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In questa guida completa sul regime di esonero agricoltura, ti elenco i vantaggi che ti offre questo regime per la vendita a privati di prodotti agricoli, ma anche ad altre aziende, i requisiti per poterne usufruire, con quale forma giudica aprire (ditta, società semplice), come presentare la dichiarazione dei redditi, la coesistenza con il regime forfettario e infine come devono emettere autofattura le aziende clienti. Indice
Vendita a privatiIl regime di esonero agricoltura è uno specifico regime fiscale valido per le piccole aziende agricole ed è regolato dall’art. 34 del DPR n. 633/72. VantaggiAderendo a questo regime, sei esonerato da:
Si tratta di semplificazioni molto importanti. Si tratta di un regime facoltativo, a cui puoi aderire se possiedi determinati requisiti (che vedremo nei passi più avanti). Se decidi di rinunciare al regime di esonero, vai automaticamente nel regime speciale IVA. Ma volendo puoi optare per il regime IVA ordinario, a tua scelta. SuggerimentoLa rinuncia all’esonero è vincolante per almeno tre anni, quindi pensaci bene: per i successivi tre anni non potrai tornare indietro. ObblighiVediamo invece quali sono gli obblighi se aderisci a questo regime:
RequisitiSe hai una partita IVA che opera nell’agricoltura, puoi aderire al regime di esonero solo in presenza dei seguenti requisiti:
Vediamo due esempi: Esempio 1 Sei un produttore agricolo e quest’anno hai realizzato:
Puoi aderire al regime di esonero, perché il tuo fatturato non è maggiore di 7.000 euro annui e 4.000 euro sono più di 2/3 di 5.000 euro. Esempio 2 Sei un produttore agricolo e quest’anno hai realizzato:
NON puoi aderire al regime di esonero: il tuo fatturato non è maggiore di 7.000 euro annui, ma 1.000 euro non raggiungono la quota di di 2/3 di 5.000 euro. Per poter aderire, avresti dovuto vendere prodotti agricoli e ittici per almeno 3.333,33 euro (ossia 2/3 di 5.000 euro). Cessazione del regime di esoneroIl regime di esonero agricoltura termina:
Società semplicePuoi aprire un’impresa agricola attraverso:
Il tipo di impresa che decidi di intraprendere, dipende dalle esigenze dell’imprenditore o dei soci e dal tipo di responsabilità patrimoniale. Regime forfettarioSe hai una partita IVA in regime di esonero per l’agricoltura, puoi allo stesso tempo esercitare altre attività in regime forfettario. Dunque, regime di esonero per agricoltura e regime forfettario sono compatibili (come chiarito dall’Agenzia delle Entrate con la circ. n. 7/E del 2008). Nello specifico l’Agenzia delle Entrate, nella suddetta circolare, consente la coesistenza tra regime dei contribuente dei minimi e regime di esonero per l’agricoltura. Per analogia, la stessa compatibilità vale per il regime forfettario, essendo quest’ultimo assimilabile e sostitutivo di quello dei minimi. Dichiarazione dei redditiIn qualità di imprenditore agricolo in regime di esonero, paghi le imposte non sul reddito prodotto dalla tua terra (ossia sulle vendite effettuate), ma sui redditi catastali dei terreni. Questi redditi si dividono in:
Entrambi, reddito dominicale e reddito agrario, li trovi sul catasto. Non devi far altro che una visura. Se svolgi attività agricola su un tuo terreno, ti spetta sia il reddito dominicale che agrario. Se svolgi attività agricola sul terreno di un altro soggetto, ti spetta il reddito agrario, invece il reddito dominicale va al proprietario del terreno. Come si calcola il reddito dei terreni Il reddito da indicare in dichiarazione dei redditi si calcola così:
Dopo questa prima rivalutazione, devi fare una seconda rivalutazione, sia al reddito dominicale che agrario, del 30%. Esoneri:
– La durata del contratto di affitto del
terreno agricolo è di almeno cinque anni; AttenzioneSe sei il proprietario del terreno, per essere esonerato dalla rivalutazione del reddito dominicale, devi assicurarti che l’affittuario possegga la qualifica di coltivatore diretto o di IAP. AutofatturaSiccome l’impresa agricola in regime di esonero non è obbligata a emettere fatture, le imprese che comprano da quest’ultima devono fare autofattura. Se impresa X compra dei prodotti da impresa Y che è un’impresa agricola operante in regime di esonero, quest’ultima non ha obbligo di emettere fattura. L’azienda X dovrà quindi emettere autofattura. L’IVA da applicare non è quella ordinaria ma si calcola in base alle percentuali di compensazione. Esempio autofattura verso azienda agricola L’impresa X compra da impresa agricola Y (che opera in regime di esonero) uva da vino per una somma di 100 euro. L’aliquota ordinaria è del 10%, mentre la percentuale di compensazione è del 4%. Impresa X:
Passaggi successivi:Chi è esonerato dalla dichiarazione dei redditi 2022?Si tratta di chi possiede un reddito uguale o inferiore a:
7.500 (pensione) + 185,92 (terreni) – per redditi di Pensione + terreni + abitazione principale e sue pertinenze (box, cantina, ecc.) 8.000 euro per redditi derivanti dall'assegno periodico corrisposto dal coniuge.
Quando non si dichiara il reddito agrario?I seguenti tipi di terreni non producono reddito dominicale e agrario e non vanno dichiarati: • i terreni che costituiscono pertinenze di fabbricati urbani, per esempio giardini, cortili ecc.; • i terreni utilizzati dal possessore come beni strumentali nell'esercizio delle proprie specifiche attività commerciali; • i ...
Quali tasse paga una società semplice?Il costo per la costituzione di una società semplice è di 156 € di imposta di bollo, 200 € di imposta di registro oltre all'onorario del commercialista. Sono da aggiungere inoltre 290 € come costi per la Camera di Commercio.
Chi deve presentare la dichiarazione Irap 2022?Devono presentare la dichiarazione Irap: le persone fisiche esercenti attività commerciali titolari di redditi d'impresa (articolo 55 del Tuir) le persone fisiche esercenti arti e professioni titolari di redditi di lavoro autonomo (articolo 53, comma 1, del Tuir)
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