Pancia gonfia e sensazione di vescica piena

Consulente Scientifico:
Dottoressa Valentina Coviello
(Specialista in biologia e nutrizione)

Chi non ha mai provato il fastidioso senso di pancia gonfia? Esso dipende molto spesso da cattive abitudini alimentari, facili da correggere con qualche accorgimento! Quali sono, dunque, le cause dell’accumulo di gas intestinali? E quale, invece, la dieta consigliata per combatterlo? Scopriamo insieme i diversi rimedi, naturali e non, utili contro il meteorismo!

    Indice Articolo:
  1. Cause
  2. Alimenti utili
  3. Cosa fare?
  4. Farmaci
  5. Rimedi naturali

Cause più comuni della pancia gonfia.

La fastidiosa tensione addominale avvertita come pancia gonfia (meteorismo), è una sensazione frequente dopo un pasto abbondante ed è spesso legata ad altre sintomatologie, come aerofagia, dolore addominale, nausea e irregolarità nella defecazione.

Questo disturbo può avere diverse cause, fisiologiche o patologiche. Vediamo le più comuni:

  • Scorretta alimentazione: con il semplice mangiare, soprattutto di fretta, si introducono inevitabilmente piccole quantità di aria! L’aria inglobata provoca, poi, il fastidioso senso di pancia gonfia, che in genere si risolve dopo la digestione. Quando il gonfiore si accentua di sera, la causa più probabile è da attribuirsi ad una cattiva alimentazione, ad esempio il consumo di alimenti già contenenti aria come pasta sfoglia, frappè, panna montata...

  • Infiammazioni o infezioni dello stomaco: quando il gonfiore si avverte a digiuno, può essere dovuto alla dilatazione dello stomaco che accompagna la gastrite, infiammazione delle pareti gastriche per iperproduzione di succhi gastrici. In questo caso, la pancia può gonfiarsi all’improvviso, dopo l’ingestione di un frutto o di altri alimenti tendenzialmente acidi, che vanno ad aumentare l’acidità gastrica; in presenza di gastrite, inoltre, il senso di gonfiore è associato a nausea, eruttazioni e bruciori di stomaco. Infine, anche le infezioni dello stomaco causate da helicobacter pylori possono causare gonfiore della pancia.

  • Stitichezza: il mancato svuotamento del lume intestinale provoca l’accumulo della massa fecale, avvertito come sensazione di gonfiore a livello addominale.

  • Alterazione della microflora intestinale: una delle cause più diffuse della formazione di gas intestinali è la fermentazione dovuta alla microflora intestinale. L’intestino, infatti, è popolato da moltissimi batteri che si nutrono di cibo non assorbito, come fibre e sostanze di scarto, producendo anidride carbonica e solforosa, azoto, ossigeno, secondo un processo noto come fermentazione. Ovviamente, più il materiale non assorbito ristagna nell’intestino, più viene fermentato causando flatulenza (spesso associata alla stipsi).

  • Sindrome del colon irritabile: se associata a brevi periodi di stipsi, intervallati da frequenti episodi di diarrea (coliti), la pancia gonfia può essere sintomo di colon irritabile. Cos’è? Una condizione caratterizzata da ridotta motilità dell’intestino e alterazioni della microflora. Non si tratta di vere e proprie intolleranze nei confronti di alcuni cibi, tuttavia vanno evitati quelli ad azione fermentante, come vedremo più avanti.

  • Intolleranze alimentari: quando non si assimila un particolare alimento, questo passa nell’intestino tal quale diventando substrato della microflora. L’abbondante fermentazione che ne scaturisce provoca disordini intestinali tra i quali, ovviamente, il meteorismo. Nei bambini, inoltre, l’intolleranza nei confronti di una sostanza (glutine, lattosio, ecc.) si manifesta anche con rallentata crescita, in quanto gli alimenti non assimilati non contribuiscono a fornire energia all’organismo.

Approfondisci come fare il test per le intolleranze alimentari.

  • Sindrome premestruale: qualche giorno prima della comparsa delle mestruazioni si presentano sintomi quali dolore alle ovaie e al seno, ritenzione idrica, irritabilità e pancia gonfia. Quest’ultimo sintomo, in particolare, è dovuto alla scarsa motilità intestinale causata dalle modificazioni strutturali temporanee che avvengono nel retrostante utero. Niente di cui preoccuparsi! In questo caso, il gonfiore è fisiologico e momentaneo.

Puoi approfondire come si manifesta la sindrome premestruale.

  • Gravidanza: nelle donne incinte aumenta il progesterone e si abbassa la motilità intestinale. La maggiore fermentazione che ne deriva per il ristagno di materiale fecale (stitichezza), causa i gas intestinali e il gonfiore. E la sensazione di pancia gonfia dopo il parto? Si tratta di un semplice cedimento di tessuti non legata a disturbi gastro-intestinali.

  • Stress: negli stati ansiosi si produce adrenalina in quantità superiori al normale. Poiché questo neurotrasmettitore viene sintetizzato a livello dei surreni, ghiandole posizionate sopra i reni, nei periodi in cui viene prodotta più adrenalina, si può ridurre la motilità intestinale, con conseguente formazione di gas e sensazione di pancia gonfia!

  • Abuso di alcolici: l’alcol presente in numerose bevande non viene assimilato del tutto, ma arriva all’intestino in quantità sufficienti a provocare fermentazione e gas intestinali!

  • Patologie a carico del tratto intestinale: se al meteorismo si associa la febbre, può essere appendicite; se ci sono dolori al lato destro dell’addome, può trattarsi di diverticolite o, ancora, di una malattia oncologica che ha provocato l’infiammazione.

  • Cambiamenti climatici: d’estate si è portati a cambiare lo stile alimentare, per esempio abusando di gelati, frutta zuccherina, soft drink, ecc. Gli zuccheri, però, favoriscono la proliferazione dei batteri intestinali e, di conseguenza, l’aumento della loro attività fermentativa.

  • Cistite: la pancia gonfia associata a infiammazione della vescica, bruciore e dolore del tratto urogenitale, è dovuta a un’alterata distribuzione di batteri, non intestinali bensì dell’apparato urinario. Quando la flora batterica di questo distretto prolifera oltre la norma, provoca i fastidi peculiari della cistite, compresa la produzione di gas che gonfiano la pancia.

Di certo, qualunque ne sia la causa, avere la pancia gonfia crea forti disagi. Perciò diventa importantissimo capire come liberarsi di questo disturbo!

Alimenti utili contro il gonfiore addominale.

Al di là delle situazioni patologiche, che vanno curate con terapie apposite, è possibile combattere il meteorismo? La risposta è sì! Per prima cosa, è necessario correggere eventuali “errori” commessi a tavola, cioè cattive abitudini alimentari che favoriscono la fermentazione da parte della microflora intestinale!

Quali alimenti evitare, dunque? I principali sono:

  • dolci e merendine, alcuni tipi di frutta come fichi, loti, uva e succhi di frutta, perché ricchi di zucchero, nutrimento ideale per i batteri;

  • coca cola, birra, soft drink e altre bibite gassate, poiché l’anidride carbonica si somma ai gas intestinali;

  • panna montata, pasta sfoglia e altri alimenti contenenti aria;

  • eccesso di legumi, verdura, frutta e cibi integrali, poiché troppa fibra, ristagnando nell’intestino, viene fermentata dai batteri;

  • vino, formaggi e cibi contenenti lieviti, i quali aggiungono la loro azione fermentativa a quella della flora intestinale.

Un’alimentazione utile per sgonfiare la pancia prevede, invece, l’assunzione di cibi riequilibranti per la flora intestinale come lo yogurt, ricco di fermenti lattici vivi, ossia batteri “buoni” della flora intestinale che impediscono a quelli “cattivi” di proliferare. Inoltre, è essenziale bere tanta acqua, per favorire il transito intestinale!

Cosa fare per prevenire il gonfiore addominale? Consigli

  • evitare le grandi abbuffate, che sovraccaricano l’apparato gastrointestinale;

  • mangiare piano per limitare l’ingresso di aria nello stomaco;

  • se c’è intolleranza verso un alimento, questo va ovviamente escluso dalla dieta;

  • non consumare chewing gum, che favoriscono l’ingresso dell’aria nello stomaco (per lo stesso motivo, è meglio non bere dalla cannuccia);

  • rinunciare alle caramelle, che, essendo molto zuccherate, aumentano la fermentazione batterica;

  • masticare correttamente per prevenire la formazione di gas intestinali, evitando che grandi quantità di aria entrino nello stomaco insieme al cibo.

Tornando all’origine del disturbo, nel prossimo approfondimento ci occuperemo di una patologia, già accennata in precedenza, che comprende il gonfiore addominale tra i sintomi più distintivi. Vuoi sapere qual è?

La dieta specifica per il meteorismo da colon irritabile.

Come abbiamo visto, uno dei disturbi più eclatanti legati alla sindrome del colon irritabile è il meteorismo. Per contrastare l’insorgenza di questo disturbo e, in generale, della sintomatologia annessa a tale sindrome, è stata messa a punto una dieta specifica. Scopriamola!

Ideata da ricercatori della Monash University di Melbourne, la dieta FODMAP (acronimo di Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides and Polyols, in italiano: Fermentabili Oligo Di-e Mono saccaridi e Polioli) è finalizzata ad alleviare notevolmente i disturbi legati alla sindrome del colon irritabile. In cosa consiste, quindi, la dieta? Principalmente nell’escludere i FODMAP, ossia zuccheri semplici e molecole facilmente fermentabili dai batteri intestinali, che causano produzione di gas. Si tratta di:

  • lattosio;

  • fruttosio;

  • galattano;

  • mannitolo;

  • xilitolo.

Esclusi dalla dieta saranno, perciò, latte e formaggi freschi mentre saranno consentiti i formaggi stagionati. Sono ammessi i cereali ma solo integrali, visto che i raffinati sono velocemente fermentati, invece la frutta più dolce (albicocche, anguria, prugne, pere, ecc.) è sconsigliata. E i legumi? Vanno del tutto eliminati, a causa del tegumento esterno che provoca aerofagia.

Dopo un primo periodo di esclusione dei FODMAP, segue l’inserimento di qualche alimento, dapprima vietato, per capire quale cibo provoca maggiormente il disturbo.

A questo punto, passiamo di nuovo al problema della pancia gonfia: andiamo alla ricerca delle possibili soluzioni!

A prescindere dalla causa che ha generato il meteorismo, esistono diversi rimedi per eliminarlo o attenuarlo, alcuni dei quali prevedono dosaggi precisi, mentre altri sono decisamente di più facile utilizzo.

Vediamo nel dettaglio quali sono i più indicati e come agiscono sul disturbo!

I farmaci antigonfiore.

Il prodotto più comunemente utilizzato è il carbone attivo, derivato da cellulosa, in grado di intrappolare gli scarti della digestione non assimilati e le tossine. Si trova in capsule da assumere due o quattro volte al giorno. I suoi punti forti? Non entra nelle cellule enteriche e viene eliminato con le feci!

Meno utilizzati i parasimpaticomimetici (betanecolo), stimolanti per le innervazioni che controllano il movimento della muscolatura liscia dell’intestino. In altre parole, inducono l’aumento della peristalsi, favorendo la fuoriuscita dei gas. Il dosaggio consigliato è di una o due compresse al giorno senza superare i 2,5 mg/die.

Il dimethicone, invece, è una molecola di grandi dimensioni a base di silicio che agisce da antischiuma, cioè avvolgendo il bolo alimentare e i fluidi nell’intestino, fa in modo che le piccole bolle di aria si riuniscano in altre di dimensioni maggiori, più facili da espellere. Presente in commercio sotto forma di compresse, va assunto due-quattro volte al giorno per un dosaggio che va da 10 a 50 mg.

Puoi approfondire gli usi del dimethicone.

I rimedi omeopatici e naturali per sgonfiare la pancia.

Soffri spesso di meteorismo, ma temi gli effetti collaterali dei farmaci? Non disperare!

Argentum nitricum, a base di nitrato d’argento, e Kali carbonicum, sale dell’acido carbonico, sono i rimedi scelti dagli omeopati. Vanno assunti in numero pari a quattro granuli per tre volte al giorno. Quanto a lungo? La terapia dovrebbe durare per circa due mesi.

Anche se sembra fin troppo scontato, c’è un altro modo naturale per combattere il meteorismo: praticare una regolare attività fisica! Il movimento aiuta, infatti, a migliorare la peristalsi degli organi, riducendo la possibilità che si formino i gas. Utile è anche un particolare massaggio, il metodo Adamski, dal nome del suo ideatore, che consiste nel frizionare l’addome per circa trenta minuti. Cosa consigliare, invece, a chi cerca una soluzione di più semplice realizzazione? Ovviamente i rimedi della nonna, efficaci contro il gonfiore che si presenta di sera. In particolare, ci sono le tisane a base di erbe carminative, che favoriscono, cioè, l’eliminazione dei gas, quali:

  • Finocchio: due sue molecole (fencone e anetolo) svolgono un’azione antigas, in quanto inibiscono la fermentazione batterica. Il finocchio tagliato a pezzi viene immerso in acqua, portata successivamente ad ebollizione. La tisana si beve una volta raffreddata.

  • Mirto: il mirtolo in esso contenuto possiede attività antibatterica. La sua azione è basata sulla diminuzione della carica batterica intestinale. Si utilizzano le foglie essiccate della pianta, che vanno lasciate in infusione per venti minuti.

  • Anice: è ricca di principi attivi (fellandrene, estragolo, limonene...) che, secondo meccanismi non ancora chiari, inducono la peristalsi gastrica ed enterica, favorendo la digestione e il transito intestinale. Si utilizzano i semi per preparare tisane da consumare dopo i pasti.

  • Angelica: i fitoestrogeni presenti in questa pianta, minando l’azione degli estrogeni endogeni, favoriscono il rilassamento della muscolatura liscia, compresa quella intestinale. Le radici essiccate si lasciano in infusione per circa dieci minuti, dopo di che la tisana è pronta!

  • Menta: viene utilizzata per contrastare la fermentazione batterica perché ricca di mentolo. Quest’ultimo, infatti, agisce da antimicrobico abbassando la carica batterica enterica. Si possono utilizzare le bustine già pronte in commercio, oppure mettere in infusione per dieci minuti in acqua bollente le foglie fresche.

  • Coriandolo: anche in questa pianta si trovano dei principi attivi, come il linalolo e il pinene, appartenenti alla famiglia dei terpeni, con attività antispasmodiche, che, secondo meccanismi non noti, sono in grado di favorire l’eliminazione dei gas addominali. I frutti del coriandolo essiccati si lasciano in infusione per quindici minuti circa, quindi si filtra l’infuso e si può bere dopo i pasti.

Insomma, come hai potuto vedere, esistono diverse possibilità per liberarsi dei fastidi legati al meteorismo. Perché non seguire i nostri consigli e dire addio per sempre alla pancia gonfia?

Perché ho sempre la sensazione di avere la vescica piena?

Tra le patologie che possono essere associate al tenesmo vescicale ci sono: cancro della vescica, calcolosi urinaria, cistite, clamidia, colica renale, gonorrea, ipertrofia prostatica benigna, prostatite, tetano, trichomonas, uretrite.

Quale malattia fa gonfiare la pancia?

Disturbi e Malattie Altre possibili cause di gonfiore addominale comprendono colite, peritonite, rettocolite ulcerosa, morbo di Crohn, calcoli della cistifellea, fibrosi cistica, anoressia nervosa e bulimia.

Quando preoccuparsi per il gonfiore addominale?

È bene rivolgersi al medico se il gonfiore addominale persiste nonostante gli accorgimenti alimentari e se è associato a diarrea, dolori addominali forti o persistenti, sangue nelle feci, cambiamento del colore delle feci, modificazione della frequenza delle evacuazioni, perdita di peso ingiustificata e dolore al petto ...

Quando si ha la cistite si gonfia la pancia?

I pazienti manifestano ripetuti episodi di disagio, gonfiore e dolore a vescica, basso addome e zona pelvica. I sintomi possono variare da persona a persona, l'entità può essere più o meno grave e può andare incontro a variazioni nel tempo.