Come creare un personaggio d&d 5e

Come creare un personaggio d&d 5e

Salve a tutti. Sono Jonathan Nascone, un senior character artist per Neverwinter. In questo post passeremo in rassegna il nostro processo per creare personaggi conosciuti della tradizione di Dungeons & Dragons.

Il nostro team dei personaggi ha ricevuto la sfida eccitante di creare i personaggi iconici per la serie di imprese di Salvatore per il Modulo 8: Underdark.  Far prendere vita ai personaggi di Drizzt, Bruenor, Pwent e Regis su Neverwinter è stato un compito divertente di cui occuparsi e oggi vi farò dare un’occhiata dietro le quinte del procedimento.

Per prima cosa il team dei personaggi inizia analizzando i libri di riferimento di D&D, così come le nostre cartelle di riferimento per le immagini. Una volta che ci siamo fatti un’idea di come trasmetterli visivamente all’interno del nostro gioco, ci mettiamo lì con  i dipartimenti di design e di animazione che collaborano su come dar loro vita.

Come creare un personaggio d&d 5e

Come creare un personaggio d&d 5e

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Il team dei personaggi prende le immagini di riferimento e inizia a scolpire e modellare le forme in Zbrush per creare il reticolo poligonale ad alta definizione che cerca di catturare l’aspetto di ogni personaggio. Una volta completato questo modello ad alta risoluzione, passiamo a creare quello di gioco a bassi poligoni e bassa risoluzione. Questo modello pronto per il gioco viene costruito dalla scultura in alta risoluzione che abbiamo creato su Zbrush, cosicché è prossimo al dettaglio e alla sagoma di quella scultura ed è anche ottimizzato per essere usato in Neverwinter.

Come creare un personaggio d&d 5e

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A questo punto il modello è pronto per la fase di texturing. Usiamo la scultura ad alta risoluzione come aiuto nella creazione delle mappe di texture dettagliate, cosa che ci permettere di catturare quanti più dettagli e texture possibile dall’originale. Creiamo diverse mappe di texture per cose come le tinte di colore, le irregolarità, la lucentezza e il dettaglio, che vengono assemblate in un materiale che combina le texture nel risultato finale, culminando nei personaggi che vedete in gioco!

Come creare un personaggio d&d 5e

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Come creare un personaggio d&d 5e

Il nostro team ama il suo lavoro e non vediamo l’ora di offrire ai nostri giocatori altri personaggi e creature eccitanti e riconoscibili nelle prossime uscite, perciò restate sintonizzati!

Jonathan Nascone
Character Artist senior

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Prima di dedicarsi alla stesura del tuo romanzo si dovrebbe sapere come creare un personaggio credibile, coerente e vivo. Si tratta di una parte che spesso i neofiti della scrittura non considerano, lanciandosi subito sulla creazione della storia.

Ma cosa rende un racconto appassionante? La trama è essenziale, ma non quanto protagonisti ben caratterizzati che suscitano empatia nel lettore. Una storia mediocre, ma con personaggi meravigliosi, avrà sempre successo (o comunque buone possibilità di pubblicazione).

Al contrario, se i personaggi sono “mosci” e poco profondi, pur avendo scritto una trama strepitosa, il testo non incontrerà un grande riscontro. Ci si innamora del protagonista o dell’antagonista, non di un intreccio ben calibrato! È chiaro che sarebbe meglio avere entrambi gli elementi ben strutturati, ma in quel caso si parla di “capolavoro”.

Quando si decide di scrivere, sarebbe meglio pianificare. In generale:

  1. Tipo di storia (es. fantasy, thriller, narrativa…).
  2. Linea degli eventi, una sorta di sinossi ma molto più schematica.
  3. I personaggi (protagonisti, antagonisti, co-protagonisti, secondari…).
  4. Trama.
  5. Fabula e intreccio.

È uno schema di massima, alcuni autori partono dalla trama perché hanno ben in mente che tipo di storia vogliono scrivere. Il punto che ci interessa è il numero 3. in cui si creano a tavolino tutti i personaggi che popoleranno il romanzo.

Come creare un personaggio: la scheda stile Dungeons & Dragons

Alcuni conosceranno il noto gioco di ruolo, ultimamente molto in voga grazie alla serie Stranger Things. In Dungeons & Dragons si interpreta un avventuriero, che sia un orco barbaro armato d’ascia o una maga elfa incredibilmente seducente.

Come creare un personaggio d&d 5e
Si segnano su una scheda le caratteristiche (Forza, Intelligenza, Saggezza ecc.) e le abilità che conosce (Conoscenza Arcana, Scassinare serrature e tante altre).

Poi si decide quello che viene chiamato “Allineamento”, in pratica quanto il personaggio è buono o cattivo, se segue le regole oppure no. Pur essendo un metodo semplice permette di delinearne la personalità, e quando si scrive un romanzo potrebbe essere un primo passo creare una serie di schede in cui inserire:

  • l’aspetto fisico,
  • la personalità,
  • le capacità,
  • caratteristiche fisiche e mentali,
  • hobby,
  • modo di parlare,
  • abitudini,
  • ciò che gli piace (es. musica anni ’80),
  • il suo passato,
  • le motivazioni (vuole diventare un grande calciatore!).

Più il personaggio è importante nella storia e maggiore dovrà essere la profondità di tale scheda. Attenzione, nel testo non dovrai inserire ogni cosa, potrebbe capitare che non metterai nulla del suo passato, ma il passato inciderà sul comportamento dello stesso personaggio.

Evitare di scrivere nel romanzo tutta la vita del personaggio

Spesso capita di leggere testi in cui, per dare profondità ai vari personaggi, l’autore ci propone infinite descrizioni fisiche e psicologiche. 

Siamo di fronte a una scorciatoia presa perché non si sa come creare un personaggio, dandogli quelle caratteristiche personali che lo rendono reale e soprattutto indimenticabile.

Ho già parlato del concetto di show don’t tell, che appunto si basa sulla necessità di mostrare invece di descrivere e basta. Per farlo serve, il più delle volte, un punto di vista.

Siamo abituati a film in cui si fanno, all’inizio, digressioni che servono per condensare una serie di accadimenti che da soli occuperebbero metà pellicola! Nei romanzi – in linea di massima – la cosiddetta voce fuori campo, sarebbe meglio evitarla.

Quando leggiamo amiamo perderci nella storia, quella voce lì ha l’effetto contrario e ci dice sempre che noi ne siamo al di fuori, dei semplici spettatori

Ma la forza dei libri sta proprio nel farci sentire parte integrante degli accadimenti, di soffrire o gioire per i personaggi di cui ci siamo innamorati.

I personaggi come tramite tra scrittore e lettore

Oltre a essere funzionali alla storia, i personaggi sono anche un ponte che ci unisce agli accadimenti, peripezie, drammi, gioie e dolori. Se non fosse per il “punto di vista” soggettivo di questi, non sarebbe possibile apprezzare una bella storia, percepirla come nostra.

Quante volta capita, finito un libro, di sentirsi svuotati, come se ci avessero tolto qualcosa a cui tenevamo molto? Accade se il testo è costruito, editato e scritto a dovere.

Siamo di fronte a un insieme di elementi tutti necessari ed essenziali, i personaggi li rendono coesi attraverso i loro occhi. Ma cosa muove una persona?

Le ragioni sono moltissime, differenti e non sempre coerenti. Il lavoro di uno scrittore per creare un buon personaggio parte da molto lontano, dalla sua nascita direi!

Non sto scherzando, nella tua mente ci deve essere tutta la sua vita: nascita, crescita, adolescenza, gioventù e tutto il resto, ogni aspetto potrebbe avere un valore importante anche se, adesso, non te ne rendi conto.

Si riesce a creare empatia con il lettore solo dando vita a personaggi realistici e non monotematici. Il bravo ragazzo perfettino che dice e fa sempre la cosa giusta non  attrae perché irrealistico. Tutti noi siamo fatti di ombra e luce, negare una o l’altra è un errore da non commettere.

Persino i più grandi cattivi hanno un briciolo di umanità, magari nascosta nel passato quando erano bambini innocenti. E stessa cosa per i buoni, quando lo sono troppo risultano anche molto noiosi. Il conflitto è necessario, senza saremmo di fronte a un’infinita puntata della Casa nella prateria!

Ma per creare un conflitto interiore, serve un personaggio complesso ma anche coerente. Il buono di turno può commette un crimine, ma dietro ci deve essere una solida motivazione che “giustifica” questo cambio di comportamento.

Che senso ha immaginare cose che non inserirò nel romanzo?

Per scrivere un buon testo servono 1000 idee, ma ne vanno inserite poche, a volte solo 10 (sono valori esemplificativi, non regole). Le restanti 990, che devono essere coerenti tra di loro, non faranno parte del romanzo eppure la loro presenza aleggerà tra le righe senza rendersene conto.

Ciò renderà ogni frase più solida, ogni paragrafo più coeso con gli altri. Una storia, lunga o breve, è un microcosmo che esisteva prima e continuerà a farlo anche dopo che l’avremo scritta.

Così il non-detto entrerà a forza raccontando elementi che sarà il lettore stesso a inserire, permettendogli di farsi un’idea, lasciando spazio alla sua fantasia. Come le descrizioni, che in alcuni momenti richiedono un lavoro minuzioso per raccontare ogni particolare, ma in altri bastano delle pennellate.

Uno scrittore è simile a un pittore impressionista, la bellezza dell’opera colpisce quando la si guarda nel suo insieme e, dove da vicino c’erano linee senza senso, da un’altra prospettiva diventano un’opera d’arte. 

Il personaggio ci serve proprio per cambiare la prospettiva.

Le motivazioni come strumenti per cambiare prospettiva

Come creare un personaggio d&d 5e
Quante volte un concetto, un’idea, un accadimento sono motivo di discussione? Di rado si è dello stesso parere o comunque più l’idea è sfumata e complessa e maggiori sono le possibilità di trovare pareri discordanti.

Ma come fare per i personaggi di un libro? Per capire se sono ben strutturati si può immaginarli mentre si affrontano su alcuni argomenti, cosa pensa X? Il punto di vista di Y? E quello di Z? Se sono tutti e tre ben strutturati, con un passato e delle motivazioni precise, allora anche i dialoghi saranno naturali e conseguenziali.

Quando noi parliamo, ci confrontiamo con gli altri difendendo il nostro punto di vista: e quindi anche i personaggi devono averne uno, ecco a cosa serve strutturarne il passato.

Ma non è tutto: noi non siamo solo ciò che abbiamo vissuto, ma anche quello che vorremmo. C’è sempre qualcosa che ci spinge ad andare avanti, che siano desideri, ideali o altro le possiamo definire in un unico concetto: le motivazioni.

Come dargli motivazioni

Se sai il suo passato sai chi è il personaggio, e saprai anche cosa vuole ottenere e la ragione per cui ha intrapreso una specifica strada.

Es: ha scelto di studiare lingue perché desidera viaggiare, anche andando contro il parere dei genitori.

Già così si è creato un conflitto (necessario), dovuto a delle motivazioni reali e logiche – almeno per il personaggio – che si contrappongono alle motivazioni del padre e della madre che desiderano per lui una vita “normale” e lo spingono a fare Ingegneria.

Quando leggi un libro (o vedi un film), domandati quali sono le reali motivazioni dei protagonisti, prova a capire se agiscono in un modo seguendo uno schema oppure sono schegge impazzite senza ragione.

Ti renderai conto che in quasi tutti, i personaggi prenderanno delle decisioni “aspettate”, non stravolgere la loro indole costruita a fatica solo per avere un inutile quanto errato effetto sorpresa.

La peculiarità di un personaggio non la fanno azioni insensate, ma proprio il contrario: se quando parla non c’è bisogno di scrivere “X disse”, perché lo puoi riconoscere da quello che dice (e come lo dice), allora sei di fronte a un personaggio realistico, vivo e spesso ben riuscito.

Oppure, se nella scena madre agisce nel modo che ti saresti aspettato (non che fa cose scontate, ovvie) questo non lo rende meno interessante, invece va a mettere in evidenza il legame empatico che si è instaurato tra lettore, scrittore e personaggio!

Come creare un personaggio: la sua voce

Anche la voce di ognuno di noi – più specificatamente il modo di parlare – è differente e modificato da un grandissimo numero di fattori:

  • tipo di educazione,
  • amici,
  • Regione, città, quartiere,
  • ambiente famigliare,
  • esperienze di vita (es. di strada),
  • attività, sport praticati,

E sono molti altri. Ad esempio chi ha fatto da ragazzino calcio sa come porsi nei confronti degli altri ragazzi e gestire un certo cameratismo fatto di prese in giro, prepotenze, scherzi pesanti e battute a sfondo sessuale.

Noi stessi cambiamo registro in base all’ambiente e alla situazione in cui ci troviamo: a lavoro siamo più cordiali ma freddi, meno inclini allo scherzo ma non per questo seriosi. A un amico diremmo qualsiasi cosa e nel modo che capita, ma guai a fare la stessa cosa con il/la partner!

I personaggi non sono al di fuori di tali leggi. Anche loro sono esseri viventi, con esperienze e motivazioni, per cui si dovrà tenerne conto. 

Spesso mi capita di leggere testi in cui, ad esempio, i dialoghi hanno tutti la stessa voce e il medesimo identico registro. Si capisce chi parla solo perché l’autore lo specifica, cosa che non dovrebbe accadere a ogni battuta.

Come creare un personaggio: motivazioni, dialoghi e background

Come abbiamo visto strutturare un personaggio solido, coerente e che sia credibile è un processo complesso che non ha nulla a che vedere con una banale descrizione fisica. 

Uno degli errori più frequenti è di fare una sorta di cv, che dà tutte le informazioni utili uccidendo il pathos del testo. Che la protagonista della tua distopia è una ragazza tosta, coraggiosa e sfacciata non lo devi scrivere così.

Invece se l’hai ben delineata, saranno le sue risposte, azioni e silenzi a qualificarla come tu avresti desiderato. Se hai fatto un buon lavoro non avrai bisogno di descriverla caratterialmente. Questo non esclude che a volte sia possibile farlo ma, almeno in linea di massima, è possibile quando tali valutazioni sono fatte proprio da un altro personaggio.

Così avrai una nuova prospettiva, un giudizio filtrato dagli occhi del personaggio stesso, e quindi anche fallace. Una ragazzina potrebbe credere che l’uomo, che la vuole accompagnare a casa, sia davvero una brava persona…

No, non andare con lui è l’assassino!

Lo sai tu, lo sa l’autore eppure ha un senso. Perché lei è solo una dodicenne scappata di casa.

Come fare il personaggio D&D?

Indice.
1 1) Scegliere una Razza..
2 2) Scegliere una Classe. 2.1 Livello. ... .
3 3) Determinare i Punteggi di Caratteristica. 3.1 Variante: Personalizzare i Punteggi di Caratteristica..
4 4) Descrizione del Personaggio. 4.1 Caratteristiche del Personaggio..
5 5) Scegliere l'Equipaggiamento. 5.1 Classe Armatura. ... .
6 6) Incontrare gli Altri..

Come fare la scheda del personaggio?

Schema di una scheda.
Nome e cognome..
Paese di provenienza..
Lavoro, occupazione attuale..
Caratteristiche particolari (fisico, etnia).
Carattere..
Elementi del passato..
Relazioni con altri personaggi..

Come si calcola la Ca D&D?

Come si calcola la Classe Armatura.
Ad esempio se Joystick indossasse un'armatura di Cuoio Borchiato, il calcolo della CA è: 12 + Modificatore destrezza =13..
Se Joystick indossasse una mezza armatura, il calcolo è 15 + modificatore destrezza (max 2) = 16..

Come calcolare i punti caratteristica D&D?

A ogni caratteristica è abbinato anche un modificatore derivato dal punteggio, che può variare da -5 (per un punteggio di caratteristica di 1) a +10 (per un punteggio di 30). ... Punteggi di Caratteristica e Modificatori..