Come sostituire la bombola CO2 del proprio erogatore domesticoDotare la propria casa di un erogatore per l’acqua è un presidio di benessere assoluto. Uno dei maggiori benefici che è possibile ottenere dall’installazione di questi apparecchi riguarda il fatto di non andare a danneggiare l’ecosistema, evitando di contribuire alla diffusione delle bottiglie di plastica PET. Anche la salute ringrazia, poiché non si è più obbligati a fare sforzi extra e a portare pesi su e giù per le scale. Gli erogatori provvisti di bombola di CO2, ovvero anidride carbonica che è il gas in grado di rendere frizzante l’acqua, ci consentono di avere sempre a disposizione acqua gassata (con poche o tante bollicine). Show
È anche vero però che bisogna prestare un’attenzione extra ad alcuni aspetti fondamentali per fare in modo di non restare mai senza bollicine. Le operazioni necessarie per completare in autonomia la sostituzione di una bombola di anidride carbonica non sono troppo complesse. E chiunque, dopo aver acquistato la nuova bombola, potrà cimentarsi in questa attività necessaria a dare continuità al benessere in casa. Il consiglio è quello di fare una piccola scorta, intercettando gli sconti che sempre si legano all’acquisto di prodotti in confezione multipack. Tenendo presente che con una sola bombola si potranno ottenere sui 120 litri di acqua gassata. Le operazioni da effettuare step by step per la sostituzione della bombola di CO2Per prima cosa è sempre bene fare in modo che la bombola dell’anidride carbonica sia completamente vuota, anche per facilitare le operazioni di riavvio una volta ultimata la sostituzione. Generalmente si dovrà:
A questo punto non resta che far scorrere l’acqua: dopo qualche attimo, tornerà la consueta frizzantezza che potrete regolare a vostro piacimento. L’importanza della corretta manutenzione dell’erogatore d’acquaÈ sempre bene prendere tutte le precauzioni del caso per fare in modo di assicurare all’erogatore una lunga durata operativa, oltre che per garantire acqua di qualità a tutta la famiglia. Bisogna programmare la manutenzione con una certa regolarità, affidandosi però sempre a un professionista per fare in modo che il funzionamento dell’erogatore stesso non venga compromesso. Senza dimenticare che sullo shop online presente sul nostro sito, che resta a disposizione h24 e 7 giorni su 7, si potrà trovare tutto ciò che occorre in fatto di accessori e ricariche per l’erogatore d’acqua sempre a portata di clic. In questo modo finire a corto di bollicine – e di bombole sostitutive di CO2 – sarà praticamente impossibile. Dotarsi di un erogatore domestico è sia pratico che conveniente, dal momento che oggi è possibile acquistarlo scontato fino al 50% grazie al “Bonus filtri e depuratori d’acqua” che è stato previsto dalla Legge di Bilancio 2021 (comma 1 art. 190 bis) fino ad esaurimento dei fondi stanziati. La manutenzione del serbatoio GPL è
cruciale per le vetture con questa alimentazione. Tutte le informazioni su revisione, sostituzione e costi Di modelli a listino con impianto a GPL offerto direttamente dalla Casa ce ne sono sempre meno perché i costruttori hanno deciso di puntare sulle soluzioni elettrificate per abbattere in modo più consistente le emissioni, ma per gli automobilisti il GPL resta un’alternativa interessante per contenere i costi di esercizio delle auto. Un ulteriore incentivo è rappresentato dalla relativa semplicità della gestione: mantenere un impianto a GPL è infatti relativamente poco oneroso e piuttosto semplice. Ancora di più da quando il Decreto Semplificazioni del 2020 ha facilitato la procedura per la sostituzione periodica delle bombole. Ecco cosa bisogna fare e come.
Circa l’impianto per il GPL la legge non prevede uno specifico obbligo di manutenzione ma impone semplicemente di sostituire ogni 10 anni la bombola o il serbatoio toroidale (la cosiddetta “ciambella” montata spesso nel vano della ruota di scorta). In caso di controllo, se sono trascorsi più di 10 anni dall’installazione o dall’ultima sostituzione, il veicolo sarà considerato non conforme alle norme di sicurezza e potrà essere sottoposto a fermo amministrati a cui si aggiunge una multa che può arrivare a 594 euro. La sostituzione della bombola/serbatoio va effettuata da un installatore specializzato e completato con l’aggiornamento del libretto di circolazione. Quest’ultimo passaggio, prima della riforma dell’art. 78 del C.d.S. richiedeva la verifica presso la Motorizzazione Civile mentre ora, grazie al DL semplificazioni ha invece modificato la norma consentendo di evitare visita e prova. Ora la conformità dell’impianto è garantita dall’installatore stesso, che deve però fornire al cliente le certificazioni sui componenti e sull’installazione. Entro 30 giorni dalla data dell’intervento il proprietario del veicolo deve presentare questi documenti all’ufficio della Motorizzazione del territorio in cui ha sede l’officina con la richiesta di modifica del libretto. Se tutto è in regola, l’ufficio della Motorizzazione stampa quindi un talloncino adesivo da applicare al libretto. Le caratteristiche delle bombole e degli impianti a Gpl sono regolamentati dalla normativa ECE/ONU 67/01, varata nel 2001, che ha previsto la presenza di una specifica valvola di sicurezza che evita l’uscita del gas in caso di incidente. Ogni bombola da installare deve essere omologata secondo questo regolamento. Le officine abilitate fanno parte di un apposito elenco approvato dalla Motorizzazione Civile rintracciabili sul motore di ricerca del Portale dell’Automobilista. Un serbatoio per il GPL può costare, a seconda della forma, delle dimensioni e della capienza, da 150 fino a 500 euro, ma salvo esigenze particolari è un onere che si affronta una volta ogni 10 anni. A questo bisogna aggiungere i costi burocratici per l’aggiornamento del libretto, nel dettaglio si tratta di 26,20 euro di cui
Cose da sapereOgni quanto va cambiato il serbatoio GPL?Il serbatoio della bombola GPL va sostituito ogni dieci anni dall’immatricolazione della vettura, oppure dall’installazione dell’impianto GPL nel caso di installazione successiva. Quali sono le pratiche burocratiche per la revisione dell’impianto GPL?Prima di tutto, si deve presentare la domanda per effettuare il collaudo utilizzando il modello TT 2119. Dopodiché bisognerà produrre la dichiarazione di installazione a norma e la documentazione tecnica del nuovo serbatoio GPL con attestazioni dei versamenti effettuati. Una volta sbrigate tutte queste pratiche burocratiche, si potrà prenotare la data in cui sottoporre l’auto al collaudo. Quanto costa cambiare il serbatoio GPL?Il costo dei versamenti da effettuare è pari a 57 euro, mentre il costo della bombola in sé è intorno ai 500 euro se si sceglie di acquistare la bombola della casa madre, mentre scende fino a 150 euro se si sceglie di optare per altre marche più economiche. Come faccio a capire se la bombola del gas è finita?La parte della bombola che contiene il gas ha una temperatura più fredda della parte vuota. Sul termometro quindi basterà controllare la linea che segnala un abbassamento della temperatura per capire il livello del GPL nella bombola.
Quanto costa sostituire la bombola del GPL?Il costo della sostituzione delle bombole GPL dipende da alcuni aspetti, tra cui il tipo di contenitore, le tariffe dell'officina e la Regione presso cui si realizza l'operazione. In media, il cambio delle bombole del GPL richiede una spesa da 300 a 500 euro, tuttavia si tratta di un valore indicativo.
Quanto costa una bombola di gas?Il prezzo di una bombola varia da un rivenditore all'altro per cui vi consigliamo di fare un confronto tra diversi negozi nella vostra zona. Per darvi un'idea del prezzo di una bombola: da 10 kg costa 25 - 30 euro; per una da 15 kg il prezzo è di 35 - 45 euro.
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