Controllo del clima entro il 2025

Controllo del clima entro il 2025

Secondo un report dell’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite, aumenta dal 20% al 40% la probabilità che almeno uno dei prossimi cinque anni sia più caldo di 1,5° C (limite stabilito dall’Accordo di Parigi per il contenimento del riscaldamento globale) rispetto ai livelli pre-industriali.

Per quanto riguarda la crisi climatica (e questo vale per moltissimi altri argomenti), dobbiamo ascoltare attentamente quello che ci dicono gli scienziati. Anche e soprattutto quando non si tratta proprio di belle notizie. L'altro ieri è arrivato l'aggiornamento del Global Annual to Decadal Climate Update a cura del WMO (World Meteorological Organization), l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di meteorologia. Ebbene, la probabilità che un anno tra il 2021 e il 2025 sia il più caldo mai registrato sul nostro pianeta sono del 90%. Non solo. Nel rapporto viene innalzata dal 20% al 40% la probabilità che in uno dei prossimi 5 anni la temperatura media terrestre superi 1,5 gradi centigradi in più rispetto ai livelli dell'era pre-industriale

Fai molta attenzione, perché quella del +1,5 ° C è una soglia considerata cruciale. L'accordo di Parigi del 2015 – e così la pensano anche gli esperti dell'Ipcc, il gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico – stabilisce infatti che gli sforzi della comunità internazionale devono andare nella direzione di un contenimento del riscaldamento globale al di sotto dei due gradi Celsius (meglio ancora di un grado e mezzo, per l'appunto) per non sconvolgere gli equilibri naturali e la vita sul pianeta.

Ecco perché possiamo dire di ritrovarci di fronte all'ennesimo campanello d'allarme. Il tempo a nostra disposizione sta per scadere: bisogna tagliare drasticamente le emissioni di gas serra, e bisogna farlo subito. Concetto che viene ribadito con forza in una nota diffusa dal WWF Italia proprio in occasione della pubblicazione del report del WMO.

"Limitare il riscaldamento globale a 1,5°C è di fondamentale importanza per prevenire gli impatti negativi della crisi climatica su persone e natura, ma sappiamo che senza un'azione globale rischiamo di raggiungere questa soglia già nei prossimi anni", commenta Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia. "Tutti i governi e gli Stati devono fare la propria parte, collaborare per intraprendere azioni urgenti che riducano davvero le emissioni di gas serra. Bisogna anche intensificare le azioni di ripristino della natura, essenziali per tenere sotto controllo l'aumento della temperatura globale".

Il generale Fabio Mini ha parlato del sistema di controllo climatico statunitense HAARP sulla rivista Limes.

02 Luglio 2009  

Il generale Fabio Mini, già comandante della forza Nato in Kosovo, decorato nell'ottobre 2004 con la Legion of Merit dagli USA, ha parlato del sistema militare statunitense HAARP di manipolazione ionosferica, nell'articolo "Owning the weather:impadronirsi del clima", pubblicato sulla rivista Limes. "La guerra ambientale globale è già cominciata [...] Si distrugge la natura per annientare il nemico [...] e se stessi. [...] Uno dei più moderni programmi di ricerca militare di questi ultimi tempi si chiama proprio "Owning the weather in 2025", impadronirsi del clima entro il 2025, data entro la quale si ritiene di riuscire a possedere il tempo metereologico, e quindi il clima, aumentando le proprie capacità d'intervento militare. [...] Nessuno crede più che un terremoto, un'inondazione, uno tsunami o un uragano siano soltanto fenomeni naturali [...] Armi ad onde elettromagnetiche capaci di provocare alterazioni della ionosfera, delle fasce di Van Allen e dello strato di ozono, nonché terremoti, maremoti, surriscaldamento e raffreddamento di masse gassose, liquide e solide e quindi di indurre e pilotare cataclismi atmosferici fino a determinare variazioni climatiche permanenti. Tutti sanno che gli Stati Uniti da decenni finanziano un progetto di trasmissione di onde ad alta frequenza in corrispondenza della fascia elettromagnetica terrestre. Il progetto denominato HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program) è finanziato dal Pentagono a titolo di studio. Ma tutti sanno che il Pentagono non spreca soldi se non ha un interesse militare. [...] Lo scopo è quello d'interferire con la ionosfera. [...] Le emissioni dei trasmettitori di HAARP, che avvengono quasi regolarmente in quattro periodi dell'anno, sono in grado di inviare nella ionosfera raggi di potenza superiore al gigawatt."

di AAM Terra Nuova

Controllo del clima: il sistema HAARP spiegato dal generale

  • Attualmente 4 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5

Votazione: 4.1/5 (61 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Come saranno le temperature nei prossimi anni?

I risultati dell'aggiornamento annuale includono: La previsione che la temperatura media annua globale vicino alla superficie per ogni anno tra il 2022 e il 2026 sia tra 1,1 °C e 1,7 °C superiore ai livelli preindustriali (la media negli anni 1850-1900).

Come controllano il clima?

La forma più comune di modificazione climatica è l'inseminazione delle nuvole per aumentare la pioggia e la neve, di solito con l'obiettivo di aumentare la fornitura di acqua locale.