Simbolo che si può lavare in lavastoviglie

Lavaggio breve, programma eco o mezzo carico: impariamo il significato dei simboli della lavastoviglie per usarla correttamente e senza sprechi.

Simbolo che si può lavare in lavastoviglie

Elettrodomestico ormai indispensabile, sogno proibito di tutti gli universitari fuori sede costretti a lavare pile di piatti: parliamo della lavastoviglie, migliore amica di chi ama cucinare ma che di far brillare pentole e padelle a mano non ne vuole proprio sapere.

Lavaggio breve, mezzo carico, eco friendly o alta pressione: tra le tante possibilità che ci offrono le lavastoviglie di ultima generazione è importante saper scegliere il programma e il lavaggio più adatto alle proprie esigenze. Come fare? La cosa più importante è conoscere il significato dei simboli che troviamo sul display o sul pannello dei comandi, così da scegliere il programma, utilizzare correttamente la lavastoviglie e massimizzare i risultati. Tra numeri, gradi, soli stilizzati e bicchieri delicati: ecco una guida per imparare i significati dei simboli della lavastoviglie e qualche consiglio per usarla alla perfezione.

Simboli della lavastoviglie: cosa significano

Come riconoscere i simboli presenti sulla lavastoviglie? Cosa significano i diversi simboli presenti sul pannello dei comandi della lavastoviglie? Nel dettaglio:

  • Lavaggio Eco a 50°: programma eco sostenibile a bassa temperatura, ideale per chi è attento ai consumi e al peso della bolletta. Lavaggio non particolarmente adatto in caso di stoviglie molto sporche perché la forza pulente è inferiore rispetto ad altri programmi.
  • Rapido a 60°- 70°: programma di lavaggio intensivo, breve e ad alte temperature. Sfruttando la forza del calore e le alte temperature, è possibile risparmiare in termini di tempo ma non di consumo di energia.
  •  Automatico 45° – 65°: la lavastoviglie si "autoregola". Le impostazioni, la forza del gettito e la temperatura dell'acqua vengono modificati in automatico; ottimo per chi non ha voglia di pensare troppo ma non può rinunciare a stoviglie pulite e brillanti.
  • Glass 40°: programma ideale per le stoviglie più delicate, in particolare per bicchieri e stoviglie di vetro.
  • Prelavaggio: breve ciclo di risciacquo prima del lavaggio vero e proprio. Utile per dare una rinfrescata veloce a piatti e bicchieri, soprattutto se sono in lavastoviglie da un po'.
  • Mezzo carico: con questo programma possiamo ridurre sensibilmente il consumo di acqua e di energia.
  • Sale: se vedi accendersi una spia con il simbolo della "S" allora è tempo di ricaricare il sale per lavastoviglie.
  • Brillantante: spia con il simbolo di un piccolo sole stilizzato, indica la presenza o l'assenza  del brillantante.

Cosa non lavare il lavastoviglie

Possiamo lavare davvero tutto il lavastoviglie? La risposta, purtroppo, è no: nonostante sia un'alleata preziosa in cucina, la lavastoviglie non è sempre la scelta migliore e, per alcuni tipologie di strumenti da cucina, può risultare perfino dannosa. Cosa non mettere mai in lavastoviglie?

  • Utensili in legno e bambù: il legno e il bambù sono materiali particolarmente delicati. Il contatto con acqua bollente e vapore potrebbe causare delle crepe, favorendo lo sviluppo di batteri, motivo per cui da tempo sono banditi nelle cucine dei ristoranti. Mestoli e tagliere di legno potrebbero inoltre assorbire le sostanze chimiche presenti nel sapone per lavastoviglie e successivamente contaminare gli alimenti.
  • Pentole e padelle in ghisa: la ghisa è un materiale particolarmente delicato che tende facilmente ad arrugginirsi. Evita di usare la lavastoviglie per gli strumenti fatti di ghisa, è preferibile lavarli a mano con un panno o una spugna non abrasiva.
  • Tegami in rame: la lavastoviglie potrebbe opacizzare la superficie di pentole, padelle e tegami in rame. Meglio, anche in questo caso, andare di gomito.
  • Piatti decorati: decorato fa rima con delicato. Se hai dei piatti decorati, smaltati o dipinti a mano, meglio prendersene cura e usare una spugna in microfibra e del sapone poco aggressivo.
  • Teglie in alluminio: suscettibili a graffi e incredibilmente leggere, se non sono usa e getta, meglio lavarle a mano.
  • Stoviglie con adesivi: le alte temperature e il vapore prodotto dalla lavastoviglie "sciolgono" la colla degli adesivi che, staccandosi, finiranno nel filtro della lavastoviglie, otturandolo.
  • Coltelli pregiati: le lame, sopratutto se appena affilate, sono davvero molto delicate; meglio pulirle con una semplice spugna non abrasiva.
  • Bicchieri in cristallo: con i lavaggi in lavastoviglie, il vetro e il cristallo perdono trasparenza e lucentezza, per non parlare della delicatezza che contraddistingue questo materiale.

Cosa non si può lavare in lavastoviglie?

Cosa non bisogna mai mettere in lavastoviglie.
Stoviglie e posate di legno. ... .
Grattugie. ... .
Pentole antiaderenti. ... .
Oggetti delicati o di porcellana. ... .
Contenitori di plastica sottile. ... .
Oggetti di vetro dipinti o con stampe. ... .
Piatti in acrilico o melamina. ... .
I coperchi delle pentole a pressione..

Quale plastica va in lavastoviglie?

Quasi tutti i contenitori di plastica che vengono utilizzati in cucina sopportano il lavaggio in lavastoviglie. Tutti eccetto il PET, il materiale utilizzato per la produzione delle comuni bottiglie di acqua, che oltre i 50 °C si deforma.

Perché i cucchiai di legno non vanno in lavastoviglie?

Vietato mettere in lavastoviglie anche cucchiai di legno, taglieri e ciotole di insalata. L'acqua calda infatti danneggia il legno. La porosità del materiale favorisce lo sviluppo dei batteri. Meglio quindi pulire taglieri e cucchiaio velocemente con acqua tiepida.

Cosa significa il simbolo della spazzola nella lavastoviglie?

Cosa rappresenta il simbolo della spazzola sulla tua lavastoviglie Bosch? Significa semplicemente che il tuo apparecchio sta lavando i piatti. Non devi fare altro che sederti e rilassarti finché il ciclo non è finito. Questo simbolo indica un breve ciclo di risciacquo prima del ciclo di lavaggio completo.