Quali sono i più forti antidolorifici in commercio

Quali sono i più forti antidolorifici in commercio

Gli Antinfiammatori

Quali sono i più forti antidolorifici in commercio
Gli antinfiammatori sono farmaci che agiscono riducendo l’infiammazione (o flogosi) in atto in un particolare distretto del corpo. L’infiammazione è un processo fisiopatologico che si instaura nel momento in cui vi è un danno ad uno specifico tessuto, il quale risponde producendo numerose molecole flogistiche (le prostaglandine soprattutto) che sono responsabili dei 5 segni dell’infiammazione: rubor (rossore), tumor (tumefazione), dolor (dolore), calor (calore) e fuctiolaesa (perdita di funzione della zona colpita). Infatti, quando si parla di processo infiammatorio o flogistico non è sbagliato parlare anche di farmaci antidolorifici perché l’infiammazione è una causa diretta della comparsa del dolore. Per capire meglio come funzionano i farmaci antiinfiammatori e, dunque, come essi sono in grado di lenire il dolore associato è bene fare un cenno a quelle che sono le basi del processo infiammatorio o flogistico. Le prostaglandine sono i principali mediatori della flogosi che vengono sintetizzati a partire dall’acido arachidonico mediante l’azione di specifici enzimi detti ciclossigenasi (COX), ma le prostaglandine hanno anche importanti ruoli nella regolazione di funzioni fisiologiche nel nostro corpo come la regolazione della pressione arteriosa o la regolazione della secrezione gastrica. Nel nostro corpo sono presenti tre diversi tipi di ciclossigenasi:

La COX-1c, detta di tipo costitutivo, è una proteina presente in molti distretti corporei come stomaco, cellule dell’endotelio dei vasi, rene, cervello e piastrine e regola nel nostro organismo moltissime funzioni come la produzione di muco gastrico, la pressione arteriosa, la produzione di renina;

La COX1i, detta di tipo inducibile, è una proteina che non è presente nei tessuti sani ma si forma in seguito alla presenza di un danno tissutale. È proprio questo enzima a provocare la formazione di grosse quantità di prostaglandine responsabili del processo infiammatorio. I famaci antiinfiammatori che si utilizzano dovrebbero essere specifici per questa isoforma di COX ma in realtà essi sono in grado di interagire anche con la COX costitutiva e ciò spiega anche il motivo dei principali effetti collaterali degli antinfiammatori ovvero gastrolesività ed alterazione della pressione sanguigna;

La COX 2 è una proteina scoperta recentemente (2002) ed è anch’essa espressa in presenza di un processo infiammatorio. Questa proteina rappresenta un nuovo bersaglio farmacologico per la cura del dolore associato all’infiammazione limitando gli effetti gastrolesivi dei farmaci antinfiammatori che agiscono sulla COX1i. Sono nati i Coxib, farmaci di nuova generazione messi in commercio per curare il dolore associato all’infiammazione senza avere disturbi allo stomaco.

Fatta questa doverosa premessa, passiamo a classificare i vari antiinfiammatori. Esistono due grosse classi di antinfiammatori FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) e i FAS (farmaci antinfiammatori steroidei ovvero i cortisonici).

Farmaci antinfiammatori: quale scegliere?

I farmaci antinfiammatori presenti sul mercato sono moltissimi e scegliere quale faccia al caso nostro è una cosa semplice fermo restando che è compito del medico scegliere il più adatto per voi. Questi farmaci curano infiammazioni di diversa natura come dolori articolari, mal di schiena, fratture, distorsioni, borsite, febbre. Tuttavia, tra i farmaci antinfiammatori esistono alcuni che sono più indicati di altri per curare i diversi disturbi di cui si può soffrire. Di seguito, cercheremo di capire qual è la differenza tra una molecola e l’altra per curare l’infiammazione.

Il paracetamolo (Tachipirina) è per lo più un farmaco antipiretico, in quanto esso agisce a livello centrale bloccando la formazione delle prostaglandine che regolano la temperatura corporea. Questo è l’effetto che ha il paracetamolo assunto a bassi dosaggi (500 mg) mentre quello ad elevati dosaggi (1g) viene utilizzato come antinfiammatorio nella cura di mal di denti, mal di testa, torcicollo, dolori lombosacrali, piccoli dolori da interventi chirurgici. Inoltre, l’attività antidolorifica del paracetamolo può essere potenziata associando la codeina come nel caso del Tachidol;

Ketorolac (Toradol), diclofenac (Voltaren) e piroxicam (Feldene) sono tutti antiinfiammatori molto utilizzati per la cura di dolori articolari come dolori osteoarticolari, spondilite anchilosante, lombosciatalgie, dolore post-operatorio, gotta. Questi farmaci sono molto attivi ed efficaci per via iniettiva e la loro somministrazione necessita di una accurata visita medica;

Ibuprofene (Nurofen), ketoprofene (Oki) e naprossene (Momendol) sono farmaci utilizzati sia per curare piccoli dolori come dolori mestruali e dolore ai denti, mentre a dosaggi maggiori vengono utilizzati per curare dolori più severi come quelli articolari;

Nimesulide (Aulin) è un farmaco più selettivo per la COX-2 ed è molto utilizzato per il trattamento di dolori di natura severa. Questo farmaco, tuttavia, ha una forte epatotossicità ed il suo uso sta subendo un’inesorabile ridimensionamento anche in virtù del suo passato abuso.

La scelta dell’antinfiammatorio più adatto è compito dello specialista che deve tener conto dello stato di salute del paziente. Tutti i FANS sono gastrolesivi pertanto durante le terapie protratte nel tempo è necessario associare una protezione gastrica.

Antinfiammatori naturali: quali sono i migliori?

Le proprietà degli antinfiammatori naturali possono essere apprezzate sia singolarmente, specie quando il paziente ha particolari patologie che ne limitano l’utilizzo, che associate ai FANS. Con gli antinfiammatori naturali si può agire su può fronti: limitando il dolore, riducendo l’edema e lenire la zona “diluendo” le molecole responsabili del dolore richiamando sangue nella zona colpita. Tra i migliori rimedi naturali abbiamo: l’artiglio del diavolo che è molto efficace per la cura di tendiniti, osteoartriti, cervicale, contusioni in quanto i principi attivi contenuti nelle radici hanno proprietà antinfiammatorie ed analgesiche; l’arnica è molto utilizzata per lenire dolori di natura muscolare come rigidità, cervicale, torcicollo ma anche contusioni e distorsioni. La bromelina contenuta nel gambo di ananas è, invece, utile per riassorbire l’edema che si forma in seguito ad una contusione e spesso viene prescritta come integratore alimentare insieme ai farmaci antinfiammatori per favorire la guarigione.

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Qual è il miglior antidolorifico e antinfiammatorio?

In poche parole, al banco consigliamo nell'ordine: ibuprofene (moment, subitene), naprossene (momendol, uninapro), ketoprofene (okitask, ketodol), diclofenac (voltadvance).

Cosa prendere al posto di Toradol?

Nome Commerciale (marche).
Aspirina..
Voltaren..
Brufen..
Orudis..
Toradol / Lixidol..
Novalgina..
Naprosyn..
Aulin..

Cosa prendere per forte dolore?

Aspirina, ibuprofene e naprossene sono alcuni esempi. Questi farmaci vengono solitamente utilizzati per trattare dolori di grado da lieve a moderato. I FANS non solo alleviano il dolore, ma possono anche ridurre l'infiammazione che spesso si associa al sintomo e lo peggiora. I FANS sono spesso assunti per via orale.

Qual è il farmaco più potente al mondo?

Il fentanyl è circa 100 volte più potente della morfina: 100 µg di fentanyl equivalgono approssimativamente a 30 mg di morfina e 125 mg di petidina (meperidina) in attività analgesica, con una rapida insorgenza e breve durata d'azione.