Come e fatto uno scaldabagno elettrico

Scaldabagno a gas: come sceglierlo e risparmiare in bolletta

Lo scaldabagno elettrico è uno degli apparecchi più utili per soddisfare il fabbisogno di acqua calda. Rappresenta uno dei metodi tradizionali di produzione dell’acqua calda sanitaria e viene scelto, in genere, per la sua facilità d’installazione e manutenzione. Inoltre costa poco e, soprattutto nei modelli di ultima generazione, ha consumi energetici ridotti. Scopriamo come sceglierlo, quanto costa e come si monta uno scaldabagno elettrico.

Come funziona

Per comprendere al meglio il funzionamento di uno scaldabagno elettrico, occorre sapere che in commercio esistono due diverse tipologie di questo apparecchio:

Scaldabagno elettrico ad accumulo:

raccoglie l’acqua all’interno di un serbatoio per riscaldarla per un periodo di tempo e conservarla calda per l’intera giornata. Il boiler elettrico ad accumulo si fonda sull’effetto Joule. Nello specifico l’energia elettrica attiva, alimenta una serpentina che sviluppa calore, il quale viene ceduto all’acqua all’interno di un serbatoio che si riscalda. A monitorare la temperatura è un termostato, che ha il compito di regolare accensione e spegnimento della serpentina per preservare una temperatura costante, tra i 30° e 60° C. Per perfezionare l’utilizzo, l’utente può mischiare l’acqua riscaldata con quella fredda presente nell’impianto idraulico.

Scaldabagno elettrico istantaneo:

riscalda l’acqua al momento, senza accumularla in un serbatoio. Nello scaldabagno elettrico istantaneo, invece, l’acqua viene scaldata soltanto quando se ne ha bisogno e nella quantità necessaria allo scopo. La differenza consiste nella potenza assorbita, di norma molto più elevata rispetto al boiler elettrico ad accumulo: può infatti raggiungere oltre 10 kW contro gli 1-2 kW dello scaldabagno ad accumulo.
 

Quale tipo scegliere

Chiarite le differenze è il caso di segnalare le peculiarità di ciascuno scaldabagno.
 

  • Lo scaldabagno ad accumulo è preferibile in quelle case in cui non sono previste spese ingenti di energia elettrica per altri motivi. Questo tipo di boiler, infatti, assorbe molta corrente elettrica e l’acqua impiega diverso tempo prima di riscaldarsi. Inoltre, una volta diventata calda, complice lo scarso isolamento termico del serbatoio, tende a raffreddarsi rapidamente, comportando uno sforzo extra della resistenza (con conseguenti consumi energetici maggiori) per mantenerla a temperatura.
  • Lo scaldabagno istantaneo è invece uno scaldabagno elettrico a basso consumo di dimensioni limitate, che si può installare anche negli spazi piccoli. Non disponendo di un serbatoio, riscalda immediatamente l’acqua per mezzo di una potente resistenza che avviene nel momento in cui viene aperto il rubinetto dell’acqua. Pur essendo uno scaldabagno elettrico a bassi consumi, va sottolineato che impiega una potenza notevole. Pertanto chi lo sceglie potrebbe doversi affidare al potenziamento del contatore elettrico, per evitare i salti di corrente se lo scaldabagno istantaneo viene usato contemporaneamente con altri elettrodomestici.

La scelta dipende anche dallo spazio di cui si dispone e dai componenti del nucleo familiare.
 

  • Lo scaldabagno ad accumulo è molto ingombrante ma, se giustapposto al numero di persone che abitano in casa, può permettere di limitare i consumi elettrici e le spese in bolletta.
  • Di contro, se si sceglie di affidarsi a uno scaldabagno istantaneo per doccia, va messa in preventivo la spesa supplementare che servirà per aumentare la potenza del contatore.

Non va inoltre trascurata la possibilità di scegliere uno scaldabagno elettrico a pompa di calore, formato da un boiler ad accumulo in cui il riscaldamento avviene mediante una pompa di calore. Questo sistema garantisce un’efficienza maggiore rispetto alla resistenza fino a quando l’acqua raggiunge la temperatura di 50-55°C. Successivamente (tra i 60°C e gli 80°C) il riscaldamento viene effettuato tramite la normale resistenza, in quanto la pompa di calore risulta essere meno efficiente della resistenza a temperature elevate.

Come e fatto uno scaldabagno elettrico

Meglio uno scaldabagno elettrico o uno a gas? Sulla scelta finale pesano diverse variabili, quali ad esempio:
 

  • Tipo di costruzione,
  • Impianto presente in casa,
  • Numero di persone che vivono in casa,
  • Budget a disposizione,
  • Abitudini di consumo (quanto tempo si trascorre in casa, presenza di neonati o anziani, etc).

In linea di massima lo scaldabagno elettrico ha il vantaggio dei costi contenuti dell’apparecchio e della sua installazione, ma tra gli svantaggi rientra senza dubbio la disponibilità limitata di acqua calda. Uno scaldabagno a gas, invece, costa mediamente di più, ma la spesa iniziale si ammortizza sul breve periodo grazie al basso consumo energetico che si ha utilizzando GPL, propano o metano.

Come montare uno scaldabagno elettrico  

Una volta individuato il boiler che fa al caso nostro, come installare uno scaldabagno elettrico? Rispetto allo scaldabagno a gas, per il quale è consigliato affidarsi a un tecnico specializzato, lo scaldabagno elettrico può essere montato anche col fai da te. La prima regola da rispettare consiste nella scelta dei fissaggi solidi. Per installare uno scaldabagno elettrico sono necessari:

  • Kit di raccordo con gruppo di sicurezza,
  • Kit di sicurezza per acqua calda,
  • Sistema di svuotamento,
  • Raccordo dielettrico,
  • Tubi flessibili di raccordo,
  • Tasselli e tirafondi di fissaggio e rondelle metalliche per tirafondi,
  • Nastro teflon per raccordi,

Lo scaldabagno deve essere installato il più vicino possibile al luogo di utilizzo, al fine di limitare le perdite di calore che si verificano lungo il tragitto dell’acqua. In bagno bisogna rispettare la distanza di sicurezza imposta dai volumi di protezione. Occorre usare barre filettate lunghe, tasselli prolungati (in caso di controparete con isolante) e tasselli chimici. A questo punto si procede così:
 

  • Forare il muro, inserire il tassello e avvitare il tirafondo con la rondella fino al filo del muro, lasciando abbastanza spazio per appendere lo scaldabagno
  • Far scendere lo scaldabagno (bisogna essere obbligatoriamente in due) fino ad incastrarlo sulle staffe di appoggio
  • Serrare i tasselli fino al bloccaggio definitivo
  • Posizionare il gruppo di sicurezza sull’entrata dell’acqua fredda (contrassegnata dal colore blu). Assicurare la tenuta stagna del raccordo col nastro teflon
  • Avvitare il gruppo di sicurezza sull’entrata dell’acqua fredda. Chiudere prima a mano e poi, tramite una chiave inglese, e orientare il raccordo di entrata orizzontale verso il muro
  • Unire il sifone di sicurezza al tubo di scarico in PVC
  • Montare il raccordo dielettrico sull’uscita dell’acqua calda, per isolare la corrente elettrica responsabile della corrosione
  • Avvitare il tubo flessibile di raccordo al gruppo di sicurezza e al tubo di arrivo dell’acqua fredda
  • Equipaggiare l’uscita dell’acqua calda con un kit di sicurezza (rubinetto termostatico)

A questo punto va effettuato il collegamento elettrico. Togliere la copertura in plastica sullo scaldabagno per procedere alle connessioni. La messa a terra è collegata alla massa metallica del corpo scaldante, mentre il neutro e la fase si trovano sui rispettivi morsetti. Terminata questa operazione, bisogna riposizionare la copertura. Prima di attivare lo scaldabagno è importante provvedere al ricircolo dell’acqua, che si effettua aprendo la valvola d’entrata dell’acqua fredda sul gruppo di sicurezza e uno dei rubinetti dell’acqua calda.

Come pulire uno scaldabagno elettrico

Mantenere lo scaldabagno pulito porta ad avere una maggiore efficienza e a ridurre i consumi e gli sprechi. Per assicurare un buon funzionamento del prodotto è essenziale rimuovere il calcare, specie se non ci si serve del filtro anticalcare per scaldabagno elettrico. Per una pulizia accurata è consigliato aprire i rubinetti e svuotare il boiler dall’acqua in eccesso. A quel punto occorre rimuovere resistenza elettrica e termostato e pulirli dagli eventuali residui di calcare tramite un panno morbido. Infine, tramite un fil di ferro e una spugnetta, provvedere alla pulizia delle pareti. Una volta conclusa questa operazione, bisogna reinserire resistenza e termostato e riavvitare il coperchio.

Come svuotare lo scaldabagno elettrico

Un’altra operazione da eseguire periodicamente (almeno ogni tre anni) consiste nello svuotamento del boiler per evitare l’accumulo dei depositi minerali. In questo caso le operazioni da compiere sono le seguenti:
 

  • Interrompere il flusso di energia elettrica individuando il pannello elettrico
  • Chiudere la valvola dell’acqua fredda e aprire il rubinetto dell’acqua calda
  • Fissare due estremità di una canna al rubinetto di scarico e al lavandino dove far scaricare l’acqua
  • Aprire il rubinetto di drenaggio e far svuotare lo scaldabagno,
  • Chiudere il rubinetto, rimuovere la canna e chiudere il rubinetto aperto per evitare il vuoto nell’impianto,
  • Aprire la valvola d’ingresso dell’acqua fredda, riempire il serbatoio e ripristinare l’alimentazione.

Come e fatto uno scaldabagno elettrico

Dove si compra lo scaldabagno elettrico

Se sei alla ricerca dei migliori scaldabagno elettrici e dei loro prezzi, è inevitabile aver dato un’occhiata sul web. Il costo del boiler elettrico dipende dalla tipologia (istantaneo o ad accumulo), dalla potenza e dalla capacità del serbatoio.

Ovviamente uno scaldabagno elettrico classe A (ovvero uno scaldabagno elettrico a risparmio energetico) ha un costo maggiore rispetto a un modello di classe energetica inferiore. In media un boiler da 50 litri (quindi consigliato per una persona) può costare da 80 fino a 300 euro, con il prezzo che aumenta in funzione della capacità del serbatoio, che può arrivare fino a 500 litri.

Come risparmiare

Finora abbiamo visto come scegliere e come ottimizzare i costi di acquisto di uno scaldabagno elettrico. Ma come risparmiare, invece, una volta installato l’apparecchio in casa? I trucchi per risparmiare non mancano e si possono riassumere facilmente:
 

  • Mantenere una temperatura costante e non elevata del serbatoio: ogni °C in più corrisponde infatti ad aumenti sulla bolletta.
  • Ridurre i consumi di acqua calda e isolare il serbatoio dell’acqua calda.
  • Eseguire periodicamente la manutenzione dell’apparecchio.
  • Spegnere lo scaldabagno elettrico quando non è in funzione.
  • Tenere acceso l’apparecchio se la famiglia è numerosa e i volumi d’acqua sono elevati. In questo caso, infatti, è inutile riscaldare ogni volta l’acqua partendo da zero e sprecando ancora più energia.
  • Regolare la temperatura giusta: di norma 40°C per il periodo estivo e 60°C nei mesi invernali.
  • Installare un timer per scaldabagno elettrico: questa soluzione servirà ad evitare di avviare e interrompere manualmente il funzionamento dell’apparecchio.

Ma quanto consuma uno scaldabagno elettrico? Una famiglia che si serve di un boiler elettrico da 80 litri per scaldare l’acqua domestica, può consumare fino a 1500 kWh/anno, con una spesa elevata che influisce sulla bolletta dell’energia elettrica.

Scegliere un apparecchio della migliore classe energetica, collocarlo il più possibile vicino ai sanitari e fare la manutenzione periodica non basta per risparmiare sulla bolletta della luce. Per riuscirci è sempre fondamentale la scelta di un fornitore affidabile di energia e un’offerta luce e gas adeguata alla propria tipologia di consumo. Le offerte Luce e Gas di Acea Energia, ad esempio, sono vantaggiose proprio perché si adattano alla perfezione alle tue esigenze di consumo.

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Come composto uno scaldabagno?

Lo scaldabagno elettrico e' costituito da un involucro metallico che può avere varie forme, anche se, di solito, e' di forma cilindrica..
la flangia..
la resistenza elettrica..
il termostato..
la valvola di sicurezza..
flessibili di collegamento..

Come funziona lo scaldabagno elettrico?

Lo scaldacqua deve essere collegato, tramite un flessibile, ad un rubinetto di acqua fredda che poi viene riscaldata e portata a temperatura, tramite una resistenza elettrica di rame. Tale resistenza, grazie al cosiddetto "effetto joule", rilascia calore nell'acqua.

Come si vede se il termostato dello scaldabagno è rotto?

Se il pulsantino scatta nuovamente vuol dire che: Il termostato è difettoso e dovrà essere sostituito; Lo scaldabagno è troppo incrostato e questo fa scattare la sicura del dispositivo.

Quanto può durare uno scaldabagno elettrico?

La maggior parte dei sistemi può durare da 15 a 20 anni. Se uno scaldabagno ha più di 20 anni, di solito è meglio installare un nuovo sistema, anche se lo scaldabagno attuale funziona in modo adeguato.