Rottura di capillari nelle dita delle mani

Introduzione

I lividi, anche definiti contusioni o ecchimosi (ematoma nel caso di situazioni più severe), si formano quando una parte del corpo viene colpita e le fibre muscolari ed il tessuto connettivo sottopelle vengono schiacciati senza che la pelle si laceri.

Il sangue proveniente dai capillari sottocutanei lesionati (i più piccoli vasi sanguigni dell’organismo) si riversa sottopelle e, non potendo fuoriuscire, rimane intrappolato causando la comparsa di una macchia rossastra o violacea dolorante al tatto, cioè un livido.

I lividi possono formarsi per diversi motivi, ma nella maggior parte dei casi sono la conseguenza di urti, più o meno accidentali; fortunatamente non sono permanenti e passano da un colore rosa iniziale a un giallo-verde dopo un paio di settimane nella maggior parte dei casi, per poi sparire definitivamente insieme anche all’eventuale gonfiore.

È possibile classificare i lividi in tre tipologie:

  • sottocutaneo (sotto la pelle, in genere gli unici visibili),
  • intramuscolare, all’interno del muscolo sottostante,
  • osseo.

Le contusioni possono durare da giorni a mesi e una contusione ossea è la più grave e dolorosa.

Rottura di capillari nelle dita delle mani

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Cause

La causa alla base della comparsa di un livido può essere una caduta, un’infortunio durante l’attività sportiva, un incidente automobilistico, un colpo ricevuto da persone o oggetti, …

Fattori di rischio

Chiunque può sviluppare un livido, ma se alcune persone se li procurano con maggior facilità, altre ne sembrano relativamente immuni. Perché?

La facilità di formazione dei lividi dipende da diversi fattori, tra cui ricordiamo:

  • spessore della pelle,
  • presenza di disturbi o patologie sottostanti,
  • assunzione di farmaci (aspirina, Coumadin, …) che possono rendere il sangue più fluido e rallentare così la coagulazione.

I vasi sanguigni, inoltre, tendono a diventare più fragili man mano che si invecchia (fragilità capillare), quindi gli anziani di solito si procurano lividi con maggior facilità.

Diversi altri fattori possono incidere sui sintomi che andranno a presentarsi:

  • nelle donne possono comparire più facilmente a causa di una maggior presenza di grasso sottocutaneo,
  • nei soggetti con pelle chiara il livido sarà semplicemente più visibile (particolarmente vero, a causa di fattori genetici, nelle persone con capelli rossi, al contrario nei soggetti di etnia afro-americana il livido è meno visibile),
  • impatti con maggior forza in genere causano sintomi più evidenti.

Sintomi

Rottura di capillari nelle dita delle mani

Evoluzione di un livido (http://www.flickr.com/photos/corrieb/3438241030/sizes/z/in/photostream/)

La forma del livido in genere corrisponde direttamente al tipo di infortunio subito, possono tuttavia aumentare di estensione e volume (in termini di gonfiore) nel tempo; possono anche comparire ecchimosi in posizioni diverse da dove è avvenuto l’impatto, questo succede perché il sangue (liquido) è in parte libero di spostarsi fra i tessuti.

Per lo stesso motivo la dimensione può essere maggiore nei tessuti più morbidi, dove il sangue tenderà a occupare tutta la superficie possibile.

I sintomi che sono più comunemente associati al livido sono

  • dolore,
  • gonfiore,
  • comparsa di un’alterata colorazione della pelle.

Il livido inizia come una macchia di colore rosso rosato (sangue fluido) che può essere molto morbido al tatto; soprattutto in questa fase spesso è difficile usare il muscolo colpito a causa del dolore.

Se all’inizio, quando il sangue si è appena sparso sottopelle, il livido è rossastro, con il passare del tempo e in seguito all’attività dell’organismo che disgrega e riassorbe il sangue, il livido cambia diversi colori e alla fine scompare. L’andamento e l’evoluzione dell’ecchimosi è prevedibile con buona approssimazione:

  • Rosso, 0-2 giorni
  • Blu-viola, 2-5 giorni
  • Verde, 5-7 giorni
  • Giallo, 7-10 giorni
  • Marrone, 10-14 giorni
  • Guarigione, 2-4 settimane

Dopo uno o due giorni l’emoglobina (la sostanza presente nel sangue che contiene ferro e trasporta l’ossigeno) tende a modificarsi chimicamente e il livido diventa bluastro o violaceo, talvolta con una sfumatura che tende al nero.

Dopo un periodo variabile tra 5 e 10 giorni il livido vira ad un colore giallo-verde, per poi diventare giallo-oro dopo ulteriori 10-14 giorni (mentre se l’ecchimosi è di piccola dimensione il passaggio dal colore verde potrebbe non essere rilevabile).

Infine, dopo circa due settimane, il livido scompare.

Quando chiamare il medico

Chiamate immediatamente il medico o rivolgetevi al Pronto Soccorso nel caso accusiate un fortissimo senso di pressione sulla zona colpita e/o perdita di sensibilità e formicolio; è importante escludere una possibile sindrome compartimentale. L’aumento della pressione sui tessuti molli e sulle strutture sotto la pelle può essere causa di riduzione dell’afflusso di sangue e ossigeno, con possibili gravi complicazioni.

I lividi più piccoli possono essere curati con facilità, tuttavia è consigliabile andare dal medico se:

  • un livido non scompare nel giro di due settimane,
  • vi procurate lividi con facilità anche in assenza di urti,
  • compaiono lividi improvvisi senza alcun motivo apparente,
  • un livido inizia a fare più male del solito,
  • il livido si gonfia,
  • non riuscite a muovere un’articolazione,
  • il livido è nelle vicinanze dell’occhio,
  • compaiono segni di infezione (calore, rossore, gonfiore, dolore).

Lividi spontanei ed improvvisi: leucemia?

In caso di frequenti, improvvisi ed inspiegabili lividi, si può essere portati a temere di essere malati di leucemia; in realtà nella stragrande maggioranza dei casi la paura è del tutto immotivata e la tendenza allo sviluppo di frequenti ecchimosi è spiegabile attraverso una marcata fragilità capillare.

Nel caso di leucemia, al contrario, la drastica diminuzione delle piastrine provocherebbe la comparsa di emorragie più importanti, accompagnate naturalmente da diversi altri sintomi.

Quali sono le differenze?

Sebbene i lividi della leucemia siano molto simili a quelli conseguenti a normali traumi, ci sono alcuni aspetti che possono aiutare a distinguerli:

  1. Compaiono in parti del corpo potenzialmente anomale (schiena, gambe e mani, per i bambini viso, glutei, orecchie, petto e testa).
  2. Sono numerosi.
  3. Sono inspiegabili.
  4. Persistono più a lungo o, addirittura, potrebbero aumentare di dimensione nel tempo (un livido normale tende a guarire dopo circa 2-4 settimane).
  5. Sono accompagnati da piccole o grandi emorragie, come mestruazioni abbondanti, epistassi (sangue dal naso), gengive sanguinanti.

Oltre ai lividi più o meno grandi, i pazienti affetti da leucemia potrebbero notare la comparsa di eruzioni cutanee di altro tipo, in forma di piccole macchie rosse di dimensioni ridotte sulla pelle (petecchie), che sono in realtà piccoli lividi che si raggruppano fino a sembrare un’unica eruzione cutanea, causati da danni ai capillari.

Infine la leucemia può cambiare anche più profondamente l’aspetto della pelle, per esempio a causa di un progressivo pallore causato dall’anemia.

Fonte: LeukaemiaCare.org.uk

Cura e terapia

Rottura di capillari nelle dita delle mani

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Prevenire i lividi non è semplice, però è possibile velocizzare il processo di guarigione. Quando ci si procura un livido si può prendere qualcosa dal freezer e applicarla sull’ecchimosi per aiutarlo a scomparire più velocemente.

Usare un impacco freddo o una borsa del ghiaccio immediatamente dopo l’urto serve per diminuire le dimensioni del livido, perché rallenta il flusso del sangue sottopelle e quindi fa sì che una minore quantità si riversi nei tessuti. La borsa del ghiaccio, inoltre, serve per lenire l’infiammazione, il gonfiore e il dolore. È sufficiente applicarla a intervalli di circa 15 minuti dopo il trauma, ed eventualmente ripetere l’applicazione per i successivi 1-2 giorni.

Non è necessario comprare una borsa del ghiaccio apposita, anche se è comunque una buona idea tenerne una sempre a portata di mano nel congelatore. Basta prendere un po’ di ghiaccio, metterlo in un sacchetto di plastica e avvolgere il sacchetto in un asciugamano prima di metterlo sul livido (non è consigliabile mettere il ghiaccio direttamente a contatto con la pelle per il rischio di ustioni da freddo).

Un’altra soluzione è quella di usare un sacchetto di frutta o verdura congelate, dove ovviamente il tipo di frutta o di verdura non ha importanza: è sufficiente che arrivino dal freezer. Il sacchetto di verdura congelata è facile da applicare sul livido perché la sua forma si può adattare a quella della zona colpita (scegliete la verdura che vi piace di meno, non è una buona idea sgelare e ricongelare più volte un alimento, che quindi non andrà più usato per l’alimentazione).

Un altro modo per far guarire più in fretta il livido è quello di alzare la zona colpita sopra il livello del cuore; se il livido è all’altezza dello stinco, ad esempio, sdraiatevi su un divano o sul letto ed alzate le gambe.

In questo modo il flusso di globuli rossi diretti al livido diminuirà, perché una maggior quantità di sangue presente nella gamba rifluirà nel resto dell’organismo anziché ristagnare nei tessuti della gamba. Se continuate a stare in piedi, scorrerà più sangue sottopelle e il livido crescerà più velocemente.

Sono infine presenti in commercio diverse preparazioni topiche (creme, unguenti, gel) in grado di velocizzarne la guarigione, senza obbligo di ricetta ricordiamo per esempio:

  • Lioton Trauma,
  • Voltatrauma.

È molto importante evitare di:

  • cercare di svuotare il livido bucando la cute con un ago,
  • utilizzare eccessivamente la parte colpita.
  • ignorare il dolore o gonfiore.

Prevenzione

Poiché i lividi sono in genere il risultato diretto di un infortunio, non è possibile prevenirli con assoluta certezza, ma possiamo fare molto per ridurre i rischi:

  • insegnare ai bambini come evitare incidenti,
  • essere sempre attenti per evitare cadute domestiche, ad esempio evitando manovre azzardate ed improbabili come salire in equilibrio precario su mobili e scale,
  • indossare le cinture di sicurezza alla guida,
  • indossare un equipaggiamento sportivo adatto (parastinchi per il calcio, per esempio).

Perché si rompono i vasi capillari delle dita delle mani?

Fragilità capillare mani Non solo gli eccessivi sforzi fisici, ma anche problemi di circolazione periferica o carenza di vitamina C possono causare la formazione dei capillari sulle mani, un disturbo che spesso si manifesta anche sulle braccia.

Cosa succede quando si rompono i capillari sulle mani?

Il sangue proveniente dai capillari sottocutanei lesionati (i più piccoli vasi sanguigni dell'organismo) si riversa sottopelle e, non potendo fuoriuscire, rimane intrappolato causando la comparsa di una macchia rossastra o violacea dolorante al tatto, cioè un livido.

Cosa fare se si rompe un capillare nel dito?

Si raccomanda di rivolgersi in Pronto Soccorso in caso: deformità al dito. presenza di cianosi (colorito bluastro dovuto ad un ridotto afflusso di sangue) senso di formicolio/intorpidimento.

Perché si rompono le vene delle dita?

Con l'invecchiamento il problema può peggiorare: superati i 60 anni la pelle diventa più sottile, i capillari perdono elasticità, le valvole venose si indeboliscono e il ristagno venoso si acutizza con conseguente aumento di pressione all'interno dei capillari, che si rompono.

Cosa fare se scoppia un capillare?

Trattamento. In assenza d'infezione o trauma significativo, la rottura dei capillari a livello sottocongiuntivale è una condizione che non richiede alcun tipo di trattamento specifico. In genere, la perdita di sangue è autolimitante e si risolve in due o tre settimane, senza complicanze nel lungo termine.

Perché si rompono i capillari facilmente?

carenze nutrizionali, ad esempio mancanza di vitamina C; vita sedentaria; obesità e sovrappeso; squilibri ormonali (fase premestruale, gravidanza);