Compensazione credito irpef con imposta sostitutiva forfettari

Limiti e regole da seguire nel 2022 per la compensazione fiscale dei modelli F24.

Compensazione modello F24: il limite massimo sale a regime a 2 milioni di euro, le ultime novità sull’importo sono state introdotte dalla Legge di Bilancio 2022.

Il limite per le compensazioni con modello F24 viene stabilizzato dalla Manovra: il testo fissa, in via ordinaria, a partire dal 1° gennaio 2022 il tetto massimo previsto, in via emergenziale, dal decreto Sostegni bis per lo scorso anno.

Accanto alla conferma della cifra più alta, non ci sono particolari novità su regole e modalità di utilizzo dei crediti in compensazione.

Di seguito una panoramica sulle istruzioni da tenere a mente.

Le modalità di pagamento di un modello F24 con compensazione di crediti fiscali non sono libere, ma dipendono da una serie di regole che il legislatore ha posto per evitare il fenomeno delle false compensazioni. Anche su questo fronte, però, non è intervenuta con modifiche la Legge di Bilancio 2022.

Tra le recenti novità, è stato introdotto l’obbligo di invio telematico per tutti, accanto ai nuovi limiti previsti dal decreto legge fiscale n. 14/2019.

Per le compensazioni Irpef, Ires ed Irap superiori a 5.000 euro, è previsto il blocco dell’utilizzo dei crediti maturati fino alla data di presentazione della relativa dichiarazione.

Le istruzioni operative sono state fornite con la risoluzione numero 110/E del 31 dicembre 2019 dell’Agenzia delle Entrate.

Qui sono contenute regole e limiti per la compensazione dei crediti con il modello F24 riferite a partite IVA, sostituti d’imposta e contribuenti privati.

Compensazione credito irpef con imposta sostitutiva forfettari
Agenzia delle Entrate - Risoluzione numero 110/E del 31 dicembre 2019Modalità di presentazione dei modelli F24 contenenti crediti d’imposta utilizzati in compensazione – Articolo 3, commi da 1 a 3, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124 – Primi chiarimenti.

L’articolo 3, commi da 1 a 3 della legge di conversione del DL Fiscale 2020 rende uniformi le regole per le compensazioni di imposte dirette ed indirette. Per i crediti relativi alle imposte sui redditi si applicano le stesse regole previste già per i crediti IVA.

Con l’entrata in vigore del DL 50/2017 e del blocco preventivo delle compensazioni stabilito dalla Legge di Bilancio 2018, importanti novità sono state hanno riguardato la possibilità di versare le imposte con l’uso del modello F24 in compensazione di crediti fiscali.

Dall’articolo 3 del DL 50/2017 sono state previste nuove “disposizioni di contrasto alle indebite compensazioni”. Il limite della compensazione libera dei crediti IVA, nello specifico, è stato abbassato da 15.000 a 5.000 euro.

In altre parole, per compensazioni IVA in F24 superiori a 5.000 euro è necessario utilizzare il visto di conformità.

Allo stesso tempo il Decreto Legge aveva già introdotto l’obbligo di inviare telematicamente, tramite Entratel/Fisconline, i modelli F24 contenenti compensazione con crediti derivanti da qualsiasi imposta sui redditi o addizionale, ritenuta alla fonte, imposta sostitutiva sul reddito, Irap e crediti d’imposta di cui al quadro RU della dichiarazione dei redditi.

Il DL n. 124/2019, ovvero il Decreto Fiscale, ha esteso, a partire dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, l’obbligo di inviare il modello F24 telematico tramite Entratel o Fisconline anche per le compensazioni di crediti maturati dal sostituto d’imposta per il recupero delle eccedenze di versamento delle ritenute e dei rimborsi erogati ai dipendenti, come rimborsi 730 e bonus Renzi.

Il modello F24 telematico è obbligatorio anche per i non titolari di partita IVA.

Il Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020 ha inoltre esteso le regole previste per l’IVA anche alle compensazioni dei crediti Irpef, Ires ed Irap. Anche in questi casi, quindi, per compensazioni di importo superiore a 5.000 euro è necessaria la preventiva presentazione della dichiarazione dei redditi di riferimento.

Limite compensazioni modelli F24, tre diversi importi da ricordare negli ultimi quattro anni:

Importo limite annuale compensazione F24 Anno di validità Rif. normativo
€ 700.000,00 2019 e anni prec. Art. 34 Legge 388/2000
€ 1.000.000,00 2020 Art. 147 DL 34/2020
€ 2.000.000,00 2021 Art. 22 DL 73/2021
€ 2.000.000,00 2022 Art. 1 comma 72 Legge 234/2021

Sui limiti per le compensazioni F24, si ricorda che per il 2020 il decreto Rilancio aveva incrementato il limite annuo dei crediti compensabili o rimborsabili in conto fiscale da 700 mila euro a 1 milione di euro.

Il decreto Sostegni bis - DL 73/2021 - ha raddoppiato l’incremento del limite di importo utilizzabile che, per il 2021, era pari a 2 milioni di euro.

Per effetto delle novità previste dall’articolo 1, comma 72, della Legge di Bilancio 2022, a decorrere dal 2022 il limite annuo dei crediti di imposta e dei contributi compensabili è confermato a 2 milioni di euro.

La norma modifica quanto previsto dall’articolo 34, comma 1, primo periodo, della legge 23 dicembre 2000, n. 388.

Compensazione modello F24 2022 contribuenti titolari di partita IVA

Saldo modello F24 Modalità di compensazione utilizzabile
Modello F24 con saldo positivo senza compensazioni Obbligo di Home Banking e facoltà canale intermediari
Modello F24 con saldo positivo e compensazione di qualsiasi tipo Obbligo di utilizzare i canali dell’Agenzia delle Entrate (Entratel/F24 online)
Modello F24 con saldo zero Obbligo di utilizzare i canali dell’Agenzia delle Entrate (Entratel/F24 online)

Compensazioni modello F24 2022 contribuenti non titolari di partita iva:

Saldo modello F24 Modalità di compensazione utilizzabile
Modello F24 con saldo positivo senza compensazioni È ammesso il pagamento del modello F24 cartaceo ovvero tramite home banking o canale intermediari
Modello F24 con saldo positivo e compensazione di qualsiasi tipo Obbligo di utilizzare i canali dell’Agenzia delle Entrate (Entratel/F24 online)
Modello F24 con saldo zero Obbligo di utilizzare i canali dell’Agenzia delle Entrate (Entratel/F24 online)

Riepilogando, per i contribuenti titolari di partita IVA, il DL 50/2017 ed il DL n. 124/2019 hanno introdotto l’obbligo del canale dell’Agenzia delle Entrate per tutte le compensazioni nel modello F24, per qualsiasi tipologia di imposta a credito utilizzata.

Negli altri due casi - modello F24 con saldo positivo senza compensazioni e con saldo zero - la situazione rimane invariata. Nel primo caso, il contribuente titolare di partita IVA ha l’obbligo di pagamento tramite home banking (non può essere quindi utilizzato il modello F24 cartaceo).

Nel caso della compensazione di un modello F24 con saldo finale uguale a zero, invece, rimane l’obbligo di pagamento tramite i canali dell’Agenzia delle Entrate (Entratel ed F24 online).

Compensazioni modello F24 2022: le istruzioni delle Entrate nella risoluzione n. 110/E/2019

Ulteriori istruzioni per le compensazioni fiscali sono state fornite dall’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 110/E dello scorso 31 dicembre 2019.

Le imposte interessate dall’obbligo di obbligo di preventiva presentazione della dichiarazione o dell’istanza da cui emerge il credito per le compensazioni, identificate dai codici riportati nella tabella allegata alla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate, sono:

  • imposte sostitutive;
  • imposte sui redditi e addizionali;
  • IRAP;
  • IVA.

I crediti possono essere compensati a partire dal decimo giorno successivo alla corretta presentazione della documentazione.

Le novità introdotte dal Decreto Fiscale si applicano a partire dai crediti d’imposta maturati dal 2019.

Il documento si sofferma anche sull’obbligo di presentazione del modello F24 in modalità telematica. Le imposte per le quali è previsto l’obbligo di presentazione, che grava su tutte le categorie di contribuenti, sono indicate nella tabella presente all’interno della risoluzione ed appartengono alle categorie seguenti:

  • imposte sostitutive;
  • imposte sui redditi e addizionali;
  • IRAP;
  • IVA;
  • agevolazioni e crediti indicati nel quadro RU della dichiarazione dei redditi;
  • sostituti d’imposta.

La presentazione del modello F24 per via telematica può avvenire attraverso le modalità elencate di seguito:

  • direttamente dal contribuente o dal sostituto d’imposta, attraverso i servizi “F24 web” o “F24 online”;
  • tramite intermediario abilitato.

Il documento spiega inoltre che l’obbligo è escluso:

"qualora l’esposizione del credito nel modello F24 rappresenti una mera modalità alternativa allo scomputo diretto del credito medesimo dal debito d’imposta pagato nello stesso modello F24"

Da quando è possibile compensare il credito Irpef?

In base all'art. 3, comma 1, del decreto legge n. 124 del 2019, la compensazione del credito, per un importo superiore a 5.000 euro annui può essere effettuata a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione da cui il credito emerge (cfr.

Cosa si compensa con il credito d'imposta?

Cos'è la compensazione Il contribuente ha la facoltà di compensare i crediti e i debiti nei confronti dei diversi enti impositori (Stato, INPS, Enti Locali, INAIL, ENPALS) risultanti dalla dichiarazione e dalle denunce periodiche contributive.

Come compensare la cedolare secca?

Compensazione cedolare secca Un eventuale importo a credito della cedolare secca può essere compensato con altri tributi o contributi a debito. Dal 1° ottobre 2014 una eventuale compensazione della cedolare secca con altri tributi dovrà essere effettuata con invio telematico del modello F24.

A cosa corrisponde il codice tributo 1792?

"1792" denominato "Imposta sostitutiva sul regime forfetario - Saldo - art. 1, c. 64, legge n. 190/2014".