Con il termine "iperglicemia" si intende quella condizione in cui si riscontrano valori elevati di glicemia nel sangue a digiuno maggiore di 100 mg/dl. Per la diagnosi di diabete è sufficiente un valore di glicemia a digiuno >126 mg/dl confermato in almeno due giornate differenti. L’iperglicemia è il riscontro di valori elevati di glicemia nel
sangue. La sintomatologia è soggettiva e può comparire per valori superiori a 180 mg/dl di glicemia. La causa all'origine dell'iperglicemia può essere ricondotta a un'insufficiente produzione dell'ormone insulina o a una sua inadeguata azione. Altre cause possono essere: una mancata o inadeguata assunzione della terapia in soggetti diabetici (insulina e/o ipoglicemizzanti), un aumentato
fabbisogno di terapia per una malattia acuta concomitante, un’eccessiva assunzione di carboidrati in soggetti predisposti o assunzione di farmaci diabetogeni. Altra causa di iperglicemia può essere da ricercare in patologie del pancreas (pancreatiti, patologie oncologiche) o in rare malattie dell’apparato endocrino. Spesso l’iperglicemia non dà alcun sintomo
né segno, per questo il diabete (malattia cronica secondaria alla persistente iperglicemia) è ritenuto una malattia subdola. A volte i sintomi compaiono quando la malattia è già presente da anni. Una grave iperglicemia si caratterizza per: Nei casi
più gravi possono presentarsi anche confusione mentale e perdita di coscienza. Per prevenire l'insorgenza dell'iperglicemia è consigliabile: mantenere un sano stile di vita svolgendo esercizio fisico regolare, anche moderato; mantenersi in peso-forma e attuare strategie per il dimagrimento nel caso si sia in sovrappeso; seguire una dieta
equilibrata e appositamente bilanciata, evitando bevande zuccherate e cibi particolarmente calorici. Si raccomanda nei soggetti a rischio (familiari di diabetici, pregresso diabete gravidico, obesità, segni clinici di insulino-resistenza) di effettuare periodici controlli del dosaggio di glicemia (almeno una volta all’anno se normale, cioè inferiore a 100 mg/dl). La diagnosi di iperglicemia si pone con un prelievo del
sangue. Qualora fosse il primo riscontro di tale alterazione è necessario rivolgersi al proprio medico per eventualmente effettuare un altro prelievo di controllo associato, qualora fosse il caso, a un prelievo per emoglobina glicata, dato biochimico che permette di capire se il dato di iperglicemia sia isolato o cronico. Il dato di emoglobina glicata permette inoltre di indirizzare verso un trattamento di adeguamento dello stile di vita (se <6.5%) o in alternativa una
valutazione specialistica per associare trattamento farmacologico. L’associazione tra iperglicemia, obesità, ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia (con Ldl elevate) è comunemente nota come sindrome metabolica e rappresenta un importante assieme di fattori di rischio per patologie cardiovascolari. Il dato di emoglobina glicata permette di indirizzare verso un trattamento di adeguamento dello stile di vita (se
<6.5%) o in alternativa una valutazione specialistica per associare trattamento farmacologico.Che cos'è l'iperglicemia?
Quali sono le cause dell'iperglicemia?
Quali sono i sintomi dell'iperglicemia?
Come prevenire l'iperglicemia?
Diagnosi
Trattamenti
È comunque raccomandabile adottare uno stile di vita sano, dedicandosi a una costante attività fisica e seguendo una dieta equilibrata.
Come misurare e interpretare i livelli di zuccheri nel sangue
Valori di glicemia a digiuno compresi tra 100 e 125 mg/dl, pur non individuando uno stato di diabete, rappresentano comunque una condizione di rischio (cosiddetta alterata glicemia a digiuno) da monitorare.
Valori a digiuno superiori o uguali a 126 mg/dl , riscontrati in due occasioni, individuano una condizione di diabete.
Inoltre valori di glicemia dopo 2 ore da un
carico orale di glucosio (c.d. curva glicemica) inferiori a 140 mg/dl sono ritenuti normali, valori tra 140 e 199 mg/dl fanno porre diagnosi di ridotta tolleranza ai carboidrati ed infine valori superiori o uguali a 200 fanno porre diagnosi di diabete.
Nel soggetto adulto, già noto come diabetico, gli obiettivi nella grande maggioranza dei casi sono una glicemia a digiuno e prima dei pasti compresa tra 70 e 130 mg/dl, dopo due ore dai pasti fino a
140-180 mg/dl ed una emoglobina glicata inferiore a 7% (particolare test che valuta la glicemia nei tre mesi precedenti l'esame).
PERCHE' OCCORRE CONTROLLARE I LIVELLI DI GLICEMIA NEL SANGUE?
Per chi soffre di diabete, eseguire un corretto monitoraggio del livello di glicemia nel sangue è prezioso e vitale. Tale controllo tra le altre cose consente di:
- Fornire al paziente ed al medico curante informazioni specifiche sui valori glicemici
- Identificare e/o prevenire le ipoglicemie e le iperglicemie
- Gestire in modo corretto il dosaggio dell'insulina
L'autocontrollo della glicemia è un elemento fondamentale per il trattamento del diabete di tipo 2. Il paziente deve essere in grado di eseguire correttamente il controllo dei valori glicemici e di modificare la terapia (a partire dallo schema del diabetologo e secondo le sue indicazioni) in relazione ai valori riscontrati, alla dieta e all'esercizio fisico.
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COME POSSO MISURARE LA GLICEMIA?
Prima di tutto ricorda di avere a disposizione il glucometro, le strisce reattive, un batuffolo di cotone imbevuto con disinfettante, un batuffolo di cotone asciutto e una lancetta pungidito. Per ottenere il campione di sangue segui le indicazioni descritte nei seguenti cinque punti:
- Disinfetta un polpastrello. Asciuga ogni residuo di disinfettante
- Pungi con la lancetta pungidito uno dei polpastrelli delle dita
- Ricorda di cambiare polpastrello ogni volta che dovrai eseguire un
nuovo controllo - Comprimi con il pollice dell'altra mano la zona del polpastrello vicina alla puntura per far si che la goccia di sangue fuoriesca più facilmente
- Applica la goccia sulla striscia reattiva o lascia che la striscia reattiva aspiri la goccia. Questi due differenti metodi dipendono dal tipo di
glucometro acquistato - Dopo alcuni secondi, il
glucometro darà il risultato della tua glicemia
COME FACCIO A CAPIRE SE IL GLUCOMETRO MI HA DATO UN RISULTATO CORRETTO?
Per ottenere un risultato quanto più preciso possibile, occorre attenersi scrupolosamente alle istruzioni contenute nel foglietto
illustrativo del glucometro acquistato.
IN QUALI MOMENTI DELLA GIORNATA DEVO MISURARE LA GLICEMIA?
I controlli possono essere eseguiti a rotazione, il
mattino a digiuno,
prima dei pasti, dopo due ore dal pasto o prima di andare a letto.
In caso di terapia con insulina i controlli vanno ripetuti più volte al
giorno (prima dei pasti e due ore dopo cena). Inoltre, devono essere
fatti tutte le volte che hai sintomi di ipoglicemia o iperglicemia.
LE COMPLICANZE DELLA MALATTIA DIABETICA
Nel corso della malattia diabetica possono subentrare delle complicanze che colpiscono:
- Gli occhi
- I reni
- I nervi
- Il sistema cardiovascolare
Tutti i vari distretti del corpo possono comunque essere interessati da alcune complicanze. Per esempio, bisogna controllare con molta attenzione lo stato di salute dei piedi, dove in alcuni casi si possono presentare delle infezioni o ulcere anche severe.
Ricordare di eseguire con regolarità tutti gli esami attraverso i quali si possono individuare precocemente queste diverse complicanze, in modo da poter intervenire in tempo: il diabetologo saprà guidarvi in questo.
Ricordare più di ogni altra cosa che la strategia migliore per la loro prevenzione è il controllo adeguato e costante dei valori glicemici: più questi sono nella norma, meno è probabile che
le complicanze si manifestino.
Astenersi inoltre dal fumo e controllare spesso i valori della pressione
arteriosa, quelli del colesterolo e dei trigliceridi, perché anche questi
fattori possono contribuire allo sviluppo di alcune delle complicanze qui
presentate.
SPECIALE DIABETE
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