Pagamento con carta di credito per detrazione fiscale ristrutturazione

Se si effettua con il bancomat il pagamento delle spese di ristrutturazione si ha diritto alle detrazioni fiscali? A chiederlo è un contribuente agli esperti di FiscoOggi, la rubrica telematica dell'Agenzia delle Entrate

Un contribuente ha effettuato quasi tutti i pagamenti per le spese di ristrutturazione con il bonifico ad eccezione di alcuni scontrini fiscali pagati con il bancomat per l'acquisto di materiali edili. A questo proposito chiede all'Agenzia delle Entrate se è possibile inserire in dichiarazione dei redditi anche la somma dei suddetti scontrini fiscali. 

La risposta del Fisco è però negativa. Per usufruire della detrazione delle spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio è necessario che i pagamenti, compresi quelli per l’acquisto di materiali, siano effettuati mediante l’apposito bonifico dedicato (bancario o postale). Si considera valido anche il bonifico effettuato “on line” e quello tratto su un conto acceso presso un istituto di pagamento.
Dal bonifico devono risultare:

  • la causale del versamento, dalla quale si evinca che il pagamento è effettuato per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • il codice fiscale o il numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Possono essere pagate con altre modalità, ed essere comunque ammesse alla detrazione, le spese relative agli oneri di urbanizzazione, all’imposta di bollo e ai diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunce di inizio lavori, alla tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Si tratta, generalmente, di versamenti da effettuare in favore di pubbliche amministrazioni con modalità obbligate.

?Stampa l'articolo o salvalo in formato PDF (selezionando la stampante PDF del tuo sistema operativo)

L’anno da portare in detrazione è quello in cui è stata utilizzata la carta e non quello, successivo, in cui avviene l’addebito

Confermato anche per il 2022, 2023, 2024 il bonus mobili e arredi che ha contribuito allo sviluppo del settore edilizio negli ultimi anni.

La detrazione Irpef è pari al 50% con un tetto di spesa di 10.000 euro ma solo per il 2022; dal 2023 e per il 2024, il tetto di spesa scenderà a 5.000 euro.

Ma nel caso in cui la spesa che dà diritto all’agevolazione fiscale sia pagata con carta di credito a fine anno e l’addebito avvenga all’inizio dell’anno successivo, quale anno deve essere portato in detrazione circa la spesa nella dichiarazione dei redditi?

Questa la domanda avanzata da un contribuente all’Agenzia delle Entrate (FiscoOggi), che ha chiarito il principio di cassa ed in quale anno le spese devono essere portate in detrazione.

Bonus mobili e pagamento con carta di credito: il caso

Un contribuente ha proposto la seguente domanda:

Il 30 dicembre 2021 ho pagato con la carta di credito una spesa detraibile dall’Irpef. La data dell’addebito sul conto corrente è però il 3 gennaio 2022. Posso indicare questa spesa nella prossima dichiarazione dei redditi per l’anno 2021 o va riportata in quella del 2022?

Parere dell’Agenzia delle Entrate

Nel fornire la risposta il Fisco ha chiarito che in base al cosiddetto principio di cassa, gli oneri e le spese per i quali è riconosciuta una detrazione d’imposta (o una deduzione dal reddito complessivo), in linea generale, vanno indicati nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono stati sostenuti e idoneamente documentati.

Nel caso in cui il pagamento venga effettuato con carte di credito o di debito, per l’individuazione del periodo d’imposta nel quale richiedere la detrazione o la deduzione assume rilevanza il momento in cui è stata utilizzata la carta e non quello, successivo, in cui avviene l’addebito sul conto corrente del titolare della stessa.

Questa conclusione vale anche quando la data di addebito si colloca nel periodo d’imposta successivo a quello di utilizzo della carta.

Il Fisco ricorda, infine, che per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, da destinare all’arredo dell’immobile ristrutturato, è consentito il pagamento con carta di credito o di debito; mentre, per le altre detrazioni le spese devono essere pagate con bonifico parlante.

In allegato la guida bonus mobili dell’Agenzia delle Entrate.

Vuoi rimanere aggiornato su questo argomento e sulle principali novità legate al mondo dell'edilizia?

Pagamento con carta di credito per detrazione fiscale ristrutturazione

Indirizzo articolo: https://biblus.acca.it/fiscooggi-bonus-mobili-e-pagamento-carta-di-credito/

Come effettuare i pagamenti per detrazione 50?

Le detrazioni fiscali per il risparmio energetico (65%) e per le ristrutturazioni edilizie (50%) prevedono il pagamento delle fatture esclusivamente mediante un modello particolare di bonifico bancario o postale specifico per le detrazioni fiscali (bonifico parlante).

Come fare pagamenti per bonus ristrutturazione?

Bonus ristrutturazione 2022: come pagare Le spese devono sempre essere pagate mediante un bonifico cosiddetto parlante, postale o bancario, sul quale risultano: causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)

Come pagare per la detrazione fiscale?

Quali sono i pagamenti tracciabili per le detrazioni fiscali?.
Carta di debito (bancomat).
Carta di credito..
Carta prepagata..
Assegno bancario circolare o, comunque, ogni mezzo che garantisca la tracciabilità e l'identificazione del contribuente..

Chi effettua il bonifico non deve essere per forza chi chiede la detrazione?

L'Agenzia delle Entrate hanno cambiato posizione e, contrariamente a quanto disciplinato prima la detrazione può essere richiesta a prescindere dall'ordinante e da chi sia l'intestatario della fattura. Di fatto puoi decidere all'ultimo a chi attribuire la detrazione.