di folklore parigino ma, come ha confessato il musicista stesso, il francesismo di quel film è davvero distante dalla sua musica: “Mi sono ritrovato a scrivere colonne sonore per puro caso e, dopo Amélie, ne ho scritte soltanto altre due (Good Bye, Lenin e Tabarly, ndr.). Comporre musica non deve essere troppo serioso, è più un processo organico e istintivo. E [questa concezione] non si rispecchia in colonne sonore in cui ti ritrovi a lavorare con direttori che dicono cose del tipo «Vorrei che la musica fosse più arancione» e altre cose similmente stupide. Mi fanno diventare matto”.

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Perdonata la povera Amélie, Yann Tiersen ovviamente non nega la sua passione per il mondo del cinema. È solo che la musica, secondo lui, “è più istintiva, sacra, magica e primitiva”. “È qualcosa che precede il linguaggio e si riconnette alla terra, proprio come fa la danza”, spiega il compositore. Lavorare alle colonne sonore dei film, per quanto bravo egli sia, non gli provoca la stessa intensità di emozioni: “I soundtrack mi sanno di business. E ci sono già troppi soldi nell’industria cinematografica – lamenta – Sono stato a Los Angeles, mi piace lì, mi piace la città. Ma ho incontrato alcuni addetti ai lavori e non voglio essere coinvolto nelle loro cose. Ho sentito persone dire «Oh, abbiamo un budget molto basso per questo film, soltanto 80 milioni di dollari». Quello è un mondo a parte”.

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Chissà che i tempi de Il Favoloso Mondo di Amélie non stiano però per finire davvero. Yann Tiersen ha da poco concluso il suo ultimissimo album, All. Sì, sentirete ancora la voce del pianoforte e l’accompagnamento della chitarra ma questi pezzi musicali raccontano tutta altra storia. Seguono la scia del suo album EUSA, del 2016, venuto alla luce dopo un incontro faccia a faccia con un puma, che nel 2014 gli ha cambiato la vita. La fonte racconta che Tiersen e sua moglie erano in bicicletta lungo Usal Road, la lunga strada di dieci miglia che collega Lost Beach con la principale statale californiana, quando realizzò di essere seguito da un puma. Provò a chiedere un passaggio in macchina a un automobilista, ma niente. Lui e sua moglie continuarono a pedalare per ben sei ore, nel timore costante di essere assaliti. “Quell’incontro ha cambiato il mio modo di approcciarmi alla musica – ha svelato Tiersen – e solo in seguito ho compreso il motivo per cui eravamo spaventati e per cui pensavamo di essere vicini alla morte. Semplicemente, non eravamo stati coscienti dello spazio intorno a noi. La foresta è il loro territorio, siamo stati stupidi a ignorarlo”.

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Su queste maturate consapevolezze di vita affondano quindi le radici del nuovo album di Yann Tieresen, All, che ha composto con orgoglio nel suo studio personale (una vecchia discoteca abbandonata sull’isola di Ushant, nei pressi della Cornovaglia) con l'intento di incoraggiare gli ascoltatori a "riconnettersi con la natura e a prendersi una pausa dai social media". Ha creato la sua musica davanti a una finestra che dà sul Mar Celtico. “È un lusso – ha ammesso – scrivere musica in uno studio è un processo davvero creativo. Cambia completamente l’album e la musica in generale. È un’abitudine che stiamo perdendo, penso, perché non ci sono soldi nell’industria discografica e perché non conviene, per molti è assai più semplice usare un laptop. Per ragioni pratiche, ci allontaniamo dai metodi tradizionali. E per questo motivo ho voluto fare qualcosa che fosse completamente differente e lontano dal mondo. Se lavori come fanno tutti, non ci sarà mai un ritorno al passato”.

Federica Caiazzo Dopo la laurea in lingua cinese e la specializzazione in giornalismo di moda al Condé Nast College di Londra, dove ho vinto l’Award for Excellence in Fashion Media, ho mosso i primi passi in British Vogue, Harper’s Bazaar UK, Grazia UK e Brides.

Chi scrive le canzoni di Amelie?

Yann Tiersen si è pentito di aver scritto la colonna sonora de Il Favoloso Mondo di Amélie, peccato.

Chi ha scritto comptine D'un Autre Été?

Yann TiersenComptine d'un autre été: L'après-midi / Compositorenull