Come si fanno lavaggi nasali ai neonati

Spesso considerati di scarsa utilità, i lavaggi nasali sono in realtà un metodo molto efficace per pulire le vie respiratorie superiori e per prevenire o curare numerose condizioni patologiche. Scopriamo come effettuarli.

Quando arriva l’inverno una delle indicazioni che viene data più spesso ai genitori è quella di fare i lavaggi nasali ai loro bambini, soprattutto nel caso di congestione delle prime vie aeree. Si tratta di un rimedio che non presenta particolari effetti collaterali, privo di controindicazioni, e che può aiutare a liberare il naso chiuso ed essere di sollievo per i piccoli intasati da muco e catarro.

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Quando fare i lavaggi nasali?

Al contrario di quanto talvolta si sostiene, i lavaggi nasali non sono inutili, ma servono per pulire le cavità nasali da secrezioni, polveri prodotte dall’inquinamento e allergeni. Contribuiscono inoltre a mantenere l’umidità delle mucose e a prevenire o curare:

  • raffreddore
  • sinusite
  • bronchite
  • allergie
  • asma

Possono essere utilizzati in sostituzione di farmaci decongestionanti e per la prevenzione di complicazioni respiratorie e infezioni alle vie uditive. Possono infine facilitare il trattamento di sintomi quali:

  • naso chiuso
  • rinorrea
  • croste nel naso
  • prurito al naso
  • tosse
  • mal di gola
  • roncopatia

Si rivelano molto utili, soprattutto per neonati e per i bambini più piccoli, che non riescono a soffiare il naso adeguatamente. Dunque, tramite questo procedimento, li si aiuta a eliminare le secrezioni nasali patologiche che potrebbero portare problemi, garantendo una adeguata pulizia delle vie aeree superiori.

Lavaggi nasali per neonati e bambini: come preparare l’occorrente

Dopo aver parlato con il proprio pediatra, potete svolgere questa pratica tranquillamente anche a casa. Vi basterà avere:

  1. Un flacone da 500 ml di soluzione fisiologica (costituita da acqua e sale allo 0,9%).
  2. Una siringa: per i neonati sotto i 12 mesi se ne può usare una da 5 ml; per i bambini dai 13 mesi una da 10 ml
  3. Garze e tovagliolini che possono essere utili per asciugare il liquido in eccesso, che colerà dalle narici.

Un telino con cui avvolgere il bambino e immobilizzarlo più facilmente mentre svolgete questa operazione, soprattutto se siete da soli.

Come si fanno i lavaggi nasali? I 10 passaggi da seguire

Ecco il procedimento completo per lavaggi nasali fatti in casa passo dopo passo:

  1. Prendete il telino e avvolgete il bambino in modo da coprire anche le spalle e le braccia, facendole rimanere ferme.
  2. Posizionate il bambino su un fianco inclinando la testa leggermente.
  3. Prelevate 5 o 10 ml di soluzione fisiologica dal boccione.
  4. Lasciate l’ago della siringa inserito nel flacone della soluzione salina.
  5. Riscaldate il liquido, che potrebbe essere freddo soprattutto d’inverno, passando la siringa sotto l’acqua calda corrente.
  6. Posizionatevi dietro al bambino e mettete la siringa senza ago nella narice con la punta rivolta verso l’alto (cioè verso l’orecchio corrispondente alla narice in cui stiamo per effettuare il lavaggio).
  7. Con un movimento deciso fate uscire la soluzione fisiologica.
  8. Per verificare che la procedura sia corretta dovreste vedere il liquido entrare da una narice e uscire dalla narice opposta.
  9. Tirate su il bambino e, dopo qualche secondo, con un fazzolettino o una garzina, fate uscire le secrezioni.
  10. Girate il bambino sull’altro fianco ed eseguite la stessa manovra nell’altra narice.

Non vi preoccupate se qualche volta la soluzione isotonica va in bocca: è innocua e non pericolosa.

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Docce nasali, spray e flaconcini monodose: tutti i tipi di lavaggio

Moltissimi sono i dispositivi medici disponibili in commercio per poter effettuare i lavaggi nasali in maniera diversa da quella classica, ma comunque efficace. Il loro utilizzo consente di fluidificare le secrezioni presenti all’interno delle cavità nasali: viene così facilitata l’azione di espulsione del muco da parte delle ciglia presenti sulla superficie della mucosa nasale. L’utilizzo nei neonati con meno di 2 settimane di vita è sconsigliato senza aver prima consultato il pediatra. I dispositivi più comuni sono rappresentati da

  • flaconcini monouso
  • spray nasali
  • docce nasali

Vediamoli nel dettaglio:

Flaconcini monodose

Si tratta di confezioni da 10 o più flaconcini preriempiti con acqua depurata e sale (cloruro di sodio 0,9%), monouso, per uso esterno.

Rappresentano una comoda soluzione (meno ingombrante rispetto agli spray nasali) da portare in borsa, per effettuare lavaggi ripetuti durante la giornata. Con una leggera pressione sul flaconcino si ottiene infatti un getto di soluzione fisiologica sufficiente per fluidificare le secrezioni presenti nelle cavità nasali, o umidificare la mucosa nasale quando è secca.

Spray nasali

Gli spray nasali sono dei dispositivi pronti all’uso. Si presentano come delle bombolette preriempite, prive di gas propellente e dotate di un nebulizzatore. La forma ergonomica del nebulizzatore facilita la sua introduzione nella narice, mentre una leggera pressione dell’apposito pulsante crea un getto nebulizzato. La soluzione contenuta nel dispositivo viene così liberata nelle cavità nasali, producendo l’effetto voluto. 

Le soluzioni contenute negli spray possono essere di due tipi:

  • soluzioni isotoniche: soluzioni di acqua e sale con una concentrazione dello 0,9% (cioè soluzione fisiologica). Questa soluzione rispetta l’equilibrio idrosalino della mucosa nasale, con un’azione di lavaggio.
  • soluzioni ipertoniche: soluzioni di acqua e sale con una concentrazione salina superiore alla normale soluzione fisiologica; tra le più usate quella al 3%. Le soluzioni ipertoniche richiamano acqua nelle cavità nasali, decongestionando le mucose e fluidificando così le secrezioni presenti nelle cavità nasali.

La scelta del tipo di soluzione da usare dipenderà dunque dalla situazione che ci si trova a fronteggiare: per i normali lavaggi nasali quotidiani si utilizzerà la soluzione isotonica, mentre in caso di congestione nasale, si opterà per quella ipertonica.

Docce nasali

Tra gli accessori per aerosol più diffusi, troviamo le docce nasali

Questi dispositivi consentono di nebulizzare soluzione isotonica o ipertonica, comportandosi come un vero e proprio irrigatore nasale. Nella camera interna si introduce la soluzione fisiologica (oppure quella ipertonica), dopodiché si collega all’aerosol.

Cosa usare per effettuare una doccia nasale? Tra le varianti disponibili, una delle più apprezzate ed utilizzate è senza dubbio il Rinowash, utilizzabile sia per bambini che per adulti (basterà scegliere il giusto adattatore a seconda dell’età). Il tempo necessario dipenderà, invece, dalla quantità di liquido da nebulizzare e dalle caratteristiche dell’aerosol a cui viene collegata la doccia nasale.

Lavaggi nasali negli adulti: ecco come farli 

Oltre che nei neonati e nei bambini, in cui suppliscono all’incapacità di soffiare il naso, i lavaggi nasali trovano la loro utilità anche negli adulti.

Soprattutto in caso di congestione nasale o di rinite allergica, la pratica di effettuare lavaggi nasali, magari con soluzioni ipertoniche, favorisce il benessere delle vie aeree superiori anche nell’adulto. I passaggi da seguire sono:

  1. Inclinare la testa di lato (non all’indietro, o il liquido andrà a finire in gola).
  2. Inserire l’erogatore nella narice opposta al lato verso cui è inclinato il capo (nella narice destra se la testa è rivolta a sinistra, e viceversa).
  3. Premere con forza in modo che il liquido fuoriesca e passi nella narice adiacente.
  4. Ripetere il procedimento per l’altra narice.

Quante volte al giorno si può fare il lavaggio nasale?

Il consiglio è quello di farlo ogni giorno, se possibile mattina e sera (prima di andare a dormire): può essere molto utile farli anche al ritorno dall’asilo. Quindi, almeno 2 o 3 volte al giorno quando il bambino sta bene.

In caso di raffreddore, invece, si può aumentare il numero di lavaggi nasali per liberare le vie respiratorie. Per maggiori approfondimenti sul raffreddore nei bambini clicca qui.

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Quando si inizia a fare i lavaggi nasali ai neonati?

I lavaggi nasali del neonato possono iniziare fin dai primi giorni di vita del bambino. In particolare, permettono la detersione del suo nasino favorendo l'abitudine alla detersione nasale anche quotidiana.

Come fare correttamente i lavaggi nasali?

premi con decisione in modo che il liquido fuoriesca con forza e passi nella narice adiacente, trascinando con sé tutti i residui; ripeti il procedimento per la seconda narice, inclinando la testa dall'altro lato.

Quanti lavaggi nasali si possono fare a un neonato?

Quindi, almeno 2 o 3 volte al giorno quando il bambino sta bene. In caso di raffreddore, invece, si può aumentare il numero di lavaggi nasali per liberare le vie respiratorie.

Come si fanno i lavaggi nasali con la siringa?

Tenendo ferma la testa, spruzzare in modo deciso e continuo la fisiologica nella narice rivolta verso l'alto, volgendo la punta della siringa verso l'orecchio dello stesso lato della narice. Il liquido dovrebbe fuoriuscire dall'altra narice (un po' può essere anche ingerito, non è pericoloso).