Cosa si può mangiare quando si allatta

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di Angela Bisceglia - 13.05.2013 - Scrivici

Cosa si può mangiare quando si allatta
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Che cosa si può mangiare durante l'allattamento al seno? La mamma che allatta può mangiare di tutto e non ci sono cibi vietati a priori né una dieta precostituita. L’unica regola è il buon senso e la moderazione.

La regola alimentare in allattamento? Il buon senso. Niente di più. E i famosi cibi dal sapore ‘forte’, che potrebbero indurre il bimbo a rifiutare il latte? E i cibi accusati di provocare diarrea o eruzioni cutanee? Ecco le risposte di Riccardo Davanzo, neonatologo presso l’ospedale Burlo Garofolo di Trieste ed esperto di allattamento al seno.

Che cosa mangiare per evitare sfoghi cutanei e coliche nel neonato: mito o realtà?

Tra le mamme si diffondono facilmente ‘liste nere’ che vietano di consumare cibi come fagioli, cavoli o fragole perché accusati di causare reazioni avverse, come coliche, scariche di diarrea o eruzioni cutanee.

“Sono ‘liste’ che non hanno alcuna valenza scientifica” risponde il dott Davanzo. “E’ vero che c’è chi tollera certi cibi e chi non li tollera, quindi può darsi che ad alcuni bambini determinati alimenti provochino reazioni, ad altri no, esattamente come avviene tra noi adulti. Per questo è buona regola che la mamma faccia attenzione al rapporto tra quel che mangia ed il comportamento del bambino, che la porteranno ad individuare la ‘sua’ dieta personale, senza regole a priori.

Si tenga presente inoltre che molto spesso è solo una questione di quantità: se dopo una gran mangiata di castagne o di uva il bambino ha scariche più frequenti, non significa che tali alimenti andranno aboliti, ma semplicemente che la volta successiva andranno limitate le quantità. Non c’è scienza che giustifichi diete precostituite, che anzi possono essere pericolose perché inducono ad escludere alimenti importanti in una dieta equilibrata”. Leggi anche: l'alimentazione durante l'allattamento

I cibi dal sapore forte vanno eliminati?

Altro mito da sfatare è quello secondo il quale i cibi dal sapore forte andrebbero eliminati perché il bambino potrebbe rifiutare il latte. “Se certi cibi fanno parte dell’alimentazione abituale della mamma, il bambino li conosce già da quando era nella sua pancia, perché tutto quel che si introduce durante i nove mesi passa nel liquido amniotico, quindi perché dovrebbero essere aboliti proprio durante l’allattamento?” osserva Davanzo.

“La regola di base deve essere la moderazione ed il buon senso: difficile che la mamma farà grandi scorpacciate di cibi piccanti o speziati, ma in quantità normali potrà mangiare di tutto, dai peperoni ai cavolfiori alla cipolla e a tutto quel che le piace.

L’allattamento è un fatto naturale e l’alimentazione è un fatto naturale e tra le due cose non ci può essere contrasto! Leggi anche: allattamento, fai il pieno di verdura!

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L’unica precauzione: attenzione all’alcool

È l’unica sostanza alla quale bisogna prestare davvero attenzione, perché l’alcool passa liberamente nel latte. Questo non significa che deve assolutamente sparire dalla tavola della donna che allatta, ma che bisogna farne un uso moderato: ok ad un sorsetto di vino ai pasti, ma no categorico ai superalcolici. Leggi anche: gli alimenti che possono influenzare il sapore del latte

Leggi anche i metodi per aumentare la produzione di latte materno

Aggiornato il 27.02.2017

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    Più calorie? Sì, ma quante

    La neomamma può seguire il suo regime abituale purché abbia un'alimentazione varia, ricca di proteine, frutta e verdura, con circa 500 Kcal e 17 grammi di proteine in più al giorno (queste devono essere fornite da un'integrazione con latte, latticini e frutta anziché con i carboidrati come era raccomandato in passato). 

    Più acqua, proteine e calcio

    La produzione del latte comporta un maggior dispendio di calcio, proteine e acqua: a tale aumento si deve far fronte attraverso l’alimentazione, altrimenti la produzione di un latte adatto alle necessità del neonato avverrà a spese dell’organismo materno. 

    Dieta varia e sana

    Per la mamma, il miglior modo per far fronte a queste necessità consiste in un’alimentazione ricca e varia, che comprenda notevoli quantità di liquidi (acqua, succhi di frutta, latte) e l’olio d’oliva come condimento, l’acido oleico è, infatti, fondamentale per la maturazione del sistema nervoso del bambino. È, inoltre, consigliato un consumo frequente di pesce per arricchire il latte materno di acidi grassi omega-3, anch’essi utili per lo sviluppo delle strutture nervose. È bene aumentare anche il consumo di latte, latticini, legumi, frutta fresca e vegetali. Chi allatta deve cercare di evitare cibi potenzialmente allergizzanti, ricchi di istamina o istamino liberatori (arachidi, crostacei, molluschi, frutta secca, cioccolata, fragole, selvaggina, dadi da brodo, alimenti conservati, formaggi fermentati), alimenti piccanti (peperoncino, pepe, noce moscata, curry) e alimenti con particolari sapori sgradevoli (cipolle, aglio, asparagi, cavoli, carciofi, funghi), ai quali comunque il lattante si adatta facilmente. 

    Evitare alcolici e caffè

    Evitare tassativamente i superalcolici: l’alcol etilico, infatti, passa nel latte e può inibire la montata lattea, può inoltre provocare nel lattante sedazione, ipoglicemia, vomito e diarrea. Il vino, anche quello a bassa gradazione alcolica, non andrebbe bevuto; nel caso limitarsi a quantità non superiori a un bicchiere, una o al massimo due volte a settimana, esclusivamente ai pasti. Bere birra non dà vantaggi: non è vero che favorisca la secrezione lattea e, oltre all’alcol, può cedere al latte materno sostanze amare, rendendolo sgradevole per il lattante. Caffè, tè, cacao, bevande a base di cola e tutti i nervini (sostanze che hanno un effetto stimolante sul sistema nervoso) in genere vanno limitati, perché sono escreti con il latte materno in quantità non trascurabile. Preferire, eventualmente, i prodotti decaffeinati o deteinati.

    Le informazioni medico-scientifiche pubblicate in questo sito si intendono per un uso esclusivamente informativo e non possono in alcun modo sostituire la visita medica.

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    Chi allatta deve cercare di evitare cibi potenzialmente allergizzanti, ricchi di istamina o istamino liberatori (arachidi, crostacei, molluschi, frutta secca, cioccolata, fragole, selvaggina, dadi da brodo, alimenti conservati, formaggi fermentati), alimenti piccanti (peperoncino, pepe, noce moscata, curry) e alimenti ...

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