Contributo a fondo perduto agenti di commercio

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La Redazione - 16 Novembre 2021

Fondo perduto perequativo per agenti di commercio. Dal Mef arrivano i requisiti e le modalità di accesso al contributo

Contributo a fondo perduto agenti di commercio

Come noto, l’Europa ha recentemente autorizzato l’Italia alla concessione del contributo perequativo per le P.Iva entro il 31 dicembre di questo anno, e serviva il decreto attuativo del Mef  che doveva specificare i requisiti richiesti per accedere alla misura e le modalità di calcolo. Secondo indiscrezioni odierne il Ministro delle Finanze Franco ha  firmato questo decreto – non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale –  che in buona sintesi prevedrebbe:

  • Requisito per richiedere il contributo è aver presentato la dichiarazione dei redditi entro il 30 settembre per il 2020 e aver presentato medesima dichiarazione per il 2019
  • La diminuzione del risultato economico di esercizio del 2020 rispetto al 2019 deve essere almeno del 30%

Ma come si calcola il contributo?

  • Alla  differenza del risultato economico 2019 – 2020 vanno sottratti i contributi a fondo perduto eventualmente ricevuti, previsti dai vari Decreti emergenziali (Rilancio, Ristori, Sostegni, Sostegni bis ecc)
  • A tale risultato occorre applicare la percentuale relativa al valore di ricavi/compensi conseguiti nel 2019 pari rispettivamente al 30% fino a 100.000 euro; al 20% da 100.000 a 400.000 euro; al 15% da 400.000 a 1.000.000 euro; al 10% da 1.000.000 a 5.000.000 euro; al 5% da 5.000.000 a 10.000.000 euro

Comunque al di là dell’importo scaturente dal calcolo, la misura massima del contributo non potrà superare 150.000 euro. Dopo la pubblicazione occorrerà il provvedimento da parte dell’Agenzia delle Entrate e poi i contribuenti avranno a disposizione 30 giorni per la presentazione delle domande. Noi chiaramente stiamo sollecitando le Istituzioni preposte affinchè i termini siano rispettati e non ci siano ritardi nell’erogazione dei contributi che tanti colleghi in difficoltà stanno aspettando, ferma restando l’esiguità del contributo offerto rispetto la perdita subita.

Contributi a fondo perduto 2022 per il commercio nel Decreto Sostegni ter: torna il codice ATECO tra i requisiti di accesso agli aiuti. Nella platea di attività beneficiarie le imprese con ricavi fino a due milioni di euro e una riduzione del fatturato del 30 per cento. Per l'operatività si attendono le istruzioni MISE e l'autorizzazione della Commissione UE.

Contributi a fondo perduto 2022 per il commercio nel Decreto Sostegni ter: attività prevalente legata a uno specifico codice ATECO presente nella lista di quelli ammessi, riduzione del fatturato pari al 30 per cento e ricavi fino a due milioni di euro nel 2019 sono i principali requisiti da rispettare per ottenere i ristori.

L’ultimo provvedimento emergenziale introduce una serie di aiuti mirati per i settori maggiormente danneggiati dalla pandemia.

Oltre alla conferma e al potenziamento di misure già esistenti, il testo prevede anche l’introduzione di nuovi strumenti.

Il fondo per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico è uno di questi. E per il 2022 vengono messi a disposizione 200 milioni di euro.

Per ottenere i sostegni, in ogni caso, bisognerà attendere le istruzioni MISE e l’autorizzazione della misura da parte della Commissione UE.

Contributi a fondo perduto 2022 per il commercio: aiuti in base al codice ATECO nel Decreto Sostegni ter

Gli importi dei contributi a fondo perduto per le attività di commercio al dettaglio saranno calcolati secondo il meccanismo delle percentuali, differenziate in base al volume di ricavi fino a un massimo di due milioni, applicate alle perdite subite.

Alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile dei medesimi ricavi riferiti al periodo d’imposta 2019 sarà applicata una delle percentuali che seguono.

PercentualeRicavi del 2019
60 per cento Fino a 400.000 euro
50 per cento Da 400.000 a un milione di euro
40 per cento Da 1 a 2 milioni di euro

Il Decreto n. 4 del 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 gennaio, specifica:

“Ai fini della quantificazione del contributo ai sensi del comma 5 rilevano i ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, lettere a) e b) del Testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917”.

Anche in questo caso, come accaduto più volte in passato, per verificare il valore effettivo degli aiuti erogati sarà necessario attendere la presentazione delle domande da parte di tutti gli aspiranti beneficiari.

Nel testo del Decreto Sostegni ter si legge:

“Qualora la dotazione finanziaria di cui al comma 1 non sia sufficiente a soddisfare la richiesta di agevolazione riferita a tutte le istanze ammissibili, successivamente al termine ultimo di presentazione delle stesse, il Ministero dello sviluppo economico provvede a ridurre in modo proporzionale il contributo sulla base delle risorse finanziare disponibili e del numero di istanze ammissibili pervenute, tenendo conto delle diverse fasce di ricavi previste dal comma 5”.

Contributi a fondo perduto 2022 per il commercio: con quale codice ATECO si accede ai sostegni?

A regolare l’accesso ai contributi a fondo perduto per le imprese che svolgono in via prevalente attività di commercio al dettaglio è l’articolo 2 del DL n. 4 del 2022.

Come già accaduto più volte dall’inizio della pandemia, la platea di beneficiari è definita sulla base di specifici Codici ATECO.

In tabella i codici indicati dal Decreto.

Codice ATECO e gruppi di codici ATECOTipologia di commercio
47.19 Commercio al dettaglio in altri esercizi non specializzati
47.30 Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
47.43 Commercio al dettaglio di apparecchiature audio e video in esercizi specializzati
47.5 Commercio al dettaglio di altri prodotti per uso domestico in esercizi specializzati
47.6 Commercio al dettaglio di articoli culturali e ricreativi in esercizi specializzati
47.71 Commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento in esercizi specializzati
47.72 Commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle in esercizi specializzati
47.75 Commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati
47.76 Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi, fertilizzanti, animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati
47.77 Commercio al dettaglio di orologi e articoli di gioielleria in esercizi specializzati
47.78 Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati
47.79 Commercio al dettaglio di articoli di seconda mano in negozi
47.82 Commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento e calzature
47.89 Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti
47.99 Altro commercio al dettaglio al di fuori di negozi, banchi o mercati

Lo svolgimento di una attività classificata in base a uno specifico codice ATECO è solo uno dei requisiti da rispettare per ottenere gli aiuti del Decreto Sostegni ter.

Contributi a fondo perduto 2022 per il commercio: oltre il codice ATECO, gli altri requisiti d’accesso

Per accedere ai contributi a fondo perduto che saranno gestiti dal Ministero dello Sviluppo Economico le attività di commercio al dettaglio devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

  • avere registrato un ammontare di ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni di euro;
  • aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 pari ad almeno il 30 per cento rispetto al 2019;
  • avere sede legale od operativa nel territorio dello Stato;
  • risultare regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese in una delle attività ammesse ai beneficiare dei sostegni;
  • non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, regola che non si applica alle eccezioni previste dalla disciplina europea di riferimento in materia di aiuti Stato;
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

Le attività che rispettano tutti i requisiti richiesti devono attendere le istruzioni del Ministero dello Sviluppo Economico per poter presentare domanda di accesso ai contributi a fondo perduto 2022.

Con un provvedimento ad hoc, quindi, sarà il MISE e non l’Agenzia delle Entrate a fornire tutte le indicazioni da seguire.

In ogni caso per procedere con l’erogazione delle somme dovrà arrivare anche l’autorizzazione della Commissione Europea, chiamata ad esprimersi su questa nuova e ulteriore formula di Aiuti di Stato.

Chi può accedere al contributo a fondo perduto?

Il contributo a fondo perduto è destinato a coloro che svolgono attività d'impresa, arte o professione o che producono reddito agrario, residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, titolari di partita Iva attiva alla data del 26 maggio 2021.

Quanto ammonta il contributo a fondo perduto?

60%, se i ricavi e i compensi dell'anno 2019 sono inferiori o pari a 100.000 euro. 50%, se i ricavi e i compensi dell'anno 2019 superano i 100.000 euro ma non l'importo di 400.000 di euro. 40%, se i ricavi e i compensi dell'anno 2019 superano i 400.000 euro ma non l'importo di 1.000.000 di euro.

Come fare per avere il contributo a fondo perduto?

Contributo a fondo perduto, come fare la domanda La domanda per ottenere il contributo a fondo perduto deve essere presentata all'Agenzia delle entrate, in via telematica, utilizzando il modello messo a disposizione dall'Agenzia delle entrate.

Chi è escluso dal contributo a fondo perduto?

A chi non spetta Il contributo a fondo perduto non spetta nei seguenti casi: soggetti la cui attività sia cessata alla data di richiesta del contributo. soggetti che hanno iniziato l'attività dopo il 30 aprile 2020, con l'eccezione delle partite Iva aperte dagli eredi per la prosecuzione dell'attività dei deceduti.