Il dolore fisico: cos’è, come affrontarlo e come guarire.Tutto spiegato da un professionista del settoreEsistono vari tipi di dolore fisico, legati a diversi eventi e momenti della vita. In qualunque caso è importante saperlo analizzare ed individuare prontamente le misure per contrastarlo. Alessandro Alongi ha incontrato uno dei maggiori professionisti romani in questo ambito, il dottor Fulvio Cavuoto, fisioterapista e titolare del Poliambulatorio Idrofisio. A lui abbiamo rivolto qualche domanda per capire maggiormente il problema: Show
Tutti gli interventi chirurgici hanno come esito il dolore post-operatorio e la rigidità articolare. 1) riduzione del dolore e dell’infiammazione con terapie adatte anche a persone che non possono
prendere farmaci o ne hanno subito assuefazione; usiamo ad esempio infiltrazioni a base di arnica, agopuntura, Terapia Fisica di ultima generazione come il LASR YAG, La TECAR terapia, Le ONDE D’URTO, l’IDROKINESITERAPIA; quest’ultima, effettuata individualmente, permette di effettuare i movimenti senza stress anche in fasi subacute evitando l’indebolimento dovuto all’immobilizzazione, la sofferenza dei tessuti interessati dal problema e favorendo la circolazione del sangue; non è necessario
saper nuotare.
Nei processi patologici muscolo-scheletrici l’infiammazione spesso va considerata come una conseguenza di un problema e non una causa, poiché l’organismo reagisce verso il problema creandola, con l’insorgenza del dolore acuto. Se la causa originaria non
viene risolta, l’infiammazione recidiva nel tempo indebolendo i tessuti e predisponendo al dolore cronico o persistente. Le terapie farmacologiche tradizionali a base di antiinfiammatori oltre ad avere spesso effetti collaterali, coprono solo i sintomi e portano nel tempo alla cronicizzazione.
In particolare possiamo riportare la nostra esperienza con le cure riabilitative in acqua in pazienti con problematiche che vanno dal mal di schiena agli esiti di patologie neurologiche e post-operatorie (ginocchio, anca, spalla, colonna). Durante tutto questo periodo non abbiamo mai avuto un focolaio di contagio perché abbiamo adottato tutte le procedure di sicurezza e in particolare la vasca terapeutica che contiene il cloro, è l’ambiente più sicuro per evitare i contagi. Inoltre siamo dotati di un apparecchio ad OZONO per le sanificazioni più profonde. Chi esce dal COVID spesso ha sia problematiche respiratorie sia esiti motori perché il virus predilige persone già debilitate come immunodepressi e anziani che a seguito del ricovero ospedaliero escono molto debilitati. L’Idrokinesiterapia individuale permette il recupero rapido e globale in breve tempo.
L’Articolo è stato pubblicato su : BIZ digital SPQR daily Come sopportare il dolore della fisioterapia?Ecco un breve decalogo – per fisioterapisti – al fine di rendere l'esperienza il più gradevole possibile: L'esercizio fisico deve essere divertente. Fai fare esercizi aerobici, ma anche di controllo motorio. Monitora costantemente eventuali sintomi o fastidi, mantieni tutto sotto controllo.
Come si riconosce un bravo fisioterapista?Un buon fisioterapista non cura soltanto il dolore ma trova la causa da cui ha origine. Inoltre educa il paziente affinché anche dopo la terapia sia in grado di mettere in atto buone pratiche per evitare che il problema si ripresenti.
Quanto deve durare una seduta di fisioterapia?Normalmente la prima seduta dura circa un'ora perché il fisioterapista deve acquisire dal paziente tutte le informazioni per poi valutare il da farsi ed effettuare il trattamento manuale. Le successive sedute possono avere una durata variabile, da 30 a 45 minuti.
Perché dopo la Tecar mi fa male?Un aumento del dolore dopo una seduta di TECAR può quindi essere dovuto a un aumento temporaneo dello stato infiammatorio del tessuto. L'importante è che il fisioterapista dia al paziente le indicazioni giuste per gestire la situazione dolorosa.
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