Meglio fare colazione prima o dopo allenamento

14 febbraio 2020 - 17:34

Dipende dagli obiettivi: potrebbe essere utile se l’obiettivo � perdere peso, a patto che l’allenamento sia moderato. Se l’impegno � intenso meglio mangiare prima

di Cristina Marrone

Bisogna mangiare prima o dopo l’allenamento? La domanda � di quelle che animano da anni le discussioni tra sportivi e frequentatori di palestre. Nonostante sull’argomento non esistano ancora dati certi e definitivi, da uno studio pubblicato sul Journal of Nutrition, emerge che saltare la colazione prima dell’attivit� fisica potrebbe aiutare a perdere peso. E, ancor pi� importante, potrebbe addirittura limitare la quantit� di cibo che mangiamo durante il resto della giornata.

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14 febbraio 2020 | 17:34

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Introduzione

Innanzitutto precisiamo che la composizione del pasto pre e/o post allenamento non è legata alla disciplina praticata (con alcune piccole eccezioni) ma obbedisce a certe regole generali.

Ovviamente, il tipo di sforzo e l'obbiettivo del workout possono imporre necessità differenti, o priorità diverse; sia il pasto pre sia quello post allenamento dipendono dunque dall'intensità e dalla durata dell'esercizio.

Ad esempio, gli sport di potenza hanno un consumo energetico inferiore e quindi richiedono meno carboidrati; viceversa, l'apporto proteico sarà certamente superiore. L'opposto, ovviamente, per le attività aerobiche.

Il pasto pre gara o pre allenamento dev'essere:

  • anzitutto leggero, quindi non eccessivamente consistente e di facile digestione
  • ma anche equilibrato, perciò deve avere un contenuto relativamente basso o medio di grassi, proteine e fibre, e percentualmente elevato di carboidrati.

Se ci si allena al mattino, questo sarà la colazione: pur leggero, giusto per interrompere il digiuno notturno (due o tre fette biscottate con un po' di marmellata possono andare bene) anche il più leggero dei pasti richiede comunque almeno un'ora di digestione ed assorbimento. C'è da dire che in molti sono in grado di digerire mentre si allenano (chi non soffre l'aumento della glicemia e dell'insulina, che possono dare senso di debolezza), ragion per cui l'entità del pasto pre allenamento è estremamente soggettiva.

Queste indicazioni generali derivano da una semplice considerazione: "se il corpo è impegnato nella digestione degli alimenti il rendimento atletico diminuisce". Infatti una parte importante del flusso sanguigno verrebbe convogliata nell'apparato digerente sottraendo ossigeno ai muscoli.

A questo punto occorre però aprire una piccola parentesi: innanzitutto l'allenamento non è una competizione, per cui se la seduta non è particolarmente pesante, possiamo permetterci qualche piccolo sgarro. Inoltre è meglio consumare un pasto a distanza di tempo un po' più ravvicinata dall'allenamento che allenarsi dopo un digiuno prolungato (6-8 ore), sia per un aspetto psicologico, sia per evitare potenziali effetti negativi dell'ipoglicemia e il catabolismo muscolare. Anche in tal caso però, è la predisposizione a farla da padrone; alcuni soggetti si allenano tranquillamente a digiuno e crescono pure di massa muscolare. Ovviamente, dietro a queste strategie c'è un'organizzazione ben precisa e un adattamento raggiunto con fatica – non si può improvvisare.

Post Allenamento

Al termine dell'allenamento il corpo è impegnato in vari processi ed è particolarmente sensibile sia al glucosio che all'insulina, per cui è bene consumare il pasto nell'immediato post-workout (ottimizzando il recupero e gestendo al meglio i carboidrati alimentari).

Alcuni preferiscono lasciar trascorrere un po' di tempo per sfruttare l'azione di maggior utilizzo lipidico tipica del dopo allenamento (con finalità dimagranti); di solito si tratta di culturisti. Questo periodo di tempo sarà tanto maggiore quanto più intenso è stato l'allenamento.

In generale il primo pasto è a base di carboidrati e proteine (in percentuali e quantità variabili, a seconda del caso) ed eventualmente integratori come la creatina. Si cerca di sfruttare in questo modo la maggior avidità muscolare di cui abbiamo fatto cenno, favorendo l'ingresso di proteine, glucidi e altri nutrienti nei tessuti facilitando il ripristino delle scorte energetiche ed il recupero.

Frutta

Nella maggior parte delle diete per sportivi viene lasciata una certa libertà per il consumo di frutta; questo è in parte fuorviante.

Si consiglia di evitare la frutta più zuccherina come banane, fichi e uva in caso di sovrappeso o diabete, o comunque di considerare che due porzioni di questi raggiungono le calorie di un piatto di pasta.

Frutti estivi, ma anche mele, pere, kiwi e arance, sono mediamente zuccherini per cui li puoi consumare con maggiore tranquillità. Non sono l'ideale prima o dopo un allenamento, mentre andrebbero meglio contestualizzati negli altri pasti – soprattutto spuntini.

Integratori

È anzitutto doveroso chiedersi se c'è una reale necessità di assumerli. Proteine, amminoacidi e creatina possono essere d'aiuto nel caso in cui la dieta non arrivi a soddisfare il fabbisogno. Con la normale alimentazione tali quote vengono facilmente raggiunte, ma ciò può non essere vero per coloro che si allenano oltre la soglia di comune normalità.

Perché allenarsi prima di colazione?

Allenarsi al mattino, prima di fare colazione, migliora la risposta dell'organismo all'insulina e raddoppia la quantità di grassi bruciati (ma non quella di peso perso).

Quando fare colazione prima o dopo l'allenamento?

Se l'intenzione è quella di fare un'attività aerobica con lo scopo di perdere peso, consiglio di fare colazione dopo l'allenamento. Se l'obiettivo è quello di mettere massa o tonificare i muscoli è molto meglio allenarsi dopo la colazione.

Che colazione fare dopo l'allenamento?

Per una colazione post workout equilibrata e sana potete concedervi una quota di carboidrati come pane oppure succo d'arancia o una banana insieme alle proteine complete dello yogurt e ai grassi “buoni” della frutta secca (mandorle, noci, pistacchi, nocciole ecc.).

Cosa succede se ci si allena a digiuno?

Allenarsi a digiuno aumenta il rischio di crisi ipoglicemiche, specie nei soggetti non allenati o non abituati a svolgere esercizio fisico in tali condizioni; la comparsa di ipoglicemia è segnalata da sintomi come desiderio smodato di cibo, pallore, sudorazione fredda, cefalea e vertigini, eccessiva irritabilità, ...