Certificati malattia INPS: cosa c’è da sapereCosa si intende per malattia, e in quali casi è necessario richiedere un certificato di malattia INPS? Si parla di malattia INPS nei casi in cui il lavoratore sia concretamente impossibilitato allo svolgimento delle proprie mansioni in seguito ad alterazioni del proprio stato di salute. Rientrano nei periodi di malattia quindi anche quelli in cui sia impossibile per il lavoratore recarsi sul posto di
lavoro per sottoporsi a specifiche terapie oppure per periodi di riposo per convalescenza. Show
Come fare la domanda di malattia INPSIl lavoratore dipendente (pubblico e privato) che intende assentarsi dal lavoro per malattia deve sottoporsi ad un accertamento sanitario dal proprio medico curante o presso le strutture del Sistema Sanitario
Nazionale. In seguito a tale accertamento viene rilasciato un apposito certificato medico di malattia che attesta l’impossibilità allo svolgimento delle proprie mansioni lavorative per un determinato periodo.
Il lavoratore è tenuto a prendere nota del numero di protocollo del certificato (PUC) e controllare l’esattezza dei dati inseriti (dati anagrafici ed indirizzo di reperibilità). Il certificato diventa così reperibile alla consultazione sul portale INPS al lavoratore stesso ed al suo datore di lavoro (tramite accesso autenticato con PIN INPS). Certificato malattia INPS: come prolungare l’assenza?Nel caso in cui la malattia prosegua oltre la data inizialmente prevista dal primo certificato di malattia, il lavoratore è tenuto a comunicare anche la prosecuzione della malattia. Entro possibilmente il
primo giorno successivo alla scadenza della prognosi precedente deve essere prodotto un certificato di continuazione della malattia che sarà inviato dal medico competente all'INPS sempre per via telematica. È possibile tornare a lavorare prima della fine della malattia?Il lavoratore che si ritenga guarito può effettuare un rientro anticipato in servizio, dunque prima della fine della prognosi indicata sul certificato di malattia INPS: in questo caso però può essere riammesso a lavoro solo in presenza di un certificato medico di rettifica della prognosi originariamente indicata (Messaggio INPS n. 6973/2014). Certificato di malattia cartaceo INPSIn alcuni casi potrebbe non essere possibile o non andare a buon fine l’invio telematico del certificato di malattia da parte del medico o delle strutture pubbliche del Sistema Sanitario Nazionale. In queste occasioni il lavoratore è tenuto:
Il certificato cartaceo deve comunque contenere tutte le informazioni sopra riportate, considerate essenziali per la sua validità. Indennità di malattia INPS, a chi spetta?Durante la malattia INPS è prevista una indennità di
malattia determinata dalla contrattazione collettiva. Tale indennità in alcuni casi è totalmente a carico del datore di lavoro mentre in altri è a carico dell’INPS e può essere prevista un’integrazione da parte del datore di lavoro. In generale, l’indennità di malattia INPS è sempre a carico del datore di lavoro per impiegati/quadri (esclusi quelli del CCNL terziario) e dirigenti. In quali casi può essere richiesta la malattia INPS?Di seguito gli eventi che l’INPS considera indennizzabili alla stregua della malattia:
I beneficiari dell’indennità di malattia erogata dall’INPS sono diversi a seconda del settore in cui svolge l’attività il datore di lavoro:
Hanno diritto all'indennità di malattia INPS anche:
Come anticipato la contrattazione collettiva può individuare beneficiari dell’indennità erogata direttamente dal datore di lavoro. Indennità e permessi malattia INPS per malati oncologiciLa legge riconosce specifici permessi ai lavoratori affetti da patologie oncologiche in caso di riconoscimento di una invalidità civile o dello status di "handicap in situazione di gravità". In caso di riconoscimento dell'invalidità civile, il lavoratore può usufruire di un congedo straordinario per cure, non superiore a trenta giorni se l'invalidità riconosciuta è almeno pari al 50%. In
questo caso la retribuzione è a carico del datore di lavoro e le giornate non sono computabili ai fini del calcolo del periodo di comporto. Calcolo dell’importo dell’indennità di malattia INPSL'indennità giornaliera di malattia INPS viene calcolata moltiplicando la Retribuzione Media Giornaliera (RMG) per il numero delle giornate indennizzabili comprese nel
periodo di malattia con una percentuale di riduzione che cambia nel caso di eventi lunghi. La retribuzione media giornaliera in caso di malattia INPS è costituita da tutto ciò che viene percepito dal lavoratore (in denaro o natura) per il compenso della prestazione lavorativa svolta.
Esempio di calcolo dell’indennità di malattia INPSIl calcolo dell’indennità di malattia INPS che il lavoratore riceve in busta paga dipende da tre componenti, che qui analizziamo: giornate indennizzabili, retribuzione media giornaliera e misura dell’indennità. Giornate indennizzabili di malattia
Retribuzione di riferimento e calcolo della Retribuzione Media GiornalieraUna volta individuate le voci da comprendere, il calcolo della Retribuzione Media Giornaliera (RMG) varia a seconda della categoria del lavoratore: 1. Impiegati e quadri del commercioLa Retribuzione Media Giornaliera si ottiene dividendo per 30 (divisore fisso) la retribuzione lorda relativa al mese precedente quello d'inizio della malattia, sommata al rateo degli emolumenti corrisposti con periodicità ultramensile. Se il mese precedente il lavoratore non ha percepito l’intera retribuzione (per altri eventi o assunzione in corso di mese, ecc) si divide la retribuzione lorda spettante per le giornate di lavoro prestato nel mese per il numero delle giornate stesse (incluse domeniche e festività retribuite) a questo numero si somma la quota giornaliera degli emolumenti ultramensili (ottenuti dividendo il rateo mensile per 30). 2. Operai dell'industria, commercio e settori assimilatiLa Retribuzione Media Giornaliera si ottiene dividendo la retribuzione lorda relativa al mese precedente quello d'inizio della malattia per le giornate retribuite comprese nel mese (comprese quindi festività godute, permessi retribuiti, sabato. A questo si aggiunge l’importo ottenuto dividendo il rateo mensile degli emolumenti ultramensili per il divisore fisso 25; 3. Operai retribuiti in misura fissa mensileIl calcolo è effettuato con il divisore fisso mensile 26; 4. Lavoratori part-time verticale o mistoLa retribuzione da prendere in considerazione è quella prevista nei 12 mesi precedenti l'inizio della malattia. La RMG si ottiene dividendo tale retribuzione per 360 per gli impiegati e 312 per gli operai (giornate indennizzabili in via convenzionale nell'anno). Per gli operai questo calcolo viene effettuato nel seguente modo:
5. Lavoratori part-time orizzontale:
Misura e percentuali dell'indennità INPSAlla RMG ottenuta deve essere applicata una percentuale che anche qui differiscono in base alla categoria di appartenenza del lavoratore. Per gli Operai, Impiegati e Quadri del commercio, Apprendisti di tutti i settori la percentuale corrisponde:
Periodo di carenza e periodo massimo indennizzabile: quanto tempo dura la malattia INPS?L'indennità di malattia INPS è dovuta dal 4° giorno di malattia partendo dal giorno di inizio riportato sul certificato medico. I primi tre giorni c.d. "periodo di carenza" sono previsti dai CCNL a carico del datore di lavoro. In caso di continuazione della malattia non
interviene un nuovo periodo di carenza, a meno che il precedente evento sia durato meno di tre giorni.
I lavoratori assunti con contratto a tempo determinato hanno invece diritto ad un periodo massimo di malattia INPS corrispondente a quello prestato nei dodici mesi precedenti l’evento, con un minimo di 30 giorni. Cosa si intende per anno solare INPS?Come anticipato, il periodo massimo indennizzabile dall’INPS viene calcolato nel corso dell’anno solare (1 gennaio - 31 dicembre). Come si calcola dunque tale periodo in caso di eventi di malattia che durano oltre il 31 dicembre? Se la malattia termina l’anno solare successivo l’inizio (c.d. indennità di malattia a cavaliere di due anni), e nell’anno precedente non è stato raggiunto il periodo massimo indennizzabile, il conteggio viene azzerato al 31 dicembre. Per cui in questi casi il periodo massimo è di ulteriori 180 giorni a partire dal 1 gennaio. Se invece nell’anno precedente è stato raggiunto il periodo massimo, l’anno successivo l’indennità viene corrisposta per ulteriori 180 giorni ma in misura ridotta (2/3 dell’indennità). Pagamento diretto malattia INPS: a chi spetta?Solitamente l'indennità di malattia è corrisposta dal datore di lavoro nell’ordinaria busta paga mensile. Il datore di lavoro può poi conguagliare tale importo nella denuncia contributiva mensile (UniEmens). In alcuni casi, come da elenco, è previsto il pagamento dell’importo della malattia direttamente da parte dell’INPS:
È previsto il pagamento da parte dell’Istituto anche in casi di impossibilità di anticipo da parte del datore di lavoro (ad es. fallimento o procedura concorsuale). Ai fini del calcolo dell’indennità di malattia, l’INPS prende in considerazione le informazioni contenute nelle denunce UniEmens presentate mensilmente dal datore di lavoro. Reperibilità malattia INPS e fasce orarie, come funziona?Al momento della certificazione della malattia, il lavoratore deve comunicare all’INPS e al proprio datore di lavoro oltre alla sua residenza l'effettivo domicilio in cui è reperibile durante la malattia. In caso di allontanamento dal domicilio indicato durante il periodo di malattia, il lavoratore ha il dovere di comunicare il nuovo indirizzo di reperibilità. Una errata o assente indicazione dell’indirizzo del lavoratore sulla certificazione di malattia comporta la perdita dell’indennità per l'intero evento di malattia, a meno che non sia possibile rintracciare altrimenti il lavoratore (INPS circ. n. 183/1998; mess. n. 22747/2009). Durante la malattia, infatti, possono essere disposte delle visite mediche di controllo dall’INPS o su richiesta dei datori di lavoro per i propri dipendenti. Come comunicare all’INPS l’assenza durante la malattia?Nel caso in cui il lavoratore sia assente al momento della visita di controllo, viene richiesto tramite avviso di presentarsi in una data specifica presso gli ambulatori della Struttura territoriale Inps di competenza con il giustificativo dell’assenza alla visita di controllo. Se tale data è successiva alla ripresa dell’attività, il lavoratore non è tenuto a presentarsi ma deve informare la struttura INPS di competenza. Malattie INPS: fasce orarie di reperibilità e controlli nel weekendLe fasce orarie di reperibilità per le visite di controllo in caso di malattia INPS (anche nei giorni festivi, sabato e domenica) sono le seguenti: Fasce di reperibilità per visite di controllo in caso di malattia per i lavoratori del settore privatoI lavoratori del settore privato in malattia devono essere reperibili dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00. Il medico può indicare sul certificato delle condizioni di esonero dalla reperibilità in caso di patologia grave che richieda terapie salvavita oppure nel caso di uno stato patologico connesso alla situazione di invalidità già riconosciuta maggiore o uguale al 67%; L’assenza durante le ore di reperibilità in caso di malattia è possibile solo per:
Fasce di reperibilità per visite di controllo in caso di malattia per i lavoratori del settore pubblicoI lavoratori del settore pubblico in malattia devono essere reperibili dalle ore 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Il medico può indicare sul certificato delle condizioni di esonero dalla reperibilità nei seguenti casi (D.M. n. 206/2017):
Comunicare il cambio di domicilio di reperibilità in caso di malattiaIn caso di necessità di richiesta di variazione dell’indirizzo di reperibilità, è consigliabile contattare l’INPS tramite il contact center telefonico al numero verde 803.164 da fisso oppure 06164164 da cellulare. Prossimo articoloZeta Service premiata dal Progetto LibellulaQuanto si paga al giorno la malattia?Per queste giornate, il datore di lavoro integra la percentuale portandola al 75%. Dal 21° giorno di malattia l'indennità INPS è del 66,66%, integrata dal datore di lavoro fino ad arrivare al 100%.
Quanto sono pagati 3 giorni di malattia?Quanto spetta nei primi tre giorni di malattia
Lo stesso Ccnl stabilisce che dal 4° al 20° giorno di malattia, indennizzato al 50% dall'Inps, il datore di lavoro deve contribuire riconoscendo un altro 25%, così che il dipendente possa percepire il 75% della normale retribuzione.
Quando i primi 3 giorni di malattia non vengono pagati?I primi 3 giorni di malattia (carenza) non sono indennizzabili, tranne nel caso di ricaduta della stessa malattia verificatasi entro 30 giorni o quando il contratto preveda l'indennizzo di tale periodo a carico del datore di lavoro.
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