Numero conto corrente e iban sono la stessa cosa

Nel caso in cui sia necessario individuare il proprio numero di  conto corrente come si può procedere?

  • IBAN e numero di conto corrente
  • Come ricavare velocemente il numero di conto corrente
    • E come regolarsi invece nel caso di conti correnti aperti all’estero?

Non si tratta di una situazione rara, perché molti utenti utilizzano spesso solo il proprio codice IBAN (si tratta di uno dei dati necessari per ricevere un pagamento oppure per addebitare una spesa fissa), ma non in grado di ricordare il proprio numero di conto.

Il problema sorge quando il numero di conto corrente diventa utile oppure necessario: uno dei casi più diffusi si presenta quando è necessario prelevare una somma di denaro presso lo sportello del proprio istituto di credito. Vediamo insieme come reperire velocemente e senza complicazioni questa importante informazione. 

IBAN e numero di conto corrente

A partire dal 2008 a ogni singolo conto corrente bancario viene attribuito un codice internazionale, il codice IBAN (acronimo di International Bank Account Number): si tratta di un codice che si utilizza all’interno degli stati compresi nell’area SEPA per effettuare operazioni bancarie.

All’interno del codice IBAN (che nel caso di conti correnti italiani ha una lunghezza di 27 caratteri alfanumerici) è possibile individuare anche il numero esatto del conto corrente. Per farlo dobbiamo capire come è composto questo codice.

  • I primi due caratteri sono lettere e servono a individuare lo Stato in cui il conto corrente ha sede: per l’Italia questa sotto stringa è IT.
  • Seguono due caratteri numerici, con funzione di controllo a livello europeo, il CIN UE.
  • Il singolo carattere numerico che segue indica il  CIN: questo numero è diverso a seconda del Paese in cui si trova il conto corrente bancario.
  • Seguono altri 5 caratteri numerici che vanno a comporre il codice ABI: si tratta di un codice che permette di individuare la banca presso cui è stato aperto il conto corrente.
  • I successivi cinque caratteri numerici vanno a comporre il codice CAB, tramite cui è possibile individuare in modo preciso l’agenzia presso la quale il conto corrente è domiciliato.
  • Gli ultimi numeri del codice IBAN (che sono 12 ) corrispondono invece al numero del conto corrente bancario.

Come ricavare velocemente il numero di conto corrente

Partendo dal codice IBAN diventa abbastanza semplice individuare il proprio numero di conto corrente bancario: questo corrisponde infatti agli ultimi dodici numeri del codice IBAN (oppure ai primi, leggendo il codice da destra verso sinistra). E questo sistema di identificazione è valido per qualsiasi banca italiana.

Questo sistema è utilizzabile anche se si è titolari di un conto corrente aziendale.

Questo perché tutti gli istituti di credito aderiscono al protocollo relativo all’utilizzo del codice IBAN e lo stesso protocollo è seguito anche dalle Poste Italiane. Anche in caso di conto corrente postale è possibile dunque individuare il proprio numero di conto partendo dal codice IBAN.

E come regolarsi invece nel caso di conti correnti aperti all’estero?

Nel caso lo stato in cui ha sede il conto corrente si trovi all’interno dell’area SEPA il sistema non cambia: anche se i codici IBAN di diversi paesi possono avere una lunghezza complessiva diversa fra loro, gli ultimi 12 numeri stanno sempre a indicare il conto corrente bancario.

Negli ultimi anni, oltre che di conti correnti online a zero spese, si sente sempre più spesso parlare delle carte conto con IBAN: cosa sono di preciso e quali sono i punti in comune con il conto corrente?

Si tratta di soluzioni vantaggiose e con le quali si potrà risparmiare rispetto a un conto? Quali requisiti sono richiesti affinché vengano rilasciate? Cerchiamo di analizzare più approfonditamente l’argomento, mettendo in evidenza similarità e differenze presenti tra carta conto con IBAN e conto corrente

Come suggerisce il nome stesso, la carta conto è uno strumento di pagamento digitale dotato di IBAN, il codice alfanumerico che contraddistingue tutti i conti correnti e che permette di eseguire la maggior parte delle operazioni bancarie. 

Si tratta, in pratica, di una carta plastificata (di tipo prepagato), che offre dei vantaggi in più rispetto alle tradizionali carte ricaricabili, in quanto è molto più simile a un conto corrente. La si può infatti utilizzare:

  • per lo shopping online, che si potrà fare in totale sicurezza grazie alla presenza di sistemi di autenticazione a due fattori o impostando gli SMS alert;
  • per pagare tramite POS;
  • per effettuare e ricevere bonifici, non solo da e verso l’Italia, ma anche verso e dall’estero;
  • per prelevare contanti presso gli sportelli ATM, operazione che in alcuni casi potrebbe anche essere gratuita. 

Su una carta conto con IBAN è anche possibile accreditare lo stipendio o la pensione, così come procedere con la domiciliazione delle bollette delle principali utenze domestiche, quali luce e gas, oltre che un eventuale abbonamento a Internet o a una streaming TV. 

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Quali sono i vantaggi di una carta conto?

Uno dei motivi per i quali si potrebbe puntare su una carta conto e non su un tradizionale conto corrente è la convenienza: solitamente, infatti, non vengono applicati costi per la gestione della stessa. 

A differenza delle carte prepagate, che vengono rilasciate anche ai soggetti minorenni, per richiedere una carta conto con IBAN si dovrà:

  • essere maggiorenni;
  • avere la residenza in Italia. 

In alcuni casi le carte conto vengono rilasciate anche agli studenti o ai lavoratori precari in quanto, non trattandosi né di un conto né di una carta di credito, non vengono richieste specifiche garanzie legate al reddito. 

Le carte conto sono, pertanto, molto facili da ottenere, nella misura in cui sarà sufficiente contattare il Servizio Clienti della banca, andare in filiale o fare direttamente una richiesta online, tramite il sito web ufficiale. Sarà richiesto un documento di identità in corso di validità, il codice fiscale e la sottoscrizione del contratto della carta (che si consiglia sempre di leggere attentamente). 

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Carta conto con IBAN e conto corrente: in cosa sono uguali

Prima di evidenziare quali siano le differenze presenti tra una carta conto con IBAN e un conto corrente, vediamo quali sono gli elementi che hanno in comune

Entrambi permettono di:

  • fare e ricevere bonifici;
  • domiciliare le utenze domestiche;
  • pagare le bollette;
  • effettuare ricariche telefoniche;
  • prelevare contanti dagli ATM;
  • pagare nei negozi fisici;
  • comprare direttamente online. 

Quali sono le differenze tra carta conto con IBAN e conto corrente

L’analisi delle differenze permette di appurare che le carte conto con IBAN abbiano qualche limite rispetto al conto corrente, che nella maggior parte dei casi sono comunque superati dai vantaggi che si possono ottenere.

Le carte conto con IBAN non permettono infatti di:

  • avere una liquidità immediata, in quanto sono previste delle soglie massime che si possono tenere sulla carta;
  • incassare ed emettere assegni;
  • richiedere un assegno circolare;
  • fare investimenti finanziari;
  • aprire un conto deposito o un deposito titoli per fare investimenti (in quanto quest’ultimo deve essere legato a un conto corrente). 

Il conto corrente ha, in più, la possibilità di poter ottenere una carta di credito e di disporre, dunque, di un fido per fare acquisti, fisici e online, in modo tale da non andare in rosso sul conto nel caso di spese impreviste. 

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Un’ulteriore differenza è relativa alla tassazione: le carte conto con IBAN non sono tassate, mentre nel caso del conto corrente è previsto, per le giacenze medie trimestrali superiori a 5.000 euro, il pagamento dell’imposta di bollo (assenti per alcuni conti correnti online), pari a 34,20 euro per le persone fisiche. 

In generale, non si può dire che esista una soluzione migliore, ma che il tutto dipenda dalle reali esigenze del correntista. Quanto si vuole spendere? Quali sono i servizi ai quali non si potrà rinunciare, come il libretto degli assegni? Rispondendo a queste e altre domande si potrà valutare se richiedere una carta conto con IBAN, o aprire direttamente un conto corrente. Meglio se online, e a zero spese.

Che differenza c'e tra IBAN e numero di conto corrente?

L'IBAN è un codice standard che rappresenta le coordinate di un conto corrente bancario a livello internazionale, utile per effetturare diverse operazioni. Il conto corrente è invece un prodotto/servizio bancario dedicato ai clienti di una banca per la gestione indipendente e riservata del proprio patrimonio.

Qual e il numero di conto corrente nell IBAN?

codice ABI: 5 numeri che identificano la banca a cui appartiene il conto corrente. codice CAB: 5 numeri che identificano la filiale in cui è stato aperto il conto corrente. numero conto corrente: le ultime 12 cifre di un IBAN identificano il numero di conto corrente.

Dove si trova il numero del conto corrente?

Il tuo numero di conto è stampato su tutti gli estratti conto che ricevi, che ti arrivano per posta elettronica o ordinaria. Trovane uno recente e cerca il numero di 10-12 cifre alla dicitura "Numero conto". Di solito si trova nella parte alta del documento, sul lato destro o quello sinistro.

Cosa si rischia a dare il numero di conto corrente?

In linea di massima comunicare il numero di conto corrente oppure quello dell'Iban – quel codice identificativo che serve per i bonifici e che contiene anche il numero di conto – non rappresenta un pericolo perché questi codici sono sostanzialmente usati per effettuare versamenti e non per i prelievi.