Sei qui: Home » Poesie » “Ho sceso, dandoti il braccio” di Montale, l’amore davanti alla prova del tempo Show
Versi d'autore Una delle liriche più conosciute di
Eugenio Montale, dedicata alla moglie Drusilla Tanzi. Parliamo di “Ho sceso, dandoti il braccio”, scritta nel 1967 e contenuta all’interno della raccolta poetica nota come “Satura“. Eugenio Montale, le poesie più belleEugenio Montale è uno dei più grandi poeti del Novecento italiano, vincitore di un premio Nobel per la letteratura. Ecco alcune tra le sue poesie più belle Un lungo viaggio troppo breve con la moglieNei versi il poeta descrive con tenerezza la figura della moglie, ricordandola per il buon senso e la saggezza. L’utilizzo dell’iperbole “milione di scale” sottolinea la lunga durata della vita vissuta insieme alla compagna, il cui “vuoto” dovuto alla sua scomparsa provoca nell’autore un profondo senso di solitudine: Montale “ad ogni gradino” ripensa a tutte le difficoltà della vita che hanno passato assieme e si sente solo al suo ricordo. Le scale sono una metafora che indica la vita passata insieme, un “viaggio” apparentemente “lungo” ma in realtà “breve” perché non abbastanza passata insieme. “Il mio [viaggio]” del poeta dura tuttora ma nell’indifferenza nei confronti degli impegni giornalieri “coincidenze, prenotazioni”, le insidie della vita “trappole” e le delusioni “scorni”. Un faro che indica il camminoLa seconda strofa della poesia riprende ancora più forte lo stretto legame “quattr’occhi” che univa Montale alla moglie. Attraverso la sineddoche “pupille, sebbene tanto offuscate”, chiaro riferimento alla miopia della moglie, Montale sottolinea la capacità delal sua amata compagna di saper in realtà penetrare il vero senso delle cose al di là delle apparenze, rappresentando per il poeta il faro che gli indicava il cammino, il sostegno ed la guida della sua vita. La poesiaHo sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio © Riproduzione Riservata
Poesia "Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale" di Eugenio MontaleTags: Nessun tagHo sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr’òcchi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.
Das wunderschöne Gedicht Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale von Eugenio Montale. Eugenio Montale – Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scaleEugenio Montale (1896 – 1981) war ein italienischer Journalist, Dichter und Schriftsteller und erhielt 1975 den Nobelpreis für Literatur. Das Gedicht wurde 1967 geschrieben und ist in der Satura-Sammlung enthalten. Es handelt sich um ein Liebesgedicht, eine Hommage an seiner verstorbene Frau. Das Gedicht besteht aus zwei Teilen:
Teile unseren BeitragSchreibe einen KommentarDeine Online-Buchhandlung spezialisiert auf das Italienischlernen. Unsere neuesten BeiträgeFolge unsChi crede che la realtà sia quella che si vede?che la realtà sia quella che si vede. non già perché con quattr'occhi forse si vede di più. le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.
Quante scale Montale?Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, nè più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede.
Che figura retorica e almeno un milione di scale?Varie le figure retoriche presenti in Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale; oltre alle metafore delle scale e del viaggio (vv. 1 e 3) e all'iperbole del v. 1 («un milione di scale»), si segnalano l'anafora del v.
Perché Montale definisce lungo e breve il tempo della vita trascorsa accanto alla moglie?Il periodo vissuto con la moglie è stato lungo perché è durato molto tempo; tuttavia lo definisce anche “breve” perché il tempo felice passato con una persona che si ama dura sempre troppo poco. Dal punto di vista dello stile si tratta dio un ossimoro.
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