I borgia il genio dello streaming

lunedì 3 novembre 2014 16:46 Redazione

I borgia il genio dello streaming

I Borgia 3

Torna la serie scandalo che racconta la torbida storia di una delle famiglie più potenti del Rinascimento italiano. La terza stagione de I Borgia partirà stasera alle 21.10 su Sky Atlantic con due episodi a sera. Il primo episodio, sarà eccezionalmente visibile anche in streaming sul sito skyatlantic.it, e disponibile per un’intera settimana.

Le sfarzose ricostruzioni della Roma rinascimentale e del Vaticano mostrano scenografie e costumi che fanno rivivere sullo schermo i quadri e la pittura del tempo, mentre la storia dà spazio a tutto il lato oscuro del Rinascimento, con gli scandali consumati nelle stanze della Santa Sede, raccontandoli in maniera cruda e brutale. A dispetto dei punti oscuri intorno alla storia dei Borgia, alcune scene di questa nuova stagione sono state girate in Italia proprio con l’obiettivo di ricostruire l’ambientazione di un’Italia alle prese con guerre intestine e lotte dinastiche: tra le location, Palazzo Ducale a Urbino voluto da Federico da Montefeltro.

I Borgia 3, serie tv ideata da Tom Fontana, riprende il racconto dell’oscura storia della famiglia Borgia, tra intrighi di potere e forti emozioni. Al centro della storia emerge la figura controversa e senza scrupoli di Rodrigo Borgia, uomo di fede eppure sfacciatamente in preda ai piaceri della carne, che portò l’illegalità e la depravazione tra le mura del Vaticano.

Il percorso della famiglia Borgia si inserisce negli sviluppi di un’Italia all’alba di un nuovo secolo, a cavallo tra il Quattrocento e il Cinquecento: Cesare Borgia (Mark Ryder) tenterà il tutto e per tutto per sconfiggere i Signori di Romagna utilizzando il suo proverbiale e machiavellico genio politico, mentre Papa Rodrigo Borgia (John Doman), distrutto dalla morte del figlio Giovanni, dovrà fare i conti con l’incedere dell’età; Lucrezia (Isolda Dychauk), sul cui personaggio sarà molto incentrata la stagione, è ormai una donna consapevole del proprio fascino e del proprio potere e cercherà di imporre il proprio ruolo nella famiglia ma anche su Roma stessa.

All’interno della Chiesa, gli avversari di Papa Borgia cercheranno in ogni modo di approfittare delle sue debolezze per sconfiggerlo e riprendere in mano le sorti del Papato. Non mancheranno inoltre gli intrighi sentimentali e il pericolo che Cesare dimostra di essere per ogni uomo che entri nella vita dell’amata sorella Lucrezia.

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Di pellicole e serie televisive ambientate in secoli lontani ne sono state tentate tante, tantissime, alcune ben riuscite, altre così così, ma altre ancora veramente ridicole. Ebbene noi non vogliamo degnare d'uno sguardo certi infimi prodotti della cinepresa che tanto piacciono al popolino, quanto piuttosto parlarvi, se vorrete prestarci orecchio, di una serie che a noi sta particolarmente a cuore.

Borgia, quanti di voi hanno sentito parlare di tale famiglia? Solitamente, a pronunciare questo nome che oggigiorno suona quasi maledetto, si pensa a tre cose: sangue, intrighi, oscenità. Ebbene, benché queste nella serie non mancheranno di certo, non si tratta delle solite scenette tragicomiche sui Borgia che parlano di incesto, né, come per la recentissima serie sui Medici, di baggianate dove certi personaggi tirati fuori dal XV secolo sono improvvisamente catapultati in un mondo dove si agisce e si ragiona come nel nuovo millennio. Questa di cui vi parleremo, a differenza delle altre serie televisive spazzatura, racconta la Storia con la esse maiuscola.

Intitolata semplicemente "I Borgia", nel corso di tre stagioni la serie si snoda attraverso gli anni che vanno dal 1492 al 1507, raccontando le vicende della famiglia Borgia che, a cavallo tra i due secoli, si intrecciano con quelle delle maggiori famiglie di Roma, gli Orsini e i Colonna, e con quelle delle più influenti casate d'Italia: gli Sforza di Milano, gli Este di Ferrara e gli Aragona di Napoli, andando così a disegnare un quadro nitido e stupendamente colorito della torbida politica dell'Italia rinascimentale. Questi sono infatti i terribili anni della calata di Carlo VIII re di Francia nella penisola, che con il suo esercitò seminò morte, discordie e distruzione.

L'orrore della guerra, a tal proposito, è splendidamente descritto già a partire dalla prima stagione, in una scena in cui si parla del massacro avvenuto a Rapallo a opera dei soldati del re, dove quasi tutti gli abitanti, pescatori inermi, donne e bambini indifesi, furono massacrati senza pietà. Da lì si capisce perfettamente come i francesi, al pari dei turchi, altro grave flagello degli italiani, fossero uomini che combattevano senza onore, convinti che razziare fosse un modo come un altro per fare la guerra. Al contrario gli italiani avevano una concezione della guerra estremamente diversa, per loro era un'arte, e i capitani di ventura italiani raramente indulgevano in inutili massacri, pertanto niente fece soffrire di più la nostra terra quanto l'aspro giogo dello straniero. Per tale motivo ci piace questa serie, perché insegna la verità senza né addolcirla né tacerla.

Entrando più nel vivo della vicenda, nel primo episodio ci vengono a man mano presentati i vari membri della famiglia Borgia: il capofamiglia Rodrigo con quattro dei suoi figli illegittimi, ossia Cesare, Giovanni, Lucrezia e Goffredo. Ora Rodrigo, il "Papapapà" come lo chiamiamo noi, non è ancora né Papa né papà, in quanto è un cardinale e i suoi figli figurano come dei semplici nipoti, mentre verranno riconosciuti solo in seguito.

Rodrigo però non è tranquillo e vagheggia il soglio pontificio come la piccola Lucrezia vagheggia le nozze. Dato che il vecchio Papa Innocenzo VIII è malfermo di salute, tutti i cardinali si preparano per il prossimo conclave, entrando in competizione tra loro. Proprio per questo, quando il vecchio Innocenzo sembra prediligere Rodrigo, Giuliano della Rovere, il suo acerrimo rivale, gli lancia certe occhiatacce con un'espressione da cane indispettito che non vi dico. Non mancheranno poi di fare a pugni dinnanzi al letto di morte del Papa, cosa che tra l'altro pare sia accaduta realmente all'epoca dei fatti.

Fra tanti grattacapi Rodrigo non manca nemmeno di dedicarsi alla sua giovanissima amante, Giulia Farnese, detta la bella, che aveva pressappoco una quarantina d'anni meno di lui. Poco più grande dunque di sua figlia Lucrezia, che all'inizio della serie è ancora solamente una bambina in procinto di diventare donna, una giovinetta svagata, frivola, che come tutte le fanciulle da bene sogna il matrimonio e teme di rimanere zitella.

Se adesso è ancora ingenua, innocente, un po' infantile, nel corso delle tre stagioni la vedremo diventare donna e rivelare il suo vero carattere. Non fu una santa, e questo è il certo, ma nemmeno la perfida avvelenatrice o la perversa meretrice che molti descrivono. Fu solo una peccatrice come tante, con le sue gioie e i suoi dolori, i suoi alti e i suoi bassi, specialmente i suoi bassi, che seppe redimersi solamente durante l'ultima parte della sua esistenza, durante il periodo di residenza a Ferrara, quando lontana dai parenti cambiò finalmente vita.

Cesare invece studia a Pisa e pare tormentato da scrupoli religiosi. Poi, tornato a Roma, si sente trascurato dal padre che a lui pare preferire il fratello Giovanni. E difatti siccome Giovanni fa il bravo bambino e gli coltiva le amicizie politiche, papà come ricompensa gli regala il ducato di Gandia e gli aumenta la paghetta, cosicché Cesare se ne sta con il muso lungo a rosicare. I due comunque fanno la pace, momentaneamente, e vanno a terrorizzare le monache in convento.

In tutto ciò si fa un gran parlare dell'imminente guerra tra Napoli e Milano, e difatti già in questo primo episodio possiamo vedere una delegazione di napoletani ignudi entrare in San Pietro imprecando contro i milanesi che li hanno derubati financo delle braghe. Al contempo, tra un « cane di un Orsini! » e un « scrofa di un Colonna! » si va delineando anche la politica della Città Eterna, fatta di lotte di fazione e potenti famiglie in perenne rivalità tra loro.

Perché ci piace così tanto questa serie? Principalmente per due ragioni: la prima, come già precedentemente detto, perché è vera e non esaspera lo spettatore con dialoghi vuoti, inverosimili, comportamenti del tutto moderni e improponibili. Tutto rispecchia la realtà del tempo, dagli abiti alle acconciature, dalle gioie della vita agli orrori della morte. A differenza della versione canadese dei Borgia, in cui non v'è assolutamente nulla di vero o realistico se non i nomi dei personaggi (e spesso neppure quelli), in questa italo-francese gli eventi, cosiccome i sentimenti e le passioni, sono incredibilmente reali.

Si vede che dietro ogni azione, ogni dialogo, perfino dietro ogni ragionamento, vi è un attento lavoro di studio e rielaborazione delle fonti storiche. Anche certe scene che possono sembrare assurde sono in verità realmente accadute: ad un certo punto, per esempio, si vede Cesare Borgia che balla vestito da unicorno. Ebbene sì, non ridete, perché risulta che davvero vi fu una festa in casa Borgia dove Cesare si travestì da unicorno e il fratello minore, Goffredo, niente di meno che da "gallinella di mare". La seconda ragione per cui l'adoriamo è che buona parte della terza stagione è ambientata a Ferrara, presso la nobile corte degli Estensi.

È pur vero che la cronologia degli eventi è alquanto sfalsata e che vi sono parecchie imprecisioni storiche non irrilevanti (come gente che muore prima del tempo), fatti inventati ed altri volutamente esagerati per attrarre maggiormente l'interesse dello spettatore, ma fondamentalmente la serie è ben riuscita, insegna la Storia vera e ci fa conoscere quelle grandi personalità che la Storia l'hanno fatta. Per farvi un esempio che vale per tutti, è vero che Alfonso d'Este andò a Roma nel 1492 e che a quel tempo conobbe Lucrezia, ma non ebbe mai con lei una relazione amorosa prima del loro matrimonio, avvenuto molti anni dopo, né di certo poté essere lui ad uccidere il secondo marito di Lucrezia travestito da unicorno (sì, sto unicorno ci perseguita). Di bello era bello sì, ma portava la barba e non sapeva corteggiare una donna, e ciò malgrado noi lo perdoniamo e gli vogliamo bene lo stesso perché Alfonso non si può non amarlo.

In sostanza dunque vedete che il nostro giudizio è più che positivo, è una serie che consigliamo a tutti, con l'unico accorgimento di non vederla in famiglia perché vi sono disseminate qua e là certe scene piuttosto spinte di nudo integrale, inoltre il sangue e la violenza non manca, quindi guardatela con cautela se siete facilmente impressionabili, viceversa divertitevi. Non sappiamo in qual luogo della televisione possiate trovarla, ma sicuramente in rete è disponibile su "Guardaserie" o su "Mondoserietv", oppure su "il genio dello streaming", solo badate bene a non confondervi con la versione canadese, perché è quella che in giro si trova più facilmente.